Si scostò una ciocca ribelle di capelli color ebano dalla fronte per poi rivolgere uno sguardo di scuse alla cameriera, che in tutto questo era rimasta in silenzio, con le mani a sgualcire nervosamente un lembo della sua stessa maglietta. «Scusali, sanno essere proprio infantili a volte, non è vero?». I due si guardarono per un istante negli occhi, prima che la ragazza si sentì precipitare in quello sguardo così opaco, scivolando in parole e ricordi che neanche sapeva di avere. Lui la guardò chinare il capo con aria confusa, poi sospirò piano. Si chiese, per l’ennesima volta, cosa mai fosse accaduto.