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Autore: Mizu_The little kiseki    09/08/2014    3 recensioni
Due ragazzi, uguali ma allo stesso tempo molto diversi; amicizie, amori e promesse cambieranno la loro vita, scoprendo che il filo rosso non mente mai e che a volte esso ti lega alla persona che meno ti aspetteresti.
Spero di avervi incuriosito By la vostra Mizu
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: April O'Neil, Donatello Hamato, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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April's POV
Ciao, il mio nome è April O'Neil, sono una ragazza di sedici anni, ho capelli rossi e occhi azzurri, frequento le superiori e vivo a New York con mio padre; mia madre ci ha lasciati quando io ero molto piccola, ma nonostante questo noi due siamo felici insieme. Vi voglio raccontare una storia; la storia in cui tutto ebbe inizio. Quella mattina mi stavo preparando per un altro noiosissimo giorno di scuola, ero molto stanca visto che avevo studiato tutta la notte per preparami per la verifica di chimica che mi attendeva; appena sveglia andai a farmi una bella doccia, mi vestii con la mia solita maglietta gialla con un cinque sul davanti e andai a fare colazione.
-Buongiorno April-
-Buongiorno papà, che c'è per colazione?-
-Pancake- mi disse guardando un mucchietto di fogli adagiati sul tavolo; mio padre si chiama Kirby O'neil, fa lo psicologo, lavora tutto il giorno e quindi possiamo stare insieme solo la mattina e la sera. -Buoni, vuoi che ti faccio il caffè?- gli chiesi prendendo una bustina.
-Si grazie, ci vorrebbe proprio-
-Liscio o macchiato?-
-Macchiato-
-Arriva subito!- esclamai mettendo la polvere nella macchinetta che in tre secondi preparò un bel caffè fumante che diedi a mio padre.
-A che caso stai lavorando?-
-Sempre quello, la signora Mcgroove crede che suo marito la tradisce e quindi sta diventando ogni giorno più depressa-
-Non può chiamare un investigatore per controllarlo?- cominciai a trangugiare il mio pancake con una tazza di latte.
-L'ha fatto, ma non ci sono ancora abbastanza prove-
-Oh, speriamo finisca bene, io vorrei un ragazzo di cui potermi fidare, che mi renda felice-
-Che stai dicendo?! Sei ancora troppo piccola per il ragazzo- mio padre si alzò dalla sedia sbattendo le mani sul tavolo.
-Papà, ho sedici anni- roteai gli occhi.
-Troverai un ragazzo quando sarò morto! Anzi tre giorni dopo, per verificare che sono veramente morto!-
-Si, certo papà- gli mostrai la lingua biricchina, presi la cartella e mi precipitai a scuola.
-Aspetta April! Hai sentito quello che ho detto!?- mio padre si rassegnò e tornò sui suoi fogli. Arrivata a destinazione vidi la mia migliore amica seduta su uno scalino intenta a cliccare i pulsanti del cellulare. -Irma sono qui!!- le urlai alzando un braccio per salutarla;
Irma è una ragazza emo, ha capelli viola e neri, indossa borchie e porta sempre un rossetto nero, nonostante però l'aspetto inquietante, lei è molto gentile e simpatica. -Oh April! Stavo per chiamarti-
-Non mi pare di essere in ritardo- le dissi guardando l'orologio.
-Si lo so ma sono qui dalle 7.00 e quindi ero annoiata un casino-
-Va bene, hai studiato per la verifica di chimica?-
-Certo! Ho studiato tutto il settimo capitolo senza riposare neanche un secondo!-
-Ehm, Irma, guarda che bisognava studiare il sesto capitolo non il settimo-
-Cosa!? Oh no! No, no, no, no ,no, no, no! Ora come faccio?! Non posso prendere un altro piccone, mia madre mi taglierà acqua, luce e gas!-
-La verifica è all'ultima ora, ce la fai a ripassare un pò- lei mi diede un occhiata del tipo "stai scherzando vero?".
-Sei impazzita?! Un capitolo è di dieci pagine senza immagini! Non ce la farò mai!-
-Mi dispiace tanto Irma-
-Ti prego mi presteresti i tuoi appunti?-
-Ma Irma..-
-Ti preeeeego, sono tua amica- si mise davanti a me con i tipici occhio da cucciolo bastonato, quello sguardo non funzionava per niente, ma le diedi lo stesso i miei appunti, anche se aveva studiato il capitolo sbagliato, si era data da fare per non distrarsi dai libri; prese gli appunti, mi diede un abbraccio e corse in classe per iniziare a leggere. Arrivata l'ultima ora il professore entrò in classe con il solito sguardo satanico, a lui piaceva un sacco guardarci dall'alto in basso, la classe lo chiama "professor Hitler", non c'è professore in questa scuola che non abbia un soprannome, ma purtroppo non solo gli insegnanti ne avevano uno... -Ehi pel di carota!-
-Ah, ciao Casey- eccolo qua, Casey Jones, capelli e occhi neri, abiti da duro, mazza da hockey sempre a portata di mano e due denti mancanti sull'arcata superiore;
è lui che inventa i nomi ai professori e ai ragazzi. -Hai studiato per la verifica? Adolf Hitler sarà cattivo oggi-
-Io ho studiato, tu invece?-
-Beh...diciamo che..- non potei fare a meno di notare dei segni neri sui suoi palmi delle mani.
-Non mi dire, hai fatto di nuovo le ore piccole per giocare ai videogame?-
-Giorni fa è uscito il nuovo gioco di "mietitori alieni" non potevo perdermelo, è un classico-
-Secondo te il prof. cascherà nel vecchio trucco delle mani?- alzai il sopracciglio. -Tranquilla, Hitler distribuisce le verifiche e dopo se ne sta tranquillo a leggere il giornale, non c'è rischio che mi becchi- a quanto pare era molto sicuro di sè. Durante la verifica c'era un silenzio tombale che veniva rotto da Irma che non faceva altro che masticare la matita per tranquilizzarsi. "Allora, elencare i metalli, i non metalli e i gas, bon questo è facile.......quanti tipi di orbitali ci sono e che forma hanno....mmmhhh....vediamo...ah già!..." feci così per tutta l'ora, la verifica non era molto complicata, sinceramente mi sarei aspettata di peggio da Hitler, chissà forse quel giorno era di buon umore.
Conclusa la verifica, l'ultima ora e la scuola feci due passi con Irma e Casey, la prima mi disse di essere riuscita a rispondere alle domande grazie ai miei appunti, ero felice di esserle stata d'aiuto; anche Casey era entusiasta, ci credo, aveva copiato tutta la verifica dall'inizio alla fine.
-Ci vediamo pomeriggio Irma-
-Si, ti mando un messaggio- concluse chiudendosi la porta di casa alle spalle;
-Beh io vado, mietitore alieno mi sta aspettando, ci vediamo pel di carota!- esclamò scappando via con i suoi roller.
-A domani!- conclusi salutandolo cercando di farmi sentire, cominciai a dirigermi verso casa non appena vidi il suo braccio fare il segno dell'ok. Ero felice, avevo una bella vita, degli amici e il mio papà; era una giornata normale, ma tutto sarebbe cambiato prima che me ne rendessi conto. Quella fu la fine di una vita normale e l'inizio di una vita piena di avventure. Mi chiamo April O'neil, ho sedici anni e sono una normale adolescente, o almeno, così credevo fino a quel giorno....
Salve a tutti ragazzi, sono io, la vostra Mizu! Prima FF sul mio cartone preferito, Le TMNT, dedicata al loro trentesimo compleanno! AUGURI AMICI MIEI! Amo un casino le tartarughe ninja, sono la mia vita, quindi spero che questa storia vi piaccia, io ce la metterò tutta renderla fantastica :) ci vediamo al prossimo capitolo! By Mizu
   
 
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