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Autore: Anto2000    09/08/2014    1 recensioni
Hi guys!!! Sono tornata non so se sia un bene o un male, ma va beh bando alle ciance passiamo alla storia è una RanTaku!!! Una delle mie OTP preferite. Comunque questa fic tratta temi delicati,come:autolesionismo,bullismo etc...
Ma sarà anche fluff e sentimentale,ma se non gradite questo genere di tematiche non leggete,se al contrario siete interressati spero che vi piaccia. Ed ora qualche pezzo della fic:
“Stupido perché sei venuto al mondo?! Credi davvero che un giorno qualcuno ti amerà?! Illuso,sei solo un illuso!” ora si insultava addirittura da solo.
“TI ODIO...io ti...odio” era arrabbiato,voleva scappare,voleva fuggire via da quel mondo orribile.
Spero di aver attirato anche un pò la vostra attenzione detto questo mi congedo.
Ciao^^
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Era mattina e Kirino si era appena alzato,aveva fatto colazione con un cappuccino ed era uscito di casa. Quel giorno era domenica,quindi niente scuola. Di solito però,la domenica mattina dormiva sempre fino a tardi, eppure quel giorno qualcosa lo aveva spinto ad alzarsi presto,e così non avendo niente da fare a casa,aveva deciso di uscire. Non aveva in mente una meta ben precisa,voleva solo fare una passeggiata,giusto per prendere una boccata d'aria.

Camminava tranquillamente per le vaste strade della città,c'era poca gente in giro dato il giorno festivo e così poteva godersi la splendida giornata. Ora aveva svoltato l'angolo e si era ritrovato davanti un piccolo parco giochi. C'erano solo alcuni bambini con i propri genitori e presto se ne sarebbero andati,così decise di sedersi su una delle panchine del parchetto.

Osservava i bimbi sulle altalene, con i propri genitori si divertivano. La mamma o il papà spingevano i loro piccoli, e questi ridevano più forte quando andavano sempre più in alto. Altri erano sullo scivolo ed ogni volta che scendevano veloci, urlavano dalla gioia. Altri ancora giocavano ad acchiapparello.

Era in un certo senso geloso,si perché quei momenti durarono poco per lui,i suoi genitori morirono quando lui aveva solo otto anni e gli mancavano quei momenti,e come se gli mancavano.

 

Sentì una fitta al cuore e gli occhi incominciarono a pizzicargli. No, non doveva piangere. Doveva ricacciare al più presto quei pensieri. Così decise di andarsene. Si alzò, non ce la faceva più a trattenersi. A testa bassa s'incamminò verso l'uscita del parco,quando qualcuno lo urtò e cadde. Era una bambina. Ora era seduta a terra e piangeva,evidentemente si era fatta male,così Kirino si chinò per vedere cosa fosse successo.

“Ehi piccola tutto bene?” ma la bimba scosse la testolina.

“Bua...” e indicò il ginocchio. Si era giusto fatta un piccolo graffietto,sembrava cosa da poco ma evidentemente per la bimba doveva essere qualcosa di tragico,perché non la smetteva di piangere.

“Sta calma,ora ci penso io a farti passare la bua” ma come diamine stava parlando?! Ma va beh è solo una bimba che avrà si e no tre quattro anni,non baderà di certo a quello che diceva. Pulì la ferita con una salvietta,poi si ricordò di avere di cerotti nella giacca, li teneva in caso ne avesse avuto bisogno per i tagli. Prese un cerotto dalla tasca e lo mise sul ginocchio della bimba,che appena lo vide compiere quel gesto smise di piangere e si tranquillizzò.

“Ecco fatto,va meglio ora?” la bimba annuì con la testolina e poi sorrise.

“Cirotto!” esclamò contenta la bimba.

“Eh?”

“Cirotto!” e indicò il cerotto sul proprio ginocchio, era piccolina ed evidentemente ancora non pronunciava bene le parole.

“Glazie”e come volevasi dimostrare. La bimba sorrise,si alzò da terra ed abbracciò Kirino,o meglio le sue gambe.

“Di niente piccola”e questa volta sorrise anche lui.

“Ren,dove sei? Ren?”

“Taku..to”la bimba corse verso un ragazzo che doveva avere più o meno la stessa età di Kirino.

“Ren! Dove sei stata mi hai fatto preoccupare tanto lo sai? Ma che hai al ginocchio?” e la bimba indicò il ragazzo dai capelli rosa e si ci fiondò.

“Bimba aiutato me”sorrise, anche la bimba lo aveva scambiato per una ragazza.

“Ehi! Non sono una femmina!”la bimba si girò verso Kirino e gli diede un bacio sulla guancia.

“Eh? Ma che fai?”chiese interrogativo il rosa.

“Evidentemente gli piaci”commentò il ragazzo di prima,era Shindou e ora ridacchiava.

“Che ci fai tu qui?”chiese interrogativo.

“Ho portato la mia cuginetta al parco,poi però l'ho persa di vista. Ren è davvero potente quando si ci mette. E poi eccomi qui,tu invece che fai?”mentre parlavano si erano andati a sedere su una panchina e guardavano la piccola Ren giocare.

“Me ne stavo andando”affermò Kirino,poi si alzò intento ad andarsene per davvero quella volta.

“Ehi aspetta” Shindou lo bloccò per un polso “Grazie per aver aiutato Ren”disse il moro.

“Di niente,ora devo andare ciao”ma il moro non allentò la presa,anzi strinse anche di più.

“Ehi lasciami andare!”affermò Kirino un po' irritato.

“No,senti so che siamo partiti con il piede sbagliato,ma ti prego possiamo essere amici?”Kirino si era liberato dalla presa dell'altro ed era rimasto immobile senza proferire parola.

“Perché vuoi essere mio amico?” questa domanda lo aveva lasciato spiazzato ed esitò prima di rispondere.

“Mi sembri un ragazzo simpatico e vorrei tanto essere tuo amico,dammi una possibilità”forse lo aveva quasi implorato con quella richiesta,ma intanto voleva chiarire al più presto con il rosato.

“Nessuno vuole essere amico di uno come me,perché tu si?”

“Perché io non sono quel nessuno,io non giudico le persone per l'aspetto fisico o perché hanno qualcosa di strano a me piace stare con persone gentili ed educate come te,e il fatto che hai aiutato Ren prima lo dimostra.”affermò di colpo il moro. Quella risposta aveva lasciato Kirino un po shockato,possibile che quel ragazzo fosse serio?

“Tu non mi conosci” aveva risposto secco Ranmaru.

“È vero ci conosciamo da poco,ma io ho capito che sei una persona splendida, e che forse hai avuto qualche brutta esperienza che ti ha fatto chiudere in te stesso,ma io vorrei tanto rompere quella corazza e vorrei conoscerti bene per quello che sei veramente Ranmaru”mentre parlavano Kirino sentiva che forse quel ragazzo lo avrebbe potuto aiutare per davvero,si sentiva bene con lui,ma quel timore che aveva sempre avuto gli faceva dire cose ben diverse.

“Scusa ora devo andare”ma Takuto lo prese per il braccio,lo fece voltare e lo abbracciò.

“Ti prego” Kirino era shockato non sapeva cosa fare,si sentiva così protetto tra le sue braccia. Una parte di lui voleva che quell'abbraccio non finisse mai,l'altra gli diceva di stare attento a no affezionarsi troppo,era quest'ultima che lo aveva costretto a chiudersi a chiudersi in se stesso e che molte volte gli aveva suggerito di stare lontano da persone come Takuto. Quella volta però decise di ascoltare l'altra e ricambiò l'abbraccio,iniziando però a piangere sulla spalla del ragazzo.

“Ehi che ti succede ora?” chiese un po' preoccupato il moro.

“Grazie”fu solo questa la risposta di Ranmaru,ma Takuto capì.

“Amici?”chiese Shindou. Ranmaru alzò lo sguardo verso il moro sorrise e anuì.

“Amici”

 

 

-----Il mio angolino e guai a chi me lo ruba-------

No okay,mi scuso a tutti quelli che anno letto per questo sottospecie di capitolo,gomenasai. Ma va beh spero mi perdonerete. Se c'è qualche errore non esitate a dirlo ho riletto quattro volte,bene la finisco qua,un bacione a tutti e grazie a quelli che lasceranno anche una minuscola recensione. Byeee!!!

 

 

Anto2000

   
 
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