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Autore: broken93    12/09/2008    1 recensioni
...a volte le nostre azioni portano a conseguenze che nemmeno immaginiamo e che a volte sottovalutiamo...
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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How could this happen to me?

-Papà come puoi farmi questo?-

-Te l'ho detto, hai disubbidito a tua madre e a me, ora sabato sera invece di andare alla festa dell'anno come la chiami tu te ne stai chiuso in casa e finisci di fare i compiti che ti hanno assegnato le insegnanti per le vacanze...forza,hai 16 anni non sei più un bambino...cresci!-

-Non è giusto, io andrò a quella festa a tutti i costi...è l'ultima festa d'estate, mi devi fare andare!-

-No, non mi sembra che sia scritto da nessuna parte che sono obbligato a mandarti là!-

-Me lo avevi promesso!-

-E tu mi avevi promesso di aiutare mamma al lavoro e di finire i compiti entro agosto...non l'hai fatto-

-Sei uno str***o!-

-Bene e ora ti aggiudichi un altro mese senza uscite-

Il ragazzo usciì dalla stanza sbattendo la porta, sotto lo sguardo severo del padre.

-Questa volta ha davvero esagerato!-

-Caro,abbi pietà, in fondo anche tu hai avuto 15 anni e sai cosa vuol dire non poter andare alla festa di fine estate!-

-Ho avuto 15 anni,ma non mi sono mai permesso di offendere mio padre...-

-Erano i vecchi tempi, ora le cose sono cambiate-

-Ecco vedi perchè le cose le chiede solo a te,sei troppo comprensiva e permissiva-

**

[il sabato sera...]

-Mary, mi hanno chiamato per lavoro, una cosa urgente,hanno poco personale,devo andare.-

-Ok ciao, stai attento-

-Non ti preoccupare e non fare uscire Lucas-

-Ok- il marito se ne andò di corsa, il lavoro del paramedico lo rendeva occupato quasi sette giorni su sette e quello che vedeva, era sempre uno strazio,famiglie distrutte, vite stroncate, sogni infranti...non lo augurerebbe a nessuno.

-Dov'è andato papà?- chiese il giovane scendendo le scale.

-Ha avuto un urgenza,è uscito-

-Ah...cosa c'è da mangiare?-

-Pollo arrosto...ne vuoi un po'?-

-No grazie, stasera ho un gran mal di testa, finisco i compiti e vado a letto,non cercarimi in camera,voglio stare da solo in pace,dato che non posso uscire-Lucas era infuriato, la festa di fine estate era uno degli eventi più importanti della città, nessuno se lo sarebbe perso, discoteca,migliaia di persone,ragazze, ballare fino al mattino e dormire in spiaggia.

-Va bene, buona notte allora-

-'Notte- imprigionato in questa casa come un cane nella propria cuccia che bella vita del c***o.

Driiin...driiiin

-Pronto?-

-Wei ciao Leo...macchè i miei non mi fanno venire...aspetta ridimmi tutto...si ora sono in camera...ok va bene ti aspetto alle dieci e mezza sotto il salice...ciao-Lucas preparò tutto nei minimi dettagli,niente doveva andare storto,non stavolta...prese uno zaino e ci mise dentro un telo,una giacca,il portafoglio,il cellulare,le chiavi della bici e quelle di casa.

Dieci e venticinque...scese dalla finestra della sua camera al primo piano,lentamente proseguiì per tutto il giardino, tutte le luci erano spente,sua madre doveva essersi andata a letto,corse nel garage,prese la bici e si diresse al grande salice, il luogo di incontro del suo gruppo,che quella sera si sarebbe recato alla famosa festa.

-Salve ragazzi!-

-Ah eccolo qua il nostro prigioniero di guerra scappato dalla prigione...-

-Forse era meglio che restavi a casa, se i tuoi se ne accorgono sei nei casini-

-Che c'è Giadina non lo vuoi?-

-Ecco Giada non vuoi il tuo migliore amico alla festa?Che ti ho fatto?-

-Non è che non ti voglio...lasciamo stare...forza andiamo!-sentiva qualcosa dentro di lei,una sensazione strana,come se dovesse accadere qualcosa di brutto, un imprevisto.

Passarono la notte a ballare,e stremati presero le loro bici e si recarono verso la spiaggia,la scorciatoia che usavano di solito era chiusa per lavori,così decisero di imboccare la strada principale,quella più trafficata.

-Forza ragazzi è verde,muovetevi!-passarono tutti tranne Lucas.

-Lucas che fai non vieni?-

-No,ragazzi andate voi io torno a casa,in fondo questa festa, quest'anno non è un granchè,ci vediamo domani!-

-Ok...ciao a doma!-

-Aspetta Lucas,vengo con te!-urlò Giada dall'altro lato della strada.

-Come mai?-chiese il biondo quando lei lo raggiunse,mentre gli altri si stavano già avviando verso il luogo dove accamparsi.

-Così,in fondo nemmeno io mi sono divertita,e ho voglia di dormire nel mio letto,al calduccio!-mentì, in realtà aveva una paura tremenda,che accadesse qualcosa.

-Già questa festa è stata davvero un fiasco quest'anno,non c'era nessuno,forse era meglio che restavo a casa-disse Lucas,pentito della scelta sbagliata,mentre imboccarono la via del ritorno.

-Si era molto meglio-

-Ok andiamo allora!-disse Lucas mentre attraversava il secondo incrocio e l'ultimo,prima di prendere la strada del ritorno,ma in quell'istante un auto che correva a folle velocità,non si accorse delle due bici,e dei due ragazzi.

Il biondo fu colpito in pieno,e fu scaraventato a una decina di metri andando a sbattere contro un albero, un grosso salice,quel salice che per anni era stato il suo punto di riferimento,dove trovare sempre un viso amico,mentre ora era solo un grosso tronco pieno di foglie.

La ragazza scampata per poco da quell'auto, corse sul luogo dove ora giaceva il suo migliore amico,privo di sensi.

-Chiamate l'ambulanza-gridava mentre,attorno a loro tutti gli automobilisti si fermavano impietriti,per poi urlare in coro un ambulanza,la polizia,un ambulanza,la polizia,queste due parole scorrevano nella notte scura come il petrolio,un' ambulanza,la polizia.

-Giadia-si udì flebile una voce-Giada cos'è successo?Perchè non riesco più a muovere il corpo?Perchè le gambe non le sento più?-

-Stai calmo Lucas hai avuto un incidente,l'ambulanza sta arrivando vedrai che ogni cosa andrà a posto-disse la ragazza,trattenendo a stento le lacrime,il viso dell'amico era pieno di graffi e attorno al suo corpo sempre più velocemente si stava formando una pozza di sangue.

-Giada,niente andrà a posto,per favore dì ai miei che mi dispiace,per favore,dì loro che gli voglio bene,dillo a tutti i miei amici,Giada ti voglio un bene dell'anima,non lasciarmi qui,per favore,parlami,dimmi che non sei arrabbiata con me!-

-No Lucas,non sono arrabbiata...tranquillo,l'ambulanza è appena arrivata,io sono qui che ti stringo la mano!-

-Giada,dove sei?Perchè non mi parli?Giada...-il ragazzo sussurrava quel nome,come se fosse l'unica cosa che lo tenesse ancora legato a questa vita.

-Lucas mi senti?-diceva la ragazza terrorizzata.

-Si tolga signorina!-

-Giada...dove sei?-continuava a ripetere il ragazzo.

La ragazza fu spinta indietro dalla polizia,vide la folla attorno a loro,vide l'automobilista parlare con un agente,la testa le cominciò a girare.

-Mi sa dire cos'è succeso con precisione?-

-Per favore mi lasci sedere sto male-la ragazza svenne.

-Un altro medico qui,per favore!-arrivò un uomo,sulla quarantina,che appena vide quel volto impallidì- Giada!-

-Ehm Loris?-

-Si?Portate una barella qui,questa è la migliore amica di mio figlio,devo avvertire subito Lucas e i suoi genitori!-

-Loris?-

-Ancora lì Genty?Si dia una mossa!-

-Vede suo figlio è...-

-Mio figlio cosa?-

-Suo figlio è il secondo ragazzo coinvolto!-

-Non è possibile,lui è a casa con sua madre...non può essere, era in punizione-

-Invece si signore!-

Loris si avvicinò titubante a quel corpo che giaceva in fin di vita sotto il grande salice,allungò il volto impaurito da ciò che poteva vedere.

-Lucas-urlò, cercò di avvicinarsi al corpo,ma i suoi colleghi lo trattennero,era morto.

-Lucas-un altro urlo.

-Signore, suo figlio è...è morto...mi dispiace-

-NO!-si accasciò per terra,mentre la madre del ragazzo,chiamata appena dieci minuti prima,stava arrivando sul luogo dell'incidente e vedendo suo marito steso per terra non riuscì a reggersi in piedi e immaginò tutto!-

[due giorni dopo...al funerale...]

-Ed ora preghiamo tutti insieme perchè Lucas riposi in pace per sempre...amen-finì il parrocò,mentre la folla immensa di conoscenti,amici,familiari, o semplici abitanti del paesino,oppure coetanei del ragazzo,applaudirono e diedero un ultimo saluto alla sua tomba.

Il padre e la madre si sorreggevano l'un con l'altro,increduli,che potesse essere accaduto proprio a loro tale disgrazia,increduli che ora il loro unico figlio era volato lassù,nel cielo infinito.

Amici,parenti,lasciarono per giorni fiori,biglietti,lettere nel luogo dell'impatto e sulla tomba di Lucas,che ora li guardava da lassù.

"Mamma,papà,ho fatto una ca****a lo so, non dovevo disubbidirvi,non volevo farvi stare così male,volevo solo divertirmi,per l'ennesima volta non vi ho ascoltato,ora mi mancate così tanto,vi vorrò sempre per sempre bene,perdonatemi,quando si ha qualcosa di bello sulla terra ce ne accorgiamo sempre troppo tardi,che non si può tornare indietro,non accettiamo mai la vita come viene,ci lamentiamo per questo e per quello,non ci va mai bene niente,siamo instancabili ed egoisti,pensiamo a noi stessi,abbiamo un paraocchi che ci impedisce di vedere quello che ci accade attorno e questa non è una bella cosa.

Giada,tu eri lì con me, me lo avevi detto,non era una cosa giusta da fare,mi hai visto morire,e ti giuro non avrei mai voluto coinvolgerti,ora so che provi un senso di colpa incredibile,ma ti prego non essere triste per me,io quassù in fondo sto bene,mi mancano tutti i miei amici,quegli amici con cui ho passato momenti indimenticabili e che non scorderò mai e poi mai,siete grandi...

Che strana la vita,ti mette al mondo senza nemmeno chiederti se ti va bene,se sei d'accordo,e quando finalmente hai trovato il tuo posto,hai trovato la tua strada,ti porta via,come una folata di vento porta via le foglie,non è giusto,non avrei mai voluto lasciarvi tutti così,al funerale c'erano persone con cui non parlavo da tempo,con cui avevo littigato,ma mentre ero in vita sarebbe bastato poco per fare pace,per ristabilire quel rapporto perso...ma è troppo tardi...

Vi mando un bacio ragazzi...vi vorrò bene per sempre...questa è la pena che devo sopportare per aver commesso un errore,non vedere più i vostri visi,non veder più la serenità nel volto dei miei,non veder più il vicino di casa che usciva brontolando per andare al lavoro tutte le mattine,non vedrò e non farò più le piccole cose quotidiane, e sono proprio quelle cose che mi mancano di più.

Ragazzi non disubbidite mai ai vostri genitori,non fatelo mai,perchè a volte da un piccolo sbaglio può nascere un'enorme tragedia,non sempre,ma la vita non ti fà mai passare liscio niente...Addio"

-Come ti è potuto succedere questo Lucas...non era così che doveva andare...ti voglio bene angelo mio,splendi da lassù...io ogni sera ti parlerò...lo giuro,non ti lascerò mai solo...non ti scorderò mai...!La tua Giada-

 

 

Ciao a tutti,

questa non è una lezione di vita,un consiglio,un suggerimento,una storia per invitarvi a non disubbidere ai propri genitori,no...

con questa storia non voglio offendere nessuno,vorrei solo far capire che a volte le nostre azioni portano a conseguenze che nemmeno immaginiamo e che a volte sottovalutiamo...

spero vi sia piaciuta...commentate e ditemi la vostra se vi va...buona lettura!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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