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Autore: Jade Tisdale    05/08/2014    2 recensioni
Una terrestre che non è riuscita a sottrarsi al destino che il Dottor Gelo aveva previsto per lei.
Un androide che si è fatta assorbire da Cell e che da quel giorno ha iniziato a sognarlo.
Una moglie che non riesce a dimostrare il proprio affetto verso il marito.
Una madre che si chiede se sua figlia potrà avere una vita serena.
Un cyborg che sta cercando di progettare un futuro da umana.
Ma C18 che cos'è davvero?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 18, Altri, Crilin, Marron | Coppie: 18/Crilin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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29. La mamma ha sempre ragione!

 

 

Quel giorno, nostro padre aveva deciso di portare tutta la famiglia a pescare. Lo faceva spesso con Masaru, ma non aveva mai portato me e mia madre.
«Papà, ha abboccato ancora!» esclamò contento il mio gemello, dopo aver pescato la sesta trota.
«Bravissimo Masaru! Se continuiamo così avremmo pranzo e cena per una settimana!» esclamò mio padre.
E difatti era così, ma non di certo grazie a me. Mio padre era un esperto della pesca e nel giro di pochi minuti, anche mia madre era riuscita ad acchiapparne alcuni belli grossi. Il mio secchio invece era ancora vuoto. Questo perché quelle poche volte che un pesce abboccava, io ero distratta e me lo lasciavo scappare, oppure, in preda al panico, muovevo velocemente la canna anziché tirare su il filo.
«Non ce la farò mai.» dissi con un sospiro.
Mio fratello poggiò le sue mani sopra alle mie.
«Dai, ti aiuto!» esclamò, con un sorriso.
Ricambiai il sorriso. Mio fratello, anche nelle situazioni meno importanti, era sempre pronto ad aiutarmi.

 

Bussai alla porta della camera di Marron con delicatezza. Era mattina presto ed immaginai che mia figlia stesse ancora dormendo.
«Cosa c'è?» chiese in tono brusco, aprendo la porta di scatto.
Mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Vuoi ancora conoscere tuo zio?» domandai, anche se la risposta era ovvia.
Annuì. «Certo.»
Incrociai le braccia e sospirai.
«Se vuoi, domani ti porto da lui e te lo faccio conoscere.» 
Gli occhi di Marron si illuminarono e in men che non si dica, mi ritrovai fra le sue braccia.
«Sì... Ne sarei davvero felice.» sussurrò, appoggiando la testa sulla mia spalla e sorridendo.

 

L'indomani mattina, portai Marron a casa di C17 con il teletrasporto. Avevo chiesto anche a Crilin se gli andava di venire con noi, ma lui preferì restare a casa.
Dopo un'attesa lunga una buona mezz'ora, mia figlia cominciò a spazientirsi e prese a battere nervosamente il tallone del piede sinistro. La nostra attenzione fu attirata da un rumore di passi, che ci portò a voltarci. Quando Marron vide suo zio, sul suo volto si formò un enorme sorriso. Corse incontro a C17 e lo abbracciò; il mio gemello ricambiò la stretta, ma si staccò quasi subito e la guardò negli occhi.
«C17... Io...» balbettò, arrossendo lievemente. «Io sono tua... Sono tua...»
«So chi sei, Marron.» la interruppe C17, abbozzando un sorriso.
Mia figlia annuì, osservandolo con adorazione.
«Zio, sono venuta fin qui per chiederti se... Beh, se ti va di unirti alla nostra famiglia!» esclamò speranzosa. «Non sapevo di avere uno zio, ma non appena ne sono venuta a conoscenza, ho fatto il possibile per trovarti e...»
«E hai fatto male.» riprese a dire lui, diventando stranamente serio.
Marron fece un passo indietro.
«Tu... Non vuoi?»
C17 scosse la testa.
«Perché?» domandò confusa. Non vuoi avere una famiglia? Non vuoi conoscere a fondo me e mio padre? Perché non vuoi?»
«Perché io sto bene così, Marron.»
«Ma...» cercò di controbattere, ma C17 le diede le spalle e si diresse verso la sua casa. «...io voglio conoscerti.» continuò.
Il mio gemello si fermò, ma non si voltò.
«Anche tua madre avrebbe voluto che facessi parte della vostra famiglia, ma sono stato io a decidere di non farne parte. Perciò, va' avanti per la tua strada. Non hai affatto bisogno di me.»
Detto questo, entrò in casa sua sbattendo la porta. 

 

Eravamo tornate alla Kame House verso l'ora di pranzo, restando in silenzio durante tutto il pasto. Non appena ebbe finito di mangiare, Marron se ne andò velocemente.
«E' andata così male?» domandò Crilin, aiutandomi a mettere i piatti nella lavastoviglie.
«Meglio di come immaginavo.» ammisi. 
«Dovresti andare a parlare con lei.» s'intromise Muten. «E' pur sempre una ragazzina che è stata rifiutata da suo zio...»
Mi resi conto che il maestro aveva ragione. Quando voleva mia figlia sapeva essere testarda e forte, ma aveva pur sempre un cuore.
Uscii di casa e la trovai seduta sulla spiaggia, intenta ad osservare il mare. Mi misi di fianco a lei, facendole alzare lo sguardo nella mia direzione.
«Va tutto bene?» chiesi, accarezzandole il braccio.
Lei annuì.
«Ci sei rimasta male?» continuai.
«Inizialmente sì, però...» Sospirò. «Beh, tu mi avevi avvertita e... Sono stata stupida a non crederti. Me lo merito.»
Si slacciò le due codine e prese a giocherellare coi due nastri.
«Però non riesco a capire perché non voglia far parte di questa famiglia!» sbottò, diventando bordò dalla rabbia.
«Prima di essere trasformati in cyborg, i nostri genitori sono morti  e con tutte le cose brutte che ci sono capitate anche dopo, penso che lui preferisca non affezionarsi a qualcuno che potrebbe veder morire.»
Il viso di Marron ritornò lentamente al suo colore naturale e mi regalò un bel sorriso.
«Immagino tu abbia ragione, mamma!» 

 

«Harumi, è vero ciò che hanno detto prima quei bambini?» chiese Masaru, in tono brusco.
«Non li ho sentiti. Cos'hanno detto?»
Incrociò le braccia. «Che hai detto che i loro genitori li hanno abbandonati perché non gli vogliono bene. E' vero o no?» 
Non risposi. Era già orribile ciò che avevo detto a quei bambini, figuriamoci se avevo il coraggio di mentire, a mio fratello poi!
«Hai combinato tanti di quei casini in meno di un mese... Stai cambiando troppo.» sussurrò, incredulo.  
«Il dolore cambia le persone. La mamma me lo diceva sempre.» conclusi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti :3
Oggi non sono stata molto bene e -caso vuole- è finalmente uscito un po' di sole ed io me ne sono stata in casa ^-^"
Comunque, ho cercato di fare il capitolo più lungo possibile.
Se vi può interessare, ho cominciato da poco una raccolta di drabbles su C18 e Crilin, perciò, se vi va, date un'occhiata! Qui il link della raccolta :) 

   
 
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