Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: AyeRivaille    12/08/2014    2 recensioni
"Che diavolo vuole da me? Che diavolo vuole dalla mia vita?! Come fa ad essere così freddo anche in una richiesta come questa? NON DOVREBBE ESSERE IN CAMERA SUA A DIVERTIRSI ADESSO?!
Dunque, io mi chiedo... Sono le 4.45/5.00 di mattina, inizio primavera, fa ancora freddo, siamo sperduti nel niente, ed è ancora buio... Quante cavolo di possibilità ci sono che lui, proprio lui, l'Heichou in persona abbia avuto la mia stessa idea e sia
uscito a prendere aria? Quante?! Rispondo io. NEMMENO UNA. Nemmeno mezza. Nemmeno un millantesimo di miliardo di milione di mezza (millantesimo?). Odio questa cosa. La odio. Il dolore ha lasciato spazio alla rabbia.
Ho l'impressione che potrei andargli vicino e spaccargli ogni minimo osso di quel corpicino minuscolo (...)"
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo, personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sono a cavallo. Sto per uscire. Sta per iniziare un’altra spedizione della Legione Esplorativa fuori dalle mura. Sto per uscire, sento l’ansia che mi fa aggrovigliolare lo stomaco , ma effettivamente forse  non è l’ansia il motivo degli pterodatt... ehm, delle farfalle che ho nello stomaco... Quello che è successo ieri sera me lo devo essere immaginato... Sì assolutamente, deve essere così, mi sono sicuramente sognata tutto stanotte.. Il succhiotto che ho sul collo però non dice la stessa cosa. Oddio sono davvero andata a letto con il caporale Levi Rivaille?! No, non è possibile. E’ assurdo ma rido. E’ assurdo ma è successo. Non mi spiego ancora molte cose, ma chissene frega, probabilmente sto per morire, voglio morire credendo di aver, se non fatto innamorare, almeno attratto, il bellissimo e misteriosissimo caporalmaggiore Levi Rivaille. E poi diciamo che non è stata proprio male questa notte eh... Anzi.. Ehm ehm, Shina, concentrati. Adesso devi pensare a quei cancelli che stanno per aprirsi. Al fatto che probabilmente stai per morire, che questa è l’ultima volta che vedrai la tua città... Chissà se mi ama. Non credo... Non credo proprio, probabilmente aveva solo bisogno di divertirsi l’ultima sera prima della missione... I maschi sono fatti così, figurati se mi ama.. Noo se... Però quel “Ecco cosa volevo dirti, da così tanto tempo” è strano eh... Cioè, non che abbia parlato molto.. Era impegnato a fare altro, assai più diverten... SHINA! CONTIENI I TUOI PENSIERI! Immaginati se c’è qualcuno che può leggere nel pensiero che bella figura che ci fai.. Su su. Ok, sto vaneggiando...

-


Uno. Due. Tre. Quattro.
*Respira*
Ci siamo.
Si aprono i cancelli.
Il cavallo a destra, quello a sinistra.
Parto.
Trotto, marcia, galoppo.
Galoppo.
Sto uscendo.
*Respira*
Ci siamo.

 
-

 
“Perchè quel bacio?”
“Perchè mi andava”
“Non il nostro”
“Shh, Shina, non parlare”
Sentirsi respirare sulla pelle. Tutto quel calore.

 
-


Sono sola. Improvvisamente sono sola. Erano tutti qua prima, ma ora sono da sola. Ho paura. Ho paura perchè non sono ancora pronta per morire. Non sono pronta perchè devo ancora dire a Maximilien ciò che è successo, chiarire con mio padre, scoprire il perchè di quel bacio tra Levi e Petra. Ho paura perchè ieri il mio sogno ha iniziato a realizzarsi, e non ha ancora finito di farlo. Perchè devo sapere se mi ama, o se lo ha fatto così, perchè è l’Heichou e ne aveva voglia. Ho paura perchè la vita è così bella, e la voglio ancora vivere,  ancora e ancora e ancora.
 

-

 
“Hey Shina,mi aiuti a tingere lo steccato?”
“Si Maximilien, ma dove sei? Dove sei? Non ti vedo... Maximilien! Maximilien dove sei?
Dove sei?”
 

-

 
Improvvisamente mi viene ansia.  Adesso ricordo perchè quella volta caddi nella vernice verde... Perchè stavo correndo, e stavo correndo perchè non riuscivo a trovare Maximilien, ed avevo paura di averlo perso. Ho una forte ansia, ma non per la mia vita. Anche adesso come allora non riesco a vedere Maximilien. La mia formazione si è divisa, quelli della mia squadra sono andati da una parte, ed io invece insieme ad Erwin dall’altra. Ma ora sono praticamente da sola, persa, e tutto questo perchè un titano anomalo ci è venuto incontro e ci siamo dispersi. Ed io non trovo Maximilien. Dove sei fratellino?
Dove sei?
 
D’improvviso il buio. Una scossa. Mi si appanna la vista, perdo ogni mio senso per un secondo. Una figura, per terra, immersa nel sangue.
 

-
 

Maximilien era proprio un bel ragazzo. I capelli neri, sempre in ordine, ma in un ordine disordinato, gli occhi neri, scuri come la pece ma trasparenti come il ghiaccio, profondi come il mare più scuro, forti, ma dolci come il miele. Quegli occhi che dicevano un sacco di cose, che Shina riusciva sempre a capire, mentre gli altri spessi non riuscivano nemmeno lontanamente a percepire. Quegli occhi che ti leggevano l’anima, un solo sguardo, e ti sentivi attraversare nel profondo, svuotare di ogni tua sensazione per poi essere nuovamente riempito, con l’aggiunta di quel caldo che riscaldava il cuore partendo dall’anima. Il portamento regale, degno di un principe, di un re, la camminata leggera, elegante. La capacità di illuminare ogni singolo luogo, di mitigare il dolore, comprendere le persone fino in fondo. Quell’animo tranquillo, ma ribelle, rivoluzionario, intraprendente. Pronto a sopportare qualsiasi cosa, quella sua pazienza di perla, quel suo modo di vestire sempre così impeccabile, quella sua intelligenza silenziosa, ma fuori dal comune.
Maximilien era una di quelle persone che colpisce, che a prima vista ti entra nell’anima, e difficilmente ne esce mai.
Sì, Maximilien era proprio un bel ragazzo.
 

-
 


Mi avvicino, piano, cercando di non fare stupide supposizioni prima di essere a pochi metri da lì, non può essere lui, no, non è lui. Mi avvicino, sempre di più, sempre di più, sempre di più...
Chiudo gli occhi.
Scendo da cavallo, barcollo, mi appoggio ad un albero. Rinizio a barcollare subito, velocemente verso quel corpo.
 
 
Maximilien...
 
 
 
 
 
 “Maximilien, svegliati, Maximilien, su dai, muoviti, non vorrai rimanere qua spero? Andiamo dai, dobbiamo andare a casa, senti? Hanno appena dato il segnale di ritirata, dobbiamo tornare in città, veloce dai, veloce dai... Su, Maximilien... Maximilien... Maximilien! Maximilien svegliati! Svegliati!! Svegliati!!! Ti prego! Ti prego Maximilien... Ti prego... Non... Non.. Non posso farcela senza di te... Maximilien... Per favore, per favore se esiste un dio, una divinità, qualsiasi cosa vi prego fatelo svegliare... per favore... per favore...”
Mi guardo le mani. Sono sporche. Sporche di sangue. Sporche del suo sangue. Mi guardo le mani ed inizio a tremare, a respirare più forte e grido. Urlo, mi getto su quel corpo che non può essere... Non può non respirare più, mi getto su quel corpo, lo abbraccio, lo bacio, sono piena di sangue, mi passo le mani sulla faccia, sono piena di sangue, piena di sangue. Urlo, piango, accarezzo quel bellissimo viso, quegli occhi scuri, li bacio, li bacio, perchè il mio bacio possa dar loro nuovamente luce, come nelle favole... Ma questa... questa non è una favola, no, questo è un incubo, il più terribile degli incubi e adesso mi risveglierò... Adesso mi risveglierò...
 

Si è messo a piovere. Io sono sdraiata sul corpo morto di mio fratello e mi piove addosso... In pochi minuti sono completamente bagnata, il sangue che avevo sul viso e sulle mani scivola via. Con la testa appoggiata di lato sul suo petto sussurro qualcosa. Non piango più, la voce mi esce appena.
“Sai Maximilien... Ieri è successo tutto ciò che ho sempre sognato sai? Levi mi ha baciata... E poi abbiamo fatto l’amore.. Te l’avrei detto, ma ho esitato troppo e ora non posso dirtelo più... Sai Maximilien, quando torneremo a casa ci sarà Axel che ci aspetta... Chissà come sarà felice di vederci... Non trovi? Non trovi Maximilien? Sai Maximilien.. Mi manchi tanto... E’ strano dato che ti ho così vicino... Buffa la vita eh? Maximilien.. Li ucciderò tutti. Tutti, dal primo all’ultimo. Senza alcuna pietà. Farò sgorgare il sangue di quei maledetti esseri che hanno versato quello della mia famiglia, quello del mio adorato fratello... Tutti. Godrò nel veder rotolare le loro teste, perchè come sto soffrendo io, devono soffrire anche loro... Maximilien, la mia vita adesso non ha più senso. Non ha senso per me vivere o morire. Non ho più lacrime da versare ormai, non ho più niente. Niente. Solo odio. E come mi hai sempre detto, chi vive di odio non merita di vivere... Maximilien... Ti voglio bene”
 

Mi alzo. Non sento niente. Sono impassibile, ferma, morta. Sono morta, sono morta anche io. I morti non possono morire ancora.
Li ucciderò tutti.







Grazie per aver letto! ^_^
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Non posso credere di averlo fatto davvero :'(
Non ho veramente ucciso il mio personaggio preferito :'(
Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento...
Spero che un pochetto vi sia dispiaciuto, almeno so che il mio racconto un minimo è piaciuto :)
Un abbraccio grande

AyeRivaille
  
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