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Autore: ELIOTbynight    11/08/2014    3 recensioni
Naruto è diventato Hokage (ed era pure ora!), ma per portare avanti il suo lavoro ha bisogno dei suoi amici di sempre, che per fortuna non hanno mai smesso di stargli accanto.
Konoha e tutto il mondo ninja sono in tempo di pace, ma qualcuno trama nell’ombra, rispolverando pericolosamente il passato … e Kurama si prepara ad avere una nuova forza portante.
Si tratta della protagonista di una nuova generazione di ninja: il suo nome è Eri Uzumaki.
*
- Così te ne sei accorto, baka.-
Un vocione profondo lo distolse improvvisamente dai suoi pensieri e Naruto sussultò, ritrovandosi mentalmente nel suo buio subconscio.
- Kurama!- esclamò, fissando il suo cercoterio dal basso. - Tu sapevi che Eri possiede una parte di te?!-
Il volpone rispose, beffardo e malizioso:
- E’ ovvio! Piuttosto, mi sorprende che tu l’abbia scoperto solo adesso … Si vede che eri proprio concentrato, quella notte!-
Naruto arrossì violentemente fino alla punta dei capelli e gridò:
- Di che cosa stai parlando??-

*
[Ambientata in un ipotetico futuro alternativo, senza tenere conto del capitolo 700 del manga. Ogni riferimento a fatti o persone esistenti o già inventate da qualcun altro è puramente casuale. Buona lettura!]
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Gaara/Matsuri, Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Buonsalve a tutti quanti! Finalmente eccomi tornata per il terzo capitolo. Allora, vi stuzzica la storia? Vedrete che presto ci sarà un po' di azione in più... u.u
La soundtrack che vi consiglio questa volta è Evening, che si adatta a tutto il capitolo. E' azzeccata persino nel nome!
E adesso vi lascio alla lettura... a dopo con l'immagine del capitolo! :*

*







Capitolo 3
: Un confronto con il passato



Davanti alla casa degli Uchiha, c’era un giardino con tanto di un piccolo stagno dove nuotava qualche ranocchietta. La prima cosa che venne in mente a Shuichi fu di mostrarlo alla sua nuova amica.
I due erano già intorno alla pozza d’acqua, aspettando di vedere qualche anfibio o qualche pesciolino, quando Hinata e Naruto raggiunsero il vialetto d’ingresso.
- Ma quello non è il figlio di Sasuke?- fece lei, incuriosita.
L’altro non disse nulla e sorrise tra sé. Sapeva che Eri avrebbe conosciuto anche i figli di Sasuke, ma non aveva previsto che diventassero amici così in fretta e la cosa lo stupì piacevolmente.
- Naruto! Come mai da queste parti?-
La voce squillante di Sakura interruppe i due genitori che erano rimasti ad osservare i bambini.
- Buonasera, Sakura!- salutò lui con allegria, mentre Hinata disse timidamente:
- Chiediamo scusa se Eri è entrata nel vostro giardino senza permesso … -
Quando Sakura si accorse dei due ragazzini, dapprima si sorprese, ma notando quanto fossero affiatati e felici, sorrise ed esclamò:
- State tranquilli! Non c’è problema se Shuichi ed Eri si fermano a giocare qui per un po’, tanto la cena non è ancora pronta.-
L’Hokage si avvicinò all’ex compagna di team ed iniziò a chiacchierare.
- Allora, Sakura, come stai?-
- Tutto normale. E tu, testa quadra?- lo apostrofò lei, sorniona.
Naruto alzò un pugno per aria e sbraitò:
- Ancora?! Ma perché tutti dovete per forza continuare con questa storia della testa quadra? Io non capisco, dattebayo!-
- In ogni caso non puoi farci nulla, perché rimani una testa quadra!- rise la kunoichi dai capelli rosa. - E tu, Hinata, tutto bene spero!-
- Non posso lamentarmi, ti ringrazio.- rispose lei con la solita calma.
In quel momento fece la sua apparizione anche il padrone di casa, che esordì:
- C’è un po’ di trambusto, qua fuori … -
 In altri tempi Naruto avrebbe alzato un braccio e salutato Sasuke calorosamente; prima ancora lo avrebbe fulminato con lo sguardo esprimendo tutto il suo fastidio. Ora, invece, i due si salutavano sempre con un lieve sorriso silenzioso e talvolta anche un sopracciglio alzato.
Il loro rapporto aveva sempre subìto tantissimi cambiamenti, ma fortunatamente aveva raggiunto un livello stabile.
Quando Sakura si accorse che i due bambini si stavano bagnando un po’ troppo, si avvicinò a loro con l’intenzione di farli smettere, seguita da Hinata. Con le mogli impegnate nel loro mestiere di mamme, Sasuke e Naruto poterono iniziare uno dei loro soliti discorsi “profondi”.
- Tua figlia è cresciuta molto.- disse l’Uchiha, osservando da lontano proprio Eri e il suo nuovo amichetto.
Orgoglioso, l’altro poggiò le mani sui fianchi e ridacchiò.
- Già, me lo dicono tutti!- esclamò, poi decise di ricambiare quello che era sembrato un complimento: - Anche Shuichi sta diventando grande … Sono certo che avrà molto talento come ninja.-
- Sì … -
Lo sguardo pensieroso di Sasuke non voleva proprio spostarsi dal figlio, che pareva più felice e divertito che mai. Non aveva dato molto peso alle parole dell’amico, piuttosto si chiedeva che cosa avesse fatto Eri di così importante da restituirgli il buonumore.
Naruto si accorse del suo fare distratto e gli domandò:
- Come mai quella faccia, Sas’ke?-
- Non lo so … Forse pretendo troppo da lui.-
Quella frase gli uscì dalla bocca con un’incredibile naturalezza. Lo stava proprio constatando: se davvero Shuichi era il bambino dolce, gentile e sensibile che in quel momento stava vedendo in compagnia della sua nuova amica Eri, forse non era destinato a diventare un ninja forte come voleva lui. La sua bontà d’animo sarebbe stata troppo grande per permettergli di sviluppare delle abilità degne di un ninja esperto. Il suo cuore tenero l’avrebbe fatto restare debole.
- Ma no, non dire così … - fece Naruto, stupito.
- Tsk! Per te è facile parlare.- sbuffò Sasuke, tornando a guardarlo. - Con tua figlia Eri non avrai problemi, perché diventerà una kunoichi potentissima.-
- Come?-
- Andiamo, Naruto … E’ figlia tua. Come puoi aspettarti che Eri diventi un ninja come tutti gli altri?-
In realtà il biondino non aveva mai pensato che la cosa fosse così ovvia, mentre l’altro si era ormai già rassegnato all’evidenza.
- Shuichi, invece … -
L’Hokage notò l’espressione spenta di Sasuke nel parlare del piccolo Shuichi. C’erano ancora tante cose che al mondo non riusciva a comprendere, ma una simile mancanza di sentimento di un padre nei confronti di un figlio, proprio gli era misteriosa.
- Sasuke, ma che discorsi fai?- lo ammonì. - Non puoi pensare che tuo figlio non diventi forte almeno quanto te! Abbi fiducia in lui e vedrai.-
Quelle parole erano pronunciate con una tale convinzione e un tale entusiasmo che Sasuke dovette guardare Naruto direttamente negli occhi per capirne il vero significato.
Evidentemente, se Sasuke ormai riconosceva la superiorità di Naruto, quest’ultimo ribadiva invece la loro uguaglianza. La stessa cosa valeva per Eri e Shuichi, dopotutto ogni storia si ripete.
- Se lo dici tu … - sentenziò il moretto, abbassando gli occhi con la compostezza di sempre.
Avevano appena finito di parlare, quando Sakura alzò un pugno in aria e sbraitò che la cena era quasi pronta e che Shuichi non poteva quindi continuare a chiedere di giocare ancora. Spaventato, il piccolo seguì la mamma a testa bassa verso la porta di casa, ma Eri gli disse che le sarebbe piaciuto giocare ancora insieme, facendogli tornare ancora una volta il sorriso.
- Ci vediamo al lavoro.- fece Sasuke, alzando una mano e salutando gli Uzumaki che si stavano già incamminando verso casa.
Naruto annuì e ricambiò; nel frattempo i due bambini si salutavano calorosamente, sbracciandosi e sorridendosi a vicenda.
 
- Forza, piccolo, adesso torna dentro e prepara la tavola.- fece Sakura con severità. - Sveglia anche la tua sorellina!-
Shuichi obbedì senza opporsi, anzi, sorrideva che era una gioia per gli occhi. La madre pensò che quel bambino avesse un sorriso proprio bello e luminoso; peccato che non lo facesse vedere spesso al mondo.
Stava per seguire il figlio dentro casa, ma si soffermò sulla soglia. Sasuke era rimasto fermo a guardare le prime stelle notturne. Quando la kunoichi fu sul punto di invitarlo a entrare, lui esordì:
- Sai, Sakura … Molte volte mi scontro ancora con il passato.-
Lei non si aspettava un’uscita così improvvisa da Sasuke, quindi restò ad ascoltarlo.
- La cosa strana è che lo rivedo in chi invece rappresenta il mio futuro.- continuò il ninja, accennando poi un sorriso nostalgico.
Pareva che si fosse reso conto di qualcosa di importante. Sakura gli si avvicinò e sorrise a sua volta:
- Capisco.-
- Per esempio, se guardo Terumi, i miei pensieri vanno inevitabilmente a mio fratello.- fece Sasuke, riabbassando la testa e risvegliando la memoria. - Me lo ricorda in modo impressionante. Ha perfino le sue stesse debolezze e la sua stessa malattia.-
- Uh? Hai detto … la sua stessa malattia?- ripeté lei, cercando di comprendere dove volesse arrivare.
A quel punto Sasuke si voltò verso Sakura e con aria pensierosa, proseguì:
- Ne sono sempre più convinto. Secondo me, Terumi ha la stessa misteriosa malattia che portò lentamente Itachi alla morte. Non chiedermi perché penso questo … è una sensazione.-
Effettivamente i sintomi erano gli stessi che Sasuke aveva notato durante lo scontro da cui era uscito vincitore. Quando era ancora all’interno dell’Organizzazione Alba, serpeggiavano alcune voci secondo cui Itachi era già messo male di suo e quindi non avrebbe mai potuto vincere contro il fratello minore. Forse era veramente malato.
- Mmh, se è così … può rivelarsi un’informazione utile per trovarle una cura!-
Sakura si stupì a sentire quell’ipotesi. Era sempre andata avanti con la convinzione che Terumi fosse debole di costituzione, ma se invece fosse nata con una malattia vera e propria? E se fosse la stessa di cui lentamente morì Itachi? E se a questa malattia … fosse possibile trovare una cura definitiva per guarire Terumi?
Un barlume di speranza si accese nel cuore dei due genitori, che si scambiarono uno sguardo d’intesa.
- Shuichi, invece, è più simile a te!- disse poi lei, affiancandosi a Sasuke.
Quest’ultimo spostò lo sguardo di lato e dopo qualche attimo sorrise tristemente.
- No … lui non è come me. Ha qualcosa in più.- ammise, mettendo completamente a nudo i suoi pensieri. - Sì, Shuichi nasconde qualcosa di grande dentro di sé.-
A quanto sembrava, Sasuke si era perfettamente accorto di avere un figlio fuori dal comune. Era diverso non solo da tutti gli altri Uchiha del passato, ma anche dagli altri bambini in generale. Non aveva ancora capito con precisione quale fosse la sua particolarità, ma di sicuro Shuichi ne aveva una. Era questa la verità.
Probabilmente era la fretta di far emergere il suo talento a fare di Sasuke un padre ambizioso e severo.
- Credo di aver capito di cosa parli.- commentò Sakura, totalmente d’accordo.
Sasuke tirò un lungo respiro, tornando a fissare il firmamento, infine sospirò:
- Alla fine, solo io sono rimasto lo stesso, in fondo … -
- Vuoi dire il solito cocciuto vendicatore solitario ed antipatico?-
Sakura ricevette un’occhiataccia, ma non si scompose e si mise rapidamente di fronte a lui, sorridendo sorniona. Sorpreso, lui la guardò e fece per risponderle per le rime, ma lei gli cinse il collo con le braccia.
- A me piaci così come sei, Sas’ke-kun.-
Un lieve rossore si tinse sul viso del marito, il quale si pose una domanda non nuova: possibile che Sakura, tra tutti i bravi ragazzi del villaggio, avesse continuato sempre a scegliere uno come lui?
L’amore sarebbe rimasto sempre un mistero per Sasuke, che però non voleva certo venirne a capo. Si limitò a ricambiare l’abbraccio della sua amata e a baciarla teneramente, per far dissolvere nell’aria i suoi innumerevoli e ormai insopportabili pensieri.
 
A casa Uzumaki, una graziosa casetta proprio ai piedi della montagna di pietra con i volti degli Hokage, aleggiava nell’aria un profumino niente male.
- Mmh, stavolta hai superato te stessa, Hinata. Il tuo ramen è fantastico!- esclamò Naruto, ingoiando l’ennesimo boccone del suo cibo preferito.
- Come sono contenta! Temevo che non mi sarebbe venuto bene … - fece lei, armeggiando con pentole e coperchi prima di tornare a sedersi a tavola. - Però vedo che l’hai praticamente finito, avresti potuto tenerne un po’ per il lavoro.-
- Che cosa? Ma se ne ho mangiate solo due porzioni?!-
Al padrone di casa non parve possibile che l’enorme pentola di ramen fosse già vuota. Anche Hinata sbatté le palpebre, ugualmente sbigottita. Uno strano rumore di risucchio li distolse dai loro ragionamenti e li fece voltare verso la figlioletta, seduta dall’altro lato del tavolo.
Eri stava bevendo l’ultimo brodo rimasto nel piatto, che non permise ai genitori di vedere il suo visino.
- Oh … ma allora … - mormorò Naruto, attonito.
Quando la piccola finì la sua porzione di ramen, abbassò il piatto e lanciò a mamma e papà un sorriso silenzioso, ma beffardo. Fu palese che Eri si era scolata tutto il ramen che i genitori non avevano mangiato, ma … come aveva fatto a fare il bis senza essere vista?
Hinata e Naruto si girarono verso i fornelli e notarono uno sgabello messo di lato. Con quello Eri era arrivata alla pentola, potendosi riempire il piatto di gustose mestolate di ramen fino a finirlo; il tutto con la solita discrezione, mentre i genitori erano occupati a chiacchierare.
Non appena i due si resero conto di tutto questo, iniziarono a ridere di gusto e la figlia si grattò la nuca ridacchiando a sua volta. Per farsi perdonare, decise di alzarsi ed aiutare la mamma a riordinare la cucina.
Prendendo i piatti che Eri le porgeva, Hinata ricominciò a parlare:
- Oggi Sakura e Sasuke parevano in ottima forma, non è vero?-
- Già. A proposito, Eri … - fece Naruto, stiracchiandosi. - Perché hai voluto a tutti i costi fermarti a parlare con Shuichi?-
La bambina smise di fare avanti e indietro tra il lavandino e il tavolo e si bloccò a fissare il padre. Non ebbe il tempo di rispondere subito, perché la mamma la interruppe:
- Naruto-kun, che domande fai? Ha visto che era tutto solo ed avrà voluto tirargli su il morale.-
La scena di quel tardo pomeriggio le aveva fatto tornare alla mente tutte le volte che aveva cercato di far tornare il buonumore al suo amato Naruto. In tante occasioni ci era riuscita e il modo in cui Eri aveva salvato Shuichi dalla tristezza era paragonabile ai momenti in cui Naruto aveva salvato Hinata e poi viceversa. Era stata molto orgogliosa di sua figlia e del suo gesto nei confronti del piccolo Uchiha.
- In realtà … non so se era per quello.- sussurrò Eri, pensierosa.
I genitori la guardarono sorpresi e tacquero, in attesa che la bimba proseguisse:
- Uhm, non so come spiegarlo … Aveva una faccia strana.-
Eri non era sicura che Shuichi avesse semplicemente bisogno di tirarsi su il morale. L’espressione che avevano i suoi occhi era incredibilmente profonda, qualcosa che forse andava persino oltre la disperazione, qualcosa che gli adulti non avrebbero capito.
Solo lei avrebbe potuto salvarlo.
- Però aveva bisogno di me!- esclamò poi lei, stavolta più decisa. - Sì … Questo sì.-
Hinata e Naruto si stupirono di quanta sensibilità potesse avere la loro amata figlia. Non l’avevano mai sentita parlare in quel modo e compresero che il gesto di Eri aveva avuto molta più importanza di quanto immaginassero. Quali sofferenze e quali conflitti interiori stesse mai affrontando il piccolo Shuichi, proprio non se lo spiegavano.
Notando una sicurezza mai vista prima negli occhi celesti della piccola e timida Eri, i due giovani genitori si accorsero che solo lei avrebbe potuto venire a capo di quel dilemma, perciò non le posero altre domande e decisero di farle vivere la sua amicizia con Shuichi in pace e serenità.
 
La notte era già scesa su Konoha, poche luci erano ancora accese nel villaggio. Una di esse era quella della camera dell’Hokage.
Hinata si lasciò sfuggire un gran sbadiglio e quando fu pronta per andare a dormire raggiunse la stanza, ma la scena che le si presentò davanti era assolutamente adorabile.
Naruto era stravaccato sul lettone con le gambe aperte, a pancia in su. Si era già addormentato ed aveva un’espressione beata stampata sulla faccia. Sul suo petto, altrettanto beatamente assopita, era stesa Eri a pancia in giù, pronta per dormire con il suo lungo abitino blu notte. Il suo corpicino si muoveva con dolcezza su e giù, cullato dai movimenti ritmici del respiro paterno.
Hinata non se la sentì di interrompere quell’attimo di tenerezza. Sorrise e si sedette a gambe incrociate accanto a Naruto, senza muovere troppo il letto. Tutta la bellezza e l’amore dell’universo erano davanti ai suoi occhi e il cuore prese a batterle fortissimo.
Intenerita, allungò una mano verso i capelli biondissimi del marito, smuovendoli con delicatezza. La carezza amorevole di Hinata svegliò Naruto, che socchiuse gli occhi e vide il suo sorriso angelico. Arrossì e sorrise a sua volta, poi passò lievemente le dita tra i boccoli di Eri, evitando di svegliarla.
Il silenzio regnava in quegli istanti, ma non assordò più di tanto, perché in compenso si avvertiva chiaramente il dolce suono dell’amore.
Ad entrambi brillavano gli occhi. Hinata si abbassò fino a raggiungere il viso del suo Naruto, che la baciò con passione. Intrecciarono le loro dita tra i capelli di Eri con una mano, mentre con l’altra si accarezzarono il viso a vicenda. Quel bacio lento e traboccante d’amore parve durare in eterno, facendo scivolare via la stanchezza e i dispiaceri, lasciando spazio al sentimento più grande e bello che esista.




*








Ecco che cosa è successo poco dopo... xD

Image and video hosting by TinyPic


Dico per ipotesi, LOL
Non trovate che sia adorabile questa immagine? *-*

Benissimo, adesso direi che sia ora di andare. Ci ribecchiamo al prossimo capitolo, gente! E recensite, mi raccomando ;)

by Eliot ;D
   
 
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