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Autore: GiadaPuli    13/08/2014    2 recensioni
Due ragazzi così diversi,ma così uguali. Holly,14 anni,ama i libri e odia le persone. Nicholas,14 anni,ama i videogiochi e odia la scuola. Entrambi definiti asociali,entrambi incompresi. Cosa succederà quando s'incontreranno? Si ameranno al primo colpo o si odieranno fino alla fine? Stà a voi scoprirlo.
Genere: Comico, Romantico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Dire che si soffocava dentro il vestito era poco. Se non mi fossi legata i capelli probabilmente mi sarei sciolta.
Mentre pensavo ai modi migliori per morire, e ascoltavo un'orrenda conversazione riguardante il Frozen Yougurt, sentì picchiettarmi la spalla. Oddio. Oddio. Oddio.
Nicholas SonoIlRagazzoPiùFigoDell'Universo mi aveva picchiettato la spalla e mi stava passando un..tovagliolo?! 
"Che palle."
Aveva la calligrafia ordinatissima per essere un tipo come, bhe, come lui. Ribaltai casa per cercare una penna
"A chi lo dici."
"Dobbiamo trovare un modo per svignarcela."
"Fosse facile, mia madre me l'ha proibito."
"Ascolta, avete un bagno? Avrei un estremo bisogno di pisciare."
"Delicato come pochi eh. Sì, abbiamo il bagno. Tranquillo, non pisciamo in giardino."
"Okay, io chiedo a tua madre dov'è il bagno e tu ti offri di accompagnarmi. Così siamo entrambi salvi."
"Okay capo."
< Scusi, signora, posso sapere dov'è il bagno?>
< Vieni, t'accompagno.>
Un po' ridendo e un po' cercando di non cadere dalle scale andammo di sopra. 
< Allora, il bagno è a destra. Prego, sfoga il tuo estremo bisogno di pisciare. Io sono in camera mia se non trovi lo sciaquone.>
Potevo finalmente leggere, in pace e senza Frozen Yougurt. Avevo appena iniziato il libro che subito sento bussare. Ho temuto il peggio: mia madre pronta ad uccidermi. Apro e mi trovo davanti Nicholas.
< Coglione! Pensavo fosse mia madre. Potevi dire che eri tu.>
< Ah mi scusi signorina vestitino.>
< Ascolta, mi ha obbligato mia madre. Odio i vestiti.>
< E io odio i completi giacca e camicia, infatti non l'ho messo.>
Ogni santissima volta che parlava finiva la frase con un ghigno, come a sottolineare la sua superiorità intelletuale. Iniziavo ad odiarlo. Ma era un odio buono in fondo.
Continuai la mia lettura, e lui inziò a girare per la mia stanza: ispezionò il letto, la scrivania piena di libri e CD, l'armadio, il piccolo bagno e la libreria. Poi, avendo esaurito le cose da curiosare, venne a sedersi sul letto con me. Un orribile modo di invadere lo spazio altrui, ma lo lasciai fare. Mi fissò con insistenza per 5 minuti buoni, fino a quando non ne potei più.

< No nulla, scusa. E' che...>
< Cosa?>
< Sei carina.>
< Ah, grazie. Anche tu non sei male.> Cioè sei superstramega figo, ma questo mica posso dirtelo.
E poi nulla, non disse più niente. Dopo poco tornò di sotto e se ne andò con sua madre.
Andai a letto solo per non sorbirmi la romanzina stressante di mia madre. Verso le 23 sentì il telefono squillare:
"Ciao sono Nicholas. Ho preso il tuo numero nell'agenda di tua madre. 
Ti ho scritto solo per dirti che d'ora in poi puoi chiamarmi Nic, per dirti che hai degli occhi bellissimi e per darti la buonanotte."
Mi esplose il cuore a leggere quel messaggio. Iniziai a fare una specie di danza lugo tutta la camera, a saltare sul letto e a fare piccoli gridolini di gioia. Ero proprio patetica. Ma dovevo anche rispondere prima o poi.
"Ciao Nic. I tuoi occhi sono neri come il buio,ma abbastanza belli. Il numero potevi semplicemente chiederlo. Notte"
E andai a dormire perchè si sà, le cose più belle durano pochi secondi, e chissà quando mi avrebbe riscritto. Infondo ci eravamo visti due volte e mi aveva detto che ero solo carina. Non dovevo emozionarmi troppo.
  
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