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Autore: LadyIce9    11/08/2014    5 recensioni
Cosa sarebbe successo se il giovane Tom Riddle, invece di essere nato negli anni quaranta, fosse nato negli stessi anni dei suoi mangiamorte più famosi? Se avesse conosciuto fin da bambino Bellatrix Black, Rodolphus Lestrange, Lucius Malfoy e anche Severus Piton, Lily Evans e i malandrini? Sarebbe cambiato qualcosa in lui o sarebbe comunque diventato il mago più cattivo e spietato di sempre? Questa storia si propone di spiegarvelo, senza modificare nessun personaggio e nessun contenuto della storia originale....
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mangiamorte, Severus Piton, Sorelle Black, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Ricordo di Lumacorno, aprile 1976

 

Severus riconobbe subito il luogo in cui era ambientato il ricordo: era il suo ufficio, o meglio, quello del suo predecessore, il professor Lumacorno, con tutte le rispettive scartoffie, foto e chincaglierie varie che il buon docente conservava come cimeli.

Severus non aveva mai amato particolarmente il professor Lumacorno, certo era bravo, molti suoi compagni lo ritenevano perfino piacevole, ma l'idea che lui facesse delle preferenze fra gli studenti e che le palesasse così, senza ritegno, con quelle stupide feste del Lumaclub, lo disgustava alquanto, benché perfino lui a suo tempo fu uno dei suoi pupilli.

Ricacciò indietro quei ricordi, niente degli ultimi anni di scuola era degno di essere ricordato.

Guardò quindi la tavola allestita per il lungo, e capì che Il ricordo doveva essere proprio uno dei dopocena del Lumaclub. C'erano infatti una quindicina di studenti seduti al tavolo, tra i quali riconobbe Tom Riddle, le tre sorelle Black, Lucius Malfoy, Regulus Black e.. una giovanissima Lily Evans.

La guardò senza fiato, capendo molto chiaramente il motivo per cui il preside gli aveva intimato di prestare attenzione a Tom.

Lily era seduta tra lo stesso Tom e una ragazzona dal cipiglio poco amichevole e, a giudicare dalla sua espressione pensierosa, era sicuramente a disagio.

È uguale” pensò annichilito Severus senza smettere di fissarla “dannato Silente...”

“ Allora signorine!” iniziò all'improvviso Lumacorno con tono vivace verso Bellatrix e Andromeda che stavano rigirando annoiate il cucchiaino nel gelato, ancora intatto “Avete già deciso cosa vi piacerebbe fare dopo la scuola? Ormai manca poco alla fine, soprattutto per te Bellatrix”

Le due ragazze non risposero subito, e Severus, che si era imposto forzatamente di non prestare attenzione alla ragazzina dai capelli rossi, notò chiaramente che a quella domanda Bellatrix e Tom si guardarono per un istante, sicuramente senza farlo a posta.

Andromeda fu la prima a rispondere, educatamente “Io non lo so ancora professore, però direi che mi piacerebbe diventare una guaritrice”

“Guaritrice??” rispose Lumacorno sorpreso, lanciando occhiate stranite agli altri studenti “Non ricordo nessuno della tua famiglia essere stato un curatore, o sbaglio?”

“Ehm no, in effetti io sarei la prima”

“Beh qualcuno dovrà pur cominciare in fondo!” le rispose affabilmente mentre Bellatrix scuoteva la testa con una smorfia “E tu Bellatrix? Non dirmi che vuoi diventare una guaritrice anche te”

“Io? No, professore, affatto” gli rispose Bella, ridacchiando insieme ai suoi compagni Serpeverde “In realtà non lo so ancora”

“Oh, suvvia! Come non lo sai? Sei la più grande mia cara, devi avere qualche idea! Non ti piacerebbe lavorare al ministero come i tuoi genitori?”

Bellatrix gli sorrise, tirandosi indietro i capelli con un gesto elegante “Certo che mi piacerebbe, però dipende da chi sarà il ministro per cui dovrò lavorare, non so se mi spiego”

Lumacorno inarcò le sopracciglia, meravigliato

“Ah! Ti spieghi eccome!” le rispose il professore divertito “Molto intelligente da parte tua Bellatrix, hai le idee più chiare di quello che pensavo”

“Grazie professore, ammetto che per certi aspetti le mie idee sono chiarissime”

“Certo, e la cosa non mi stupisce affatto, tuo padre deve essere molto fiero di te”

“Lo è infatti, molto” gli rispose la ragazza orgogliosa, guardando Tom di sottecchi, che però aveva lo sguardo altrove.

“ Mentre voi due giovanotti?” continuò Lumacorno verso Tom e Lucius, versandosi un bel bicchiere di Acquaviola.

“Io” rispose Malfoy altezzoso “Vorrei entrare nel settore amministrativo del Ministero, naturalmente aspiro a una carica alta, proprio come mio padre”

“Corretto, Lucius, e tu Tom?”

“Purtroppo neanch'io ho le idee chiare, signore” gli rispose cortese “ Però non mi dispiacerebbe insegnare difesa contro le arti oscure o magari lavorare per il Ministero. A qualsiasi carica, naturalmente

“Più la seconda, Tom” esclamò Lumacorno puntandogli contro il cucchiaino sporco di crema al lampone “Anzi, sai cosa ti dico? Per me tu hai tutte le carte in regola per diventare il Ministro della Magia in persona, e vedrai che non mi sbaglierò! Dico bene ragazzi?” chiese agli altri che annuirono, compresa la piccola Lily, mentre Tom si limitava a sorridere garbato, per nulla imbarazzato da quel considerevole complimento.

“Bene, bene, bene, che bella gioventù, noi vecchi abbiamo proprio da confidare in voi per un futuro migliore” esclamò Lumacorno ai visi sorridenti “ Non ho ragione?” chiese questa volta solo a Lily, che era rimasta taciturna per tutta la 'festa'.

“Ehm, sì... Senz'altro, professore” rispose incerta la dodicenne, incertezza che fu colta sia da Severus che da Tom, il quale si girò verso di lei e le rivolse un sorriso insincero, facendola arrossire.

“Maledetto bastardo... come osa!” pensò subito Severus, collerico

“Oh cielo! È già così tardi, andate ragazzi, prima che il professor Silente ci metta tutti in punizione” scherzò Lumacorno, incitando i ragazzi ad alzarsi con un cenno della mano. Severus desiderò con tutta la sua anima seguire Lily Evans, ma sapeva che non doveva farlo, e che, soprattutto, il ricordo era pur sempre di Lumacorno e quindi non avrebbe visto niente neanche volendo.

“ Su vattene, Tom” disse il professore al ragazzo che indugiò nella stanza, attirando l'attenzione infastidita di Severus.

“Qualcosa ti turba, Tom?” chiese incerto il professore, vedendo che il giovane stava fermo a fissarlo.

“Sì, signore” rispose educato “ Non sapevo a chi altro rivolgermi... Gli altri professori, beh, non sono come lei, potrebbero fraintendere”

“Va' avanti” rispose Lumacorno incuriosito, seppur ancora confuso

“Ero in biblioteca l'altra sera, nel reparto proibito, e mi sono imbattuto in una cosa alquanto strana su una rara magia, che si chiama, se ho ben capito, un Horcrux”

“Come hai detto scusa?” chiese Lumacorno ammutolito

“Horcrux” sillabò incisivo il ragazzo, con uno strano bagliore negli occhi

“Non so come tu sia venuto a conoscenza di una cosa del genere, è una magia molto oscura, molto molto oscura, Tom” sussurrò agghiacciato il professore

“Per questo” continuò il giovane incalzante “ Sono da lei, non ho ben capito come funziona”

“Un Horcrux è un oggetto in cui un mago può nascondere parte della sua anima, dividendola, così da rimanere protetto”

“ Protetto?”

“Sì, se venissi aggredito e il tuo corpo distrutto la parte nascosta della tua anima continuerebbe a vivere... In altre parole non puoi morire” l'ultima parte la pronunciò appena, come se sapesse dentro di lui che stava facendo l'errore più grosso della sua vita.

“E come si divide la propria anima, signore?” chiese Tom, rimanendo impassibile

“Io... Io credo che tu conosca già la risposta”

“Omicidio” sussurrò il ragazzo

“Sì, uccidere è come distruggere l'anima, è contro le leggi della natura”

“ E si può dividere l'anima solo una volta?”

“Per la barba di Merlino! Tom! Non è abbastanza orribile uccidere una sola persona?”

“Certo... Però mi chiedevo se si può dividere l'anima in più parti, magari sette”

“Strappare l'anima in sette pezzi!” ripeté incredulo e sgomento il povero professore “Oh cielo Tom, come puoi solo pensare una cosa del genere? Sono tutte ipotesi, non è così Tom? Tutta accademia?”

“Certo, signore” gli rispose Tom con un sorriso rassicurante “ Sarà il nostro segreto. Buona notte professore” si congedò e uscì, lasciando il professore nel panico più nero.

“Solo ipotesi” pensò a voce alta e tremula il professore, dopochè il ragazzo fu uscito “Sì, lui è un ragazzo curioso, brillante, voleva saperlo solo per curiosità ” cercò di rassicurarsi, versandosi dell'Ogden Stravecchio “Non devo temere niente... Sette pezzi!” ridacchiò, bevendo un bel sorso dell'alcolico “Che sciocchezza, nessuno sarebbe capace di una cosa del genere, poi Tom è un bravo ragazzo, un pelino sinistro sì, ma è pur sempre un bravo ragazzo, gentile, educato e curioso... Sì, è solo curiosità la sua...”

Come no...” pensò Severus guardando il collega che camminava avanti e indietro tremebondo, con il calice in mano. Dopo un certo tempo, che nel ricordo passò molto più velocemente di come era accaduto nella realtà, Lumacorno prese la sua ardua decisione.

“Basta! Devo andare da lui, devo parlargli, chiarire...” mormorò fra sé, dirigendosi velocemente verso la porta e uscendo per raggiungere il suo studente, sperando di trovarlo in sala comune.

Scese le scale molto velocemente, non sapeva di preciso cosa gli avrebbe detto, ma sapeva che non poteva far finta di niente, doveva dirgli qualcosa, metterlo in guardia, ammonirlo in qualche modo...

D'un tratto dei sussurri provenienti proprio all'ingresso della sala comune, lo bloccarono di colpo

Smettila, ho detto di no!”

“Ma perchè? Lo sai che a me puoi dire tutto”

Lumacorno scese gli ultimi gradini con passi felpati, senza sapere bene perché si sentisse così agitato. In fondo era lui il professore, era lui ad avere il potere e l'autorità, però non poteva farne a meno: si sentiva terrorizzato.

Si sporse infatti da una colonna per guardare, ripetendosi che dovevano essere semplicemente degli studenti usciti di nascosto. Era buio, tutto ciò che riusciva a vedere erano due figure, una alta e sottile, l'altra più bassa e curvilinea... “Una ragazza” pensò con vago conforto.

“Basta, togliti dai piedi” rispose duramente la figura più alta, alzando leggermente la voce e avvicinandosi al finestrone aperto e illuminato. La luce lunare per quanto debolmente, illuminò in modo tetro il viso pallido di Tom Riddle, mostrandolo con chiarezza al professore, che, in risposta, si nascose meglio dietro alla colonna.

“Scusa” rispose la voce femminile mestamente, giungendo nella fascia illuminata.

Bellatrix Black? Cosa fa?” pensò stranito Lumacorno, osservando la purosangue che si avvicinava incerta al giovane.

“Non me ne faccio niente delle tue scuse” il suo tono così insolitamente brusco e sgarbato meravigliò molto Lumacorno e lo fece sentire ancora più angosciato di prima

“ Dai Tom, volevo solo sapere cosa gli avevi chiesto, sono solo curiosa”

“Chi è curioso va all'inferno, lo sai Bella?”

“Non credo che sarà la curiosità a mandarmi all'inferno”

Tom le sorrise e senza dire nulla si girò verso la finestra, dandole improvvisamente le spalle, come se volesse nasconderle qualcosa.

Lei però continuò, avvicinandosi alla sua schiena. Allungo una mano come per toccarlo, ma poi la ritrasse, abbandonando subito l'idea.

“ D'accordo, non me lo dire” disse seria “ Spero comunque che ti abbia detto ciò che volevi sentirti dire”

Tom alzò le spalle, fingendo disinteresse “Sì, posso ritenermi soddisfatto”

Bella lo guardò supplicante “Non me lo vuoi proprio dire?”

“No”

“Va bene...” rispose dispiaciuta “Ora che fai? Vai in dormitorio?”

“Cosa vuoi che faccia?” le rispose ancora una volta sgarbato, girandosi verso di lei “È quasi mezzanotte”

“Sì giusto... te lo chiedevo perché magari potevamo, non so, fare qualcosa”

“Fare qualcosa?” ripeté sorridendo “ Tipo cosa?”

Bella alzò le spalle con nonchalance e lasciò che fosse il suo sguardo malizioso a parlare per lei.

“Oh ti prego” le sussurrò Tom tragico ma divertito, muovendo un passo verso di lei “Mi fai passare, Bellatrix?”

Ora erano vicinissimi, e Severus si affrettò a spostare lo sguardo, infastidito. Diede un'occhiata fugace a Lumacorno che era ancora nascosto dietro la colonna a origliare.

Che razza di idiota..” pensò “Invece di fermarli sta lì nascosto come un topo. È proprio un idiota”

“Prima dammi un bacio”

Severus si girò di nuovo verso i due studenti, tanto vicini che si confondevano fra loro.

Bellatrix lo stava supplicando, niente di nuovo, pensò. Ma poi quando vide che Tom la baciò sul serio, stringendola a sé con passione, rimase esterrefatto. Non avrebbe mai creduto che quel mago, seppure ancora ragazzino, avrebbe potuto soddisfare la richiesta di qualcuno che non fosse lui stesso. O almeno non senza ricevere qualcosa in cambio.

Dopo che si staccarono, Bella si girò sorridente e andò via, saltellando leggera come se niente fosse, lasciandolo solo.

 

 

 

 

N.D.A

salve a tutti! Sono stata molto indecisa se pubblicare o meno questo capitolo, ma alla fine l'ho fatto.. fatemi sapere se vi piace, mi fareste un grande piacere.. :)

  
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