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Autore: Follow The Sun    05/08/2014    3 recensioni
Praticamente una storia in cui non accade nulla di speciale, ma pur sempre frutto della mia immaginazione.
[DISPERATO BISOGNO DI CORREZIONE]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di leggere, consiglio di ascoltare questo capitolo con Little Things di sottofondo, se no va beh, va bene lo stesso ;)






One direction and two possibilities. 
Capitolo 8.

Sophie's pov.

-non me lo sarei mai aspettato- dissi affacciandomi per vedere meglio il panorama.
-lo so, ma è la mia natura sorprenderti- disse Louis mostrandomi un bellissimo sorriso a trentadue denti.

Il mio migliore amico Louis, mi aveva portata sul London Eye, ed era fantastico.

Voleva fin da subito farmi una sorpresa, ma io non lo volevo seguire, ci volle pure Harry per costringermi a salire in macchina.

-guarda!- esclamai indicando un puntino in basso sotto di noi.
-cosa c'è?- chiese lui abbassando lo sguardo verso il mio dito.
-Harry è così minuscolo!- dissi ridendo.
Lui si mise a ridere e gli fece pure una foto.
-quando scendiamo gliela facciamo vedere!- dissi io appoggiando le mani sulle sue ginocchia.
Lui fece cenno di 'sì' con la testa e mi sorrise.

Harry non ne voleva proprio sapere di salire, piuttosto se ne sarebbe stato laggiù con Carol che lo fissava, incessantemente.
Anche Carol non voleva salire, è buffo, sopperivano tutti e due o di claustrofobia, nel caso di lei, o di vertigini, nel caso di lui.

Il giro finì, e io e Louis decidemmo di aspettare un po' e di prenderci dello zucchero filato.
Adoravo lo zucchero filato.

-scusi non c'è la possibilità di farlo a forma di unicorno?- chiesi alla ragazza dello zucchero filato.
Louis si mise a ridere dandomi delle leggere gomitate.
-come scusi?- chiese la ragazza aggrottando le sopracciglia.
-lasci perdere, me ne faccia due normali- disse Louis trattenendo le risate e cercando il portafoglio.
La ragazza annuì e ben presto avevamo già i nostri bastoncini con lo zucchero filato in mano.

-Harry!- urlai agitando la mano in aria.
Lui si girò verso di noi con fare scocciato e si avvicinò a passo lento.
-dove siete stati?- chiese guardando l'ora sul suo cellulare.
-ne vuoi un po'?- gli ho domandato sventolandogli lo zucchero filato davanti alla faccia.
-volentieri- disse avvicinandosi.
Piegò la testa di lato, come se avesse dovuto baciare una persona, e ha leggermente aperto la bocca prendendo un po' di zucchero filato.
-che hai da guardare?- chiese lui pulendosi la bocca.
-niente- 

Andammo a casa ricordandoci di Carol che nel mentre noi eravamo a parlare si era nascosta nell'area parco giochi, tanto per non dare nell'occhio, ovviamente.

Lei ci ringraziò e entrò in casa sua.
-prossima fermata, casa Styles!- dissi io dando una forte pacca sulla spalla a Harry.
Lui mi guardò fingendo un sorriso e si girò verso il finestrino.
Louis accelerò verso casa mia, ascoltando una canzone di Beyoncé.
-che hai?- sussurrai nell'orecchio di Harry che si irrigidì.

Uhm, precoce il ragazzo. 

-niente- si girò verso di me - è solo che stavo pensando- concluse abbassando la testa.
-e a che pensavi?- domandai ancora sussurrando e notando le sue reazioni.
-a Carol- disse sospirando.
-seriamente?- quasi urlai.
Louis frenò di colpo e si girò verso di noi, che eravamo dietro.
-cosa è successo?!- chiese guardando verso di noi con fare preoccupato.
-niente- dissi stringendomi nelle spalle.
-ma allora che cazzo ti metti ad urlare- disse lui con fare molto incazzato.
-scusa- 
-lascia stare-
Mi girai ancora verso Harry, che era ancora girato verso il finestrino con lo sguardo perso nel vuoto.
-e cosa pensavi di lei?- gli sussurrai ancora.
-che è strana, cioè, gli piaccio da un sacco di tempo, io non le presto attenzioni, ma lei insiste, cioè, anche se sa che molto probabilmente non avrà speranze, lei non si da per vinta, e continua la sua missione- disse con serietà.
-sagge parole- dissi io.
-già- confermò lui.

Arrivammo a casa nostra dopo pochi minuti, e, come ogni venerdì sera, invitai Louis a venire dentro casa.

Lui per un attimo sembrava voler dire di no, ma per non ferire i sentimenti di papà, che ormai lo aveva preso in simpatia, entrò in casa.

-buonasera signor Blue- disse Louis stringendo la mano di mio padre.
-buonasera anche a lei- continuò salutando la madre di Harry.

Louis mi seguì in camera mia, dove, dopo essermi messa il pigiama, sotto i suoi occhi vaganti, mi sedetti a letto.

Lui si avvicinò al comodino e prese in mano il cofanetto bianco che tenevo da una vita.

-ne è passato di tempo- disse aprendolo.
-già- dissi guardandomi i piedi.
-sembra ieri che ti portavo sulla bicicletta con le rotelle- disse lui sorridendo.

Quel cofanetto era pieno di nostre foto, foto mie, foto sue, foto di Harry, foto addirittura di Zayn e Niall, foto con Liam, foto tutti insieme, tante tante foto.

Louis ripose il cofanetto sul comodino, tenendo in mano però una foto.

-mi dispiace per prima- si girò verso di me -ma lo sai quanto sono nervoso quando guido- disse sistemandosi i capelli nervosamente.
-tranquillo, è tutto okay- dissi io alzandomi.
-okay- rispose lui.
Ci stringemmo in un forte abbraccio e lui mi sollevò di poco.

-a volte mi mancano in vecchi tempi- disse lui lasciandomi e osservando la foto.
-intendi i tempi di quando io e Zayn eravamo amici, di quando Harry e Liam si vedevano tutti i giorni per scambiarsi le figurine dei Pokémon, i tempi dove loro ti salivano in spalla e tu li portavi in giro per il parco, di quando ero sempre io la principessa degli unicorni, di quando ogni weekend andavamo tutti al mare, di quando tutto era più bello e armonioso?- mi fermai per alcuni secondi -beh, se intendi questo, sì, mancano anche a me- dissi abbassando la testa.
-ci avrei scommesso- disse sospirando.
Ripose di nuovo la foto all'interno del cofanetto.
Mi ricordo ancora la scritta a pennarello indelebile dietro di essa.
"3 Marzo 2000, sesto compleanno di Sophie, festa degli unicorni"
La foto ritraeva me al centro con un sorriso smagliate senza i denti sopra, Harry con Liam alla mia destra, e Louis, Zayn e Niall alla mia sinistra.
Ma la cosa più buffa, era che in quella foto, tutti avevano quel buffo cappellino a forma di cono, che li faceva sembrare degli unicorni.
E quel cofanetto, quel morbido cofanetto bianco, era il regalo di Louis, dove lui aveva già riposto alcune foto, alcune foto bellissime.
-Louis- dissi sottovoce.
Lui alzò la testa verso di me.
-il te'- continuai sorridendogli.

Lou's pov.

Da quando eravamo migliori amici, alla sera, prima di dormire, lei si preparava sempre una tazza di te', non sapevo se lo faceva tutte le sere, ma quando c'ero io, lo faceva sempre.
Glielo avevo consigliato io, quando era appena arrivata qui a Londra, mi ricordo ancora quel momento.

Flashback.

-perché non riesco mai a dormire?- chiese lei facendo la faccia da cucciolo.
-hai mai provato con la camomilla- mi fermai ad osservare il cielo -ti fa subito prendere sonno- conclusi sistemandogli una ciocca di capelli ribelle dietro ad un orecchio.
-mi fa schifo la camomilla- si lamentò lei facendo una buffa smorfia.

Io mi misi a ridere.

-allora fai come me, prenditi una tazza di te'- le dissi sorridendole.

Eravamo seduti su un muretto di mattoni vicino al parco giochi, in un piccolo praticello. 

-forse lo farò- disse lei mettendosi in piedi.
-attenta che cadi- le dissi prendendomi le mani.

Lei si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia.

-grazie Lou- disse arrossendo.

Fine Flashback.

Uscii dalla sua stanza e andai in cucina dove trovai già Harry occupato a bere dell'acqua.

Lo salutai con un cenno della mano e aprii l'armadietto con dentro tutti gli infusi e i condimenti.

-ma si può sapere che cosa fate tutti i venerdì sera tu e Sophie nella sua stanza?- chiese mettendo l'acqua nel frigorifero. 

Beh, la risposta era semplice, non avevo niente da nascondere.

-parliamo- dissi io mettendo l'acqua in un pentolino.
Accesi il fuoco e ci misi sopra quel pentolino mezzo pieno d'acqua.

-e di cosa?- domandò ancora più incuriosito di prima.
-di un po' di tutto- risposi sicuro aspettando che l'acqua diventasse abbastanza calda.

Lui si strinse nelle spalle e se ne andò.
Che strano ragazzo.

Dopo qualche minuto il te' era pronto.

Salii nella stanza di Sophie e la ritrovai in intimo davanti allo specchio.

-ancora la solita storia?- domandai ridendo.
-devi sopportare Tomlinson- rispose lei scrutando ogni sua parte del corpo davanti allo specchio.

Misi il vassoio con il te' sul comodino e mi avvicinai a lei.

-odio le micro fossette sotto i miei occhi quando sorrido- disse massaggiandosi la faccia.
E ricominciava la stessa storia.
-e odio anche queste fottutissime lentiggini che mi vengono in questo periodo dell'anno!- esclamò toccandosi le guance.
-e guarda queste stupide gambe, le cosce sono orribili, e poi, sono stupidamente storte!- esclamò di nuovo alzando di poco la voce che rimbombò nella stanza leggermente illuminata da una lampada.
-per non parlare poi della mia schiena- si girò dando le spalle allo specchio rimanendo però con lo sguardo attaccato ad esso -o del mio fondoschiena, che formano una coppia assurda- concluse rigirandosi completamente verso lo specchio.
-odio la mia voce registrata, so che non c'entra niente con il mio corpo, ma è lo stesso una cosa che fa parte di me, e sapere che la mia voce è così, e che tu in questo momento mi stai ascoltando, mi mette i brividi- disse ancora facendo finta di abbracciarsi da sola.
Scossi leggermente la testa.
-e continuerò a spremermi nei jeans, sì, non voglio sapere quanto peso, non lo voglio sapere, so che tu mi dici sempre che sono perfetta e bla bla bla, ma io non la penso come te- disse mettendo le mani sui fianchi.

Sbuffò rumorosamente e si avvicinò a me.
-ho finito- sussurrò abbracciandomi.
Ricambiai l'abbraccio stringendola a me, e dimenticandomi soprattutto che lei era in intimo, ma dettagli, volevo solo godermi l'abbraccio della mia migliore amica.

-ora bevi piccola chiacchierona- le dissi accarezzandole i capelli.
Lei prese la tazza di te' ormai tiepida e la bevve in pochi secondi.
-grazie Lou- 
-figurati Fifì-
Si mise comoda nel letto, e come ero solito a fare, le rimboccai le coperte.
-notte- le sussurrai.
Lei non rispose, era stanca, molto stanca.

Chiusi la porta della sua camera alle mie spalle, andando verso la stanza di Harry per salutare Niall.
Bussai tre volte.
"Avanti"

Aprii la porta e mi ritrovai Niall alle prese con le coperte.
-già vai a letto?- gli domandai sorridendo.
-no, è che devo nascondere i miei spuntini notturni da qualche parte- rispose nascondendo alcuni pacchetti di merendine sotto il letto.
-secondo te la Nutella dove posso metterla?- chiese mettendosi una mano nei capelli.
-prova sotto il tuo cuscino- gli risposi ridendo.
-ottima idea- esclamò.

Lo salutai e uscii dalla stanza.
Non avevo ancora visto Harry.

Entrai di nuovo nella stanza di Sophie, tanto per vedere se stava dormendo, e come mi aspettavo, era già nel mondo dei sogni.

Mi avvicinai lentamente a lei, e come ero solito a fare, recitai nella mia mente la sua canzoncina della buona notte, la canzoncina che non le ho mai fatto sentire.

" La tua mano sta nella mia come se fosse fatta solo per me, ma tienilo a mente, doveva andar così.

E sto unendo i puntini con le lentiggini sulle tue guance, ed ora tutto ha un senso per me.

So che non hai mai amato le pieghe dei tuoi occhi quando sorridi.
Non hai mai amato il tuo stomaco, le tue cosce o le fossette alla fine della tua schiena.
Ma io le amo all'infinito.

Non lascerò che queste piccole cose escano dalla mia bocca.
Ma se lo faccio, se tu, oh, sei tu, fanno parte di te.

Io sono innamorato di te e di tutte queste piccole cose...

Non riesci ad andare a letto senza una tazza di te', e forse questo è il motivo per cui parli nel sonno.
E tutte quelle conversazioni sono i segreti che io mantengo, anche se non hanno senso per me...

Lo so che non hai mai amato il suono della tua voce registrata.
Non vuoi mai sapere quanto pesi, devi ancora spremerti nei jeans.

Ma tu sei perfetta per me!

Non lascerò che queste piccole cose escano dalla mia bocca.
Ma se è vero, sei tu, oh, sei tu, fanno parte di te.
Io sono innamorato di te e di tutte queste piccole cose.

Non amerai mai te stessa nemmeno la metà di quanto ti amo io.
Non tratterai mai te stessa come si deve.
Ma io voglio te...

Se ti facessi sapere che sono qui per te, forse ti ameresti come ti amo io...

Ho appena lasciato che queste piccole cose uscissero dalla mia bocca.
Perché sei tu, oh, sei tu, sei tu, fanno parte di te.
E io sono innamorato di te e di tutte queste piccole cose...

Non lascerò che queste piccole cose escano dalla mia bocca.
Ma se è vero, sei tu, oh, sei tu, fanno parte di te.
E io sono innamorato di te e di tutte queste piccole cose... "

Ma il mio era solo un amore fraterno, nulla di più.

Buona notte.





Spazio autrice...:
Eccomi qua dopo alcuni secoli!
Evviva, sono di nuovo qui!
Alcune mi odieranno, altre tipo staranno piangendo dopo le citazioni da Little Things, ma vabbe', dettagli.
Questo è un capitolo, uhm, Lophie? Souis? Boh.
Comunque sia, è un capitolo bellissimo, sto piangendo, lo giuro, probabilmente tra poco il telefono si fulminerà a causa delle mie lacrime (di gioia ovviamente).
Harry, che gelosone che sei, ma è tua sorella, stai buono u.u
Spero tanto tanto che il capitolo vi sia piaciuto, a me piace tanto, se potessi recensirei da sola la mia storia xD okay, la smetto.
Questa volta, ho 2 domande. 1) Quanti anni pensate che io abbia (muahaha ne vedremo delle belle) 2) Cosa ascoltate oltre agli One Direction? Aspetto le risposte ;).

2 o 3 recensioni me le lasciate? *fa la faccia da cucciolo bastonato*

A presto, Vale❤️
  
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