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Autore: Spensieratezza    09/08/2014    2 recensioni
Jared Tristan Padalecki è un gigolò che sa far felici i suoi clienti. è dolce, gentile , premuroso e un amante focoso....Jensen è un ragazzo distrutto dal tradimento della donna che stava per sposare. cosa succederà se si incontrano ?
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era sera e Jensen si trovava in un bar, da solo, a bere.

erano passate alcune ore da quando lui e Jared si erano detti addio.


"Dammene un altro, Ty." disse.

"Non ne hai già bevuti abbastanza, Jensen?" chiese Ty.

"No. i miei ricordi sanno nuotare." rispose Jensen.














*
Jensen non si dava pace. Non aveva voluto credere agli amici quando cercavano di aprirgli gli occhi davanti ai tradimenti evidenti della moglie, e quasi non volle crederci neanche quando gli piazzarono le foto sotto il naso, scattate da uno di quelli che vanno a pedinare le mogli per conto di altri.


Vicki! Che si baciava con un altro!

Un gigolò!

Gli amici gli avevano chiesto cosa dovessero farci con il resto delle foto.

Jensen ci pensò su e poi rispose: “Bruciatele. Non voglio più vederle.”
 
 
 
 


*

Jensen si trovava ad un bar chiamato Il Marchio. Era sera, e non si era portato un cappotto.

Si sentiva triste, solo, inutile e rifiutato.

Triste perché quelli erano posti che frequentavano gente triste e Jensen odiava sentirsi o far parte ora di quella gerarchia…

Lui doveva…sposarsi…doveva essere felice…

Solo perché Vicki lo aveva tradito.

Inutile perché aveva  realizzato di non essere abbastanza per la donna che amava e che voleva sposare.

Rifiutato, per i motivi sopra.

Aggiungiamoci ridicolo, se si considerava che cosa era venuto a fare.


A rimorchiare, ecco cosa.


Non una donna qualunque, no…ora come ora gli facevano schifo un po’ tutte le donne.

Era venuto a cercare di sedurre un gigolò!

Ma non un gigolò qualunque.

Il gigolò! Quello che gli aveva portato via la sua donna.

La gente reagisce sempre nella stessa maniera quando viene tradita…manda via, scarica, forse porta rancore…cerca di voltare pagina, oppure si tiene le corna e continua a tenersi il partner…

Sempre le stesse cose…

Che cosa risolveva alla fine? Alla fine capivano perché proprio a loro era successa una cosa del genere?
No.

A cosa serviva allora?

No, voleva provare qualcosa di diverso.
 
 


Jared Tristan Padalecki.
 


Noto come bellissimo ragazzo, professione gigolò.


Davvero, Jensen?


Lui ha sempre amato le donne, cavolo….non sapeva se sarebbe riuscito a….


Però ecco che cosa ti ha fatto proprio una donna…


 


Strinse il bicchiere fino a farsi male, quando il ragazzo si accorse di lui e lo guardò.


Si senti subito in imbarazzo e distolse lo sguardo, ma il ragazzo si avvicinò a lui.


“Cosi ti farai male” disse lo sconosciuto, prendendogli la mano senza permesso.


Jensen pensò che fosse solo una scusa per abbordare, ma il ragazzo gli diede un fazzoletto.


Si era fatto uscire il sangue.
 

Quel ragazzo era davvero bello, e Jensen rimase sbalordito dalla sua bellezza. Come poteva una persona fare quel mestiere ed avere una faccia cosi…bella? Pulita.? Da cucciolo?

La persona che si era fottuto la sua ragazza!
 

“Jared Tristan Padalecki”.


“Dean…Winchester…” 
 

Era stato il flash di un momento. Sapeva che non poteva dare il suo vero nome.

Probabilmente Vicki gli aveva parlato di lui.
 


“Mi stai dando dell’omofobo?” chiese con tranquillità.


“Non mi permetterei. È solo una domanda. Sono solo curioso.” Disse Jared, sorridendo conciliante.

 


Jensen cercava di non lasciarsi ingannare da quegli occhi da cucciolo.

Era sempre il ragazzo con cui Vicki l’aveva cornificato.
 

“Padalecki, ci sta per caso provando con me?” chiese Jensen.


“non mi permetterei, dato che a lei gli uomini non piacciono, Winchester” disse Jared, continuando il gioco.

“chissà. Non ho mai provato. Potrebbe piacermi in fondo.” Disse bevendo un altro bicchiere.
 

Jensen si senti cosi ridicolo nel cercare di flirtare proprio con lui.

Ma che cosa stava facendo? Era cosi patetico. Aveva voglia di uscire da quel locale e mandare a fanculo Vicki , quel Padalecki e tutti quanti.

“Bevi cosi per una donna?” chiese dolcemente.


“e a te che te ne frega?” rispose acido Jensen, sentendo la ferita riprendere a sanguinare.


“quindi è cosi. Mi dispiace.” Disse solo.


“Si, certo. Dicono tutti cosi.” Pensò Jensen. Dicono tutti cosi a quelli che vengono traditi, e soprattutto lo dice chi compie l’atto.

“Devo tornare a casa mia adesso, ti va di farmi compagnia per la strada?” chiese Jared, e Jensen sorrise malizioso. Lo sapeva che Jared voleva provarci con lui fin dall’inizio.


“certo. Perché no?” pensò malizioso Jensen, pensando alla sua vendetta.
 
 


*

 
 


“Io non…senti , vuoi piantarla?”


“Di fare cosa?”


“Di essere cosi….gentile…mi urta i nervi. Io sono scortese, sgarbato, maleducato. Rispondimi a tono!”

Jensen non sopportava di stare ingannandolo e che Jared fosse cosi gentile con lui.


Jared gli rispose piano: “Che razza di persona sarei, se infierissi su un uomo dal cuore spezzato?”
 


Jensen lo guardò. La maschera di superbia spezzata inesorabilmente. Aveva voglia di piangere.
 


“Beh, io sono arrivato. Buona serata, Jensen, e buonanotte.”
 


Jensen lo guardò scomparire dentro il portone, e sbarrò gli occhi.

Era convinto che lo avrebbe invitato ad entrare!
E adesso si sentiva cosi vuoto…

Ancora!
 
 
 


*

“Cerchi me?” chiese una voce famigliare.
Jared.


Era incredibile come lo conoscesse solo da ieri, e la sua voce gli sembrava già cosi famigliare,


come se si conoscessero da sempre!

Aveva degli occhi molto luminosi, e Jensen si incantò a guardarli.
 

Si rese conto di essersi sentito in colpa per come aveva trattato Jared la sera prima, e desiderava rincontrarlo per dirglielo.

Solo per quello. Poi se ne sarebbe andato e avrebbe messo fine a tutta quella stupida messinscena, che non sarebbe neanche dovuta cominciare…
 
 
 


*

“Sto cosi per una donna…” disse d’un tratto Jensen.


“L’avevo immaginato.” Rispose Jared.


“Io l’ho…beccata con un altro…noi stavamo…pensando di sposarci…ma quando l’ho scoperto…”


“Hai cambiato idea…” disse Jared, che aveva fischiato alla notizia.


“Già…non capisco come si possa fare una cosa del genere…tradire la persona che ami, la persona a cui avevi promesso amore eterno…”


“Purtroppo succede…” disse Jared.


“Perché??” disse Jensen, senza aspettarsi una vera risposta da Jared, ma desiderando chiedergli invece perché mai Vicki gli aveva fatto questo.

“Perché non sempre le persone promettono quello che è vero, ma quello che vorrebbero che sia vero, questo però non basta a farne la verità…”
 

Jensen ci riflettè su e la tristezza minacciò di assalirlo più forte.

Forse lui non amava davvero Vicki. Forse il loro non era vero amore ed era cosi triste perché lei agendo cosi aveva spezzato un’illusione d’amore.

“Wow…sei saggio..molto saggio…”



“Per essere un gigolò, già…”


“Io non volevo dire…”


“Ma l’hai pensato…va tutto bene, Dean, la gente tende spesso a pensare che uno che fa questo mestiere , deve essere una persona senz’anima, senza sentimenti…sono abituato a questi pregiudizi…”
 


Jensen era rimasto a guardarlo, sentendosi un po’ in colpa, ma poi disse:


“Non mi incanti, lo sai? Chissà quante persone sono venute da te, a tradire i loro rispettivi compagni, e compagne…facendoli soffrire….e tu le hai accolte a braccia aperte, infischiandotene se loro…”
 

Jensen non riusciva a non avercela con Jared. Anche se indirettamente lui era fonte del suo dolore. Anche se non sapeva di essere stato lui a causarlo.
 

“Erano persone che sono venute da me, Dean! Cercavano consolazione, riparo…attenzioni, qualcuno che le ascoltava, una qualche forma di amore…e io gliel’ho dato. Mi chiedevano anche di non fare domande sul loro passato e di non entrarci, perché chi viene da me vuole lasciarsi alle spalle il suo passato, la sua vita, o fingere di dimenticarsene, per un po’. Solo un po.”
 


Jensen rimase senza parole davanti a quelle di Jared. Forse aveva malgiudicato quel ragazzo.
 

“è tutto okay, Dean, e comunque intuivo che malgrado la facciata, anche tu cercavi da me quello che cercano tutti. conforto, consolazione, qualcuno che li ascolti, altrimenti non saresti con me adesso. Ciò vuol dire che anche tu intuivi che non ero soltanto quello che sembravo.”
 

Un po’ presuntuoso da parte sua, pensò Jensen…ma molto vero.

O forse vero solo per metà, pensava Jensen. Forse in fondo l’aveva un po’ colpito.

“Cosi adesso tu sei un guaritore?” chiese Jensen, e l’ombra di un sorriso, finalmente lo attraversò.


“Sono quello che tu desideri che io sia.” Rispose Jared, sorridendo.
 
 
 

  Jensen senti che il suo cuore faceva un pò meno male. forse jared era davvero un guaritore.
 
 
 
 
 


*

“parlami ancora…della tua voglia di essere amato…” chiese Jensen.
 

Jensen era interessato a Jared. Lo affascinava. Voleva saperne di più sul suo lavoro. Su quello che faceva. Voleva capire, perché, se Vicki l’aveva trovato cosi interessante da pensare che valesse la pena tradirlo, Jared doveva essere davvero speciale, e Jensen voleva capire meglio…ecco la cosa diversa che voleva fare, quando pensò di incontrare Jared. Capire il perché la sua donna avesse voluto tradirlo con un altro.

Questo non significava che avesse dovuto andarci  a letto insieme.

Okay, forse in un momento di follia l’aveva pensato. Quasi una ripicca stupida, ma poi aveva capito che jared era una brava persona, non meritava questo.
 
 


“come ti dicevo, fare questo mestiere, ti fa pensare. Forse tu penserai che dedicare del tempo a mille e mille persone possa minimizzare l’amore come sentimento.”


“Non è cosi?”


“al contrario…lo enfatizza…arrivi sempre più a desiderare di fare certe cose solo per una persona, un’unica persona, un giorno…diventa un desiderio….bruciante…” disse jared, e Jensen rabbrividi.

Jensen non capi perché aveva provato quei brividi e poi prima di capire cosa stesse chiedendo, domandò:
 

“Pensi di smettere questo…lavoro, se dovessi trovare la persona giusta? Se dovessi…innamorarti?” chiese Jensen.


“Certo. Potrei farlo” disse Jared, massaggiandolo con più intensità.


“Potrebbe…potrebbe anche essere un uomo?” chiese Jensen, accusando un po’ di disagio.


“Non mi precludo niente…”rispose Jared, versando un altro po’ di olio sulla sua mano.


“Scommetto che lo dici a tutti…” disse Jensen, con una risatina.
 
 


Jensen non sapeva perché aveva immaginato sé stesso quando chiese :”Potrebbe anche essere un uomo?” forse si stava calando un po’ troppo nella parte.
 

Si, deve essere stato anche per quello, si disse poi, che era quasi scappato da casa di Jared, quando quel tizio entrò ricordandogli il loro appuntamento.

Orgoglio ferito. Tipico orgoglio maschile ferito.

Ma ferito da cosa poi? Lui e Jared non stavano neanche insieme…era li in veste di cliente. E che cliente principiante poi…neanche un bacio ancora e già aveva fatto una sceneggiata stile via col vento…
Era patetico. Patetico.

Cosa gli era saltato in mente di dire quella frase?

“No, se avete 50 dollari” 

Jared ci era rimasto malissimo.
 

Che mi è preso? Non è da me reagire in quel modo…per….per uno scemo,

Per un ragazzo cosi dolce…

e per quel…quel coglione…Tristan? Si può sapere che è successo? Sono trenta minuti che ti aspetto al parco… idiotaE io più idiota di lui.   

E adesso perché piango? Perché sto piangendo?
 
 





















  Note dell'autrice: 


spero che non vi scocci rileggere tutto xd

è necessario, perchè, soprattutto per chi è stata una doccai fredda, credo facci piacere sapere cosa ha pensato Jensen per tutto il tempo xd 

spero siano scorrevoli le frasi xd 
   
 
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