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Autore: Forge    08/08/2014    0 recensioni
Quando nella foresta di Alsos la battaglia tra elfi e metamorfi sembra ormai essere giunta al termine, tre elfi riescono a oltrepassare un portale per il mondo degli umani, dove scopriranno la chiave per uccidere il malefico Faulos e salvare il loro popolo. Tra nuovi incontri, amori sbocciati ed episodi comici, il destino di Alsos è nelle loro mani.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
 
L'acqua del lago rifletteva l'azzurro del cielo, un grosso cane ci si specchiò, rompendo l'immagine nell'immergere il muso. Bevve, assetato per la lunga passeggiata e fece scappare un paio di pesciolini che lo fissavano. 
 
-Fido! Fido?- un ragazzo alto, moro, con profondi occhi verdi, corse fino alla sponda del lago. -Ah, avevi sete!- si chinò per accarezzare il manto dell'animale. Di colpo arrestò il movimento quando sentì sul volto numerosi schizzi d'acqua accompagnati da un sonoro tonfo.  -Ma cosa...!-
 
Una figura si sbracciava nel centro del lago nel tentativo di rimanere a galla, boccheggiando rumorosamente.
 
Il ragazzo si alzò in piedi, stupefatto, e prima di poter dire una parola, si sentì schiacciato da un peso e rimase faccia a terra. Tentò di voltarsi e quando ci riuscì, si trovò faccia a faccia con una ragazza dai capelli rossi e i luminosi occhi verdi.
 
-Scusa, scusa, scusa.- disse lei arrossendo. -Ti sei fatto male?-
 
Lui rimase interdetto per qualche secondo prima di dire. -No, o almeno, non credo, tu sei ancora sopra di me.-
 
Le guance di Melpea si tinsero ancora più di rosso e bruscamente si alzò, tendendo una mano alla sconosciuto. Quando ormai anche lui era in piedi, Mel notò qualcuno che tentava di uscire dall'acqua.
 
-Dem?-chiese incerta.
 
-No, sono un lupo. Perché non vieni ad aiutarmi e basta?- rispose lui affannosamente. Una volta che anche lui fu fuori dall'acqua ragazzi si scrutarono a vicenda.
 
Dopo qualche istante Dam si guardò intorno alla ricerca dell'altra amica. -Dov'è Feia?-
 
Se prima le guance di Mel erano tendenti al rosso porpora, ora il suo viso sbiancò di colpo, preoccupata per l'elfa. Si voltò verso il giovane da poco incontrato e chiese -Hai visto per caso una ragazza con una lunga treccia?-
 
-Intendi prima che lui,-disse indicando Dem- cadesse in acqua dal nulla e tu- si fermò, sconvolto, fissando le orecchie della ragazza. -Per caso c'è un raduno fantasy nei dintorni?-
 
-Eh?- Dam storse il naso, come sempre, e non curante delle parole del ragazzo si allontanò per cercare Grafeia, utilizzando la sua velocità. Mel lo imitò e per velocizzare la ricerca si moltiplicò una decina di volte.
 
A  quel punto lo sconosciuto cadde a terra sconvolto, raggiunto in fretta dalla vera Mel. -Non c'è tempo per i cali di pressione. Dobbiamo trovare Feia.- e lo tirò su.
 
Intanto Eudamòn stava controllando la zona più interna del bosco quando all'improvviso un urlo poco lontano lo allarmò. Stesa su un mucchio di foglie secche ritrovò l'amica.
 
-Feia!- accorse da lei, la aiutò a tirarsi in piedi e senza quasi accorgersene la abbracciò forte.
 
-Abbiamo solo attraversato un portale per una dimensione sconosciuta, mentre dei mostri ci attaccavano e il nostro villaggio veniva preso d'assalto, non mi pare il caso di preoccuparsi, Dam, sii uomo.- scherzò scomparendo tra
le braccia dell'amico.
 
Lui rise piano tra i suoi capelli e poi le fece strada fino al resto della compagnia. -Oh, nuove amicizie?- chiese Feia lanciando uno sguardo d'intesa a Mel.
 
-Feia, lui è... Lui è... Tu  chi sei?- Mel effettivamente non aveva ancora fatto le presentazioni con il suo personale materasso da atterraggio.
 
-Chris.- disse lui incerto. -Almeno credo. Voi siete...Elfi?-
 
-Sì, se vuoi generalizzare. Io sono Melpea, lui è Eudamòn e l'ultima è arrivata Grafeia.- concluse con sorriso.
 
-E... Tutte loro?- Chris si guardò in giro notando le molteplici Melpea.
 
-Ops, dimenticavo.- e un secondo dopo sparirono.
 
-E si lamenta perché non ha mai avuto una sorella.
 
Chris li squadrò da capo a piedi, poi rimase fisso su Feia. -Quella è...-
 
-Un'elfa, sono un'elfa, credevo che avessimo chiarito questo punto. Dam, penso proprio che tu e lui diventerete molto amici.-
 
-No! Quella è una mano!- continuò lui, indicando i capelli della ragazza.
 
Feia si voltò lentamente, notò l'arto ancora ben saldo sulla sua treccia e si mise a urlare. -Ahhhhhh, toglila, toglila, toglilaaa!- corse per tutta la radura, come per scappare. Dam la rincorse con un sonoro sbuffo e dopo averla fermata, staccò la mano.
 
-Ma che diavolo... Avete dei poteri magici?-chiese Chris quando la situazione si era calmata.
 
-Noi li chiamiamo doni. Li abbiamo fin dalla nascita e sono diversi per ognuno.-
 
-Un po' come delle fate... Siete fatelfi!- A Chris sembrò di aver avuto un'illuminazione.
 
-Elfi, solo elfi.- tagliò corto Eudamòn.
 
Ci fu qualche secondo riempito da un imbarazzante silenzio che fu rotto dalle parole interrogative di Feia.
 
-Che facciamo ora?-
 
Improvvisamente Chris si sentí addosso sei occhi imploranti. Fu Mel la prima a parlare.
 
-Senti, tu ci devi aiutare. Non conosciamo nessuno, non sappiamo che costumi avete in questo regno, il nostro mentore è morto per salvarci, il nostro villaggio a quest'ora probabilmente è invaso da un esercito di metamorfi e noi siamo qui senza poter fare nulla.-
 
-Io ho solo una stalla- disse Chris ancora sconvolto.
 
-Direi che è perfetto- esclamó Eudamòn speranzoso.
 
 
  
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