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Autore: prettylittleme    07/08/2014    2 recensioni
[Apollo-Rachel]
[Octavian-Rachel]
[Spoiler]
Al ricordo dei suoi stupendi occhi verdi, o i capelli rossi da pazza, sentivo le farfalle nello stomaco. Adoro le sue lentiggini, il suo cipiglio altezzoso, perfino le sue spazzole usate come arma.Ma queste sono sensazioni che divetti sopprimere presto al pensiero di quello che dovró fare. Cosa? Logico. Ucciderla.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Apollo, Octavian, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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[RACHEL ] Mi svegliai con la sensazione che un macigno premesse sul mio petto, all'inizio non capii il perché, ma poi vidi sulla sedia il costume regalatomi da Octavian, e tutti i tasselli tornarono al suo posto. Vicino al costume però c'era un pacco color oro, che assomigliava in maniera inquietante al pacco che mi diede Apollo tempo fa per il solstizio d'inverno. Aprii il pacco ed eccolo la, la mia tunica greca verde smeraldo ed oro, quella che mi ero messa anni orsono e che avevo gettato via. Mi vestii in fretta e mi diressi dubito verso l'entrata principale del Central Park, dove avevamo appuntamento. Più ripensavo alla nostra situazione, più ridevo da sola. Tanto valeva che facessero un duello all'ultimo sangue, o icore, per me. I ragazzi, sono tutti stupidi. Mi feci lasciare dal taxi un po prima perché volevo camminare un po e schiarirmi le idee. Non feci neanche due passi che mi sentii chiamare da dietro, mi girai e mi ritrovai faccia a faccia con Octavian. « sono sceso prima dal taxi, non volevo farti fare tutta questa strada da sola » mi disse lui, sorridendo. Il suo sorriso... Mi imposi di mantenere la calma, e gli dissi « volevo fare una camminata da sola, sai per pensare. Ma a quanto pare non é possibile , andiamo insieme? ». Sembrava un bimbo la mattina di Natale, super eccitato. Aggiunse poi « conosco una strada in mezzo al parco molto suggestiva, la facevo sempre con Reyna per accorciare, scavalchiamo? ». La rete era molto bassa, quindi non ci volle molto che ci incamminammo in silenzio dentro al parco. Continuammo a stare in silenzio, non avevamo niente da dirci al momento. Improvvisamente sentimmo una risata e il rumore di una bottiglia che si rompeva. Eravamo nel mezzo del bosco e per il momento non si vedeva anima viva. Dopo qualche metro ci fu un altro rumore, ci girammo e vedemmo un gruppo di ragazzi visibilmente fatti e ubriachi che si stavano passando qualcosa che alla fine sniffavano. Intorno a loro c'erano mozziconi di sigarette e bottiglie vuote di vodka ,lacune rotte .Mi immobilizzai ma, per nostra sfortuna, ci videro. Erano decisamente confusi ma quello che di loro sembrava il capo parló « guarda i due piccioncini, si stanno divertendo... divertiamoci anche noi » Così mentre due ragazzi tenevano fermo Octavian, lui venne da me, mi blocco con il suo corpo contro un albero e cominció a risalire con le mani sotto la canottiera, dicendomi cose orribili. Mi misi ad urlare, sperando che così qualcuno mi sentisse e venisse in nostro aiuto. Octavian intanto si liberó dai due ragazzi e venne verso di me, mi staccó il ragazzo da dosso e lo buttó per terra. Gli saltò sopra e cominciò a prenderlo a pugni, ma il tizio era più grosso di lui e poco dopo mise Octavian sotto. Intanto gli altri due ragazzi erano scappati. Il delinquente tiró fuori un coltello che aveva in tasca e tentó di accoltellarlo. Octavian respingeva i colpi con una bottiglia vuota ma era già sudato e si vedeva che non ce l'avrebbe fatta ancora per molto. Frugai nella sacca alla ricerca di qualcosa e trovai la mia famigerata spazzola blu. La lanciai e presi il ragazzo sul collo che cadde e poco dopo svenne. Corsi verso Octavian, lo aiutai a tirarsi su e lo abbracciai con tutta la forza. Mi staccai e aprii gli occhi, giusto in tempo per vedere un altro compagno del tizio svenuto accoltellare Octavian e scappare. Rimasi pietrificata. Era una uqestione di secondi. Octavian cadde ai miei piedi in un lago di sangue. Mi inginocchiai vicino a lui e vidi che era stato preso sullo stomaco e che, se fosse venuto subito qualcuno, sarebbe sopravvissuto. Cercai un telefono ,ma Octavian mi chiamò « ti prego, rimani vicino a me ». « non se ne parla » gli risposi « vado a chiamare qualcuno, ti salvano, dai! ». Scosse la testa e disse « non servirebbe a niente, io l'ho fatto per te. Non avresti mai scelto, saresti sempre stata male senza l'altro. Ti ho semplificato la decisione. » Un pensiero, seppur improbabile, mi passó per la testa. « tu lo sapevi, tu sapevi che sarebbe successo! » Annuì e io sentivo le lacrime bruciarmi gli occhi. Lui mi disse « Rachel ,promettimi che sarai felice, che sarai sempre te stessa. Non fare come me, che mi rendevo insopportabile solo per salvarmi dalle persone, dal loeo affetto o compatimento. Non é questa la soluzione. Promettimelo. Ti amo e ti amerò sempre ricordatelo.» Ormai piangevo. Piano piano vidi gli occhi che tanto amavo di Octavian spegnersi e io mi avvicianai e gli sussurrai all'orecchio « Octavian, io ti amo. Oggi avrei scelto te.». Con le ultime forze che gli rimanevano sorrise e disse « scelta sbagliata allora, ci rivedremo all'Elisio ». E mi lasció. Urlai e piansi dalla disperazione fino a sentirmi la testa pulsare e stare senza voce. Chiamai Apollo, che si materializzò li poco dopo. Quando gli raccontai tutto cominció a piangere anche lui. Le sue lacrime, ogni volta che toccavano terra, facevano bruciare un cerchietto d'erba. Si avvicinò a lui e chiuse gli occhi, poi disse « Rachel, il pugnale era avvelenato. Per una ferita dullo stomaco non sarebbe morto così in fretta. Qualcuno lo voleva morto ». Per poco svenni. Chi voleva così male a un ragazzo del genere? Poi mi ricordai. Lui aveva tantissimi nemici, lui non era con la gente il solito dolce ragazzo che era con me. Mi disperai ancora di più e Apollo mi abbracció, e gli bagnai la maglietta di lacrime fino a quando ero distrutta. Quando mi staccai, vidi che era furioso. « troveró chi ha voluto la sua morte » mi disse « te lo prometto ». Scossi la testa. « sono stufa di promesse vuote ». Lui allora mi disse « la sua anima é già negli inferi, ma posso fare questo ». Chiuse gli occhi e si concentró. Poco dopo il corpo di Octavian cominció a diventare una polverina dorata e si levó verso il cielo. « ho preso spunto da mia sorella, Artemide. Stanotte vicino alla costellazione della Cacciatrice, ci sarà la costellazione dell'augure ,in onore di Octavian, per ricordare a tutti chi era e chi é. » Annuii, mesta. Poi lo presi per mano e dissi « andiamo, dobbiamo avvertire tutti ». Lui mi abbracció di nuovo e mi bació. Mi staccai e lo guardai negli occhi « starai con me?» gli chiesi. « sempre »
   
 
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