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Autore: _Fire    06/08/2014    9 recensioni
«Sono incredibilmente serio. Ho finalmente trovato il ragazzo che cerco da ben ottocento lunghi anni. Non ho mai amato nessuno come te. E' come se la mia vita fosse davvero diventata tale quando ti ho visto per la prima volta alla mia festa. Sono annegato nei tuo occhi blu come il mare. Da allora non sono mai più riuscito a tornare a galla, sommerso dall'amore che provo per te.»
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Jace Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 5: Fist Time.

“You’re my first so many things, Alec Lightwood.”
[Magnus Bane, City of Heavenly Fire]


Nota: fate partire questa canzone, quando Magnus accende la radio.
 
La sera che ad Alec piacque di più fu decisamente l’ultima a Parigi.
Lui e Magnus avevano lasciato l’attrazione più bella per ultima, la Torre Eiffel. Il primo era in jeans come al solito, lo stregone invece sfoggiava uno dei suoi completi a tema: un maglione a righe da marinaio, pantaloni di pelle e un basco.
Salirono sino in cima, da dove potevano guardare la città dall’alto.
«E’ bellissimo.» mormorò il Nephilim, l’altro sorrise e gli prese la mano.
«Sai,» cominciò Magnus. «Non avrei mai pensato che mi sarei innamorato di uno Shadowhunter. E’ una delle dieci cose più assurde della mia vita, ma anche la più bella.»
Alec si girò verso di lui, e per una volta non era arrossito. I suoi occhi brillavano ed erano più azzurri che mai, a contrasto con la pelle candida. Sembravano due zaffiri incastonati nel marmo. Una folata di   vento scompigliò i capelli del ragazzo, che gli ricaddero sulla fronte. Magnus li scostò amorevolmente e gli diede un bacio dolce e leggero.
Cercava di non spingersi mai troppo oltre con Alec, perché sapeva che sarebbe stata la sua prima volta, e voleva che lui si sentisse a suo agio, che fosse pronto. Voleva aspettare. Se lo ripeteva sempre in testa, ma poi arrivavano momenti come questi, in cui Alec stava a guardare la città con aria meravigliata e felice, con uno dei suoi rari veri sorrisi. La maglietta aderente metteva in risalto gli splendidi pettorali. Lo voleva tutto per se'. A distoglierlo dai tali pensieri, fu proprio il loro soggetto.
«Si vede anche il fiume da qui!» esclamò Alec. «Ci sono delle barche.»
«Ti andrebbe di fare un giro?»
«Sì.»
 
§
 
«Signore, potrebbe farci fare un giro da soli?» chiese Magnus in francese al proprietario di una piccola barchetta. Lui parlava tutte le lingue, cosa davvero utile dato che Alec sapeva solo l’inglese, il latino e il greco, che in quella occasione erano praticamente inutili.
La barca rossa e lunga traballò leggermente quando Alec vi mise piede. Il viaggio però fu piacevole. Lui e Magnus erano seduti sulle imbottiture rosse dei “sedili” uno di fronte all’altro, per bilanciare il peso, mentre il comandante li guidava attraverso il fiume, sotto i ponti, illustrando i palazzi intorno a loro.
«Ti piace?» gli chiese lo stregone.
«Lo adoro. Mi piacciono il mare e le barche. E mi piace stare qui con te.»
Magnus gli prese la mano. «Chi l’avrebbe mai detto che non avresti sentito la mancanza dei demoni? Posso farne apparire uno se sei in crisi d’astinenza.»
Alec rise. «No grazie, sono apposto così.» girò la testa per guardare l’edificio che la guida indicava, anche se non capiva cosa diceva. Guardò in basso, verso l’acqua azzurrina-verde e con la mano a coppa ne prese un po’ e la schizzò sul volto di Magnus, che reagì con un grido per la sorpresa.
Gli occhi da gatto guizzarono da lui all’acqua. Schioccò le dita e una massa d’acqua grande quanto una palla da calcio si abbatté su Alec. «Non vale così!» protestò lui, asciugandosi la faccia con la manica del giubbotto.
«Hai cominciato tu.» si giustificò lo stregone con un’alzata di spalle.
«E’ la guerra che vuoi?» Alec riempì entrambe le mani d’acqua fissando Magnus con un sorriso di sfida. In risposta, Magnus fermò con la magia la barca –e il povero conduttore- sotto un ponte.
«Shadowhunter minaccioso.» disse, proprio mentre Alec gli gettò addosso più acqua possibile. Aveva la maglietta bagnata, e sembrava una seconda pelle tanto che gli aderiva. Era così sexy. A volte Alec voleva di più dei semplici baci e del dormire insieme, ma aveva paura di non essere all’altezza e di deludere l’altro. Magnus lo bloccò afferrandogli i polsi e lo tirò verso di se’. Premette le sue labbra su quelle dell’altro, e Alec sentì il sapore salato dell’acqua che scendeva sul volto dello stregone. Sorrise contro la sua bocca baciandolo ancora.
«Ti amo.» gli disse quando Magnus fece ripartire l’imbarcazione.
 
§
 
Tornarono all’hotel subito dopo il giro in barca, praticamente fradici.
Non appena varcarono la soglia della camera, Alec si sfilò la maglietta con un rapito gesto, rimanendo a petto nudo. Magnus fece uno sforzo eroico per evitare di saltargli addosso e si tolse il maglione a sua volta. Il Nephilim notò che portava un pantalone a vita bassa, e quando alzava le braccia, questo scendeva pericolosamente, mostrando la V inguinale.
«Guarda qua.» disse lo stregone sventolandogli davanti la sua maglietta fradicia. «ERA FIRMATA!»
«Con tutte quelle che hai comprato ieri nei negozi degli Champs Elysées, non ne sentirai la mancanza.»
Magnus fece una finta faccia indignata e si allontanò con grandi falcate verso la camera da letto. Alec lo seguì.
Provò a chiamarlo, ma lui non rispondeva. Stava facendo la parte dell’offeso. Era davanti all’armadio. Alec lo prese per le spalle e lo girò, in modo che non guardasse i suoi numerosi vestiti, ma il suo volto.
A quel punto, lo baciò.
«Mi sono fatto perdonare?» chiese il ragazzo, quando si staccarono,guardandolo con gli occhi da cucciolo che facevano sciogliere Magnus.
«Mmh…non ancora.» rispose Magnus premendo più forte le labbra sulle sue. Il bacio prese lentamente fuoco. Alec dischiuse le labbra e le loro lingue iniziarono a danzare insieme nelle loro bocche. Lo stregone afferrò l’altro da sotto le cosce, e il Nephilim strinse le gambe muscolose intorno al suo bacino, mentre Magnus lo spingeva contro il muro. Ora Alec si trovava schiacciato tra la parete e il suo ragazzo, -non che la cosa gli dispiacesse- e mentre i loro corpi aderivano sempre di più, lui sentiva l’eccitazione scorrergli nelle vene, non senza però un pizzico di paura. Magnus iniziò a scendere con le mani dal suo petto fino al bordo dei jeans e Alec si irrigidì per un momento. L’esitazione non sfuggì però all’altro che si staccò immediatamente da lui rimettendolo a terra.
«Mi sono fatto prendere la mano.» disse, passandosi una mano tra i capelli. «Non voglio forzarti. Se non vuoi…»
«Magnus.» lo chiamò il Nephilim con voce ferma, nonostante le sue mani tremassero. «Io ti amo. E’ solo che non voglio deluderti. Non voglio non essere alle tue aspettative…»
«Hei, hei.» lo stregone lo costrinse a guardarlo in faccia sollevandogli il mento con due dita. «Sarà perfetto perché sarò con te.»
Alec gli rivolse un sorriso commosso, prima di tornare a baciarlo.
«Aspetta.» disse l’altro tra i baci. «Fammi preparare un po’ di atmosfera. Questa è la città dell’amore.»
Con uno schiocco di dita, Magnus fece apparire delle candele al profumo di sandalo, che illuminavano la stanza buia di luce soffusa, nonostante gli occhi dello stregone brillassero anche al buio. Fece partire poi una canzone: “Glitter in the air”.
Alec sorrise. «Questa rappresenta bene Magnus.» Ma quando la musica partì, si rese conto che era anche un po’ la loro storia.

Have you ever fed a lover with just your hands? 
Close your eyes and trust it, just trust it 
Have you ever thrown a fist full of glitter in the air? 
Have you ever looked fear in the face 
And said I just don't care 
 
Lo stregone gli prese i fianchi e cominciarono a ballare, fino ad arrivare al bordo del letto. Magnus lo spinse sul materasso e si sedette a cavalcioni su di lui. Premette forte le sue labbra su quelle di Alec, come se volesse imprimere nella sua mente la loro consistenza e il loro sapore. Con una scia di baci arrivò sino al collo, dove gli lasciò un segno viola.

There you are, sitting in the garden 
Clutching my coffee, 
Calling me sugar 
You called me sugar 

«Scusa.» mormorò, sorridendo sulla sua pelle. Le mani del Nephilim si strinsero sulla sue schiena, mentre quelle di Magnus ripassavano le linee accennate dei suoi pettorali, soffermandosi sulle cicatrici –che a suo parere lo rendevano ancora più bello- e sui segni bianchi delle rune più vecchie. Sotto la luce delle candele, la pelle di Alec sembrava più pallida del solito, e faceva risaltare magnificamente i capelli corvini e i marchi neri che spiccavano sul torace. Ben presto sparirono anche i loro pantaloni e i due scivolarono sotto le coperte in un vortice di passione.

Have you ever wished for an endless night? 
Laugh so the moon and the stars and pulled that rope tight 

§
 
«Ti amo.» disse Magnus, ma Alec si era addormentato.
Erano sotto le coperte, più vicini che mai e si riscaldavano con il calore del corpo dell’altro. Il Nephilim gli teneva la mano ed era accoccolato accanto a lui. Lo guardò. Vide un meraviglioso ragazzo. Un ragazzo che gli aveva dato tutto, per primo e più importante, il suo amore. Un ragazzo che arrossiva solo se lo guardava. Un ragazzo che amava e che lo amava. Ora ne era certo. Non avrebbe perso Alexander Lightwood. Proprio mentre si chinava per baciarlo, il cellulare del suo fidanzato vibrò. Magnus lo prese dal comodino. Un messaggio.
Maryse. Si ricordò della prima volta che l’aveva vista. Lei e gli altri del Circolo, compreso Luke, erano nella tana di una famiglia di lupi mannari per ucciderli, cuccioli compresi.
— Io mi batto per un mondo migliore, per me e per mio figlio — disse la donna di nome Maryse.
— E io non ho alcun interesse per il mondo che vuoi tu — ribatté Magnus. — O che vuole il tuo moccioso sicuramente ripugnante, se me lo consenti.
A quel punto Robert aveva cercato di ucciderlo con un pugnale.

Rise, all’idea che adesso quel moccioso era nel letto accanto a lui.
Un moccioso che amava.
Lesse il messaggio:
“Alexander, c’è un’emergenza a New York. Vampiri, assassinii… Tu e Magnus dovete tornare al più presto. Abbiamo bisogno di voi.”
Di voi.
Alec si svegliò in quel momento. Si stropicciò gli occhi. «Che fai col mio telefono?»
«Dobbiamo tornare a New York il prima possibile, ci sono problemi. Questa sarà la nostra ultima notte.» disse Magnus con un tono malinconico.
«Beh,» rispose l’altro. «Allora rendiamolo memorabile.» e ritirò lo stregone sopra di se'.

Have you ever held your breathe and asked yourself will it ever get better than tonight?

La Torre Eiffel alle spalle di Alec scintillava attraverso la finestra nel buio della sera, proprio come gli occhi dei due innamorati, ricolmi di felicità.
 
 Traduzione dei versi della canzone:
Hai mai dato da mangiare alla persona 
che ami con le tue stesse mani? 
Chiuso gli occhi e avuto fiducia, 
Semplicemente avuto fiducia? 
Hai mai lanciato per aria una manciata di brillantini? 
Hai mai visto la paura faccia a faccia 
e detto "non m’interessa"? 
(...)
Eccoti, seduto in giardino 
che tieni il mio caffè e mi chiami dolcezza. 
Mi hai chiamata dolcezza. 
(...)
Hai mai desiderato che una notte non finisse mai? 
Preso al lazo la luna e le stelle e stretto forte la corda? 
Hai mai trattenuto il respiro chiedendoti 
se sarà mai meglio di stanotte?

In italiano non rende, sorry cwc

 
Nota d’autrice:
Chiedo umilmente perdono. Non sono brava a descrivere scene “hot”, diciamo. Per questo ho preferito solo accennare, perché era la loro prima volta e non descriverla mi sembrava più dolce e poi ognuno può immaginarla come vuole. Spero che nonostante questo il capitolo vi sia piaciuto, perché è l’ultimo prima della mia partenza. Tornerò il 17 e pubblicherò di nuovo verso quella data –cosa non troppo allegra, visto che sapete tutti cosa succederà dopo-. Guarda caso poi, vado proprio a Parigi*-* Il primo incontro di Magnus e Maryse l'ho preso dal nono racconto de "Le Croncache di Magnus Bane".
Auguro buone vacanze anche a voi, tanti baci!
-spazio ringraziamenti-
Ringrazio i lettori silenziosi <3 quelli che hanno messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite <3
Ringrazio _Alien_, _black_rose_, Stella13, Vampiretta98 e Ari YoungStairs per le recensioni dello scorso capitolo che mi hanno fatto piacere da morire <3 e spero di trovarle anche a questo <3
Alla prossima,
Lu_

 

 
   
 
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