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Autore: Sputzo    11/01/2005    14 recensioni
Harry si annoia: Voldemort è morto, Ron e Hermione sono beatamente innamorati e persino Hedwig lo ignora. Che fare? Ovviamente dichiarare guerra a Draco...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6: Un Brutto Giorno Per I Capelli

Tradotto da yumeko





"Ron, se io volessi lanciarti in pubblico la maledizione più umiliante che potessi trovare, cosa dovrei fare?"

Uno sguardo vacuo. "Harry, amico, odio dovertelo dire, ma tu sei completamente impazzito."

"Che vuoi dire?"

"Se io ti dicessi come umiliarmi in pubblico, tu mi umilieresti in pubblico."

Harry fece una pausa. "Beh, sì, suppongo che lo farei, ma, veramente, fino ad ora non ci avevo pensato."

"E allora perché diavolo mi hai chiesto come potresti farlo?"

"Voglio umiliare pubblicamente qualcun altro."

"Avresti potuto dirmelo prima, sai."

"Allora mi aiuterai?"

"Forse. A chi stai pensando di lanciare la maledizione?"

"Non te lo dico."

Una pausa. Uno sguardo shockato. "Perché no?"

"Perché sapere chi è ti provocherebbe solo dei fastidi."

Due sopracciglia arancioni si sollevarono fino a superare l’attaccatura dei capelli, dove mai si erano avventurate prima, mentre Ron fissava l’amico a bocca spalancata dall’incredulità. "Cos’hai che non va adesso?"

"Tendenze distruttive. Passeranno, specialmente se mi dici come umiliare qualcuno che non sei tu in pubblico."

Ron rimase in silenzio per un istante, lasciando che il concetto penetrasse nella sua mente.

"È Hermione?"

"Se fosse Hermione, pensi seriamente che chiederei un aiuto a te? Tu andresti certamente da lei a dirglielo."

"No, non lo farei!"

Harry si chinò verso il rosso con un sorrisetto vago.

"Sto progettando di umiliare Hermione, Ron," sussurrò.

"Hey, lo dirò a Hermione!"

Immediatamente Ron imboccò le scale che, dalla sala comune dei Gryffindor, dove lui e Harry erano distesi, conducevano ai dormitori femminili.

Harry rimase in attesa che il trambusto generale, provocato dalle scale che si erano trasformate in scivolo e avevano iniziato a strillare forte, finisse.

Hermione, alla fine, raggiunse i divani dove Harry la aspettava e Ron se ne restava tutto imbronciato e si sedette di fianco al suo ragazzo.

"Così, Harry, hai deciso di ricominciare a parlarci."

"Sì."

"Ma vuole ancora essere fastidioso," iniziò a dire Ron, evidentemente sperando di mettere in imbarazzo qualcuno che non fosse sé stesso. Harry, comunque, annuì e sorrise, come a voler dire che quello non era davvero un problema. "E vuole lanciarti una maledizione umiliante non appena avrà deciso quale scagliarti. Me l’ha detto lui," aggiunse il rosso con orgoglio.

"Non preoccuparti, Hermione, non parlavo sul serio," disse Harry.

"Ma mi hai detto di sì!" piagnucolò Ron.

"A dire il vero, volevo solo che tu facessi venire qui Hermione e ti rendessi ridicolo, e pare tu abbia fatto entrambe le cose piuttosto bene."

Ron si accigliò e tornò a sprofondarsi nel divano ancora più di cattivo umore. Hermione lo guardò adorante, gli diede un colpetto affettuoso sulla testa allo stesso modo in cui avrebbe fatto con un cucciolo depresso, poi tornò a fissare Harry.

"Allora, cos’è tutta questa storia di un incantesimo umiliante?"

"Oh, voglio umiliare qualcuno- che non è nessuno di voi due- in pubblico."

"Bene. E chi è?"

"Non ve lo dico."

Hermione sospirò infastidita.

"Ma come facciamo a sapere che cosa lo potrebbe mettere in imbarazzo se non vuoi dirci chi è?"

Harry non aveva pensato a questo.

Beh, si disse, suppongo che non ci sia pericolo a dir loro di chi si tratta. Cioè, non c’è bisogno di aggiungere che tutto questo fa parte (beh, che io spero che tutto questo faccia parte) di una specie di strano gioco a sfondo sessuale che sto facendo con lui.

"È Dr-Malfoy."

"E perché vorresti umiliarlo?"

"Ciao, è Malfoy! Non c’è bisogno di un motivo," iniziò a dire Ron, dimenticandosi improvvisamente del suo cattivo umore e con gli occhi luminosi all’idea di causare sofferenza alla sua nemesi.

"È questa la vera ragione, Harry?"

"Er, sì! Ho voglia di liberare la mia rabbia su Malfoy, e vorrei che voi mi aiutaste."

"Ma è davvero giusto?" Hermione si era fatta prendere dalle sue convinzioni su ‘essere buoni con le persone così che si possa vivere tutti insieme felicemente ed avere piccoli coniglietti rosa lanugginosi come animaletti domestici’, e, solo occasionalmente si lasciava andare alle grandi gioie della vita, quali, ad esempio, torturare gli altri.

"Oh, non preoccuparti, è solo un gioco. Stiamo cercando entrambi di fare questo tipo di cose all’altro."

"Un gioco?"

"Già."

"Malfoy sta facendo un gioco?"

Beh, non è proprio un gioco in sé…

"Certo che sì. Solo un grazioso ed innocente gioco, per niente collegato al sesso."

Ron quasi si soffocò con la propria lingua.

"Per favore, per favore dimmi che non stai facendo un gioco a sfondo sessuale con Malfoy."

"Non sto facendo un gioco a sfondo sessuale con Mafoy," disse Harry docilmente. Ron si rilassò sul divano con un sospiro di sollievo.

"Harry…" iniziò a dire Hermione pericolosamente.

"È tutto a posto, stavo solo scherzando. Spaventare voi due è persino più divertente che infastidirvi, penso."

"Un altro spavento simile, Harry," sbottò Hermione, risuonando molto simile ad una Molly Weasley molto arrabbiata, "e non ti aiuteremo!"

"Okay, okay, farò il bravo bambino. Hey, vi porterei persino dei fiori… se solo ne crescessero qui attorno…"

Harry guardò in giro per la sala comune, non individuò alcun fiore e tornò a pensare alla faccenda in questione.

"Così, hai qualche idea su come potrei mettere in imbarazzo D-Malfoy?"

Il viso di Hermione si aprì nell’indolente e piuttosto crudele sorriso di chi è stato colpito da un’idea che potrebbe causare agli altri una grande sofferenza e a sé stesso una risata maniacale (lei stessa a volte scordava l’intera faccenda della felicità universale e dei coniglietti).

"Direi proprio di sì…"

________________________________________________________________________________

Harry, Ron e Hermione entrarono in Sala Grande, e, con fare casuale, percorsero l’intera tavolata degli Slytherin.

"Potter," disse lentamente Draco, una volta che il trio ebbe preso posto di fronte a lui. "Cosa ci fai qui?"

"Ci stiamo prendendo un po’ di tempo per goderci la scena," rispose Hermione al posto del ragazzo dai capelli corvini che stava borbottando tra sé e sé.

Draco si alzò in piedi, sperando che la sua altezza lo rendesse più autorevole.

Purtroppo, però, la sua altezza concesse semplicemente all’intera sala una miglior vista dello spettacolo che stava per iniziare.

"Che c’è, Potter? Non puoi parlare da solo? Hai bisogno che i tuoi amichetti lo facciano per te? Hey, aspetta, i tuoi amichetti sono tornati! Ti hanno ignorato per le ultime settimane, vero?"

Harry fissò Draco, accigliandosi. Sapeva che poteva ricambiare gli insulti, ma sapeva anche che avrebbe potuto fare qualcosa di molto meglio.

"Hey Malfoy?"

"Sì?"

"Efloresco capitis!"

Draco rimase immobile per un momento, cercando di capire cosa esattamente gli fosse successo.

E poi lo sentì- sulla sua testa qualcosa si stava muovendo.

Con uno strillo da ragazza, afferrò qualunque cosa fosse e sentì una struttura veramente enorme apparire al posto dei suoi capelli.

"Cosa hai fatto ai miei poveri e indifesi capelli, Potter?"

"È un fiore, Malfoy. Piuttosto raro devo dire. Si chiama Amorphophallus Titanium. Er, penso che sia il più grande fiore al mondo. Beh, di sicuro lo sembra. Ed è quello che puzza di più. Già, proprio così."

Nessuno nella Sala Grande potè negarlo.

Non c’era modo di descrivere accuratamente la puzza che riempiva l’intero salone a quel punto- qualcuno parlò di uova marce; quelli che avevano avuto esperienze con le latrine pubbliche per i poveri durante i caldi giorni estivi, giurarono che la pianta emetteva una puzza simile. E così via, sempre peggio.

"Potter, mi stai dicendo seriamente che i miei bellissimi capelli, l’invidia di tutti in questa scuola, sono stati trasformati nel fiore più grosso e puzzolente al mondo?"

"Già! Grandioso, vero?"

"Io ti uccido! E smettila di ridacchiare!"

Detto questo, Draco estrasse la sua bacchetta e la puntò contro il ragazzo che lo aveva oltraggiato. Harry rispose fuggendo e correndo velocemente, ancora ridacchiando, fuori dalla Sala Grande.

Draco cercò immediatamente di seguirlo. Facendo un passo in avanti, barcollò per un attimo, mentre il non familiare peso sulla sua testa quasi gli faceva perdere l’equilibrio.

Poi corse verso la porta. Sfortunatamente per Draco, un Ravenclow molto sveglio che era entrato nello spirito del gioco, lanciò un incantesimo di ingrossamento sul fiore arancione che aveva sulla testa.

Come risultato, l’irato Slytherin rimase incastrato nel portone, imprecando e lottando furiosamente nel tentativo di seguire il Gryffindor in fuga. Nessuno, nemmeno i suoi amici tra gli Slytherin, potè aiutarlo. La maggior parte dei presenti nella Sala Grande (inclusi gli insegnanti) era caduta dalle sedie in un accesso di risa isteriche.

________________________________________________________________________________

Harry si avvicinò lentamente a Draco dopo l’episodio a pranzo.

"Allora, Draco, come vanno i capelli?"

"Preferirei che tu non mi chiamassi per nome, Potter."

"Perchè no, Draco? Finora non ti ha mai dato fastidio."

"Finora non mi avevi mai fatto nulla di simile a quello che hai fatto ai miei capelli. Non sono mai stato tanto imbarazzato!"

Harry sorrise e sospirò allegramente. Poi arricciò il naso.

"Lo sai che i tuoi capelli puzzano ancora, vero?"

Draco lo fissò torvo.

"Li ho lavati quattro volte dopo che Madama Pomfrey me li ha fatti tornare normali, Potter! Quattro! Hai una minima idea di quanto sia costoso il mio shampoo? Per non parlare poi del mio balsamo... dovrei madarti il conto!"

"Potresti provare con un incantesimo pulente per capelli:"

Draco si gelò. Prese la bacchetta, se la puntò alla testa poi mormorò un incantesimo veloce. La puzza svanì.

Harry sorrise trionfante, poi si chinò vicinissimo a Draco.

"Suppongo di doverti avvertire, Draco, che dovresti disdire tutti i tuoi appuntamenti per la prossima settimana," disse loquacemente.

"Che vuoi dire, Potter?" replicò Draco accigliandosi.

"Il mio nome è Harry. Dovresti usarlo. Dopotutto, mi appartieni questa settimana."

A questo punto, il ragazzo dai capelli corvini era tanto vicino a Draco che questi poteva sentire il suo respiro sulle guance.

Draco si sentiva decisamente diviso.

Da un lato, si disse, è abbastanza chiaro che Harry è entrato nel... beh, sì, nel corretto spirito del gioco. E non posso lamentarmene.

E poi non ho davvero alcun problema ad essere suo schiavo, no di certo.

Beh, non del tutto.

Il problema, concluse Draco, era che non importava quanto piacevole fosse il solletico del respiro di Harry sul suo collo. Draco era uno Slytherin. E gli Slytherin hanno un orgoglio.

"Io..." la voce di Draco si affievolì non appena Harry iniziò a lasciare baci leggeri sul suo collo e sulla sua mascella. Cosa aveva intenzione di dire? "Merlino, Harry."

Harry lo fissò con un sorriso perfido.

"Hey, perchè ti sei fermato? Fallo ancora!"

"Me lo stai ordinando?"

"Io- sì! Per favore, fallo ancora, Harry!"

"Quando ne avrò voglia."

"Ma- ma-"

"Ricorda chi comanda qui, Draco."

Ah, pensò Draco, Ora ricordo cosa stavo dicendo.

"Chi ha detto che mi puoi dare degli ordini, Harry?"

"Beh, ho vinto il gioco, no?"

"Non ho mai detto che hai vinto. In nessun momento."

"Mi sembrava che-"

"In nessun momento!"

"Draco..."

"Il gioco continua! Non concedo la vittoria!"

"Allora questo non lo vuoi più?" sussurrò Harry mentre sollevava la mano fino al petto di Draco per poi lasciarla scivolare verso il basso, rimanendo ad una logorante distanza dal suo ombelico.

"Sì! No! No!"

"Sei sicuro?"

"Completamente." No, Harry, per niente.

"Bene," disse Harry , sembrando piuttosto offeso.

"Bene," gli fece eco Draco, suonando ancora peggio.

Harry rimase fermo per un istante a fissarlo confuso, poi voltò le spalle a Draco e se ne andò velocemente, i suoi passi che eccheggiavano forti nel corridoio.

Draco rabbrividì, sentendosi improvvisamente freddo e vuoto senza Harry vicino a lui.

Dopo un momento, si riscosse e si avviò verso la sala comune degli Slytherin, impedendosi di prendersi a schiaffi da solo.

 

Allora: per prima cosa i nomi tradotti:

Gryffindor = Grifondoro

Ravenclaw = Corvonero

Slytherin = Serpeverde

Madam pomfrey = Madama Chips l’infermiera

Cavolo, ho così tante cose da fare e da studiare per l’uni che non avete idea! Comunque non preoccupatevi, ho finito di tradurre tutti i capitoli per ora postati dalla divina autrice, quindi gli aggiornamenti saranno regolari!

Ora, devo dire che questo è uno dei miei capitoli preferiti. Mi ha fatto morire dal ridere il modo in cui Harry si prende gioco di Ron, ma soprattutto ho adorato Draco (certo che basta una moina di Harry e il biondino si scioglie come neve al sole... wow!) che, oltre a sembrare un pochino tonto (cavolo! e pensarci prima all’incantesimo per pulire i capelli???), mi ha fatto un pochino pena. Guardate un po’ la foto qui sotto! Rappresenta l’Amorphophallus Titanium al momento della fioritura! Provate un po’ ad immaginare quel robo sulla testa di Dracuccio...

POVERO CUCCIOLO!!!! -evil sniggle-

Beh, GRAZIE di cuore a chiunque abbia letto e soprattutto a chi ha avuto il buon cuore di lasciare un commento.

Lux: anche tu ti fai i filmini mentali delle scene che preferisci! WOW! ANCH’IO! però aspetta il prox capitolo! nel settimo, altro che filmini... c’è da farsi un film completo... peccato che la ff abbia ‘solo’ rating R...

Asteria: grazie mille dei complimenti! spero ti abbia divertito anche questo capitolo... mi raccomando, non mi abbandonare!!!!

Stellina: solo bravi? beh, direi che sono dei veri propri geni nel complicarsi la vita... vedrai cosa ci combinano nei prossimi capitoli!

Asami: grazie! grazie! GRAZIEEE! figurati che oltre che ‘capra’ la mia prof di inglese mi chiamava pure ‘jenny’ che significa letteralmente asina in english. è stata molto simpatica a scegliere quel nomignolo per la vaga assonanza con uno dei soprannomi che mi hanno dato le amiche, vero? cmq non disperare! io per migliorare il mio inglese mi sono messa a leggere libri in lingua e mi sono abituata ad usare quasi esclusivamente un vocabolario monolingue. ormai per me è indispensabile, pensa che lo uso persino per tradurre questa fanfic...

Savannah: adoro anch’io il modo slytherin di risolvere le cose, soprattutto se lo slytherin in questione è Draco e la ‘cosa da risolvere’ è Harry... ;P

Rowan_MayFair: ancora sicura che Harry non voglia ammettere di desiderare Draco? ma soprattutto, sei davvero sicura che Draco sia poi così tanto più spigliato del moretto???? no, perchè nel prox capitolo si scopre che... ooops, per un pelo non mi sono lasciata sfuggire uno spolier grande come una casa...

Lori: anch’io sghignazzo sempre come una scema davanti al computer! pensa che mi è capitato proprio ieri mentre mi stavo rileggendo il capitolo 7 di questa ff - il mio preferito in assoluto- in lingua originale. mia madre mi è sbucata alle spalle, tutta curiosa di capire cosa mi stesse facendo ridere tanto, e si è trovata davanti una schermata di quelli che lei considera peggio che geroglifici. per fortuna che lei l’inglese non sa nemmeno dove stia di casa, perchè se no ti immagini la vergogna? ero ferma a ridere su una parte un pochino ‘equioca’ del capitolo.... ^/////^

Vale86: wow! e hai già letto il settimo? oddio! sono proprio fissata! cmq, mi ero accorta anch’io del pezzetto mancante nel 4° capitolo e l’ho aggiunto. il fatto strano è che nel capitolo che ho salvato nel pc quel pezzo c’era, però ogni volta che reinserivo per intero il capitolo in EFP quel pezzo spariva! boh! cmq alla fine ce l’ho fatta, anche se non so come... -______- grazie per avermi avvisato, cmq. e, figurati! non mi stressi per niente! quindi... continua a recensire, mi raccomando!

Castalia: grazie! beh, già in questo capitolo Harry si è dato da fare, no? certo che... POVERO DRACO!

Sabry: sei addirittura caduta per terra?! WOW! devo ammettere che questo non mi è mai capitato, ma sono felice che questa ff ti diverta fino a quel punto! ^___^

Entreri: su, non disperare... se ce l’ho fatta io con l’inglese ce la può fare benissimo chiunque! e poi, devo ammettere che cmq non sono diventata sto grande genio in inglese. in uni ho preso solo 38 su 50...

Sanzina: beh, sì, snape è uno dei personaggi che l’autrice ha reso meglio. certo, è abbastanza OOC, però è troppo simpatico con le sue battutine...

Non voglio annoiarvi chiedendovi ancora di recensire, quindi... perchè non lasciate un commentino di vostra spontanea volontà????

see ya soon!

ed ecco il link per la fanart: Flowerhead Draco
  
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