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Autore: Cloris84    12/08/2014    3 recensioni
Ispirato liberamente all'opera di Shakespeare, "The Taming of the Shrew", La bisbetica domata.
CaptainSwan AU
"Cosa c’era che non andava in Emma?
Pochi erano i suoi pretendenti, visto il suo…burrascoso temperamento.
Anzi, si poteva dire per certo che nessuno osasse avvicinarsi a lei."
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti, William Spugna
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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3 capitolo –Molto rumore per nulla
 
KILLIAN JONES- Quel diavolo di donna...- mormorò.
La testa ancora dolorante.
Ma se anche sentiva una forte vertigine -e di certo sentiva sanguinare la sua testa- di sicuro non si sentiva affatto sconfitto.
Questo era solo l’inizio. L’avrebbe conquistata. Ad ogni costo. Non importava quanto scalpitava o si dimenava. Quella donna sarebbe stata sua in un modo o nell’altro. E con lei, il suo patrimonio e il suo titolo.
Mentre cercava di raggiungerla nell’ultima stanza in cui pare si era nascosta, notò una botola semi-aperta sopra la sua testa.
Prese una sedia, vi salì sopra e aprì la botola.
E vide la donna, sdraiata su dei cuscini sul pavimento, intenta a mangiare una mela.
KILLIAN JONES- Mia cara!
Emma si girò e non nascose l’orrore nel vedere la testa dell’uomo -che sembrava deciso a perseguitarla- sbucare dal pavimento.
EMMA- Tu!
KILLIAN JONES- Eccomi amore, vi sono mancato?
Emma gli lanciò di getto la mela, che Killian riuscì ad evitare per poco.
La donna corse allora sopra la botola e vi ci si sedette sopra.
Ma con tutta la forza che teneva in corpo, l’uomo riusci a sollevare sia lei che la botola.
EMMA- Cosa siete?! Un pazzo? Un maniaco persecutore?
KILLIAN JONES- Preferisco che mi definiate…un simpatico mascalzone. Voi invece siete proprio una furia della natura!
Emma alzò gli occhi verso la finestra e capì che l’unico modo per uscire dalla mansarda era salire sul tetto. 
KILLIAN JONES- Qualsiasi cosa stiate escogitando, lasciate perdere…e ricordate: non potrete sposare nessun’altro che me, solo io so come domarvi !
EMMA- Piuttosto…la morte!
Emma prese la rincorsa e uscì dalla finestra, cercando di mantenere l’equilibrio mentre camminava con prudenza, un passo alla volta, sulle tegole del tetto.
In basso sentì l’urlo di una donna.
Era l’urlo, di sua sorella, Aurora che la guardava sconvolta.
Emma fece segno invano alla ragazza di rimanere in silenzio ma ormai era già troppo tardi.
AURORA- Padre! Venite subito! Emma è sul tetto! E’ sul tetto!
Si girò e vide dietro di lei quell’uomo insopportabile, alla finestra che con uno sguardo –quasi preoccupato-, le porgeva la mano.
CONTE DAVID- Cosa DIAVOLO STA SUCCEDENDO lassù?
KILLIAN JONES- Non vi preoccupate mio caro suocero…- disse, riprendendo la sua baldanza- fa tutto parte del corteggiamento!
EMMA- Aiuto padre! Questo è un pazzo, un pazzo! Non sa che dice!
KILLIAN JONES- Mia cara Emma, prendete la mia mano…su!- disse poi, salendo anche lui sul tetto.
CONTE DAVID- Figlia mia! Per Dio, scendete, vi prego!
EMMA- Ah! Con che coraggio mi ordinate di scendere, PADRE? Portate in casa questo …- e indicò disgustata Killian - …squilibrato! Con la pretesa che poi lo sposi?! E tu! Stai lontano da me!
KILLIAN JONES- Tesoro, non c’è bisogno che vi vergognate a dimostrare il vostro affetto per me in presenza di vostro padre, dai, abbracciatemi!
Killian riuscì con un balzo a raggiungerla e la strinse a sé con tutte le sue forze.
KILLIAN JONES- Come vedete, caro suocero, abbiamo già iniziato a trovare una nostra sintonia!
Emma iniziò allora a dimenarsi e fu così che il tetto crollò e loro con esso.
Mentre cadevano l’uomo fece in tempo a girarsi per riuscire ad attutire la caduta della ragazza, ma il fato volle essere generoso con loro –e irriverente- così finirono direttamente sopra un letto a baldacchino.
Ancora frastornati dalla caduta. Killian Jones, rendendosi conto di dove si trovavano, iniziò a ridere.
KILLIAN JONES-Tesoro, siamo già alla nostra prima notte di nozze?
EMMA-Tu...levami le mani di dosso!
KILLIAN JONES-Eh no, adesso non mi scappate più, sirena ammaliatrice!
E le bloccò le mani, fece pressione con il peso del suo corpo su quello di lei.
E, per la prima volta, si guardarono direttamente negli occhi.
Negli occhi –splendidamente- verdi di lei sembrava bruciare un fuoco, una forza sconosciuta e lui sentì il cuore mancare un battito.
Aprì la bocca, non sapendo cosa dire, fissando le sottili –e forse delicate- labbra di lei.
Lo sguardo di Emma divenne confuso. Anche lei non sapeva cosa dire, gli occhi blu di lui –di un blu mai visto- la stavano disorientando…e ora le sembrava di vederlo per la prima volta senza tutta quell’arroganza e sfacciataggine che sembrava usare come maschera. Un odore particolare, un odore esotico (e forse c’era anche del rum?), -l’odore di lui- chissà perché, sembrava inebriarla.
Un brivido percorse il corpo di entrambi.
Killian cercò di schiarirsi la gola, che ora sentiva improvvisamente secca.
 KILLIAN JONES- Devo dire…che sono tutte calunnie quelle che dicono su di voi…siete molto più mansueta e dolce di come vi descrivono. – disse facendole l’occhiolino.
La confusione negli occhi di lei sparì all’istante e, il fuoco che ardeva nel suo sguardo riprese a bruciare. Riprese poi a dimenarsi per staccare il suo corpo da quello di lui e riprendere il suo spazio vitale.
EMMA- Tutte queste..frasi da dongiovanni le dite pari pari a tutte le donne che incontrate o le inventate sul momento?
KILLIAN JONES- Improvviso. – rispose sorridendo.- Ho preso da mia madre. Non vi piace?
EMMA- Se credi di piacermi stai fresco!
KILLIAN JONES- E allora sposami, così potrò scaldarmi, dentro al tuo letto.
Emma distolse lo sguardo da quello di lui, cercando di nascondere il rossore sulle guance, mentre ancora cercava di liberarsi della presa di lui –ancora stretta.-
Ora iniziava a sentirsi stanca ed esausta. Di tutta quella situazione.
EMMA -Maledetto. Lasciatemi subito!
KILLIAN JONES-Ditemelo con più garbo, tesoro.
EMMA –Allora…lasciatemi. Per favore. – si arrese lei, stanca persino di arrabbiarsi, o di provare altri sentimenti in generale.
KILLIAN JONES- Come desidera…
Emma scivolò allora via dal letto e quando mise il primo piede a terra, sentì di essersi ferita alla caviglia. Le sfuggì una lacrima di dolore dagli occhi, ma decise di fare finta di niente e, in silenzio, zoppicò verso la porta della camera.
Lui la raggiunse e le offrì la mano, per reggerla.
Emma girò lo testa dall’altra parte, rifiutando il suo aiuto.
Che donna testarda!”
Lui allora la prese con decisione in braccio,  e la trascinò fuori di lì.
 
C’era un grande subbuglio nella sala principale e calò un silenzio innaturale quando tutti gli ospiti e il padrone di casa videro Killian ed Emma, lui che teneva in braccio lei, entrare dentro la sala.
Il conte non poteva credere ai propri occhi.
Ogni preoccupazione –dal crollo improvviso del tetto- sembrava essere svanita alla vista di quella scena.
CONTE DAVID- Tutto...bene?
KILLIAN JONES- Guai a te- sussurrò all’orecchio della donna- se smentisci ciò che sto per dire a tuo padre, io VOGLIO averti per moglie, e ti avrò!
Killian Jones si mise allora a ridere mentre Emma era ancora frastornata e dolorante, incapace di proferire una singola parola.
KILLIAN JONES- Caro suocero! Tutti voi in questa sala parlavate di lei come una donna…cattiva e selvatica, ma vi posso assicurare che in realtà è mite e dolce, una donna fantastica e amorevole. – le lanciò uno sguardo esageratamente languido –bugiardo! -...in conclusione, - riprese l’uomo, fissato dai presenti - andiamo così tanto d’accordo...che abbiamo deciso che il matrimonio si terrà questa domenica!
La sorella Aurora li guardava basita, mentre Jefferson si levava il cappello, stupito anch’esso, il duca ormai non aveva più parole per esprimersi.
Emma si destò a quelle parole.
EMMA-Questa domenica?! Preferirei vederti appeso a una forca piuttosto!
KILLIAN JONES- Hahaha..che cara ragazza che siete, ma non dissumilate in questo modo il vostro imbarazzo!
EMMA –Forse, caro mio, confondi il disprezzo con l’imbarazzo– sussurrò tra i denti all’uomo.
CONTE DAVID- …e allora così sarà! E matrimonio sia! Festeggiamo! –tutti i presenti iniziarono ad avvicinarsi alla coppia per congratularsi.
EMMA- Bah! Fate come vi pare! Io di certo non festeggerò! – esclamò, scendendo dalle braccia di lui e avvicinandosi all’uscita.
Killian Jones si girò verso di lei e le mandò un bacio in lontananza
KILLIAN JONES–Un bacio, cara Emma! Perché ci sposiamo domenica!
Emma sbattè con forza la porta dietro di sé. 
  
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