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Autore: eleni kaulitz    13/09/2008    3 recensioni
Tom Kaulitz, chitarrista famoso e affascinante playboy... ma se sotto tutto questo fosse un ragazzo dolce e sensibile che cerca l'amore, senza mai trovarlo? La storia della ricerca del vero amore in versione Tokio Hotel.
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Amburgo-

-Camera d’albergo di Eleni-

-9.04 del mattino-

-Certo che te le vai proprio a cercare eh?- sentii Ambra urlare sulla porta del bagno.

Mi girai. La vidi che mi guardava con un’espressione mista di preoccupazione, disappunto e divertimento.

Cosa alquanto comprensibile, dato che ero abbracciata al gabinetto e stavo vomitando la robaccia che avevo bevuto ieri sera.

-Insomma…- dissi io tra un gemito e l’altro –Non sapevo cos’era… Non ho fatto caso ha cosa mi aveva dato, ho bevuto e basta… Che ne potevo sapere che era un misto di super alcolici?- finii accasciandomi afflitta sul pavimento del bagno.

-Lo so tesoro, lo so… In ogni caso vale il detto “non accettare caramelle da uno sconosciuto” - mi rimproverò passandomi un asciugamano.

-Comunque… che facciamo allora oggi? Ti senti di uscire oppure no?- mi chiese tranquilla.

-Sìsì ora mi vesto…- risposi io barcollando, mentre mi alzavo – Un po’ d’aria fresca dovrebbe farmi bene…- conclusi.

-Ok… Io vado in camera allora- annunciò – Ma, sei sicura di non avere bisogno di me, vero?- mi chiese preoccupata.

-Tranquilla, vai pure, ormai il peggio è passato. Dopo lo sbocco mi sento già meglio.- le risposi io sorridendo stanca.

Ambra ricambiò il mio sorriso e, rassicurata, uscì dalla stanza ricordandomi di passare da lei non appena ero pronta per uscire, e di chiamarla se non fossi stata bene di nuovo, così sarebbe accorsa subito.

Mi appoggiai al lavandino nel bagno e osservai la mia immagine nello specchio.

Senz’altro avevo avuto giorni migliori. Ero di un leggero colorito grigiastro, ma cominciavo ad avere un aspetto migliore di quando ero tornata in camera ieri sera.

Indossavo un completo di D&G per dormire, era composto da: una canotta nera e un paio di mutandine uguali con il bordino colorato con su stampato il logo della marca.

Per prima cosa mi sciacquai la faccia con dell’acqua fresca, poi mi feci una doccia e mi diressi verso l’armadio per cercare una soddisfacente combinazione di abiti.

Verso le 10.13 ero pronta e mi incamminai fuori della stanza, dirigendomi verso la camera 108.

Uscii dall’ascensore e bussai alla stanza con i numeri 1-0-8 stampati sulla targhetta della porta in caratteri d’orati. Dopo qualche secondo la porta si aprii e Ambra mi sorrise sulla soglia della camera.

-Ah eccoti!- mi salutò –Sei pronta? Stai meglio?- mi chiese.

-Sì sono pronta e, di nuovo sì, sto meglio- le risposi sorridendo, mentre ci incamminavamo verso l’ascensore -Adesso ho almeno il colorito di un essere umano medio.- continuai guardando la mi immagine riflessa nello specchio del corridoio.

-Haha!- rise lei divertita.

-Che facciamo oggi?- le chiesi, sempre continuando ad ammirarmi nello specchio.

-Pensavo a fare un giretto per i negozi e poooi… Di nuovo shopping!- finì ridendo.

-Uuuu… Piano favoloso.- risposi io sorridendo, mentre entravamo nell’ascensore.

Uscendo dalla lobby, la frizzante brezza mattutina di Amburgo mi scompigliò i capelli e mi fece rabbrividire, facendomi stringere nel cappotto.

-Pensavo di andare a prendere un bel cappuccino e qualcosa da mangiare da Starbucks- dissi ad Ambra.

-Si, ottima idea!- disse lei sorridendomi.

Ridacchiando ci incamminammo verso il bar, pensando a cosa avremmo potuto fare durante quella bellissima giornata.

-Amburgo-

-11.43 del mattino-

-Stanza di Tom dentro l’Universal-

Tom si svegliò sentendo bussare alla porta.

Il ragazzo sbadigliò e si stiracchiò nel letto cercando di aprire gli occhi, cosa non facile dato che i raggi del sole, che filtravano attraverso la finestra lo accecavano.

-Tooomiii!- una voce ben conosciuta lo chiamò dall’altro lato della porta.

-Mhmmm- si lamentò Tom –Bill Kaulitz, sparisci prima che venga lì e ti riduca in uno stato talmente pietoso da potermi proclamare figlio unico!- urlò Tom.

-Ah…- entrò Bill raggiante –Allora sei sveglio!- continuò il fratello saltellando felice fino al letto di Tom.

-Bill, ho sonno…- mugugnò il biondo – Sono solo otto ore che dormo…- e stropicciandosi gli occhi si girò verso suo fratello.

-Hoho…- lo prese in giro Bill –Poverino lui che non dorme abbastanza…- continuò con espressione ironica –Comunque lo sapevo che hai dormito stanotte- disse Bill giochicchiando con una ciocca dei suoi capelli – c’ho pensato stamattina, quando ero nella posizione del loto- finì sorridendo con noncuranza, come se stesse parlando del tempo.

-Quando eri in cosa?- chiese Tom sgranando gli occhi e pensando a svariate oscenità.

-Comunqe…- continuò Bill serio – non è per questo che sono qui…- proseguì guardando suo fratello negli occhi – Ha chiamato papà… Gli farebbe piacere se lo andassimo a trovare…- finì abbassando un po’ lo sguardo.

-Oh…- rispose Tom, che sapeva quanto suo fratello ancora ci soffrisse per la separazione dei genitori. –Beh, io, credo che dovremmo andare da lui allora… Tu cosa ne pensi?- chiese Tom guardando verso Bill.

-Io…- continuò Bill, che non parlava più con la voce acuta e frizzante che aveva di solito, m ne usava una più bassa e fragile. – Sì… Nemmeno a Natale ci siamo visti- finì con una nota di amarezza.

-Già…- continuò Tom.

D’improvviso il biondo abbracciò il fratello, stringendolo forte a sé.

Tom guardò Bill fisso negli occhi.

-Ti voglio bene fratellino…- disse sorridendogli.

-Anche io!- gli rispose Bill, sfoderando uno dei suoi sorrisi come solo lui sapeva fare.

Tom sorrise fra sé. –Ecco ora so di bimbo come mio fratello- e rise felice.

-Dunque…- cominciò Bill –Bisogna organizzare il viaggio…- rifletté –Vado a dire a Saki di preparare le macchine per mercoledì e ci porteranno…- venne interrotto da Tom.

-No…- disse Tom sorridendogli. –Usiamo la mia macchina, riesco a guidare fino ad Hannover!- finì sorridendo.

-Per me va bene…- concluse Bill - ma non sarà facile convincere Saki a farci uscire senza scorta…- finì guardando Tom con un’espressione ammonitrice.

-E daiii…- cercò di convincerlo il fratello –Senò, quando la guido Caddy?- lo guardò Tom con uno sguardo triste, cercando di convincere il fratello.

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NOTA PER VOI:

Caddy: è la Cadillac Escalade di Tom. Chiamata affettuosamente dal padrone Caddy.

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-Haha- ridacchiò Bill sorridendogli –Allora farò del mio meglio per convincerlo! Però tu prepara la valigia, staremo su una settimana circa…- continuò allegramente.

-Ok!- rispose Tom sbadigliando di nuovo – Lo farò come prima cosa dopo essermi lavato e aver fatto colazione- continuò, stiracchiandosi nuovamente tra le lenzuola.

Bill gli sorrise per un ultima volta e chiuse la porta. Tom fissò un punto indefinito dello spazio sul bianco muro che si stagliava di fronte a lui.

-Hannover…- pensò –Quanto odiavo quella città, quanti brutti momenti che mi riporta alla mente.- continuò a pensare.

Ad Hannover Bill e Tom furono separati, per tre mesi, Tom ad Hannover con suo padre e Bill a Loitsche, prima che gli avvocati decidessero a chi sarebbe andato l’affidamento dei bambini.

A Tom vennero le lacrime agli occhi a pensare a quel periodo della sua vita. Bill gli era mancato come non mai, e a suo fratello lo stesso. Proprio dopo quell’esperienza avevano deciso che mai nella vita si sarebbero separati, se qualcosa fosse mai successo ad uno dei due l’altro l’avrebbe seguito.

Il giovane biondo si alzò e si diresse verso il bagno per farsi una bella doccia e vestirsi, dopodiché si sarebbe preparato per una lauta colazione…


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x billina pikkolina: Grazie mille per i complimenti^^

Ma anche tu sei di genova? Favoloso! Che scuola frequenti? io vado al deledda!
Comunque grazie ancora, per la recensione positiva *kisshi kisshi*

x Very_lupi: grazie ancora dei complimenti!
Si ho cercato di seguire il tuo consiglio e non fare una storia "scontata",
vedrò di arricchirla con qualche colpo di scena! ;)


E Ovviamente grazie a tutti quelli che hanno letto la ff!

  
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