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Autore: monkes_    10/08/2014    0 recensioni
Potevo dire di odiare tante cose a questo mondo,come il classico cane dei vicini che abbaia proprio mentre leggo un libro interessante,come la mia vecchia e acida professoressa di Chimica,come il mio computer fisso che va decisamente troppo lento,ma c’era una persona che superava tutte queste cose.Quella persona aveva un nome,ovvero Calum Hood,e per mia sfortuna,abitava proprio nel mio quartiere.Ho infatti provato ad odiarlo per molti anni,e spesso ci sono anche riuscita.Ma questa cosa mi è diventata abbastanza difficile nell’ultimo periodo.Ho iniziato stranamente a cambiare idea su di lui,scoprendo che in realtà anche il più odioso dei rompiscatole può diventare una amico sincero…
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10. Mason who?

 
Il giorno seguente- come avevo previsto- molti del quarto anno non vennero a scuola,con l’epica scusa della stanchezza post-gita.
Io invece ero andata per affrontare quella tanto odiata e fatidica interrogazione di letteratura:non avevo mai odiato tanto Shakespear come in quella settimana.
 
Così mi avventurai dentro la scuola da sola- sì sola perché Cal non si era fatto vivo e Jess aveva deciso di entrare alla terza ora -pronta (o quasi) per un’altra giornata scolastica.
 
Ero estremamente in ritardo e,con tutto quel caos che avevo in mente,non riuscivo nemmeno a trovare la mia aula di francese.Il mio sguardo era puntato sui miei appunti di letteratura,senza badare a nient’altro intorno a me,neanche un ragazzo del quinto che arrivava nella mia direzione.
Quello che successe dopo è ben immaginabile:i miei fogli,così come i miei stessi libri,volarono a terra,il mio naso colpì la spalla dello sconosciuto e le mani di quest’ultimo si posarono sulle mie braccia per evitarmi una grossa caduta.
Il tempo di alzare lo sguardo e lo vidi:aveva i capelli castani,perfettamente lisci e sistemati un po’ a caso,nascosti in parte da un cappuccio,con due occhi verdi da far venire i brividi.
 
Rimanemmo a guardarci per un po’,senza dire niente,poi però,imbarazzata dalla situazione,mi piegai per prendere le mie cose e lui gentilmente mi aiutò.
“Scusami,no ti ho vista arrivare” riuscì a dire lui,passandomi il libro di arte.
“Oh,non preoccuparti,in realtà sono io che ti sono venuta addosso “ risposi io iniziando ad alzarmi “Adesso devo andare,al massimo ci vediamo in giro” continuai per poi avviarmi verso la mia aula.
“Posso saper il tuo nome?” gridò quando mi stavo allontando,e dato che ero troppo lontana e troppo in ritardo,risposi solo un “Sono Julie” per poi correre definitivamente in classe.Ma io sapevo che aveva capito,perché prima di svoltare alla fine del corridoio, lo avevo visto sorridere,guardando nella mia direzione.
 
Una volta in classe,la professoressa mi fece la ramanzina più lunga di sempre perché, “non è consentito da nessuna parte, né in cielo né in terra,di entrare in classe con venticinque minuti di ritardo e passarla liscia”,parole sue non mie,ma non riuscivo comunque a prenderlo sul serio quel rimprovero,perché quegli occhi,visti da così vicino,i brividi me li aveva fatti venire per davvero,o forse per colpa di quel suo ultimo sorriso.
Fatto sta che pensai al ragazzo senza nome tutta la giornata- tranne ovviamente nell’ora di letteratura.
 
“Occhi verdi,sorriso smagliante e capelli castani hai detto?Mhm,no,non mi viene in mente nessuno così” confessò Jess.Io sospirai profondamente e mi sdraiai sull’erba del cortile.
Alla ricreazione ero andata alla ricerca della rossa,per spiegarle quanto accaduto la mattina stessa e anche per chiederle un consiglio sul misterioso ragazzo.
 
Restammo in silenzio per alcuni minuti,lei persa tra i suoi pensieri ed io intenta a mangiare la mia merenda,poi con poca finezza Jess esultò:”Forse ce l’ho!” facendo trasalire metà istituto,compresa la sottoscritta.
“Davvero?E chi è secondo te,sentiamo!”la spronai,per farmi sentire la sua geniale idea.
“Allora:è del quinto anno,attualmente single,è il capitano della squadra di football,inoltre è il ragazzo più ambito dal corpo studentesco,ovviamente parlo a nome delle ragazze.Il suo nome è Mason” spiegò lei accuratamente.
Beh,di grande sembrava grande- era alto il doppio di me-.Ma ne dubitano fortemente che quello fosse uno dei ragazzi più fighi della scuola:non che fosse brutto,anzi tutto il contrario,mi sembrava strano però che proprio uno di quei tipi si fermasse per aiutare una ragazza a raccoglierle i libri,soprattutto se parliamo di una ragazza strana ed impacciata come me.
“No,non credo che sia lui,chiunque esso sia” dissi infine decisa.
“Dopo di che,ci alzammo e iniziammo a raccogliere le nostre cose.
“Va bene,allora farò delle ricerche in più” mi informò Jess.A volte sembrava un agente segreto,tipo FBI;io annuii in risposta.
 
Così,dopo aver mangiato,fatto le detective e ripetuto chimica (solo io,Jess si scocciava a ripetere),iniziammo a tornare dentro l’edificio dai muri rossi:il tempo di lanciare uno sguardo indietro e incrociai lo sguardo di Calum,lui mi salutò con un classico occhiolino,poi lasciai definitivamente il cortile.
Allora era venuto a scuola,pensai tra me e me.Ma con una scrollata di spalle e il saluto della mia migliore amica, accantonai quel pensiero ed entrai in classe.
 
 
Una volta fuori da quei tanto odiati muri rossi,mi incamminai verso casa,essendo però costretta a fermarmi dopo aver sentito qualcuno chiamarmi, e quando mi voltai,incontrai un paio di occhi marroni chi mi fissavano e che mi venivano incontro.
“Buongiorno” pronunciai sorpresa.
“Giorno a te,Juls” rispose Cal,affiancandomi “torniamo a casa o resti qui?” continuò subito dopo,notando che ero rimasta immobile.
“Scusa,ma non torni a casa con i tuoi amici,oggi?” non riuscii proprio a risparmiarmela, questa domanda.
“Oggi no” fu la sua risposta.Non chiesi o dissi altro e pensai solo a camminare verso casa,ancora sorpresa di trovarmi Hood come accompagnatore.
Perché,infondo,non succedeva quasi mai che Calum decideva così,di punto in bianco,di accompagnarmi fino a casa.
 
“Sai,pensavo che non fossi venuto a scuola,oggi” borbottai dopo un po’.
“Oh,per stamattina intendi?In realtà ieri sono rimasto a dormire da Ashton,per questo oggi non c’ero” spiegò tranquillamente e riferendosi al fatto che non eravamo andati a scuola insieme.Il tutto con quel suo solito sorriso.Istintivamente,sorrisi anche io perché,come spesso capitava,lui aveva un sorriso così coinvolgente che rendeva felice anche chi lo ascoltava,ed era fantastico.
 
 
Ci stavamo avvicinando alle nostre case e un dubbio si stava facendo larga dentro di me:avrei dovuto dire a Calum del ragazzo incontrato quella mattina?Sinceramente non me la sentivo molto di parlare con lui di un argomento del genere,anche se avrebbe sicuramente potuto aiutarmi più di Jess.
 
Non risposi a questa mia domanda,anche perché Cal spezzò quel silenzio creatosi con “Comunque oggi un ragazzo ha chiesto di te”
Io a quell’affermazione,trattenni il fiato.Non poteva essere veramente lui.
“Ah sì.E come si chiama?” chiesi fingendomi incurante della notizia.
“Mason,Mason Reed.E’ dell’ultimo anno”.
La sua descrizione,seppur poco precisa,mi riportava a quello che aveva detto Jess quella mattina a ricreazione,ma stentai  a crederci.
“Ah,deve essere il ragazzo che ho incontrato stamattina” continuai dopo,fingendomi ancora annoiata.
“Hai incontrato un ragazzo oggi?” fu il suo commento,un po’ colpito direi.
“Sì,ero arrivata in ritardo perché ero rimasta ad aspettarti”- e qui mi soffermai un po’,per fargli capire che poteva anche avvisare,quella stessa mattina- “così una volta nei corridoi,per la troppa fretta, sono andata addosso ad un tizio”.
“E perché non me l’hai detto?” incalzò dopo.
“Non pensavo fosse importante” e in effetti lo pensavo davvero.O almeno in parte.
 
Si rabbuiò un po’ dopo la mia risposta,così lo spintonai giocosamente tentando di farlo reagire.
Che mossa stupida,Juls.
Stai zitta coscienza!
 
Istintivamente sorrise,ma non si sprecò molto.
Così finii per chiedergli “Ehi,tutto ok?”,fermandomi di poco,posando una mano sul suo braccio.
Lui annui con forza e subito dopo mi prese sulle spalle,iniziando a correre e a ridere.
Così,senza un motivo preciso,senza dire niente e senza neanche tante lamentele dalla sottoscritta (tralasciando qualche richiesta d’aiuto gridata ad un signore di passaggio).Sbalordiva a volte,per le sue genialate inventate sul momento,e devo dire che,sul nascere, mi davano veramente fastidio,poi però col tempo ne ho fatto l’abitudine.
 
 
Aveva ragione infondo,era diventato di sicuro più atletico.Tanto che riuscì a portarmi sulle spalle fino a casa.
Quando finalmente mi lasciò andare,smisi di ridere e presi fiato,solo per dire infine “Tu sei pazzo” a mo’ di annuncio.
Lui non ci diede peso e sembrò aver dimenticato la discussione di prima.
“Wow,sei stranamente leggera” disse lui,riprendendo fiato.
“Come ‘stranamente’?”
“Pensavo fossi più pesante,anzi,ne ero sicuro a dir la verità”
Io mi mostrai a dir poco offesa e gli tirai un pugno sul braccio.Ma lui in risposta si mise a ridere,contagiando anche me.Stavamo legando tanto in quel periodo,e si vedeva.
“Adesso devo andare,ma mi ha fatto piacere la tua compagnia Hood” ammisi sorridendo al moro.
“Ne sono felice Evans” rispose lui.
 
Ci salutammo e mi avviai poi a casa,ricordandomi solo all’ultimo secondo di quello che ci eravamo detti;tornai in un attimo indietro e chiesi a Calum:
“E tu,a quel ragazzo,che hai risposto?”
Lui capì subito,infatti rispose “Niente,ho detto che poteva incontrarti domani a scuola,se voleva”
Io sorrisi e lo ringraziai,tornando finalmente a casa.
Avrei incontrato di nuovo quei meravigliosi occhi verdi.
 

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Hey ragazze,
eccomi con il nuovo capitolo.Beh dato che oggi ero andata a fare volontariato in biblioteca,sono tornata presto e,di buon umore,ho deciso di metterlo perchè ero riuscita a scriverlo in tempo- questa volta ho rispettato i patti.
Hahaaha
Parlando della storia,in questa parte spunta fuori un nuovo personaggio,Mason Reed (cognome preso da quel gran cantante di Lou Reed,che consiglio di ascoltare), sarà abbastanza importante per Julie e segnerà un punto importante nella vita sentimentale della nostra piccola Evans;mentre Cal conosce un pò di più questo mason e non sa se fidarsi completamente.
Ora però non dico altro,perchè non voglio anticiparvi niente,dovrete continuare a leggere hahaah
Ho notato che questa storia è tra le preferite di 12 persone,tra le ricordate da una,e tra le seguite da 9,e volevo ringraziarvi perchè,cavolo,siete fantastiche davvero <3
Adesso vado e a presto,spero di aggirornare sempre domenica prossima,tralasciando eventuali impegni.
Alla prossima xx

ATTENZIONE QUI:
Questo è il personaggio attuale di Mason- il suo nome reale è Brent Rivera che forse  qualcuna di voi conosce- l'unico punto non in comune sono gli occhi,ma fate finta che siano verdi,lol hahaha
eccolo qui

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