Martina: uffa! Sono stata 1 ora e mezza per arrivare un pò di riposo! Lodovica:Tini devi andarci per forza è il tuo primo giorno. Martina: hai ragione,quanto tempo ci vuole ancora? Mechi: mezz'ora Martina: perfetto mi cambio. Andai in bagno e mi rinfrescai con una bella doccia. Quando uscii misi un asciugamano attorno al corpo e andai in camera. X: che fisico bestiale! Martina: ma chi sei? X: un ragazzo che vede una ragazza troppo fica. Gli diedi uno schiaffo. Mechi: Tini lui è Diego. Martina: ciao Diego. Diego: ciao bellezza! Feci finta di non sentire e presi i panni: prima di tutto l'intimo poi un pantaloncino militare e un magliettina scollatissima. Mi recai in bagno e mi vestii e truccai. Quando uscii c'erano 4 ragazzi tra cui Diego e Jorge e poi c'erano le ragazze. Martina: Ciao. Lodo: lui è Marco *disse indicandomi un ragazzo dai capelli neri con una folta chioma* Cande: Lui e Samuel Mechi: loro due sono Jorge e Facundo. Dopo tutte le presentazioni ci recammo in aula. P: Salve a tutti! oggi inizieremo di nuovo il programma. Tutti: uffa! P:[Il saggio analizza il tema della leggerezza nella filosofia di María Zambrano attraverso il confronto con il saggio che Calvino dedicò a questa qualità nelle sue Lezioni americane. La leggerezza riassume, per entrambi gli autori, la funzione esistenziale della scrittura, tanto letteraria come filosofica, quale fattore di trasformazione della sostanza pesante del mondo in elemento luminoso e dinamico. A partire da questa analogia, il saggio approfondisce la distanza tra la tradizione del materialismo atomistico cui Calvino ascrive la propria quête e il materialismo spagnolo cui si richiama Zambrano nei suoi primi scritti, caratterizzato per l’ineluttabile riferimento alla corporeità solida delle cose e alla particolarità irriducibile degli esseri che popolano il mondo, e con cui l’umano è chiamato a convivere. Evocando la critica di Zambrano all’astrattismo del pensiero e dell’arte del Novecento quale sintomo di una coscienza disincarnata, il saggio mette dunque in luce il vincolo peculiare tra ricerca della leggerezza e assunzione della gravità che caratterizza la sua proposta filosofica. Nella parte finale, si assume la teoria della doppia vocazione che Calvino enuncia nel suo testo, facendola rimontare a Guido Cavalcanti e a Dante Alighieri, quale chiave di lettura efficace per definire la distanza tra Zambrano e Calvino.] Martina: Professore posso andare in bagno? P: si vai! Andai in bagno, in realtà ci andai per perdere tempo. Quando ritornai la lezione era finita allora io,lodo,mechi e cande andammo in camera dei ragazzi e visto che il sabato e la domenica siamo liberi ci dovevamo organizzare per dove andare. Martina:Potremmo andare in discoteca? Lodo: io sono daccordo con Tini Mechi: anch'io Jorge: anch'io Eravamo daccordo, si andava in discoteca. Martina:Okay di sera in discoteca ma di mattina? Diego: piscina? Martina: siii! Era deciso piscina. Martina: ragazze io vado in stanza ci vediamo se non mi addormento. Tutti: ciao! Io andai in camera mi lavai e misi il mio bel pigiamino dopo di che mi stesi sul letto e mi addormentai. Angolo d'autrice: Spero vi piaccia! continuo quando posso. PS: quando trovate le parentesi quadre [] potete anche non leggere perchè parla di filosofia. Baci