“Cos’è successo?”, “Perché piangi?”, erano sempre le solite domande a cui io non volevo mai rispondere, inventavo scuse, cambiavo discorso, non volevo mai parlare di te.
Ogni piccola cosa mi ricordava un momento passato insieme; ero cambiata, ma non me ne accorgevo, ero come diventata invisibile, meno mi si notava meglio era.
Un giorno come tanti altri una mia amica mi fece la stessa domanda che mi facevano tutti: “cosa succede? Ti sento diversa”.
Quelle semplici parole furono come un bicchiere d’acqua ghiacciata in faccia mentre stai dormendo, mi fecero capire che era giunto il momento di andare avanti, di svegliarmi e ricominciare a vivere.
Per poterlo fare avrei dovuto rianalizzare tutta la nostra relazione nei dettagli e poi dimenticare tutto, come in un’amnesia.