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Autore: Spensieratezza    09/08/2014    3 recensioni
Jared Tristan Padalecki è un gigolò che sa far felici i suoi clienti. è dolce, gentile , premuroso e un amante focoso....Jensen è un ragazzo distrutto dal tradimento della donna che stava per sposare. cosa succederà se si incontrano ?
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Jensen si svegliò di mattina piuttosto presto, dopo esser stato abbracciato a Jared tutta la notte.

Lo guardò dormire e qualche lacrima gli scese dal viso.

Uscire da quel letto faceva fuoriuscire tutto quel calore da cui finora era stato avvolto, ma restare qualche minuto in più, avrebbe finito per soffocarlo.

E non per il caldo.

Mirò l’alba che stava spuntando in cielo dalla finestra aperta.

Era meravigliosa.

E anche Jared lo era.

Non meritava tutte le bugie e i segreti cui Jensen l’aveva sottoposto.

Non meritava di non sapere neanche il suo vero nome.

Era un verme. Un verme che l’amava disperatamente.

E che non voleva perderlo.

Aveva fatto una cazzata..forse più di una…

L’unica cosa che gli sembrava non fosse una cazzata, era l’amore che sentiva di provare per Jared.

Gli ci era voluto tanto tempo per ammetterlo a sé stesso e finalmente ci era riuscito.

Sentiva che anche Jared provava gli stessi sentimenti.

Non avrebbe rovinato tutto di nuovo.

Doveva inventarsi qualcosa, non poteva raccontargli la verità o l’avrebbe perso per sempre.

Per il nome poteva inventarsi qualcosa…forse Jared si sarebbe arrabbiato all’inizio, ma tutto era preferibile piuttosto che dirgli che….
 

“Ehi, cucciolo, sei sveglio?” gli chiese Jared, raggiungendolo.

“Primo: non lo vedi? Secondo: mi pare che il cucciolo qui sia tu” sorrise Jensen, mentre jared quasi a confermargli la teoria, miagolò, abbracciandolo da dietro.

Jensen sentiva una felicità mista a un dolore insopportabile nell’istante in cui Jared lo abbracciò.
 

“Che ne dici di…uh…riprendere il discorso di ieri?” chiese Jensen.

“Non chiedo di meglio…” disse Jared, accoccolandosi più vicino a Jensen.

“uh, aspetta solo un attimo….” Disse Jared, sentendo il trillo del suo cellulare.
 

Jensen senti un dolore più forte, direttamente al centro del petto, senza capire perché.

“non avevi detto che avresti spento il cellulare?” chiese Jensen.

“è quello che ho fatto…ieri….ma non posso tenerlo spento per sempre…” gli fece notare Jared, sorridendo.

Jensen senti l’ansia crescergli, senza riuscire a capirne il motivo.

“per favore, non rispondere” gli chiese.

“Dean, ma cos’hai? Non posso non rispondere, pensa se è mia madre, o i miei amici…non ci sono solo i clienti…non sarai mica geloso?” scherzò, ma un po’ perplesso.

Il telefonino continuava a trillare insistentemente.

“Jared…”

“lasciami rispondere e poi ti prometto che riparleremo di quel discorso. Muoio dalla voglia.” Disse lui, strizzandogli l’occhio.
 
 
 
 
 


“Pronto? Ma ciao! Come stai? Hai cambiato numero? Era da un po’ che non ti sentivo!” disse Jared allegro, ma guardando Jensen con un’occhiata di scuse.

Jensen continuava a sentire quella morsa al petto che non accennava a dimunire…
 

“Come hai detto, Vicki?? Mi hanno visto con chi?” chiese Jared, sempre sorridente e gentile, ma con una nota di perplessità disegnata sul volto.
 

Ora la morsa dentro Jensen cominciava a farsi più dolorosa.

“Jared, metti giù il telefono…” gli chiese Jensen, la salivazione azzerata.
 

Jared gli fece segno con la mano di aspettare, e strizzò gli occhi per sentire meglio l’interlocutore all’altro capo del telefono:

“No, ti sbagli, non conosco nessun Jensen….ti hanno informato male…”

“Jared, dammi quel telefono!” ripetè Jensen, la voce salita di un’ottava, per l’ansia crescente.
 


“Senti, è impossibile che il tuo amico mi abbia visto con Jensen ieri! Ieri ero allo zoo con uno che si chiama Dean! Come dici? Mi ha visto allo zoo con lui?” chiese Jared, spalancando la bocca, incredulo.
 

Jensen gli sfilò il cellulare dalla mano, sbottando: “Dammi qua!”
 

Subito dopo invei contro l’interlocutrice al telefono.
 

“Non ti basta avermi già spezzato il cuore una volta??? Perché continui a rovinarmi la vita? Perché?

PERCHèèèèè?
 

Tu- Tu – tu – tu – tu…..    l’interlocutrice aveva messo giù il telefono.
 

“Puttana” disse Jensen all’apparecchio.
 

Jared lo stava ancora guardando, e Jensen lentamente sollevò lo sguardo verso di lui.

“Mi dispiace” disse mortificato.

“Per cosa ti dispiace? Per la sfuriata, per avermi dato un nome falso, perché conoscevi già Vicki e me l’hai tenuto nascosto, o perché mi stai mentendo da settimane, Jensen?”
 

Jensen lo guardò triste.

“Per tutto….”

“Quindi….era lei…la ragazza che ti aveva tradito ad un passo dall’altare…ti sei dimenticato di dirmelo, scommetto.”

“Io…”

“Cosi come ti sei dimenticato di dirmi, che ti ha tradito con me” disse Jared, puntandosi l’indice contro il petto, gli occhi lucidi, feriti, da un tradimento che non immaginava. Quello tra vicki e Jensen e quello di Jensen a lui.
 

“Mi dispiace immensamente, ma non è come pensi….”

“E com’è? Si, dimmi che non è come penso, Jensen! Dimmi che non mi hai usato per una schifosissima vendetta personale!!!” gridò Jared.
 


“Okay…hai ragione…all’inizio magari è anche cominciata cosi…ma adesso è diverso…perché…”

“Oh, ti prego” Rise jared, aggiungendo “Non posso credere che tu mi abbia fatto questo! Come hai potuto fare una cosa cosi meschina?? Ti credevo una persona buona!!”
 

Jensen per quanto triste fosse, si risenti un poco.
 

“Senti chi parla, Vicki era la mia ragazza…noi dovevamo sposarci, e tu me l’hai portata via! Anche tu mi hai fatto soffrire!”

“E quindi ho ragione! Hai voluto vendicarti di me! Volevi farmela pagare…volevi che soffrissi….”

“No…io….”
 

“Vicki è venuta da me, era insofferente, annoiata, mi ha pregato di farle un po’ di compagnia…sapevo che doveva sposarsi, ma mi disse di voler annullare le nozze….non sapevo quello che c’era tra di voi! E in ogni modo io non ti conoscevo, Jensen! Non ti dovevo nulla, era lei che doveva rimanerti fedele! Io non c’entravo niente!!”
 

“Jared, io non lo capivo….io…”

“Tu..mi hai usato…e pensare che io mi stavo anche….ahhhhh” ringhiò Jared, in un momento di frustrazione.

“Che cosa? Che cosa? Dillo, Jared. Che anche tu mi ami, come ti amo io, è cosi, vero?”
 

Jared scuoteva la testa freneticamente. Forse sarebbe scoppiato.
 

“Devi andartene adesso,torna dalla tua fidanzata, dille che adesso che sei venuto anche tu a letto con me, siete pari e potete perdonarvi a vicenda, sparite dalla mia vita e sposatevi, fate una caterva di figli, e andate tutti e due all'inferno"

“Jared, lasciami spiegare.”

“spiegare cosa? È tutto talmente evidente” disse jared con gli occhi pieni di lacrime. “è tutto cosi tremendamente chiaro…è tutta una tremenda soap opera, e neanche cosi tanto originale, soprattutto per la conclusione.” disse Jared con la voce rotta e gli occhi sempre più lucidi .

“Jared, ti scongiuro…”

“Vattene…”

“Jared, ti scongiuro, se ci tieni un po’ a me….”

IO NON TI VOGLIO!!!” gli gridò Jared con quanto fiato aveva in gola.

“E adesso vattene” gli disse poi, ora piangendo proprio.

Jensen si mise una mano sulla bocca, e senza dire niente, si vesti velocemente, prese le sue cose con la vista annebbiata dalle lacrime che stavano cominciando a cadergli, e non seppe neanche lui come riusci ad uscire dalla porta del motel, senza inciampare e cadere, perché le lacrime gli avevano annebbiato temporaneamente la vista.

Se ne andò , lasciando Jared seduto sul pavimento di fronte alla porta, che si teneva le mani sulla testa.
 
 
 















Note dell'autrice: 

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rileggerò il capitolo quando sarò sicura di non piangere xd

perdonate jensen...in effetti è stato un pò bastardo xd

ma ora sta pagando xd

il titolo del capitolo è una frase che mi ha colpito molto, ed è del telefilm "Reign" . penso sia molto vera!

scusate ma per minimo una settimana non potrò più aggiornare ora, perchè vado al mare xd

*va a nascondersi * 
   
 
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