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Autore: Respiro_di_Primavera    12/08/2014    3 recensioni
"-Ripetilo se ne hai il coraggio.
-Non ho provato nulla...- sussurrai a pochi centimetri dal suo viso
e lo vidi alzare un sopracciglio, mentre le sue mani mi accarezzavano.
-Allora perché hai la pelle d'oca?
-Sono bloccata qua fuori in piena notte, con solo un asciugamano
e i capelli bagnati: ho freddo.
-Risposta errata, Kiss.- sorrise, sollevandomi il mento con le sue dita calde
e lasciandomi un lieve bacio nell'incavo del collo aggiunse -Ma se hai freddo,
non ti preoccupare. Ci sono qua io e ti prometto che ti scalderò per tutta la notte,
se me lo permetterai..."
Jess è una ragazza che nasconde tutta se stessa dietro a una maschera
ed è diventata tanto testarda da credere che quella ormai sia la sua vera faccia.
Finché non arriva qualcuno a farle vedere che dentro di lei c'è molto di più...
Questa è la prima storia che pubblico in assoluto, quindi la vostra opinione
è importante per migliorarmi! ;)
Avverto che è tratta da un sogno e che presenta elementi non veritieri, di mia invenzione.
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Threesome, Triangolo
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The wrong house and cartoons



 
L’unica cosa che le mie orecchie percepivano era il getto d’acqua della doccia che si abbatteva sulle pareti di
vetro, e bagnava le piastrelle candide del bagno.
L’accappatoio era scivolato su una sedia lì vicino mentre i miei piedi erano scivolati nella doccia. L’acqua era
talmente bollente da aver appannato ogni superfice di umidità e mi bruciavano sulla pelle nuda.
Tutta quella situazione era assurda.
Passai le mani sul ventre per sciacquarmi via la schiuma, poi massaggiai la testa e chiusi gli occhi, ripensando
allo sguardo del riccio. Mi aveva fissata come se fossi stata una delusione, con una freddezza che, sebbene lo
conoscessi da così poco, mi aveva spiazzata, visto che non era da lui. Anche il comportamento di prima non
era del ragazzo riccio che il secondo giorno in cui ci eravamo conosciuti aveva tentato di baciarmi… E non
sapevo perché ma il suo atteggiamento mi aveva turbata.
Spensi l’acqua, mi avvolsi in un accappatoio e poi mi asciugai parzialmente i capelli strofinandoli con un
asciugamano. Sospirai, spannando con una mano il vetro dello specchio e fissando il mio riflesso come se
stessi guardando una sconosciuta. Improvvisamente realizzai che cosa avessi fatto.
Mi ero spogliata davanti a uno sconosciuto, ma prima ancora avevo pensato che mi avesse trascinata lì per
usarmi…e avevo pensato tutto quello perché era stato ciò che davvero mi aspettavo.
-Da quanto?- chiesi in un sussurro al mio riflesso.
Da quanto ho smesso di fidarmi degli altri e ad aspettarmi solo il peggio? Da quanto ero diventata così? Da
quanto non mi succedeva una cosa bella?
Da troppo, troppo tempo.
Troppo.

Strinsi le labbra, aggrappandomi all’accappatoio fin quando le nocche mi diventarono bianche e le unghie si
immersero completamente nella stoffa morbida.  Mi morsi le labbra e strizzai gli occhi.
No, niente lacrime.
Mi rifiutavo categoricamente di piangere.
Distolsi lo sguardo dalla mia immagine e mi ritrovai a fissare una figura sfocata nell’altra metà dello
specchio, trattenendo il respiro.
Non poteva essere entrato.
Non poteva avermi vista in quello stato.
Mi voltai lentamente, e rabbrividii appena incrocia il suo sguardo con il mio. I suoi occhi di smeraldo mi
fissavano intensamente e io sostenni il suo sguardo ritrovando la determinazione e spavalderia che avevo
perso pochi istanti prima. Non avevo alcuna intenzione di scoppiare a piangere di fronte a lui, specialmente
dopo che lui mi aveva tratta in quella maniera e…dopo quello che io gli avevo detto. Allentai la presa
sull’accappatoio e gli diedi di nuovo le spalle, sperando che scomparisse, che si dissolvesse come una nuvola
di fumo nell’aria.
Chiusi gli occhi, sperando.
E in quel momento sentii una sua mano accarezzarmi un braccio, avvertii la sua presenza più vicina alle mie
spalle, il suo profumo invadere la mia sfera di difesa, l’aria intorno a me. Mi fece voltare lentamente e io lo
lascia fare. Poi le sue braccia mi strinse contro il suo petto caldo in un abbraccio il cui significato mi era
ignoto. Spalancai gli occhi senza alzare lo sguardo, trovandomi a fissare la sua pelle nuda, libera dalla maglia
bagnata che aveva indossato fino a poco prima.
Ed ebbi solo il desiderio di scappare.
Scappare da quell’abbraccio privo di senso, da quel ragazzo che mi aveva tratta in quella maniera e mi aveva
giudicata, giudicata per una cosa che ormai era fuori dal mio controllo, che odiavo.
-Voglio tornare a casa.- scandii lentamente ogni parola e lettera di quella frase, perché anche solo articolarla
mi fece male al cuore.
Perché Harry mi lasciò andare, uscì in silenzio, senza dire una parola, pronto a riportarmi a “casa”.
Ma quello che non sapeva era che quella era la casa sbagliata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
POV. LOUIS
 

 
-Sono ancora là fuori?- chiese preoccupato Niall, entrando in cucina, dove io e Liam eravamo intenti a spiare
dalle finestre il giardino silenzioso immerso in quell’atmosfera spettrale. Anche se aveva finito di piovere, si
era levata una leggera nebbiolina d’argento che evocava nella mia mente qualche scena di film horror di terza
categoria…eppure quella nebbiolina non riusciva a nascondere i flash che ogni tanto partivano dalla
recinzione.
Ci erano addosso, specialmente dopo la sera precedente, in cui Liam aveva dato spettacolo e Jess ci  aveva
rivelato la presenza inquietante e mal gradita del suo mostruoso ragazzo. No, non sono in alcun modo geloso,
se è questo che state pensando, la vita è sua e non credo che Jess ne abbia colpa.
Io non sono dello stesso parere di Harry (il cui comportamento proprio non mi aspettavo), so che c’è
qualcosa sotto, perché Jess mi aveva avvertito prima di entrare alla festa.
 
*-Allora, scendiamo? O vuoi far aspettare ancora un po’  il tuo amico?- le chiesi, vedendola ferma e
sovrappensiero  e notando che tutti gli altri erano già scesi e stavano aspettando solo noi.
Era davvero bella con quel vestito anche se la preferivo senza quel trucco troppo scuro e troppo sexy, e anche
se conoscevo modelle e attrici, c’era qualcosa nella sua figura a incantare il mio sguardo.
Mi sbrigai a distogliere lo sguardo e le mie mani scivolarono sulla cintura di sicurezza per aprirla, ma lei mi
trattenne un attimo facendo intrecciare le mie dita con le sue. Tornai ad osservarla attentamente,
corrugando la fronte.
-Senti Louis…- iniziò, con un viso pensieroso e allo stesso tempo serio –Non farti ingannare da ciò che
vedrai, ok?
Aprii lievemente la bocca, preso in contro piede dalla sua richiesta, confuso dalle sue parole che mi
sembravano senza senso.  Avrei voluto chiederle cosa volesse dire e che cosa avrei potuto vedere di così
grave da dover essere avvisato, ma non ne ebbi il tempo.
-Ehi, voi due vi muovete o no?- aprì di scatto la portiera Harry, obbligandoci a troncare troppo presto la
nostra conversazione.
E poi…poi non ebbi bisogno di ulteriori spiegazioni…*
 

Non mi ero fatto ingannare dalle apparenze, ma ero preoccupato. Sebbene Jess avesse difeso il suo suddetto
ragazzo, sapevo che non avrebbe voluto farlo, che in qualche modo ne aveva paura, anche se si fingeva forte e
sicura di ciò che faceva.
Volevo solo sapere che le stava succedendo e cosa poter fare per starle accanto e aiutarla…
-Dannati fotografi!- ringhiò Zayn, sbattendo la porta –Mi spiace Niall, ma non sono riuscito neanche ad
uscire! La spesa dovremmo tardare a farla!-
-NO! IO HO FAME! IL FRIGOR PIANGE! E FRA POCO PIANGO ANCH’IO!- esclamò il nostro amico biondo
e io sospirai dandogli qualche pacca sulle spalle.
-Ma appena ci vedono iniziano a scattare foto e mi accecano! Io ora non ci vedo più! Ed è pericoloso uscire in
macchina!- sbuffò Ciuffo-perfetto, mordendosi un labbro e sdraiandosi quasi interamente sul tavolo, per poi
sprofondare la testa tra le braccia.
-E se ci travestissimo!- schioccò le dita Niall e i suoi occhi mandarono scintille.
-Te lo sogni! Non indosserò niente che possa rovinarmi l’immagine!- gemette la voce soffocata di Zayn,
mentre Liam spiava dalla finestra e sospirava, frustrato.
-Ma allora che facciamo? Scaviamo una galleria sotterranea fino al primo supermercato come Bugs Bunny?-
propose ancora il nostro irlandese, sagace, ma non abbastanza.
-Sai quanto ci metteremo, signor scavatore ?
-Costruiamo una catapulta gigante come Willy il coyote?
-Niall…non siamo in un cartone animato…- cercò di riportarlo alla realtà Liam, massaggiandosi lo stomaco
vuoto –Ci vorrebbe qualcuno da mandare in ava scoperta e che non abbia la nostra faccia…-
-Brillante idea, Payne! Ma si da il caso che noi quattro siamo gli unici esseri umani in questa casa!- gli fece
notare Zayn, per poi voltarsi verso di me, infastidito –Ok, noi tre siamo esseri umani…lui è più una carota
con le gambe e le braccia…-
-Ehi!- protestai –Ho anche due occhi, le orecchie e la bocca, da cui esce la mia meravigliosa voce! Sono una
carota canterina, io!-
Niall cerca di soffocare una risata, anche per via della drammaticità della situazione.
Moriremo di fame. O moriremo prima, mangiati da Niall.
Ma entrambe le prospettive non sono delle più allettanti.
Mi passo una mano tra i capelli e finisco di mangiare la mia ultima carota.
Non ci posso credere, eppure sono così giovane…
-Ehi ragazzi! Io esco, devo tornare a casa!
Di chi è questa voce soave? Questo rumor di scarpe? Questa melodia danzante di vita?
Chi è questa fanciulla che pare un angelo?
Oddio! So perfettamente chi è!

-Isabella!- esclamò Liam, anche lui illuminato dai miei stessi pensieri.
-No, lei non è Isabella! Lei è la nostra salvezza!- saltò su Zayn, rievocato a nuova vita.
Lei ci fissò, stranita e preoccupata: -S…state bene, ragazzi?
Niall la prese per le mani, facendole andare le guance in fiamme.
-Esci con me!
Il suo viso dal rosso che era divenne ancora più acceso e distolse lo sguardo, imbarazzata:-Ma…io…tu…ecco,
casa mia…devo…andare…-
-Per favore! Siamo senza cibo e abbiamo i sicari ai cancelli!- Zayn la prese per un braccio delicatamente e
l’avvicinò alla finestra, da cui Liam scostò la tenda.
La ragazza sgranò gli occhi, impressionata e si rivoltò verso di noi, indecisa.
Ma era troppo una brava ragazza per negarci il suo aiuto.
-Va bene…ma dobbiamo fare in fretta o mia madre non mi farà più uscire.
Esultammo tutti, mettendoci a saltellare e improvvisando uno strano balletto, che aveva inventato Zayn,
perciò era davvero una cosa assurda…
-Ragazzi…ho detto che dobbiamo muoverci se no niente cibo!
-Vado a travestirmi!- urlò Niall, correndo peggio di Beep Beep.
Evviva gli Looney Tunes!
 
 
 
 
 













*****ANGOLO AURITRICE*****
Ciao a tutti!
Spero che questo capitolo non vi abbia annoiato...
Mi è piaciuto molto scrivere la parte di Jess e Harry...
spero di scoprire presto cosa ne pensate a proposito!
Aggiornerò appena riuscirò e sarò invogliata a fare prima 
se saprò che mi direte cosa ne pensate della mia storia! 
Voglio migliorare e voglio essere certa che non sia una noia...
Nel caso lo sia, ditemelo e cercherò di migliorare e movimentare le cose ;)
Un abbraccio
Respiro_di_Primavera :) 





 
  
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