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Autore: Trivialpursuit    11/08/2014    3 recensioni
È facile lasciarsi ferire da chi ami. Una parola o un semplice gesto possono dilaniarti l'anima. Avevo deciso di vivere senza sentimenti, ma non mi ero mai accorto che quella che chiamavo vita non lo era. Vivevo una sorta di atarassia fino a quando non è arrivata lei, come un fiume in piena, entrando con dolce prepotenza nella mia vita fatta di nulla e sconvolgendola completamente. Mi ha cambiato la vita. Mi ha insegnato ad amare ed essere amato. E mi ha reso più forte perché mi ha dato qualcosa per la quale lottare veramente. Dirle che la amo è fottutamente minimizzante. Lei è il mio sole ed io sono Icaro, e non ho paura di essere scottato, se è lei a bruciarmi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le parole che non ti ho detto

Capitolo II

Nuove conoscenze

 
-“allora?” disse Bonnie vedendo uscire Matt dal pub.
-“mi ha assunto” disse Matt.
-“fantastico! Quando cominci?” gli disse mentre passeggiavano per il Campus.
-“alle 2” disse Matt dispiaciuto -“mi dispiace dover annullare il nostro pranzo, Bon”
-“non fa niente. Mi farò un giro e poi andrò dagli altri”
Anche lei era un po’ dispiaciuta in realtà. Stare sola in un posto sconosciuto e pieno di gente la metteva sempre a disagio.
-“potresti accompagnarmi fino al mio dormitorio?”
-“devi cambiarti?” disse stranita Bonnie.
-“si. Pare che il mio nuovo capo non sopporti i bermuda e vuole jeans e magliettina nera”
-“che c’è? È così antipatico?”
-“non sai quanto! Mi ha urlato contro non appena mi ha visto dicendomi che ero arrivato in ritardo. E che mi dovevo togliere questi “pantaloni da frocietto” come li chiama lui se no potevo evitare di presentarmi a lavoro”
-“simpatico” disse Bonnie mettendosi a ridere. –“simpaticissimo”
Senza accorgersene arrivarono al dormitorio maschile e dopo aver salito due piani di scale e percorso un lungo corridoio si fermarono alla stanza 244.
-“c’è più confusione nel vostro dormitorio”
-“siamo maschi”
La stanza di Matt e Stefan era più piccola rispetto a quella delle tre amiche. Tutti i mobili era in legno d’acero e le pareti e i copriletto di un rosso scuro. Bonnie notò la presenza di un terzo letto.
-“pensavo che la stanza fosse solamente tua e di Stefan”
-“si anche noi, ma in realtà la divideremo con un altro ragazzo, solo che non è ancora arrivato”
-“capisco” girandosi attorno –“penso che Elena abbia fatto smantellare una camera del nostro dormitorio per ampliare la nostra”
-“lo penso anche io…infondo solo da voi c’è posto per ballare” disse Matt scherzosamente.
-“la vostra, anche se piccola, è molto carina. Un po’ la preferisco…”
-“beh voi almeno avete un bagno privato…” e mentre diceva questo si tolse la maglietta bianche che indossava e la gettò sul letto. Bonnie arrossì quando si accorse che si era fermata a guardare i pettorali dell’amico.
-“ehm…forse è meglio che vada, Matt” disse prima che l’amico si togliesse completamente anche i jeans.
Ancora rossa in viso si incamminò verso l’uscita. Ma dopo un po’ decise di abbassare il capo vedendo molti ragazzi camminarle accanto con nonchalance con addosso solo una tovaglia in vita. Decise di aumentare il passo ma improvvisamente si scontrò contro il petto di qualcuno.
-“ough...” disse la strega massaggiandosi la testa con la mano.
-“scusa non ti avevo vista” disse una voce maschile e calda accanto a lei. Appena alzò gli occhi verso il suo interlocutore vide un ragazzo sorriderle amichevolmente. –“ti sei fatta male?”
-“no, non ti preoccupare. Non è niente” disse sorridendogli.
-“sono Zander” porgendole la mano –“Bonnie”
-“piacere Bonnie” disse sorridendole. Aveva un sorriso così luminoso e caldo pensò Bonnie –“sei andata a trovare il tuo ragazzo?”
-“oh no” gli disse arrossendo –“nono proprio no”
-“quattro no, chiaro” e dopo essersi avvicinato le disse –“beh è una fortuna che tu non sia fidanzata, Bonnie”
La strega non ebbe neanche il tempo di riprendersi dallo stupore che già Zander si era allontanato salutandola da lontano con un –“ci si vede, meravigliosa Bonnie!”
Sorridendo Bonnie si incamminò verso il suo dormitorio. La fortuna era che i due dormitori erano l’uno di fronte all’altro ed erano separati da una grande rotonda con il prato all’inglese. Al centro vi era una grande fontana e ci si avvicinava si poteva venire bagnati leggermente da piccoli e piacevoli schizzi d’acqua.
Non sapendo cosa fare decise di girare un po’ per il suo dormitorio. Scoprì che vi era un grandissimo salotto con un grande camino in pietra e diverse poltrone bordeaux in pelle situate un po’ dappertutto e in un angolo vi era un’insolita quanto adorabile per Bonnie caffetteria circolare, dove vi trovò sedute le sue migliori amiche, le quali erano occupate a parlare con un’altra ragazza.
-“Bonnie!” disse Elena appena si accorse dell’amica –“vieni tesoro! Prendi un caffè con noi”
-“Bonnie, lei è Nathalie” disse Meredith presentandole –“viene dalla Francia”
-“piacere Nathalie. Io sono Bonnie” le disse sorridendo. Nathalie era una ragazza mora con i capelli tagliati corti alla maschiaccio e un viso con i tratti marcati ma non troppo. Aveva dei bellissimi occhi verdi, che assomigliavano a quelli di un gatto. E le labbra tinte di un rosso fuoco. Indossava dei pantaloncini a vita alta e una camicia bianca a maniche corte e delle semplici Superga bianche. A guardarla così sembrava una modella uscita da una qualche rivista importante. Era davvero bellissima ma ben presto Bonnie scoprì che era una ragazza anche molto simpatica ed estroversa.
-“siete tutte e tre nella stessa camera?”
-“si siamo tutte nell’ultima camera del terzo piano” rispose Elena
-“sapete? Siete le prime che si sono messe a parlare con me. Tutte le altre avevano i loro gruppetti e sia mai che facciano amicizia con qualcun’altra. Soprattutto con una che viene dall’estero”
-“beh non tutte sono simpatiche come noi” disse Bonnie mentre sorseggiava il suo caffè.
-“sono pienamente d’accordo” disse Nathalie –“pensate che la mia coinquilina è così odiosa. Oh mon Dieu! Non mi ha rivolto neanche la parola! Si è lamentata perché non era finita con la sua migliore amica e poi se ne è andata senza considerarmi”
-“davvero carina” fece notare Meredith.
-“non ti preoccupare. Quando vorrai potrai venire nella nostra stanza e stare con noi” disse Bonnie.
-“oh quel trésor! Tu sei una ragazza davvero dolcissima, Bonnì” Nathalie accentava il nome della strega verso la fine, ma Bonnie non se ne curò e non si preoccupò neanche di correggerla. La francesina all’improvviso scattò in piedi e disse –“che peccato! Devo andare ragazze. Devo chiamare i miei genitori…ci vediamo stasera!” disse correndo verso la sua stanza.
-“io direi di andare a mangiare” disse Meredith.
***
 
Tutti avevano deciso di andare a trovare Matt al suo nuovo lavoro. Stava per staccare e così potevano festeggiare tutti insieme il primo giorno al college.
Le ragazze si stavano tutte preparando quando sentirono bussare subito dopo videro un’energica mora entrare nella stanza.
-“buonasera ragazze, disturbo?”
-“si” –“no” dissero contemporaneamente Meredith e Bonnie. Quest’ultima guardando male l’amica disse –“non ti preoccupare, Nathalie”
-“oh mi dispiace. Sono francese e ahimè sono maleducata per natura” disse scherzosamente. –“comunque vi volevo invitare a venire con me al pub”
-“che coincidenza! Anche noi stiamo andando lì” disse Elena che alzando leggermente il tono disse –“se una certa mia amica in questione si sbrigasse a prepararsi”
-“non è colpa mia se sono ancora in accappatoio. Sono stata la ultima a lavarmi” disse facendo la linguaccia.
-“è solo che Stefan ci sta aspettando…”
-“va bene…andate. Ragazze, sul serio, mi vesto velocemente e vi raggiungo subito”
-“sicura, Bon?” disse Meredith. –“ma certo! Non vi preoccupate per me”
-“posso fare compagnia io a Bonnì!” disse Nathalie intromettendosi nel discorso.
-“io e Nathalie vi raggiungeremo subito. Andate adesso. Su su!”
Appena Elena e Meredith chiusero la porta alle loro spalle. Bonnie corse subito ad asciugarsi i capelli. Doveva sbrigarsi e sicuramente sarebbe uscita struccata e con la prima cosa trovata nell’armadio.
-“allora Bonnì…cosa hai intenzione di mettere?”
-“non lo so…”
-“beh potrei scegliere qualcosa io mentre tu ti prepari?”
-“oh Nathalie! Mi faresti un grandissimo piacere!”
***
Gli altri erano già tutti arrivati al pub e anche Matt aveva appena finito il suo primo giorno di lavoro.
-“allora com’è stato il tuo primo giorno?” disse Stefan.
-“il solito a parte il capo rompicoglioni…”
-“oh Mutt un po’ di contegno davanti alle signorine” disse Damon spuntando da dietro.
-“ma dov’è, Bonnie?” disse Matt girandosi intorno per scorgere quell’inconfondibile testa rossa.
-“arriverà in ritardo” disse Meredith.
“l’hanno lasciata da sola?” pensò Damon.
-“e insieme ad una ragazza conosciuta oggi al Campus” disse Elena rispondendo inconsapevolmente alla domanda muta di Damon.
Dopo un poco videro arrivare Bonnie con Nathalie, che ridevano e scherzavano.
-“ehi Bonnie! Siamo qui!” urlò Matt.
Le due ragazze raggiunsero il tavolo degli amici continuando a ridere e poi Bonnie presentò Nathalie a tutti. –“piacere!” disse allegra la francesina. Si arrestò un attimo di fronte Damon e per niente intimidita guardando la sua espressione cupa e corrucciata disse –“oh mon Dieu! Cosa ti è successo? Ti è morto il gatto?!”
Tutti la guardarono increduli e poi guardarono Damon, che neanche si degnò di incenerirla con lo sguardo. Al contrario si girò a guardare a Bonnie che era scoppiata a ridere.
-“lo trovi tanto divertente, Bonnie?” disse Damon.
-“sinceramente si” guardandolo a malapena negli occhi e tutt’alpiù continuando a ridere di gusto, cosa che fece infuriare il vampiro.
non mi degna neanche di uno sguardo e adesso ride pure di me” pensò Damon infuriato.
-“come mai siete così pimpanti tutte e due?”
-“per sciocchezze” disse ridendo la rossa.
-“beh direi di cominciare con i giri di shots!” disse Alarick.
-“ allora Nathalie, vediamo quanto alcool riesci a reggere!” disse Stefan.
Bonnie decise di non bere tanto. Non le piaceva e inoltre non reggeva bene e preferiva decisamente evitare. Anche Matt si tenne e mentre gli altri stavano a chiacchierare e scherzare, Matt intratteneva Bonnie in una conversazione. Damon era in disparte e si trovò non per caso ad ascoltare il quarterback parlare far ridere la rossa. Cosa che lo sconcertava e innervosiva da morire. Così decise di non restare zitto e in disparte e di divertirsi un po’.
-“ancora Nathalie non mi hai chiesto scusa” disse il vampiro prendendo posto tra lei e Bonnie. La strega cercò di non prestare attenzione, anche se da quella mossa il suo cervello non aveva registrato neanche una parola di quello che Matt stava dicendo.
-“pardon, monsieur!” disse Nathalie civettuola.
Damon continuò a scherzare con Nathalie in modo provocante cercando di attirare l’attenzione di Bonnie facendo scontare le loro schiene, mentre rideva di gusto a qualcosa che diceva la francesina, o toccando sbadatamente il braccio della rossa. Quest’ultima continuava a far finta di niente. Ma Damon sapeva che non era così. Perché ogni volta che toccava anche in modo impercettibile la rossa, questa si irrigidiva e diventava tesa come una corda di violino. E Damon si divertiva a provocarla, soprattutto da quando non gli rivolgeva più la parola. Fingeva che non le importasse niente del vampiro, ma Damon sapeva che non era così. Che una parte di lei sarebbe stata sempre sua. Che avrebbe avuto sempre un certo controllo ed effetto su di lei. E così quella sera voleva farle capire che era impossibile dimenticare Damon Salvatore. Era inutile continuare a fingere. Era lui che poteva allontanarsi da lei, Bonnie non aveva questo potere. Quanto aveva torto il maggiore dei Salvatore.
Damon smise di giocare quando sentì una voce urlare
-“ti ho trovata, meravigliosa Bonnie!”
Disse un ragazzo moro e alto venendole incontro.
chi cazzo era quello?”
 



 
ahola! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Se avete domande da fare o commenti a riguardo non esitate a chiedere! So perfettamente che ci sono degli errori sul primo capitolo e spero di sistemarlo il prima possibile. Il mio problema è che odio rileggere quando ho finito un capitolo. Purtroppo è un vizio che non riesco a togliere. Quindi se trovate degli errori ortografici mi scuso e rileggerò al più presto!
uno due tre kiss...
ciao ciao!
 
 

 
  
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