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Autore: Perla Bane    09/08/2014    6 recensioni
Hazel Grace innamoratissima e sana da sempre, dovrà affrontare il cancro che rischia di uccidere il suo amato fidanzato Gus.
Una storia d'amore e di coraggio.
Buona lettura.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Augustus 'Gus' Waters, Hazel Grace Lancaster, Isaac, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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HAZEL

 

Britney mi ha inviato una e-mail, afferro il telefono e la leggo subito. Mi darà notizie per il viaggio.

 

Carissima amica, finalmente l'estate è arrivata!

Mio padre partirà con la moglie numero quattro (una puttana finta bionda arrampicatrice sociale) la settimana prossima e staranno via per l'intera estate. La “modella” vuole un'abbronzatura totale stile Hawaii e mio padre, pur di continuare a farsela, passerà con lei l'estate in paradiso.

Comunque, torniamo a noi!

Vi aspetto con ansia! Tutti ti aspettano! Claudia, Izzy, Cecilia. Si sono rimescolate le coppie, siamo una grande famiglia! Mi manchi, ci manchi tantissimo!

Devi assolutamente tornare, ancora un anno e sarai libera da Malefica, potrete frequentare una qualsiasi università qui vicino.

Ti prego, pensaci.

Vorrei avervi qui tutta l'estate, sono così entusiasta di conoscere il tuo sexy fidanzato zoppo (è ancora zoppo, vero?!)

Due settimane non bastano, Luchas ha comprato una splendida “baita” (gli piace chiamarla così, in realtà è una super villa con sette camere da letto. Bello il mio fidanzato!) sul monte Shasta.

Dovete venire con noi. Tanta neve, un fantastico viaggio con il jet privato di papino... Ci divertiremo tantissimo! Sarà una festa tutti i giorni.

Mi manchi!

Tvb Hazzy.

A prestissimo.

Smack,

Britty

 

Rido, è sempre uguale.

Saltello dalla felicità! Sarà un'estate fantastica!

 

Alzo gli occhi e vedo il mio fidanzato.

Mi guarda con il suo splendido sorriso sbilenco reso speciale dalla sigaretta spenta tenuta stretta tra i denti.

Quanto è bello. Indossa la camicia, quella a scacchi bianchi e azzurri. La mia preferita.

Gli sorrido gaia. È semplicemente perfetto.

Schiocco le mani e gli mostro il tavolo perfettamente apparecchiato. Sarà un pomeriggio d'amore.

Il sole splende, l'acqua della piscina è calda e io non vedo l'ora di baciarlo.

Gli corro incontro e in attimo sono stretta tra le sue braccia. Faccio attenzione a non posargli sulla protesi e inspiro il suo profumo a pieni polmoni.

Sa sempre di pulito.

“Mi sei mancato!” finalmente mi sento completa.

Lo bacio dolcemente sul lato lasciato libero dalla sigaretta, è soffice da baciare.

“Hazel Grace, sei sempre più bella” mi dice amorevolmente.

Intreccio le mani con le sue e lo bacio ancora sul lato libero della bocca “è perchè sono innamorata” gli sussurro sulle labbra “mi sei mancato davvero tanto, tutto bene?”

Mi porta i capelli dietro all'orecchio e guarda il giardino alle mie spalle “wow, cos'hai in mente?” chiede malizioso.

Sorrido allegra portandogli le braccia attorno al collo “ho voglia di passare tutto il pomeriggio al sole con il mio bel ragazzo.”

Gli bacio ancora l'angolo della bocca “mi piace la forma che prendono le tue labbra quando tieni la sigaretta tra i denti, è sexy.”

Ridacchia sistemandola nel pacchetto e mi stringe i fianchi “ti amo tanto Hazel Grace.”

Unisce le labbra alle mie e mi bacia con necessita, un bacio profondo come se avesse bisogno di me. Le nostre lingue danzano e si intrecciano con passione, ma anche con qualcos'altro.

Lo prendo per mano e ci avviciniamo in silenzio al gazebo.

Arrivati accanto al tavolo, mi avvicino ad una sedia, ma Gus mi blocca trascinandomi tra le sue braccia. Affonda il viso tra i miei capelli e resta immobile “non ti ho mai presa in braccio” sussurra.

Aggrotto le sopracciglia, cosa?!

“Non ce né mai stata l'occasione” gli rispondo accarezzandogli la schiena. In realtà non ci abbiamo mai provato, dubito che la sua protesi reggerebbe 50 chilogrammi in più.

Mi afferra per il sedere e mi solleva, caccio un urlo per la sorpresa e rido avviluppandomi a lui.

Gli lego le gambe attorno ai fianchi e le braccia intorno al collo “sei forte” gli sussurro cercando le sue labbra.

Mmm... mi piace.

Strozza un lamento e stringe gli occhi.

Mi irrigidisco ma non lascia la presa, mi appoggia delicatamente sopra il tavolo e sforza un sorriso.

Dio! Si è fatto male!

Lo lascio immediatamente e mi chino per controllargli il ginocchio ma indossa i jeans, stringo le labbra e lo guardo male “perchè indossi i pantaloni lunghi anche d'estate... Dio solo lo sa!” borbotto preoccupata.

Conosco perfettamente il motivo, ma credo che sia un comportamento assurdo. Odia gli sguardi indiscreti, ma io lo amo così com'è.

“Ti ho fatto male?” gli chiedo guardandolo negli occhi.

Scuote la testa e velocemente si impossessa delle mie labbra, mi accarezza con foga, è impazzito?!

Mi morde un labbro e gemo dal dolore. È così meccanico nei movimenti, troppo avventato, non sembra neanche lui.

Mi porta le mani sul sedere e mi trascina contro il suo bacino. Smette di baciarmi e scende sul mio collo succhiandolo con ardore “Gus” biascico e cerco di lasciarmi andare, ma non ce la faccio.

Perchè fa così? Mi abbassa il costume e mi stringe il seno nella mano, non è mai stato così violento.

Non va bene. Non mi piace.

Gli punto le mani sul torace e lo allontano “sei strano Augustus, va tutto bene?”

Inizio ad agitarmi. C'è qualcosa che non va.

Si passa nervosamente la mano sugli occhi “scusa” mormora mortificato.

Stringo le labbra, continua a non rispondermi. Mi alzo in piedi e mi metto davanti a lui cercando i suoi occhi “Gus, guardami, cos'hai?”

Dopo un attimo finalmente mi guarda negli occhi, sembra triste. Forse l'hanno bocciato un'altra volta all'esame di guida, ma le altre volte ci ha riso sopra.

“Non ho fame” mormora facendo un grande respiro.

“Okay” gli rispondo, mangeremo dopo.

Sono un po' scossa per come si è comportato. Non è mai stato così brutale e distaccato. Cercava di fare le cose senza il solito amore che prova per me.

Lo prendo per mano e lo porto con me sulla sdraio in legno vicina al bordo della piscina, magari si rilassa un po'.

“Togliti la camicia e stenditi sul lettino. Ti metto la crema” gli dico afferrando il tubetto di crema solare dal tavolino accanto a noi.

Sorride e se la sfila, è bello come un Dio greco. Gli accarezzo gli addominali scendendo lentamente “sei bellissimo” gli sussurro.

Si siede sulla sdraio facendo una smorfia, non sta bene. Prendermi in braccio deve avergli fatto davvero male.

È terribilmente silenzioso. Mi fa cenno di sedermi a cavalcioni sopra di lui, e così faccio.

Cosa gli sarà successo?

Verso della crema solare sul mio palmo e inizio a spalmargliela sulle spalle. Ha il classico fisico d'atleta, muscoloso dove serve, ma non troppo, e sodo. Bello da mordicchiare.

Gus continua ad osservare attentamente ogni mio movimento.“Dovresti metterla anche tu la crema” bisbiglia accarezzandomi le cosce.

Ammicco lussuriosa “me la metterai dopo, ho intenzione di abbronzarmi tutta oggi” mi chino sopra di lui e lo bacio dolcemente sulle labbra.

Ride e annuisce.

Adoro le sue risate, partono sempre dal cuore, lo amo così tanto. Non capisco perchè si sia comportato così sotto il gazebo...

“Sembravi felice prima, chi ti ha scritto?” chiede continuando ad accarezzarmi le gambe.

Sorrido, ci siamo “il padre di Britty parte la settimana prossima e mia madre non vede l'ora che passi l'estate lontana da lei. Quindi pensavo che potremmo stare un mese in California. Sarebbe fantastico! Potrei farti conoscere tutti i miei amici e mostrarti Santa Monica dal mare all'imbrunire, è uno spettacolo da mozzare il fiato” dico gaia, Gus continua a guardarmi sorridendo.

Finisco di spalmargli la crema e gli prendo le mani. Mi accarezza le nocche con il pollice e sospira.

Qualcosa lo preoccupa.

Mi mordo un labbro “so che avevamo parlato di due settimane, ma se i tuoi hanno già detto di sì a due, non faranno problemi per altre due, no? Vorrebbero andare anche sul monte Shasta.”

Mi guarda dritto negli occhi, c'è qualcosa che non va, me lo sento.

“Hazel, sarebbe un'estate fantastica ma io non posso venire con te” dice di getto, pietrificandomi.

Sussulto, mi vuole lasciare?! “Se è per i soldi, lo sai...”

Gus scuote la testa allontanando gli occhi dai miei.

Il cuore mi salta in gola.

Oddio “mi vuoi lasciare?” biascico con la gola chiusa.

Ride, una risata nervosa che mi fa rabbrividire “Hazel Grace, nessuno al mondo potrebbe mai lasciarti, sei perfetta e io ti amo con tutto il mio cuore.”

Sospiro “cosa allora?” gli chiedo preoccupata.

Temporeggia stringendomi la mano e abbassa lo sguardo.

Dio, cosa sarà successo adesso? Ho il cuore che mi batte talmente veloce, inizio ad aver paura. Ieri andava tutto bene, oggi mi ha scritto che mi ama...

Gli accarezzo il viso “Hei Gus, cosa c'è che non va?”

Accarezza dolcemente le mie gambe “mi dispiace per prima, non-non so cosa mi sia successo” stringe gli occhi e sospira senza guardarmi negli occhi.

È diverso dal solito. Nervoso, teso, impaurito...

Gli accarezzo il viso con amore “sembrava ti muovesse qualcos'altro al posto dell'amore. Come se dovessi farlo per forza. Cosa ti è successo Gus?” lo imploro.

“Mi ami?” chiede a bassa voce sfuggendo ancora ai miei occhi.

Il cuore mi salta in gola, lo sento battere con forza nel torace “Gus, lo sai che ti amo. Però mi spaventi così, mi dici cos'hai?” mugolo impaurita.

È sicuramente successo qualcosa.

Alza gli occhi nei miei, è triste e preoccupato. No... disperato.

“Il cancro è tornato” confessa.

Poche parole capaci di distruggere tutto il nostro mondo.

Quattro parole e tutta la mia vita si frantuma; si accartoccia su sé stessa e svanisce.

“No...” piagnucolo appoggiando il viso sul suo torace.

No, no, no, no...

 

 
   
 
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