.CAPITOLO 2
Giorni
di angoscia e solitudine
-
Allora
dottore, come stanno i ragazzi?
-
Come sta nostra figlia?
-
Ma caro…?
-
il ragazzo ha riportato una
grave frattura ad una gamba e contusioni su tutto il corpo. Lo
opereremo domani
mattina e
-
Si ma come sta Celeste?
-
Purtroppo la situazione di
vostra figlia è più delicata. Mi dispiace ma
vostra figlia è in coma.
- OH NO, CELESTE,CELESTE!sigh sigh
-
Ma… si risveglierà dottore?
-
Noi abbiamo fatto tutto
quello che era clinicamente possibile,
ora
molto dipenderà dalla sua volontà di vivere.
Adesso devo andare ah scusate, so
che è un momento terribile per voi ma volevo chiedervi se potreste avvisare voi la
famiglia del
ragazzo, tra i suoi documenti non abbiamo trovato alcun recapito.
-
Lui non ha nessuno sigh
sigh
-
Ma cosa vuol dire?
-
I genitori adottivi di quel
ragazzo sono morti e lui vive da solo.
-
Ma allora non potreste
occuparvi voi di lui? In fondo è il fidanzato di vostra
figlia.
-
Ma perché non ci lascia in
pace invece e manda da lui qualche infermiera che non sta facendo
niente? Sono
sicuro che ce n’è qualcuna in giro.
-
Ma Giorgio cosa dici?
-
Non si preoccupi signora,
ormai siamo abituati, ci capita spesso e da un certo punto di vista
è
comprensibile che suo marito reagisca così. Comunque vi
assicuro che faremo
tutto ciò che è in nostro potere per prenderci
cura dei ragazzi.
Ora
scusatemi.
♥
♥ ♥
-
Ce…leste Ce
-
Ti sei svegliato, come ti
senti?
-
Cele…ste
-
Io mi chiamo Romina e mi
sono presa cura di te in questi giorni.
-
Giorni?
-
Si, sei stato operato due
giorni fa e da allora hai quasi sempre dormito. Celeste Giusti
è la tua
ragazza, vero? Nei brevi istanti in cui ti svegliavi l’hai
chiamata spesso. Ho
chiesto ai colleghi che la stanno curando e tra pochi giorni anche lei
starà
bene, sei contento?
“
Povero Luca, solo in una
fredda stanza di terapia intensiva, con l’unico conforto di
un’infermiera suo
malgrado bugiarda e l’illusine di poter rivedere presto il
suo Cielo, più
limpido e azzurro che mai! I giorni passavano. Luca uscì da
terapia intensiva e
fu trasferito in una camera di corsia. Lì, per la prima
volta da quando era
entrato in ospedale, cominciò a sentire la solitudine. Il
suo vicino di letto,
un bambino che sembrava avere non più di 10 anni, riceveva
continue visite dai
genitori e altri parenti, ma lui non aveva nessuno. Aveva provato a
chiamare
Andrea, un suo vecchi amico che lavorava come dj, ma gli avevano detto
che era
fuori Roma per seguire un evento per la radio. In alcuni momenti veniva
assalito dallo sconforto, ma poi la certezza che presto avrebbe rivisto Celeste gli ridava
coraggio. Doveva guarire
al più presto per poterla rivedere, per poterla
riabbracciare, per poterla
sposare. Immerso com’era nei suoi pensieri non
si accorse che qualcuno lo stava chiamando”
-
Signore, ehi tu, signore!
-
Scusa, piccolo, stavo
pensando a una cosa importante e non ti ho sentito.
-
Io mi chiamo Marco e tu?
-
Luca.
-
Luca, ma tu non ce l’hai la
mamma? Non viene mai a trovarti! Chi ti porta le merendine?
-
Marco, smettila! Non si
dicono certe cose! Mi dispiace Luca.
-
Non si preoccupi signora.
Marco, è vero la mamma non ce l’ho più
e quindi non ho nessuno che mi porta le
merendine, tu invece sei un bambino fortunato perché hai la
tua mamma che si
prende cura di te.
-
Tieni, puoi prendere una
delle mie merendine, io ne ho tante!
-
Grazie piccolo.
-
Ora torna a letto, Marco,
stanno passando i dottori per le visite.
-
Buongiorno giovanotti, come
ci sentiamo stamattina?
-
Io bene, posso andare a
casa?
-
Tra qualche giorno,
piccolo, dobbiamo farti ancora delle analisi, porta pazienza ancora un
po’, va
bene? Mentre tu
-
Posso uscire?
-
Neanche per sogno, le tue
condizioni sono decisamente migliori ma hai subito un delicato
intervento e dobbiamo
ancora tenerti sotto controllo. Però visto che chiedi con
insistenza di vedere
la tua ragazza ti concedo di andare con la sedia a rotelle,
dirò ad un’infermiera
di accompagnarti.
-
Dice sul serio? Oh grazie,
grazie dottore!
♥
♥ ♥
-
Celeste, bambina mia, mi
senti? Sono la mamma, ti prego svegliati apri gli occhi! Sigh sigh
-
Celeste? Ma signora, che
succede? Celeste è…
-
Luca sei tu? Allora stai
meglio, meno male sigh sigh
-
E tu che cosa ci fai qui,
brutto parassita? È tutta colpa tua se mia figlia
è ridotta così! È in coma e
nessuno sa se si risveglierà E ADESSO SPARISCI!
-
Signor Giusti, la prego si
calmi, siamo in ospedale ed inoltre il ragazzo non si è
ancora ripreso del
tutto. Andiamo Luca , ti riporto in camera.
-
Ecco, brava, pensi a fare
il suo lavoro, Marta ora ho bisogno di un caffè.
-
Bene, vada pure, sei pronto
Luca?
-
Ma cosa?
-
Vuoi vederla o no?
-
La ringrazio infermiera.
-
Luca, mi dispiace per tutto
credimi. So che vuoi bene a Celeste e lei ne vuole a te e avrei dovuto
aiutarvi
ma non ho mai avuto il coraggio di mettermi contro mio marito. Ora lo
raggiungo
cosi stai un po’ con lei, magari sentendo la tua
voce…sigh sigh
-
Grazie signora Marta.
“
Gli occhi di Luca si
riempirono di lacrime nel vedere Celeste in quelle condizioni. Il
dolore che
stava provando era infinitamente più lancinante di quello
provocato dalle
ferite che aveva riportato”
-
Mi scusi infermiera, è vero
che se qualcuno in coma sente una canzone che amava particolarmente
può
svegliarsi?
-
Bè in alcuni casi è
successo, perché non ci provi? Io aspetto qui fuori.
-
Perché piccola potresti
andartene dalle mie mani ed i giorni dapprima lontani saranno anni e ti
scorderai di me quando piove e i profili e le case ricordano te e
sarà
bellissimo
“
La calda e profonda voce di
Luca e le parole di Tiziano Ferro riempirono il silenzio della stanza.
Lei
adorava quella canzone e adorava sentire Luca cantare, aveva una
bellissima
voce”
-
Luca, mi dispiace
interromperti ma mi hanno detto che devi andare a fare delle lastre.
-
Ciao Cielo, ti prometto che
tornerò. Tu sei forte tesoro, trova la strada e torna da me,
svegliati e
sorridimi, amore mio!
-
Andiamo Luca.
-
Luca! Cercherò di avvisarti
la prossima volta che mio marito si allontana.
-
Grazie infinite, signora!
-
Bambina mia, sei
contenta,vero? Hai sentito la sua voce, vero?
-
Uhmm..
-
Celeste, CELESTE! DOTTORE,
DOTTORE VENGA PRESTO!
Salve a
tutti!
Ecco il secondo capitolo, lo so è triste ma spero che vi
piaccia. Ringrazio
tutti quelli che hanno letto il primo capitolo ma non hanno recensito ,
ho
visto che siete tanti, grazie di cuore. Ed ora un ringraziamento a chi
ha
recensito:
BLU REI: Grazie mille e non solo per la
recensione ma anche
perché senza il tuo aiuto non sarei mai riuscita a
pubblicare da sola.
Celestellina:
grazie! Sono
contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo spero che ti piaccia
anche
questo. Sono felice che ti piaccia la scelta del nome,piace molto anche
a me.
Miss milky: Mi ha fatto molto piacere trovare
un nome che non
conoscevo tra le recensioni. Ti ringrazio molto e spero che leggerai e
apprezzerai il secondo capitolo.
bacio e
chiudo
ciao
popolo!