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Autore: i suoi occhi verdi    06/08/2014    6 recensioni
No, Francesca meritava di più di un ragazzino qualunque che la tradiva con la prima che passa. Ha bisogno di qualcuno che la faccia sentire perfetta, nei suoi capelli neri e nei suoi occhi tra il nocciola e il verde, nei suoi vestiti colorati e nel suo sorriso perfetto. Ha bisogno di amore.
Vuoi essere tu, Dieguccio, a dare questo amore?
Eh, basta! Questa vocina lo tormentava da mesi ormai.
Si, si era innamorato di Francesca. Si era innamorato della ragazza del suo migliore amico. Si era innamorato come mai prima d’ora.
Era codardo, però. Non avrebbe mai rischiato di rovinare tutto.
Francesca e Diego sono così, una coppia di codardi che si amano follemente.
Paring: Diecesca, Leonetta, accenni Naxi, Fedemila
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Francesca, Leon, Marco, Violetta
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Sorrisi e Lacrime
 
Diego, dopo la chiamata, si era steso sul letto, col sorriso sulle labbra. All’inizio sembrava non accorgersene, ma doveva ammettere che quella ragazza gli facesse veramente bene. Gli angoli della sua bocca erano piegati all’insù mostrando, in questo modo, i suoi denti perfetti. Era un sorriso vero, di quelli che ti scaldano il cuore solamente ad immaginarli.
 
Dieguccio sei proprio innamorato perso.
 
“Questa volta ti devo dare ragione, piccola bastarda” pensò Diego sorridendo ancora più apertamente.
 
 
Francesca intanto, con l’aiuto delle sue amiche, tra una chiacchiera e l’altra, aveva deciso cosa indossare.

Mentre si cambiava si era lasciata sfuggire di essere quasi cotta di Diego.

Le due ragazze rimasero alquanto sorprese, quasi shoccate da quella rivelazione.
 
“Ma non ami più Marco? Cosa farai con lui? Ti dichiarerai a Diego? E poi cosa farai?”
 
Queste erano le domande che Violetta e Camilla cominciare a ripetere a raffica, come dei robot.
 
Francesca fu paziente e cominciò a rispondere una ad una a tutte le domande.
 
“Oh, merda.” Disse Francesca tappandosi la bocca dopo aver imprecato.

“Sono già le 7! Sono in ritardassimo!” esclamò e cominciò a spingere le sue due migliori amiche fuori dalla stanza che erano assettate di risposte, come vampiri col sangue.
 
Si buttò sotto la doccia, lasciando che l’acqua calda la calmasse e le permettesse di rilassare i nervi.
Passò con delicatezza la mano insaponata sulle gambe e sulle braccia, inebriandosi del dolce profumo di orchidea che emetteva la schiuma soffice.
 
Uscì dalla doccia quasi correndo rischiando di scivolare sul pavimento bagnato del bagno.
 
Prese la gonna che aveva scelto tra le mani, non era né troppo corta né troppo lunga e adorava la stampa floreale e colorata.
La indossò sopra la pelle ancora umida accompagnandola con un semplice maglioncino azzurro.
Indossò delle ballerine blu, si asciugò i capelli e poi corse a prendere la sua pochette per i trucchi.
Non voleva esagerare, così optò per un po’ di eyeliner e un rossetto fuscia sulle labbra.
 
Si guardò allo specchio e sorrise. Era una delle poche volte che gli piaceva ciò che vedeva riflettuto su quel vetro.
 
 


Diego arrivò dieci minuti prima del previsto.
Non era mai stato puntuale, anzi molte volte si faceva attendere, ma quella volta non voleva essere in ritardo.

“Ok, Diego. Tutto quello che devi fare è offrirle un gelato senza dire sciocchezze. Ce la puoi fare. Sii dolce, sii educato e..” pensò Diego alquanto agitato, ma quando vide Francesca davanti a sé, le sue convinzioni andarono a farsi fottere.
 
“Sei bellissima” disse sincero squadrandola da capo a piedi.
 
“Oh, ehm Grazie” disse lei ridacchiando e abbassando lo sguardo tentando di mascherare il rossore delle sue guance.
 
“Andiamo allora?” disse lei interrompendo il silenzio che si era formato
 
Lui si limitò ad annuire, sorridendo ancora una volta.
 
 
 
“Hey” disse Violetta dolcemente rispondendo a quella chiamata tanto inaspettata quanto desiderata.

Dall’altro capo del telefono c’era un Leon sorridente, come mai prima d’ora.
 
“amore mio, come stai?”
 
“mm un po’ stanca tu?”
 
“Bene, ti ho disturbato? Altrimenti chiamo dopo o domani. Come preferisci eh, non farti problemi” disse il ragazzo velocemente.
 
“no, amore, non mi hai disturbato. Anzi volevo sentire la tua voce”
 
“Mi manchi tanto sai? Anche se ti ho visto una mezzoretta fa” disse Leon che improvvisamente aveva il bisogno di avere quella ragazza sempre più vicino a lui.
 
“Aww, anche tu mi manchi e ti prometto che domani ti do uno di quegli abbracci che ti piacciono tanto” disse Violetta dolcemente.
 
“Solo uno?”
 
Violetta poteva benissimo immaginare la faccia da cucciolo del suo ragazzo anche dall’altra parte del telefono.
 
“Mm vedremo, Leon scusami hanno bussato alla porta, ci sentiamo domani, okay?”
 
“tranquilla, notte piccola” disse Leon.
 
“Notte amore” disse Violetta chiudendo la chiamata.
 
 
“Che gusti volete?” chiese il gelataio ormai annoiato da tutti quei adolescenti indecisi che facevano la coda davanti al suo piccolo locale.
 
“Io, nutellone e bacio” disse Francesca pregustando fin da subito il dolce sapore del cioccolato.
 
“Io invece, frutti di bosco e stracciatella” disse Diego posando i soldi sul balcone.
 
Francesca si era battuta inutilmente per pagare per conto suo, ma Diego aveva insistito e il suo “Tutto per una principessa” la aveva sciolta come gelato al sole.
 
Si erano seduti sulla panchina mal ridotta davanti alla gelateria prendendo in giro il vecchio e burbero proprietario.
 
Francesca fissò Diego accorgendosi che aveva un po’ di gelato sulla punta del naso e non riuscì a contenersi dalle risate.
 
“Che succede? Ho qualcosa in faccia che ti fa tanto ridere?” disse lo spagnolo tentando di restare serio, ma non ci riusciva davanti alla risata cristallina dell’italiana.
 
“aspetta un attimo” disse Francesca porgendo un dito verso il suo naso, togliendo il gelato e assaporandolo, in un modo che Diego trovò estremamente sexy.
 
 
La mora rise ancora di gusto, notando la faccia sconvolta del suo “amico”.
 
Si voltò e la sua risata scomparve.
 
Gli occhi divennero lucidi e le lacrime minacciarono di scendere.
 
Marco stava baciando una ragazza molto simile a Lara.
 
 
Hola a todos!!
Questo capitolo è un po’ più lungo del solito.
Ed è pieno di momento diescescosi (?).
Ma, cavolo, Marco, proprio ora devi rovinarte il momento di serenità che avevo creato.
Certe volte ti prenderei a schiaffi, ti butterei da un ponte e ti affoghererei nell’acqua ghiacciata. Ah, e per la cronoca, certe volte intendo sempre.
 
Quanto sono dolci i miei Leonetta al telefono *-* li amo troppo.
 
Beh, ora resterò al pc per un altro paio di orette in attesa dell’ ottavo capitolo di Violetta 3.
Sono troppo eccitata.
Alla prossima, i suoi occhi verdi.
  
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