Ecco il secondo capitolo.
Piccolo avvertimento: è un po’ violento verso la fine -_^
Grazie a:Lenn chan , Ria(sono uomo al 100%, umano un po’ meno, però…),Kayx_Chan01(è vero,
ci siamo sentiti per le fan art su “un richiamo irrevocabile”à adoro questa fic X°°°Dà di Lenn chanà vi assicuro che non è pubblicità
oculta!!!à _C_””” ), Jaly Chan e Hilary14!!
Finalmente i due ragazzi a cavallo arrivarono al palazzo. Era una struttura molto bella, e altrettanto sorvegliata, sorgeva accanto al bosco, su un alto colle. Le due persone entrarono, senza essere fermate dalle guardie. All’ingresso del castello, li attendeva un altro giovane uomo. Il suo abito arancio e verde si faceva notare molto facilmente tra i muri gialli del palazzo.
-Max!-
un urlo di gioia si espanse per il palazzo fino a quel momento deserto.
-Ciao,
Takao!- disse con calma il biondino nell’attesa..
-Quanto
tempo! È dall’ultimo torneo che non ti ho più visto!!- il moretto entusiasta si
precipitò dal suo amico- Come mai sei qui?
-Ah,
sono qui in visita, Ditenji mi ha convocato. – quel chiamare il re per nome era
tipico di Max, anche perché era uno dei suoi migliori amici. Poi, voltandosi
verso l’accompagnatore di Takao disse con lo stesso tono amichevole- Kenny, ci
sei anche tu!-
Il
ragazzino si avvicinò al suo interlocutore e guardandolo dritto negli occhi
disse: -Perché ci hanno convocato?
-Beh,
non saprei dirtelo…- Rispose Max al quanto sorpreso della schiettezza del
ragazzino.
Una
guardia si avvicinò ai ragazzi e fece cenno di seguirla. I ragazzi, portati
dalla guardia, entrarono nella stanza del re. Daitenji era seduto su una
poltrona rossa, e la sua espressione non preannunciava nulla di buono. Li
invitò a sedersi su un divano, e abbassando la testa, cominciò a parlare.
-Beh,
se vi ho convocato fin qui, un motivo c’è…
-Riguarda
forse Vorcov?- domandò Kenny a bruciapelo.
-Veramente,
sì… conoscete già la nostra situazione, il mio territorio è molto ambito da
Vorcov, ma… sono sicuro che voi, non conoscete il vero motivo…
-Certo
che lo conosciamo, Vorcov è un uomo pronto a tutto pur di espandere il proprio
dominio, e sarebbe pronto anche a distruggere completamente il vostro regno a
costo di conquistarlo!- si alzò improvvisamente Takao in uno scatto d’ira.
-calmati
Takao -cercò di fermarlo Max- sono sicuro che Daitenji ci spiegherà tutto.
-Max
ha ragione…- pronunciò il vecchietto a bassa voce- non è quello l’obiettivo di
Vorcov… In realtà, nelle mie terre è nascosto qualcosa, che è in grado di dare ad
un comune essere umano il potere di esaudire ogni suo desiderio…-
I
ragazzi guardarono il vecchio con espressione sbalordita. Era la prima volta
che quel vecchietto tanto simpatico parlava di una cosa tanto assurda.
-vedete…
in queste terre, è custodita una chiave in grado di conferire questo potere…
***
Il cavallo galoppava molto velocemente, schivando tutti gli ostacoli con molta facilità, il suo colorito bianco neve attirava non poca attenzione su di sé. In groppa al cavallo, Hilary aveva un’espressione preoccupata: era la prima volta che usciva dal proprio palazzo senza scorta, e per di più, era scappata volontariamente. Cosa le avrebbe detto suo padre non appena l’avrebbero trovata? No, non voleva neanche pensarci, era ovvio che l’avrebbero costretta a sposarsi! “è per questo motivo, che non dovranno trovarmi Mai!” pensò Hilary mentre ordinava al cavallo di aumentare la velocità.
Ormai le tenebre erano imminenti. La giovane principessa, stanca del viaggio, si era accostata presso un ruscello che sgorgava presso un monte che spesso si trovava ad osservare dalla finestra del suo castello. Ciò significava che era ormai lontana da suo padre.
“Non ci metteranno molto a capire che sono fuggita” pensò Hilary, mentre cercava di sistemarsi sotto un grande albero “Sicuramente domattina manderanno delle scorte a cercarmi…”.
I suoi pensieri furono interrotti da delle voci rozze che si avvicinavano sempre di più. La ragazza si alzò di scatto, e nascondendosi dietro l’albero, rimase ad osservare. Tre uomini alti e armati si avvicinarono al ruscello.
-Ma guarda che bel cavallino…- disse quello che sembrava essere il capo, per via dell’armatura più appariscente.
-Guarda, capo, quant’è bianco!- disse un altro- Sicuramente lo venderemo a buon prezzo!-
Il terzo uomo si avvicinò al cavallo per prenderlo.
-Un cavallo cosi è molto femminile…- riprese il capo-…qui ci deve per forza essere il padrone. Trovatelo!-ordinò.
-Si, sì lo sappiamo, se è uomo, lo uccidiamo, se è donna, è nostra!-disse il terzo uomo con un sorriso maligno in faccia.
“Briganti…” era la prima parola che venne in mente a Hilary nell’istante in cui sentì quel discorso.
I due uomini si misero al lavoro. Erano piuttosto imbranati, al contrario del loro capo, che sembrava spiccare d’intelligenza. Il capo non partecipò alle ricerche, ma rimanendo a guardare quel meraviglioso purosangue, notò dietro l’albero una veste di color rosa, ricamata con fiori bianchi e rossi.
Hilary non fece in tempo a capire la situazione, quand’ecco spuntare da dietro di lei un orribile uomo intenzionato ad afferrarla. La ragazza emise un grido di paura, e tirando involontariamente un pugno in faccia all’aggressore, cominciò a correre a valle.
-Prendetela!- urlò l’uomo con intensa rabbia.
La ragazza correva con tutta la forza che aveva, e nemmeno i fitti rami del bosco riuscivano a fermarla. I suoi inseguitori, però erano solo due, fatto che le fece pensare ad una via di fuga sicura. Aveva ragione: ai due uomini cominciavano a mancare la forze, in fondo, Hilary era famosa per la sua resistenza. La ragazza si fermò a prendere fiato, quand’ecco spuntarle d’avanti il capo dei briganti in groppa al corsiero bianco. La ragazza, dalla sorpresa, cadde a terra.
-Sappi che non ti risparmierò per quello che hai fatto!-Disse l’uomo indicando il suo naso scomposto, alzando contemporaneamente la spada sopra la testa della ragazza.
Era la fine…
Ma… il brigante non fece in tempo a concludere la sua losca azione, che una freccia gli si conficcò nel collo, facendo strada ad una gran quantità di sangue che andò a cadere addosso al bianchissimo manto del cavallo. Hilary spalancò gli occhi, incredula e spaventata.
Lentamente si girò, e vide le sagome degli altri due briganti uccisi nello stesso modo.
La sua attenzione si spostò su una quarta figura in cima ad un colle che con l’arco in mano, che la fissava. La vista della ragazza, cominciò ad annebbiarsi di fronte a quella figura che le si avvicinava sempre più.
Svenne, senza vedere in volto il proprio salvatore…
Continua…
Questo è solo l’inizio…ha,ha,ha…(coug,coug) scusate se
mi lascio trasportare. Comunque, mi fa piacere che a molti di voi, piace questo
genere! Vedrò di aggiornare prima possibile.
_C_