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Autore: Midnight_erin    13/09/2008    3 recensioni
salve a tutti! Imizialmente questa storia era partita come One shot,ma proprio oggi ho capito come poterla continuare, quindi ne ho riscritta una parte ed ecco il risultato. Inizia con i pensieri di Bella in merito alla situazione di stallo con Edward. E le stelle stanno a guardare;) fatemi sapere che ne pensate, vedrò se continuare o retrocederla a One shot,1 kiss
Genere: Suspence, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BELLA CHOICE
BELLA'S CHOICE



Pensieri. In libertà. Scorrono nitidi, almeno loro.
Forse non ho ragione di dirlo. Forse sono solo una stupida ingrata. Ma ne dubito.
So di amare Edward in ogni singola parte del mio misero essere, in ogni attimo di questa mia vita mortale; non sopravviverei se mi abbandonasse [ di nuovo..]
Forse sono solo stanca di me stessa, tutto qui. Io Bella Swann sono stanca della mia banale esistenza; potrà sembrare l'ennesima turba adolescenziale, ma so che non è così. Odio la parte di me così " normale" da farmi sentire a disagio.
Posso dire che i problemi di autostima non sono mai rientrati nella lista di piccole follie quotidiane che mi caratterizzavano prima di Forks [ prima di tutto questo],
ma dopotutto il passato è molto diverso dai piccoli istanti di infinito che sto vivendo ora, qui, con Edward.
Lui è il mio sole, il mio cielo e il mio mare. Le stelle non splendono mai abbastanza come quando scruto la notte in compagnia del suo viso, l'acqua mai limpida come quando i suoi tratti divini si stagliano sulla superfice dell'acqua creando un dolce riflesso. Le giornate passerebbero cupe in un lento susseguirsi di avvenimenti se non arrivasse Lui, con i suoi raggi di sole, a squarciare il silenzio oltre le nubi in un tripudio di colori. Già. Sono messa male, lo ammetto.
Non ho motivi di essere in ansia, lui è con me più che mai; ma forse questa vicinanza rende quasi incolmabile la nostra diversità. Ogni giorno che mi è accanto, ogni notte che il suo viso mi accompagna mentre scivolo nell'oblio del sonno, vorrei stringerlo a me con tutta la forza che possiedo.
Vorrei assaporare quella pelle candida e carezzare i suoi capelli.
Mi accosterei al suo collo poggiando le labbra in quella cavità deliziosa, assaporando ogni centimetro di quei tratti eterei e scultorei. Vorrei sentirlo mentre fa scivolare leggero le mani sotto la mia camicetta e sempre più giù, giù, dove nasce l'oppio dei sensi e il paradiso degli amanti. Questo vorrei.
Purtroppo so che non potrò mai  permettermelo, per ora. Devo diventare un vampiro, e forse è quest'attesa estenuante per un consenso che tarda a venire è la cosa che brucia di più; la mia mente capisce Edward, ma il mio cuore non tollera ragioni.
Noi, amanti impossibili in un mondo così fatuo, guscio vuoto di antiche culture, rimandiamo il giorno della nostra unione definitiva solo per scupoli.
Ma quali scrupoli? Per il vampiro che amo sarei disposta a morire mille e mille volte dentro [ ancora], sarei pronta a scendere a precipizio i gradini dell'inferno solo per portare un sorriso sul volto del mio angelo. Celebrerei ogni singola notte aspettando con gioia un tramonto che mi terrà compagnia per il resto di un'esistenza immortale solo per abbracciare Edward e sentirlo, per una volta, davvero Mio.
Innanzi  a questi pensieri tutto perde la sua logica e la sua forma; Charlie, mio padre, sarebbe facile convincerlo che sono al College. Basterà scrivergli ogni tanto, idem per la mamma, i Cullen mi aiuterebbero. La scuola, i miei studi. Forse il mio cuore è preso da una certa apprensione quando penso a tutti i miei libri, abbandonati e impolveriti sugli scaffali inutilizzati, ma so che con Edward al mio fianco non smetterò mai di apprendere nuove culture, provare nuove esperienze migliori di molti romanzi.
Jacob. Nota dolente in una sinfonia complessa e magnifica. L'unico in grado di farmi dubitare del mio amore. Ma ora non più.
Ormai ho deciso, sarò una Vampira, E se il mio destino mi costringerà lontano da lui me ne farò una ragione. In questi ultimi anni ho provato abbastanza dolore per sapere il significato della parola " soffrire " e francamente, sono stanca di vivere nelle tenebre di quest'esistenza mortale, in trappola. Jacob. Mi parlasti tu di Edward, ricordi? Quella notte al falò mentre tentavo di carpire informazioni su quella creatura misteriosa che già invadeva il mio cuore.
Tu Jacob, l'unico appiglio che mi ha impedito di cadere giù; i miei occhi si riempiono di lacrime al pensiero che tu possa odiarmi o non rivolgermi più la parola, più di quanto credessi. Sei stato parte di me, non possiamo cancellarlo. Posso solo sperare che il tempo ti porti a perdonare quella piccola ragazza goffa e maldestra che ha tentato il tutto e per tutto per amore. Che tu possa seppellire la gelosia negli angoli spigolosi della tua mente ribelle, perchè francamente, già mi è difficile andare avanti nella mia vita mortale senza il tuo conforto, non sono certa di poter trascorrere in pace centinaia di anni sapendo che il mio migliore amico non può sopportare la mia vista.
Comunque ho deciso, inutile rimandare.
Parlerò a Edward oggi stesso e non accetterò un rifiuto o un vago " ancora un pò". Per una volta in questi anni a Forks sonodavvero sicura della mia scelta, e non permetterò a nessuno di farmi retrocedere, non potrei sopportare ancora l'agonia di questa attesa impossibile. [ insostenibile].
Addio, anzi, arrivederci alla vecchia Bella. Arrivederci, alla prossima vita.



Il licantropo fissò la pagina come se in realtà non la vedesse davvero. Strinse convulsamente quel diario dai fogli disordinati e si lasciò cadere a terra con un gesto stanco.
Non emise un suono. Pareva come svuotato dentro. Una sola domanda gli affollava la mente assillandolo," Perchè??"
" Perchè si. Sei una di loro, ormai." mormorò rassegnato, un ghigno scomposto sulle labbra.
Rimase seduto per quelli che gli parvero secoli, con accanto la lettera così sospirata; gli ci erano voluti due mesi a scriverla, e ora che aveva trovato il coraggio di dargliela ecco qui, il suo occio sospettoso aveva scorto il diario di lei aperto alle ultime pagine, lasciato in un angolo del letto come se chi scrivesse avesse una gran fretta. Quella stessa fretta che aveva avuto lui, quella mattina, mentre sigillava la lettera e si lanciava lungo la riserva per raggiungere la casa di Bella.
Finalmente deciso. Definitivamente sconvolto.
Una sola lacrima silenziosa solcò il suo volto, quel giorno. Una sola lacrima che valeva più di mille parole non dette. Ripose in silenzio il diario e sgattaiolò fuori dalla finestra per poi saltare giù. Corse finchè non sentì il fischio del vento tra le orecchie, strappando quel pezzo di carta che teneva fra le dita come se stesse facendo a brandelli il suo cuore.
Giunse fino a una radura isolata che ormai era il crepuscolo. Twilight.
Si fermò ansante e fece l'unica cosa che si sentiva di fare, l'unica cosa che reputava giusta; urlò il suo dolore in un ululato disperato, a quel cielo dispettoso che tramontava, silente e inesorabile, sull'esistenza della ragazza. E della sua.


Buio.


Eccomi, sono davati alla porta. Respira, espira. I battiti del mio cuore non vogliono saperne di rallentare. Quanto ancora durerà questa corsa folle verso una felicità immortale?
[ tum-tutum]

Dei passi. Li sento vicini, sanno che sono qui.

[ tu-tum]

Oddio. Come cominciare? Senti Edward, sai, sarei stufa di aspettare..No, un discorso deciso e diretto, semplice ed efficace.
Attendo pazientemente che qualcuno apra la porta quando mi accorgo che l'uscio è socchiuso.

[tu-tum-tum]

Ma cosa??Apro la porta di scatto e mi ritrovo davanti allo spettacolo più devastante della mia vita.

[ tum. Tum. ]

To be Continued..
_THE END_
  
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