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Autore: fantasy28    06/08/2014    7 recensioni
Ciao! Questa é la mia prima storia in assoluto quindi siate clementi. Vi viene spesso su questo fandom saprà che ho cambiato l'introduzione. (Questa è la terza volta). Lasciando stare le mie dubbie capacità sulle introduzioni lascio spazio alla storia.
Amu era spaventata. Era spaventata perché le era piaciuto. Non aveva mai provato emozioni così intense, con nessuno. Nessuno si era mai comportato così con lei. Lei che veniva temuta ed ammirata da tutti per il suo atteggiamento freddo e distaccato. Quell’atteggiamento che allontanava gli altri. Ma nessuno sapeva o capiva che quella era solo una maschera, una facciata per nascondere la sua timidezza e la sua insicurezza. Mentre a lui sembrava non importare. LUI forse la capiva.
Spero che vi abbia incuriosito(nonostante la mia penosa introduzione
Genere: Dark, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un raggio di sole le colpì delicatamente il volto. Sbatté le palpebre per abituarsi al buio, finché non riuscì a distinguere i contorni dei mobili. Diede un colpo di reni per alzarsi, ma qualcosa la bloccava. Spostò lo sguardo color miele, sul busto. Sgranò gli occhi, sbalordita. Un braccio di Ikuto le cingeva dolcemente la vita e la stringeva a sé.All'improvviso i ricordi della scorsa notte,la investirono in pieno. Arrossì. Provò a spostare l’arto del ragazzo, ma invano. Anzi, il ragazzo la strinse di più. Amu sospirò e alzò lo sguardo su di lui. Le ciglia esageratamente lunghe per un ragazzo, gli sfioravano gli zigomi alti. I raggi solari gli baciavano la pelle, facendola brillare. Le labbra perfette erano leggermente socchiuse, per facilitare la leggerissima respirazione. Era quasi inesistente.
 Mentre osservava quelle labbra, Amu ebbe un brivido. Ricordava quelle labbra sulla sua pelle, sulla sua spalla e sul suo collo. Le pareva ancora di sentire il calore che quei baci scaturivano. Un’altra piacevole scossa le attraversò la spina dorsale.
Vedendo quel ragazzo, bello come un dio greco, allungò la mano per toccarlo. Voleva mantenere un contatto con lui. Come per assicurarsi che lui fosse reale, che lui fosse lì con lei. Ma un pensiero la bloccò. “ Ma che cosa sto facendo?”. Ritrasse velocemente la mano, come si fosse scottata.
Con delicatezza afferrò il braccio del ragazzo e lo spostò da sé, per poi correre nella stanza che le venne assegnata.
 
Si era vestita in fretta e furia. Aveva intenzione di andarsene senza avvertire Ikuto. Ma quando passò davanti alla porta del ragazzo, non potè far a meno di fermarsi. Aprì lentamente la porta, che cigolò. Avanzò a piccoli passi e lentamente. Ikuto stava ancora dormendo. La fanciulla si sporse versò di lui e gli posò una mano sul braccio. Lo scosse leggermente. Nulla. Ripetè il gesto con un po’ più vigore. Ancora niente. La ragazza si arrese e si voltò per andarsene. Qualcosa però la trattenne. Si voltò verso il ragazzo, che le tratteneva per il braccio. Gli occhi ametista di lui puntati in quelli miele di lei.
-Perché sei vestita così? –domandò il ragazzo con la voce impastata dal sonno. Lasciò il braccio di Amu e si mise seduto sul letto. Stese le braccia verso l’alto e si stiracchiò. Nel momento in cui lo fece, la ragazza non potè fare a meno di pensare a quanto somigliasse ad un gatto.
-Stavo per andare a casa e volevo salutarti e… ringraziarti
Amu era imbarazzata, ma in qualche modo anche … vuota. Sapeva il perché ma non voleva accettarlo. Continuava a negare a se stessa, il fatto che il ragazzo aveva rappresentato molto per lei. Anche se per una notte. Lui era stato il primo ad interessarsi a lei, a conoscere la sua storia, il suo passato. Era stato il primo a non allontanarsi da lei per via del suo carattere ed era stato sempre il primo a baciarla in quel modo così… sensuale.
Un brivido le percosse la colonna vertebrale. Un brivido caldo, così…piacevole. Si morse l’interno guancia, frustrata. Non avrebbe dovuto affezionarsi così tanto a qualcuno che non conosceva. Un sorriso amaro le comparve sul viso. Già, lei non lo conosceva. Per quanto lui conoscesse tutto di lei, o perlomeno quasi tutto, lei ancora non sapeva nulla di lui a parte il suo nome. E questo nell’insieme le dava un certo fastidio.
-Scusa, credo di non aver sentito bene. Dove vuoi andare?- chiese il ragazzo, assicurandosi di marcare bene la domanda. Le riafferrò il braccio e la fissò negli occhi , come volerla sfidare a rispondere
Amu deglutì.
-A-a casa-balbettò, cercando di scappare dalla stretta ferrea del ragazzo.
Ikuto continuò a fissarla impassibile e questo ad Amu non piaceva per niente. Aveva imparato con l’esperienza, che a volte il silenzio non sempre era un buon segno.
Il ragazzo dagli occhi ametista le strattonò il braccio e la trascinò con sé sul letto, per poi imprigionarla sul letto con il suo corpo. I loro corpi si incastonarono come i pezzi di un puzzle. Come se fossero stati creati per quello. Amu rabbrividì, ma il ragazzo sembrò non accorgersene. Forse perché troppo preso a guardarla.
-Ed il favore che mi devi? Ti ho salvato la vita- mormorò all’orecchio di lei
La ragazza non potè fare a meno di arrossire e una sensazione calda si propagò al basso ventre. Si morse il labbro inferiore per non gemere. Ikuto se ne accorse e sorrise malizioso.
“ Maledizione, questa ragazza mi farà impazzire!”pensò, leccandosi leggermente le labbra.
Il ragazzo esercitò una leggere pressione sul corpo di lei, facendo combaciare i bacini.
La fanciulla nonostante si fosse imposta di non fiatare, non riuscì a reprimere il gemito che le sfuggì dalle labbra.
Ikuto non fu da meno. Un grugnito soffocato scappò anche lui, mandando leggermente la testa all’indietro per il piacere.
“Dannazione! Io non avrei dovuto provare niente”pensò stupito, mentre delle scariche elettriche gli percossero il corpo.
Abbassò lo sguardo sulla ragazza, che lo fissava. Ikuto la guardò. I capelli color confetto sparsi disordinatamente sul materasso. Era bellissima. Gli occhi color del miele lo guardavano. Quegli occhi stavano guardando lui. Quegli occhi di quel colore così caldo, così opposto rispetto al suo. Le labbra color del sangue erano socchiuse e un leggero respiro affannato traspirava da esse. La fanciulla , però continuava a mordersi il labbro inferiore. Continuava a torturarlo, ma lei non sapeva quanto questo sconvolgeva il ragazzo. Non sapeva quanto si faceva desiderare in quel momento. Oh, quanto avrebbe voluto assaggiare quelle labbra tormentate!La pelle chiara veniva messa in risalto dai colori delle lenzuola. Il nero, il colore dell’anima di lui ed il rosso, il colore delle labbra di lei.
-Amu- bisbigliò il ragazzo, aumentando la pressione sul corpo di lei.
La fanciulla in risposta, si mordicchiò le labbra fino a farle sanguinare. A quel punto, il ragazzo non potè più trattenersi. La baciò con impetuosità, succhiandole il labbro. La ragazza gemette, ma non lo respinse. Amu aveva perso la lucidità.
Il ragazzo continuò a succhiarle il labbro. Era il sangue più delizioso che avesse mai assaggiato. E aveva provato tenti tipi di sangue. Ma di quel sapore così provocatorio,mai. Per un breve istante le accarezzò le labbra con la lingua, poi la avvolse alla sua e le esplorò a fondo con spietata sensualità. I cuore di lei batteva velocemente quasi le stesse per esplodere. Ikuto lo sentiva e se ne compiacque.
Amu senza fare ammenda al suo cervello, gli mise le braccia al collo e iniziò a giocherellare con i capelli di lui.
Era imbarazzata e voleva sprofondare, certo, ma non poteva negare che tutto ciò gli piacesse. Ikuto la baciò più a fondo fino a succhiarle la lingua e tutto dentro di lei iniziò a pulsare di…. Un sentimento non identificato.
Desiderio, le suggeriva la mente , ma lei era troppo impegnata per ascoltarla.
Ancora una volta, Amu fece una cosa che non aveva programmato e una cosa che non sapeva di saper fare.
Ripetè il gesto di lui, succhiandogli la lingua con più forza. Al che il ragazzo si stupì, spalancando gli occhi.
Ormai era evidente che lui avesse un erezione , mentre si strusciava sui fianchi di lei . Ikuto le baciò e le leccò la mandibola per poi scendere ed arrivare al collo. Amu si coprì la bocca con le mani, ma il ragazzo riusciva a sentire benissimo i suoi gemiti soffocati. E lo mandavano fuori di testa. Nonostante non fosse in grado di respirare, emise dei suoni che non sapeva neanche di saper emettere..
Continuò a leccarle il collo e con il sapore del sangue di lei in bocca, sentì i suoi canini fare la loro comparsa. Un fame si impossessò di lui e le mordicchiò il collo. Amu ormai non riusciva più a fermare i gemiti, così non fece più nulla per nasconderli
-Ikuto, fermati ti prego.
Il ragazzo tornò in sé ed i suoi canini scomparvero. Guardò la ragazza imprigionata sotto di sé. Vide i suoi occhi velati dal piacere, il viso aveva assunto un delizioso color ciliegia ed un respiro affannoso usciva dalle sua labbra. Labbra che lui aveva assaggiato e che ancora voleva provare. Aveva anche assaggiato il suo sangue. Era il sangue più dolce che avesse mai deliziato il suo palato. Poi vide il collo di lei. Era sfumato di rosso. Stava per morderla. Stava per ucciderla soltanto perché aveva fame.
In fondo è la tua natura. Questo gli diceva il cervello, ma il cuore diceva tutt’altra cosa. Sapeva che il cervello aveva ragione, ma il pensiero di morderla contro la sua volontà ,lo faceva star male.
-Ikuto, ti senti bene?
Amu respirava ancora a fatica. Le sensazioni che aveva provato erano ancora vive dentro di lei e la facevano vibrare di desiderio. Sì, perché ormai aveva capito che si trattava di quello. E voleva di più. Arrossì al suo pensiero e si trattenne a stento dal darsi una pacca sulla fronte.
-Scusami- sussurrò il ragazzo, avvicinandosi a lei.
Amu strizzò gli occhi, ma un delicato contatto glieli fece spalancare.
Ikuto l’aveva baciata delicatamente sulla fronte, per poi uscire dalla stanza, lasciando Amu sul letto con i suoi tormenti.
 
Angolo autrice:
Ehi gente come va? Ok, prima di colpirmi e mandarmi all’altro mondo, vorrei il permesso per scusarmi adeguatamente. Lo so, avevo detto che avrei aggiornato ogni due giorni ed è una settimana che non lo faccio -.-, ma il mio caro computer aveva iniziato ad assumere delle brillanti e deliziose tonalità color fucsia, che tra l’altro continua ad assumere. XD Bene, come avrete notato ho cancellato il capitolo in cui annunciavo il cambio del mio nickname. Che papà curioso che ho! Alla fine il cambio di password non è servito a niente -.- Ahahaha scherzi a parte…no, sto dicendo sul serio. Alloraaa, parliamo del capitolo. Come al solito non mi convince. Sarà dalla scena di “passione” tra Amu e Ikuto? Molto probabilmente sì. Forse è troppo? Come avrete notato non sono abile a descrivere queste scene ^///^. Beh ditemi voi cosa ne pensate, no? Allora come al solito ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite, le seguite o le ricordate. Grazie. Ed un saluto speciale a chi mi segue attivamente nel mio percorso verso il compimento di questa storia. Un saluto a: Cristie13,kekka_chan, Eris_Elly92, Ale_LoveBS, 483_inter, e shugochara26. Grazie di cuore ragazze, grazie per avermi fatto sapere cosa pensate della mia storia e grazie per avermi fatto sapere che vi è piaciuta! Grazie 1000 <3 Allora, i prossimi capitoli non so’ quando li pubblicherò, ma spero presto!  Ok, ora vado
Un bacio a tutte ciaoo
 
  
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