Alcune cose resteranno invariate... molte cambieranno.
Buona lettura.
Capitolo Secondo
Arrival of the Birds
Arrival of the Birds
La porta si chiude alle spalle del mio Mentore.
Il suo sguardo è duro e freddo come la pietra, ma riesco a sostenerlo.
O almeno ci provo.
Mi accomodo, mentre lui si lascia cadere sulla sedia davanti a me.
-Non è stato per convincere Snow, vero?-
Non ha bisogno di specificare, entrambi sappiamo di cosa parla... ma evito.
-Non so di cosa tu stia parlando...- cerco di sembrare convincente.
-Katniss, la faccenda è seria! Ti rendi conto di cosa stai facendo a quel povero ragazzo?!?- è furente
Ecco Perchè lo odio! Non prova nemmeno a capirmi.
-Sveglia Ragazzina, non puoi giocare alla Fidanzatina di Panem e non accettare le conseguenze!- sbraita, additandomi.
Mi sento ferita, incompresa ed umiliata.
Voglio solo urlare... e non mi importa se dall'altra parte della porta, Peeta sta ascoltando.
-E tu vuoi renderti conto che ho smesso di giocare alla Fidanzatina di Panem da un bel po'- le parole traboccano dalle mie labbra come un fiume in piena
Lui per un attimo mi osserva più attentamente, poi sorride.
-Ci è riuscito...- sorride amaramente -tardi, ma ce l'ha fatta.-
Scuote la testa ed estrae una fiaschetta dalla giacca.
-Ma... avevi...-
-Shhhh- mi fa segno di star zitta, fulminandomi con lo sguardo - vuoi che mi becchi?!?-
Sorride complice, come se qualcosa avesse allontanato la sua aria truce di poco prima.
Mi lascio scappare una risatina, ma dura solo un'istante.
Le lacrime tornano a bussare.
Istintivamente sposto lo sguardo altrove.
Questa con Haymitch, potrebbe essere l'ultima chiacchierata.
-Grazie- sussurro -Per i primi Giochi, per esserci rimasto accanto...-
Con la coda dell'occhio lo vedo asciugarsi una lacrima.
-Salvalo. Riportalo a casa.- mi alzo e mi avvicino alla porta, ma lui mi richiama.
-Katniss- mi volto -I rimpianti non ti servono... questo è il mio unico consiglio da amico.-
Sospiro.
Ha tremendamente ragione.
Esco dalla stanza e passo accanto a Peeta
Mi sorride dolcemente, ed io ricambio il sorriso.
I ricordi di ieri sera sono particolarmente vividi nella mia mente: le sue carezze, i suoi baci, le mie unghie sulla sua schiena... Oddio, devo avergli lasciato parecchi segni!
Arrossisco all'idea di Portia che ridacchia, mentre lo aiutata a vestirsi.
Mi trascino verso la mia stanza, cercando di non pensare alla reazione della squadra di preparatori di Peeta.
Appena varcata la soglia, il mio Staff comincia ad inondarmi di lacrime. Evidentemente sanno che non tornerò viva.
Tra un lacrimone, un singhiozzo, ed una soffiata di naso, la mia preparazione preliminare -grazie al cielo- si conclude.
Non vedo l'ora di abbracciare Cinna, ho bisogno di un amico in questo momento.
Con passo felpato, il mio stilista entra nella stanza, con un pacco tra le braccia.
-Le mie obbiezioni non sono servita a nulla...- sibila
Lo guardo stranita e quando incontro il suo sguardo, tutto si fa più chiaro.
-Non può averlo fatto...- la rabbia comincia a salire.
-Mi dispiace Katniss- mi abbraccia mentre le lacrime cominciano a percorrere le mie guance.
-Quel figlio di puttana! Non mi vuole solo morta!-
Cinna si scioglie dal mio abbraccio e mi rivela il contenuto del pacco: il mio abito da sposa.
Gli occhi del mio stilista si rabbuiano.
-Ha deciso di celebrare il vostro matrimonio in diretta...-
-CERTO, L'ARENA E' UN LUOGO PERFETTO DOVE TRASCORRE LA LUNA DI MIELE!- Lo so che mi sta ascoltando , quel figlio di puttana... lo so bene!
Probabilmente sa di ieri sera e sta cercando di distruggermi prima di metter piede nell'arena.
Solo Snow poteva orchestrare qualcosa di simile... lui ed il suo Primo Stratega.
Cinna sospira.
-Katniss, quando ballerai con Peeta, ricordati la piroetta...-
Mi guarda con una tale convinzione...
nei suoi occhi leggo perfettamente "Facciamogliela pagare!".
Continua
Eccoci qui, secondo capitolo... possiamo definirlo quasi un capitolo "anticamera", dal prossimo, si entra nel vivo dell'azione.
Un bacione.
A presto,
Dimea