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Autore: metamorfosj    12/08/2014    2 recensioni
-Lasciati amare da me Harry!- sussurrò lei -Lasciati amare!- ripetè.
-Io mi sto già lasciando amare!- disse il ragazzo unendo le loro labbra ancora una volta.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Angolo autrice anticipato ^-^

Allora, devo spiegarvi un paio di cose... In realtà non so perchè posto adesso quasto episodio, dato che non si lega con quello precedente. Fattosta che è da mesi che mi gira per casa e avevo voglia di liberarmene e quindi lo inserisco nella storia come una specie di parentesi, come se fosse una OS... spero che non vi dispiaccia. Penso che questo episodio occuperà tre capitoli, quindi fate come se foste a Natale! Detto questo vi lascio leggere in santa pace! Grazie del tempo che spendete per guardare questa ff, ci tengo molto e RECENSITE RECENSITE RECENSITE ^-^

 

CAPITOLO DEDICATO A PETERPANMYDRUG, che mi sprona sempre a continuare questa ff <3

 

Natale. Questa parola risuonava malinconica nella testa di Alexia. Perchè tutti credevano che nessuno a Natale potesse essere triste? Lei lo era, sola, senza nessuno, come quei milioni di bambini orfani che guardavano fuori dalle finestre delle loro case, sperando in un miracolo che potesse rendere le loro viva più felice e spensierata.

'Beh, qualcuno di sicuro si starà divertendo' pensò Alexia con un mesto sorriso, cercando di contare i piccoli fiocchi di neve che scendevano dal cielo opaco.

Scosse rassegnata i capelli legati in una lunga coda rosso fuoco. Sistemò le pieghe della sua felpona.

                                                             

Non sapeva neanche che fare. Non aveva regali da dare, auguri da fare, nessuno da festeggiare. Era sola al mondo.

-Dai Alexia, non essere triste! Ci sono così tante persone che stanno peggio di te...- Si disse ostentando un sorriso che subito sparì.

-Mamma, papà, mi mancate tanto- sospirò avvicinandosi di più alla finestra lasciando il vetro appannato. Ad un tratto un toc toc alla porta la fece spaventare a morte.

'Chi può essere a Natale? Avranno sicuramente sbagliato appartamento!' pensò stupita Alexia dirigendosi verso l'uscio. Aprì e si ritrovò di fronte gli splendidi occhi verdi di Harry.

-Harry, cosa ci fai qui?- domandò contenta di vederlo.

-Sei da sola a casa?- chiese invece Harry con gli occhi che brillavano e un sorriso furbo sulle labbra.

-Si, ma...- rispose Alexia stranita.

-Perfetto! Allora vieni a festeggiare con noi!- disse Harry.

-No, apetta! Dove? Sono in disordine, e poi....- non terminò nemmeno la frase che si sentì sollevare e si ritrovò letteralmente sulla spalla del riccio, che in fretta chiuse la porta e iniziò a scendere velocemente le scale.

-Aiuto! Mettimi giù! Dove mi porti? Harryyyy!!- strillò Alexia senza neanche riuscire a scalciare dato che il riccio sghignazzante aveva un braccio sulle sue cosce. La testa era contro la schiena del ragazzo, con la coda ormai sconcia.

-Dove mi porti? Lo sai che posso denunciarti per ahiaaaa!- Harry, ridendo, le aveva dato un pizzicotto sul sedere.

-Harry, mettimi giù! Subito! Dimmi almeno dove mi porti!- strepitò inutilmente la ragazza cercando di divincolarsi, ma il riccio era troppo forte per lei. Harry aprì la porta del condominio, chiudendola poi alle sue spalle. Sotto la neve aspettava fedele la sua Range Rover. Quest'ultimo, senza mollare Alexia, che tremava dal freddo, prese le chiavi della macchina , aprendo la vettura, parcheggiata a bordo strada.

                                             

 

 

 

-Harry! Appena mi metti giù guarda, non so che cosa ti faccio! Non la passi liscia! Non mi puoi oltraggiare in questo modo! Aaaah1- strillò quando il riccio la scaricò con poca grazia nei sedili posteriori del bestione su ruote. Il ragazzo chiuse la porta e si mise al posto di guida, avviando il motore e sgommando nella neve. Alexia, ancora piuttosto rintronata, si accomodò meglio sul sedile. Ciocche di capelli le caddero sul viso, donandole un'aria così angelica. Sbuffando si sedette a braccia conserte, ma non potè fare a meno di sorridere, quando Harry le strizzò l'occhio maliziosamente, facendola arrossire. Come sempre.

-Adesso vuoi dirmelo dove andiamo? Tanto sono tua prigioniera!- ironizzò lei storcendo leggermente la bocca dipinta del solito rosso scuro.

-Come sei monotona! Festeggi Natale con noi no?- rise Harry.

-Non ci credo! Dove mi stai portando?- domandò incredula Alexia. Era troppo bello per essere vero.

-Alexia, te l'ho detto! A casa mia!- rispose pazientemente il riccio.

-Davvero? Non mi stai prendendo per il culo vero?- chiese timida Alexia.

-Piccola, come te lo devo dire? E poi io adoro il tuo sedere- disse malizioso il ragazzo, ma aggiunse in fretta:

-Come ogni altra cosa di te, logico!- Alexia sorrise felice. I natali della sua vita li aveva passati quasi sempre sola.

-Ti avverto... A casa mia è pieno di persone. Ci sono tutti i miei parenti, vicini e lontani, conoscenti, dipendenti, capi di lavoro, vicini di casa, pure il postino abbiamo invitato!- la mise in guardia Harry. Intanto la macchina inchiodò sul marciapiede di una villa letteralmente e-nor-me! Con giardino sul davanti e una facciata più simile ad un tempio greco!

-Tu abiti lì dentro?- gli domandò Alexia senza fiato mentre Harry le apriva galantemente la portiera.

-Mmmh mmmh- annuì lui guidandola lungo il vialetto. Le luci erano tutte accese e si vedevano sagome di persone attraverso le finestre. Harry aprì la porta e Alexia entrò timidamente nella casa. Una totale baraonda la investì con un impatto violento. Il ragazzo aveva ragione. Dappertutto c'era gente! Sulle scale, nel salotto, che sembrava più una sala da ballo da tanto che era grande, nella cucina aderente al salotto, dappertutto gente gente e ancora gente! Sembrava una discoteca. Bambini che giocavano alla wii, genitori che chiacchieravano, anziani che discutevano, persone in ogni dove! La ragazza si girò stupita verso Harry, che le urlò all'orecchio a causa del chiasso.

-Te l'avevo detto no? Ti presento i miei genitori!- detto questo la prese per mano, trascinandola in mezzo alla folla, talvolta facendosi largo a spintoni e spallate. Alexia elaborò. Voleva presentarle i suoi genitori. Panico. Panico totale. Presa dalla paura si bloccò, senza più muovere un passo. Harry si girò indietro stupito.

-Piccola, che succede?- disse guardandola e stringendole la mano.

-Non voglio- rispose Alexia terrorizzata.

-Cosa... Ma che stai dicendo?- le chiese sorridendo il riccio.

-E se poi non gli piaccio?- domandò la ragazza impaurita.

-Me che cazzo dici?- la rassicurò Harry.

-Ho paura! Non sono neanche a posto, guardami! Faccio pena! Ho una tuta addosso e un paio di stivaletti, la coda sconcia e non sono truccata!- si agitò Alexia alludendo al suo viso al naturale e all'abbigliamento di ballerina di strada di break dance. Harry sospirò e la condusse verso una stanzina nel sottoscala, vuoto e lontano dal chiasso pazzesco degli invitati.

                                                           

 

Lì, con calma fece sedere Alexia su un divanetto, inginocchiandosi poi davanti a lei, come fa un padre che vuole rassicurare la figlia.

-Harry, ho paura!- ripetè agitata la ragazza.

-E perchè?- le chiese paziente Harry scostandole una ciocca di capelli dagli occhi, portandola poi dietro l'orecchio.

-Perchè... ecco io... non mi sento alla tua altezza! Tu hai una bella casa, una famiglia e io invece non ho nulla!- buttò fuori velocemente Alexia.

-Vuoi farmi arrabbiare allora!- ringhiò Harry.

-Non lo dire mai più capito amore?- le disse prendendole una mano tra le sue. Alexia scosse la testa.

-Sei la più bella, simpatica, divertente, dolce ragazza che io abbia mai conosciuto! Non devi avere timore di niente ok?- le rassicurò Harry baciandole dolcemente la guancia.

-Adesso noi usciamo da qui, parliamo alla cara mamma e al caro papà e poi ti farò passare il più bel Natale del mondo- le disse il riccio tirandola in piedi e facendole l'occhiolino. Alexia annuì, cercando di calmare il battito accellerato del suo cuore. Senza dire nulla si buttò tra le braccia di Harry, che preso alla sprovvista, la strinse forte, sussurrandole un 'ti amo' all'orecchio. Alexia lasciò un bacio sul collo del ragazzo, staccandosi e sorridendogli, cercando di cacciare via la paura.

-Ti amo così tanto piccola- mormorò Harry aprendo la porta e guidando la rossa attraverso la folla. La casa era immensa! Poi Harry puntò verso un gruppetto di persone, che chiacchieravano animatamente.

-I miei genitori hanno sempre odiato tutte le mie fidanzate- le confessò harry schiarendosi la voce. Anche lui era leggermente teso.

-Harry, sei una testa di cazzo! Perchè non me l'hai detto prima? Io ti odio- imprecò Alexia sentendo il panico salire su per la gola. Ad un tratto una coppia si congedò dal gruppo, dirigendosi verso di loro.

                                           

 

-Harry, avevamo quasi perso la speranza si trovarti in questo mare di gente- esordì un uomo sorridendo.

-Mamma, papà, lei è Alexia, la mia fidanzata- disse Harry indicando la rossa al suo fianco.

-Oh, Dio! Tesoro, è una splendida notizia ! Io sono Anne, la mamma di Harry- si presentò la donna.

-E io sono Robin, il patrigno di Harry. Su cara, non essere timida, fatti vedere meglio- incoraggiò Alexia che si era praticamente nascosta dietro la spalla del riccio. Mandando giù a vuoto la ragazza si mostrò ai due interlocutori, che rimasero a bocca aperta.

'Lo sapevo! Non gli piaccio, sono impresentabile!' pensò la ragazza sconfitta.

-Oh, ma... ma sei un angelo!- disse Anne guardando il viso di Alexia quasi avesse visto la Madonna.

-Ehm, io...- disse la rossa gravemente in imbarazzo.

-Sono così felice di conoscerti! Tutte le ragazze che mio figlio mi ha presentato erano bionde, alte un metro e ottanta, con tacchi 15 e seno rifatto! Avevo quasi perso la speranza che Harry trovasse una ragazza bella come te!- esclamò ridendo Anne abbracciando Alexia, che guardò Harry, che le strizzò l'occhio in segno d'incoraggiamento. Quando la rossa riuscì a liberarsi dalla soffocante trasmissione d'affetto potè guardare bene la donna. Era davvero molto bella.

-Lei e Harry vi somigliate tantissimo- osservò Alexia guardando prima madre e poi figlio.

-Oh, ti ringrazio tesoro, sei una cara ragazza- sorrise Anne.

-Su, forza, cosa facciamo qui? Harry mi hai fatto un bellissimo regalo di Natale presentandomi Alexia, ma avanti, intratteniamo gli ospiti! Alexia accomodati pure, fa come se fossi a casa tua!- la spronò Anne prendendo a braccetto Robin e dirigendosi verso un capannello di persone che dialogavano ridendo tra loro.

-Visto, è andata bene, mia mamma ti adora!- disse Harry facendo spuntare le fossette sulle guance.

-Fiuu, per fortuna- rise Alexia sfiorando con un dito la fossetta sinistra di Harry.

-Sei bellissima, proprio bellissima- sussurrò Harry avvicinandosi sempre di più alla rossa.

-Cucciolo, siamo in mezzo ad un mare di gente, trattieniti-

 

 

Alexia ^-^

   
 
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