Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Scientist_    12/08/2014    2 recensioni
1968
Tutti i nomi ci riconducono a delle emozioni, oggetti, avvenimenti.
Friedrich.
Ad Emma ricordava la felicità, il primo regalo di compleanno che lui le aveva regalato, un piccolo quaderno con dei fiori, il prima volta in stazione con lui, per prendere un treno.
A sua madre, Charlotte, ricordava la felicità nello scoprire che il suo piccolo era un maschio, i giocattoli nella panca in soggiorno, quelli che lui adorava. La sua morte.
A suo padre, Marcus, ricordava la sensazione che aveva avuto quando l’aveva presa la prima volta tra le braccia, la prima macchina- giocattolo che gli avevano regalato durante il suo primo Natale. La sua morte.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
{La storia è partecipante al contest "Scatti di vita: la memoria di un secolo" del gruppo di facebook "I concorsi di Marlene e Ned" }

La morte
1968
Tutti i nomi ci riconducono a delle emozioni, oggetti, avvenimenti.
Friedrich.
Ad Emma ricordava la felicità, il primo regalo di compleanno che lui le aveva regalato, un piccolo quaderno con dei fiori, il prima volta in stazione con lui, per prendere un treno.
A sua madre, Charlotte, ricordava la felicità nello scoprire che il suo piccolo era un maschio, i giocattoli nella panca in soggiorno, quelli che lui adorava. La sua morte.
A suo padre, Marcus, ricordava la sensazione che aveva avuto quando l’aveva presa la prima volta tra le braccia, la prima macchina- giocattolo che gli avevano regalato durante il suo primo Natale. La sua morte.
«Io sento che è vivo. È il mio gemello, non è morto, è vivo, è ancora vivo .»
E i suoi genitori ascoltavano con gli occhi tristi quella figlia pazza, incredibilmente piena di speranza, che diceva che non era morto, che l’aveva visto, vivo e vegeto.
Eppure non era così. Ne erano certi. Era proprio lui, il ragazzo nella bara, il loro ragazzo, il loro carissimo, piccolissimo e dolcissimo ragazzo intelligente, morto solo a quindici anni.
Emma era sicura che lui sarebbe tornato in treno.
E ogni pomeriggio, alle quattro in punto, andava in stazione, aspettando suo fratello.
Eppure era passato già un anno, ma lui ancora non arrivava.
Tuttavia lei era sempre lì, la sua gonna e le sue camicie, seduta su una panchina, ad aspettarlo fino alle cinque.
Alle cinque lei si alzava, prendeva il libro accanto a sé – il libro preferito di suo fratello, Il giovane Holden – se lo stringeva al petto, e ritornava a casa, triste ma piena di speranza per il giorno dopo.
Ed era così, ogni pomeriggio, ogni pomeriggio, anche quando aveva la febbre.
Sposava i suoi appuntamenti, non usciva con i suoi amici, pur di andare da suo fratello.
Poi, un giorno, in quella stazione, vide un ragazzo che somigliava molto a suo fratello.
«Friedrich!» non era lui, si chiamava Caeser, aveva diciannove anni ed era ritornato da un viaggio di un mese in Svizzera.
Il suo fu quasi amore a prima vista, per Emma invece lui era semplicemente il ragazzo che somigliava a suo fratello, e per questo lo amava.
Alla fine si sposarono, dopo due anni di fidanzamento, in una giornata invernale di Dicembre. Il giorno del compleanno di Emma. Il giorno del compleanno di Friedrich.
 
1980
Ed Emma ritornava sempre lì, in quel posto, in quella stazione. Con gli anni aveva diminuito le volte a settimana in cui ci andava.
Aveva diciotto anni, ed era ancora convinta che suo fratello fosse ancora vivo. Solo lontano.
Ora andava in stazione con le mani dei suoi figli tra le sue.
Friedrich era molto simile a sua madre. Era molto simile a suo fratello, tranne per la forma delle labbra, leggermente più piene e chiare.
E poi c’era Angela, con i suoi capelli castano chiaro e gli occhi verdi, così simile a suo padre.
Ed ora anche loro guardavano la stazione con curiosità.
«Sapete, da qui tornerà mio fratello. Qui ho conosciuto il vostro papà .»
Poi aveva iniziato a sentire, a vedere, qualcosa.
Era primavera.
E aveva lasciato i suoi bambini a bere un frappé sulla panchina, mentre lei si avvicinava alle rotaie.
Ed era un momento.
Un singolo istante.
Lei vedeva il treno, suo fratello, avvicinarsi, e arrivavano.
E suo fratello era così simile a lei, era cresciuto, era più bello.
E scese dal gradino, in piedi sulle rotaie, mentre il treno arrivava.
E vide suo fratello, finalmente, e morì.
Mentre i suoi bimbi la guardavano, mentre le persone la guardavano, troppo spaventate dalla morte per salvare lei.
E morì felice, perché aveva ragione. Perché c’era suo fratello.
 
“La morte non è niente. 
Sono solamente passato dall'altra parte: 
è come fossi nascosto nella stanza accanto. 
Io sono sempre io e tu sei sempre tu. 
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. 
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; 
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. 
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste. 
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, 
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano 
quando eravamo insieme. 
Prega, sorridi, pensami! 
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: 
pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. 
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: 
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza. 
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? 
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. 
Rassicurati, va tutto bene. 
Ritroverai il mio cuore, 
ne ritroverai la tenerezza purificata. 
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: 
il tuo sorriso è la mia pace.”

(Sant’Agostino)
 
 N.d.a.
Salve a tutti, cupcakes! Come state?
Come avrebe quasi sicuramente letto, questa storia partecipa ad un contest molto carino :3 Io vi spammo il link del gruppo, perché magari vorrete partecipare ai prossimi - meravigliosi - contest realizzati da questo gruppo
Bene, io spero vi sia piaciuta questa OS, una fetta di torta per tutti, e buone vacanze :3
-Aria
{
https://www.facebook.com/groups/629580557132423/?fref=ts}
 
Foto n. 22
 
testo
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Scientist_