Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: acvxht    10/08/2014    3 recensioni
Are you mine? Are you mine tomorrow, or just mine tonight?- ripetei la strofa fino alla fine, lasciai andare anche l'ultimo accordo, voltai la testa verso Calum che cantava in parte a me, i nostri sguardi si incrociarono, non so perchè, non so come, allo stesso tempo girammo la tracolla, in modo che non ci fossero strumenti fra di noi, mi attirò a se premendo le labbra sulle mie. Vi assicuro che era come respirare di nuovo, una boccata d'aria fresca, me ne fregai del fatto che più di cinquanta persone aveva gli occhi fissi su di noi, era quello che volevo e niente e nessuno avrebbe rovinato quel momento.
-Are you mine?- mi sussurrò vicino alle mie labbra.
-I wanna be yours- sussurrai a mia volte rincastrando le labbra sulle sue.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

SISTAH!

Oggi mi sarei dovuta trasferire da Abby, gli scatoloni erano già nella macchina di Derek e io ero uscita per prendermi un caffè da Sturbucks, ero stanchissima.

-Si, Cal tutto a posto sono solo stanca e non vedo l'ora di trasferirmi!- la mia voce era allo stesso tempo stanchissima ed euforica.
“Ho una sorpresa per te!” si mise a strillare lui dall'altro capo del telefono.
-Dimmelo!-
“No è una sorpresa, adesso ti lascio al tuo caffè ci sentiamo stasera ciao bellissima” sorrisi al complimento salutando a mia volta e riponendo il cellulare in tasca.

 

-Alex! Ho appena finito di svuotare e ripulire la tua stanza, vieni!- Abby si spostò permettendomi di entrare in casa, il salotto e la cucina erano nello stesso ambiente, invece al di là di un corridoio molto luminoso anch'esso c'erano le due stanze da letto e il bagno, non era enorme, ma molto accogliente. Derek ci aiutò a portare i miei scatoloni in camera e poi se ne andò salutandomi.
-E' veramente una bella casa Abby-
-Grazie, prima non era così, era decisamente meno luminosa, adesso ti lascio a smontare gli scatoloni, se hai bisogno di qualcosa chiamami, sono in cucina che leggo un po'-
-D'accordo, grazie- mi lasciò nella mia stanza, era abbastanza grande con una finestra su una delle pareti, il letto era ad una piazza e mezza e c'era una scrivania attaccata alla parete difronte al letto.


Quando avevo finito di attaccare l'ultimo dei miei poster la notte era già belli che arrivata, dalla finestra si poteva vedere la luna piena che rischiarava leggermente la stanza, per cena avevo mangiato una fetta di pizza e poi mi ero subito rimessa all'opera, ero abbastanza soddisfatta del risultato.
Mi feci una doccia veloce, Abby stava guardando un film in soggiorno, rifiutai il suo invito di unirmi a lei, volevo solo sprofondare fra le lenzuola leggere e profumate, puntai la sveglia alle dieci e mezza (lo so che non è un'ora decente, ma è veramente tardi).

-Alex! Spegni la sveglia!- urlò Abby dall'altra stanza, mi ci volle un attimo per afferrare il concetto e allungare il braccio per mettere a tacere quell'arnese infernale.
-Oddio scusa- 
-Non ti preoccupare ero già sveglia, solo che è insopportabile quel rumore- presi in mano il cellulare, avevo due messaggi:

Cal <3

“Ciao, probabilmente starai dormendo, ma intanto so che tieni il silenzioso, stasera ti passo a prendere alle otto, metti delle scarpe e dei pantaloni comodi ;) xX Cal”

Luke Hemmings :)

“Ciao Alex! Com'è andato il trasloco?” 

Risposi ad entrambi e poi finalmente mi decisi ad alzare le mie dolci chiappe dal letto e andare a fare colazione, vista l'ora.

-Stamattina shopping!- urlò Abby appena misi piedi in cucina.
-D'accordo-
-Si lo so, sono euforica, ma voglio uscire per conoscerti meglio-
-Tranquilla, dove mi vuoi portare a fare shopping?-
-In un paio di negozi in centro, ti dispiace se poi facciamo un salto da un amico, devo prendere alcuni appunti dell'università-
-Certo- tornai a concentrarmi sui miei cereali, stavo rimuginando sulla sorpresa di Cal, mi mettono l'ansia le sorpresa cazzo, e lui lo sapeva bene.

Mi vestii velocemente pronta per un giro fra i negozi, avevo intenzione di passare anche in un negozio di musica, avrei potuto passarci le ore, in Italia, nella mia città c'era un negozio di musica enorme, c'erano dischi, cd e dvd musicali di ogni tipo senza contare la vasta scelta di chitarre, bassi e batterie, se un pomeriggio non avevo nulla da fare andavo lì e mi immergevo completamente nella musica.

-Abby?- dissi mentre lei cercava la sua taglia in mezzo ad un mucchio di jeans.
-Si?-
-Ti va di accompagnarmi nel negozio di musica che c'è qui vicino?-
-Ti piace la musica?- si girò verso di me sbalordita, non capivo se era stupita in senso negativo o positivo.
-La adoro- dissi aiutandola a cercare la sua taglia.
-Anche io, la amo, che tipo di musica ascolti?-
-Spazio un po', passo da cantanti come Ed Sheeran o One Direction a band come Linkin Park e Nirvana, a te invece?-
-Ascolto il tuo stesso genere, anche se adesso va molto di moda il RAP, a me non fa impazzire.-
-Tu non sai in Italia, ci sono migliardi di rapper odiosi- dissi ridendo e alzando vittoriosa i jeans che cercava.
-Comunque cosa devi prendere al negozio di musica?-
-Dovevo prendere l'ultimo CD dei Green Day, in Italia non lo trovavo mai, poi volevo dare un'occhiata alle chitarre-
-Suoni?- annuii sorridendo.
-Anche io, ma la batteria!- l'abbracciai, ero felice che condividesse qualcosa con me. Dopo essere uscite da quel negozio ci avviammo a passo deciso verso il negozio di musica, era circondato da bar, si poteva sentire la musica proveniente dalle casse, credo fossero gli Arctic Monkeys, non ne sono sicura. All'interno le pareti erano piuttosto scure, c'erano diversi piani, suddivisi per categoria, al piano terra tutti i gadget, cuscini, tazze, insomma oggetti a dir poco commerciali, ma anche magliette ufficiali... al piano inferiore gli strumenti musicali e invece a quello superiore i cd, iniziammo dalle chitarre e dalle batterie al piano inferiore.

-Questa si che è una chitarra!- dissi puntando alla Fender appesa su una delle pareti, le sei chiavette (gli aggeggi, non so come spiegarlo che permettono di accordare una chitarra) erano disposte tutte sul lato superiore del manico, il manico era in legno chiaro mentre la parte della cassa era nera rifinita in bianco, classica, ma bellissima. 

Abby invece stava dando un'occhiata alle bacchette e altri aggeggi di cui non mi intendo per niente.

-Abby, portami via- dissi tirandole un braccio.
-Perchè?- guardai la chitarra appesa alludendo al prezzo, erano più di 600 £, poi dovevo anche prendermi la macchina, non mi sembrava il caso di spendere così tanto, Abby mi trascino su per le scale tirandomi il braccio mentre io continuavo ad osservare con sguardo adorarante la Fender.

-Alex l'ho trovato, disse sventolandomi davanti ¡Tre! dei Green day.
-Abby, penso di amarti- la abbracciai appropiandomi del CD che aveva in mano.


-E' la pizza più buona che c'è a Sydney!- esclamò Abby soddisfatta della pizza che eravamo andate a prendere per pranzo.
-Quella italiana è meglio-
-Lo so, ho dei parenti in Italia e vado lì quasi tutti gli anni dopo Natale-
-Anche io ci devo tornare, prendiamo il volo insieme?!- le dissi con la bocca piena di pizza.
-Certo!- stavo scoprendo molti aspetti di lei, in così poco tempo, mi piaceva, era come me, anziché la sorella di Mike sarei potuta essere quella di Abby! 

-Cazzo, Abby cosa cazzo mi metto per sta cazza di uscita, cazzo!- urlai dal piano di sopra.
-Giuro che non hai ancora detto “cazzo”, non lo aspetta- la sentii arrivare dal corridoio, entrò in camera spostandomi dall'armadio, lanciò un paio di pantaloncini strappati, una t-shirt bianca e la camicia rossa e nera da mettere in vita.
-Perfetto- osservò lei mentre mi infilavo i vestiti.
-Allora questo Calum?- disse lanciandomi uno sguardo.
-Lo vedreai presto- risposi alludendo all'orologio sulla parete, mancavano una decina di minuti alle 8.
-Ma io sono in pigiama!- esclamo lei fiondandosi nella stanza difronte, scoppiai a ridere, per poi tornare a spazzolare i capelli, Abby nel frattempo si era rimessa ciò che aveva su quella mattina, in modo da essere presentabile, il pigiama con Winnie non era il massimo. Il campanello suonò e feci salire Calum e lo aspettai in salotto mentre infilavo le Vans.
-Permesso- disse facendo capolino dalla porta.
-Vieni- gli sorrisi io riemergendo dal divano, ma prima che potessi abbracciarlo mi si parò davanti Abby.
-Piacere Abby!- esclamò raggiante.
-Calum- rispose sorridendole lui, lo abbracciai, non prestando minimamente attenzione alle raccomandazioni perverse di Abby
-Si okay, Abby ciao- tagliai corto io, salutandola infilandomi nei jeans il telefono e i soldi (ovviamente nella cover).
-Molto rocchettara stasera- osservò Cal, mentre scendevamo le scale.
-Non ti piace?- dissi guardando dall'alto il mio look.
-Lo adoro- mi stampò un bacio sulle labbra, all'uscita incontrammo Luke, Michael e Ashton.
-Ciao ragazzi!- salutammo in coro.
-Ciao, bel look- mi disse Ashton.
-Grazie anche il tuo- dissi ridendo, sembrava un barbone. 
-Ci stai rapendo il bassista-
-Veramente è lui che ha rapito me, non so neanche dove vuole portarmi- dissi alzando le mani.
-Alex io starei attenta- disse Luke perverso.
-Luke hai sfracassato le palle- dicemmo insieme io e Cal provocando una risata generale.

 

-Cal mi hai portato al Luna Park!- lo abbracciai, era difronte all'oceano, le luci si riflettevano sulla superficie leggermente increspata del mare.
-Ti piace- in risposta lo baciai, Cal mi offrii gentilmente i biglietti, si buttò direttamente su una delle montagne russe lì vicino, facendomi segno di seguirlo, lo seguii prendendogli la mano.
-Hai paura?- mi chiese guardandomi negli occhi.
-Decisamente no- lo tirai a passo svelto verso la breve fila di persone che aspettavano il loro turno. Quando toccò a noi, mi prese per mano consegnando i biglietti all'addetto, scelsi uno dei vagoncini centrali scalando in modo che potesse entrare anche lui, il tipo abbassò le cinture, il veicolo non era enorme, le nostre ginocchia si toccarono, Cal appoggio la mano sulla mia gamba, avvertii una leggera pressione e poi delle scosse nei punti in cui le dita di Calum si erano fermate.

-Pronta?- mi chiese sorridendomi.
-Ovvio!- scorsi un leggero divertimento nei suoi occhi, nello stesso momento in cui il vagoncino iniziò a muoversi.


-Wow- ero parecchio scombussolata, ma era stato divertente.
-Piaciuto?- annuii puntando poi su un'altra giostra nelle vicinanze.

-Non vorrai mica andare lì!- esclamò Cal notando che puntavo nelle vicinanze di quella giostrina per gli innamorati.
-Ma ti sembra, io puntavo al castello là dietro- indicai la casa degli orrori, non ero molto coraggiosa, ma volevo assolutamente provarlo, sicuramente mi sarebbe venuto un infarto se qualcosa o qualcuno fosse sbucato dal nulla.
-Sicura?-
-No, ma devo provarlo- mi strinse la mano mentre consegnavo i biglietti al cassiere, la mia mano stringeva la sua, sapevo che alla fine sarebbe stata una cazzata, ma sul momento prima di entrare, mi facevo prendere dall'ansia.
-Oddio è buio- dissi appena entrati, non erano quei castelli con la macchina che ti porta a spasso, lì dovevi proprio camminare.
-Tranquilla- mi mise un braccio intorno alle spalle, ma lo tolse subito dopo notando lo stretto passaggio davanti a noi, lo fece scivolare dietro la schiena e poi tornò con la mano nella mia, andò avanti lui, guidandomi e dicendo di stare attenta a dove mettevo i piedi, dal secondo piano del castello arrivò un urlo di una ragazza.
-Bene adesso sappiamo che lassù c'è qualcosa- dissi io proseguendo, Calum si fermò spaventato, mi sporsi leggermente dietro di lui notando un qualcosa che si muoveva.
-Fanculo- imprecò lui proseguendo verso gli scalini, uno di quegli sbuffi d'aria rumorosi mi colse impraparata provocando un urletto strozzato.

 

-Vaffanculo io lì dentro non ci torno più!- esclamò Calum appena mise un piedi fuori dall'attrazione.
-Dai non è stato così male-
-Per te che stavi dietro e non ti dovevi subire tutto- scoppiai a ridere e poi lo abbracciai. 

 

-Ti piace quel panda- disse alludendo ad un enorme peluche appeso ad una barecchetta del tiro a segno.
-Si, ma sono una frana- mi sorrise lasciandomi la mano e dirigendosi verso il banchetto.
-No Cal lascia stare, hai già pagato i biglietti-
-Tranquilla- disse posando i soldi sul bancone e facendosi dare le palline, non era per niente male, al contrario di me, alla fine riuscii a vincere non il panda ma il koala lì vicino, che era ancora più adorabile.
-Grazie Cal- lo baciai tirandomi sulle punte.
-Prego principessa- arrossii leggermente al compliemto, non avrei mai pensato di arrivare in  Australia ed essere subito così fortunata, magari sarebbe duarato poco, non lo volevo sapere.



CIAO RAGAZZE! QUESTO CAPITOLO E' UN PO' PIU' LUNGO DEL SOLITO, LA FINE MI HA VERAMENTE PRESA E NON VOLEVO TRONCARLO A META', VOLEVO RINGRAZIARE TANTISSIMO LA RAGAZZA CHE SI E' PROPOSTA PER FARMI I BANNER (SCUSA SE NON TI HO RISPOSTO SU TWITTER, MA NON AVEVO WI-FI, SCUSA) ANCORA PER QUALCHE CAPITOLO RIESCO A FARLI IO, QUANDO MI SERVIRA' QUELLO UFFICIALE TI MANDERO' SICURAMENTE UN DM! SONO SEMPRE APERTA A RECENSIONI E COMMENTI, SE AVETE QUALCHE CONSIGLIO O CRITICA LE ACCETTERO' BEN VOLENTIERI, A PATTO CHE NON SIANO OFFENSIVE, SE AVETE CONSIGLI PER IL TRAILER POTETE SEMPRE RIVOLGERVI A ME SU TWITTER, IL LINK LO TROVATE NELLA BIO, A MARTEDI' xX Vittoria :)
P.S. QUESTA E' ABBY:  

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: acvxht