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Autore: Nuvola36    13/09/2008    2 recensioni
ricorderò e comunque anche se non vorrai ti sposerò perchè non te l'ho detto mai, come fa male cercare,trovarti poco dopo e nell'ansia che ti perdo ti chiedo di sposarmi
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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.CAPITOLO 2

    

 

Giorni di angoscia e solitudine

 

 

- Allora dottore, come stanno i ragazzi?

- Come sta nostra figlia?

- Ma caro…?

- il ragazzo ha riportato una grave frattura ad una gamba e contusioni su tutto il corpo. Lo opereremo domani mattina e

- Si ma come sta Celeste?

- Purtroppo la situazione di vostra figlia è più delicata. Mi dispiace ma vostra figlia è in coma.

- OH NO, CELESTE,CELESTE!sigh sigh

- Ma… si risveglierà dottore?

- Noi abbiamo fatto tutto quello che era clinicamente  possibile, ora molto dipenderà dalla sua volontà di vivere. Adesso devo andare ah scusate, so che è un momento terribile per voi ma volevo chiedervi se  potreste avvisare voi la famiglia del ragazzo, tra i suoi documenti non abbiamo trovato alcun recapito.

- Lui non ha nessuno sigh sigh

- Ma cosa vuol dire?

- I genitori adottivi di quel ragazzo sono morti e lui vive da solo.

- Ma allora non potreste occuparvi voi di lui? In fondo è il fidanzato di vostra figlia.

- Ma perché non ci lascia in pace invece e manda da lui qualche infermiera che non sta facendo niente? Sono sicuro che ce n’è qualcuna in giro.

- Ma Giorgio cosa dici?

- Non si preoccupi signora, ormai siamo abituati, ci capita spesso e da un certo punto di vista è comprensibile che suo marito reagisca così. Comunque vi assicuro che faremo tutto ciò che è in nostro potere per prenderci cura dei ragazzi.

Ora scusatemi.

♥ ♥ ♥

 

- Ce…leste Ce

- Ti sei svegliato, come ti senti?

- Cele…ste

- Io mi chiamo Romina e mi sono presa cura di te in questi giorni.

- Giorni?

- Si, sei stato operato due giorni fa e da allora hai quasi sempre dormito. Celeste Giusti è la tua ragazza, vero? Nei brevi istanti in cui ti svegliavi l’hai chiamata spesso. Ho chiesto ai colleghi che la stanno curando e tra pochi giorni anche lei starà bene, sei contento?

 

“ Povero Luca, solo in una fredda stanza di terapia intensiva, con l’unico conforto di un’infermiera suo malgrado bugiarda e l’illusine di poter rivedere presto il suo Cielo, più limpido e azzurro che mai! I giorni passavano. Luca uscì da terapia intensiva e fu trasferito in una camera di corsia. Lì, per la prima volta da quando era entrato in ospedale, cominciò a sentire la solitudine. Il suo vicino di letto, un bambino che sembrava avere non più di 10 anni, riceveva continue visite dai genitori e altri parenti, ma lui non aveva nessuno. Aveva provato a chiamare Andrea, un suo vecchi amico che lavorava come dj, ma gli avevano detto che era fuori Roma per seguire un evento per la radio. In alcuni momenti veniva assalito dallo sconforto, ma poi la certezza che presto avrebbe rivisto  Celeste gli ridava coraggio. Doveva guarire al più presto per poterla rivedere, per poterla riabbracciare, per poterla sposare. Immerso com’era nei suoi pensieri non  si accorse che qualcuno lo stava chiamando”

 

- Signore, ehi tu, signore!

- Scusa, piccolo, stavo pensando a una cosa importante e non ti ho sentito.

- Io mi chiamo Marco e tu?

- Luca.

- Luca, ma tu non ce l’hai la mamma? Non viene mai a trovarti! Chi ti porta le merendine?

- Marco, smettila! Non si dicono certe cose! Mi dispiace Luca.

- Non si preoccupi signora. Marco, è vero la mamma non ce l’ho più e quindi non ho nessuno che mi porta le merendine, tu invece sei un bambino fortunato perché hai la tua mamma che si prende cura di te.

- Tieni, puoi prendere una delle mie merendine, io ne ho tante!

- Grazie piccolo.

- Ora torna a letto, Marco, stanno passando i dottori per le visite.

- Buongiorno giovanotti, come ci sentiamo stamattina?

- Io bene, posso andare a casa?

- Tra qualche giorno, piccolo, dobbiamo farti ancora delle analisi, porta pazienza ancora un po’, va bene? Mentre tu

- Posso uscire?

- Neanche per sogno, le tue condizioni sono decisamente migliori ma hai subito un delicato intervento e dobbiamo ancora tenerti sotto controllo. Però visto che chiedi con insistenza di vedere la tua ragazza ti concedo di andare con la sedia a rotelle, dirò ad un’infermiera di accompagnarti.

- Dice sul serio? Oh grazie, grazie dottore!

 

♥ ♥ ♥

 

- Celeste, bambina mia, mi senti? Sono la mamma, ti prego svegliati apri gli occhi! Sigh sigh

- Celeste? Ma signora, che succede? Celeste è…

- Luca sei tu? Allora stai meglio, meno male sigh sigh

- E tu che cosa ci fai qui, brutto parassita? È tutta colpa tua se mia figlia è ridotta così! È in coma e nessuno sa se si risveglierà E ADESSO SPARISCI!

- Signor Giusti, la prego si calmi, siamo in ospedale ed inoltre il ragazzo non si è ancora ripreso del tutto. Andiamo Luca , ti riporto in camera.

- Ecco, brava, pensi a fare il suo lavoro, Marta ora ho bisogno di un caffè.

- Bene, vada pure, sei pronto Luca?

- Ma cosa?

- Vuoi vederla o no?

- La ringrazio infermiera.

- Luca, mi dispiace per tutto credimi. So che vuoi bene a Celeste e lei ne vuole a te e avrei dovuto aiutarvi ma non ho mai avuto il coraggio di mettermi contro mio marito. Ora lo raggiungo cosi stai un po’ con lei, magari sentendo la tua voce…sigh sigh

- Grazie signora Marta.

 

“ Gli occhi di Luca si riempirono di lacrime nel vedere Celeste in quelle condizioni. Il dolore che stava provando era infinitamente più lancinante di quello provocato dalle ferite che aveva riportato”

 

- Mi scusi infermiera, è vero che se qualcuno in coma sente una canzone che amava particolarmente può svegliarsi?

- Bè in alcuni casi è successo, perché non ci provi? Io aspetto qui fuori.

- Perché piccola potresti andartene dalle mie mani ed i giorni dapprima lontani saranno anni e ti scorderai di me quando piove e i profili e le case ricordano te e sarà bellissimo

 

“ La calda e profonda voce di Luca e le parole di Tiziano Ferro riempirono il silenzio della stanza. Lei adorava quella canzone e adorava sentire Luca cantare, aveva una bellissima voce”

 

- Luca, mi dispiace interromperti ma mi hanno detto che devi andare a fare delle lastre.

- Ciao Cielo, ti prometto che tornerò. Tu sei forte tesoro, trova la strada e torna da me, svegliati e sorridimi, amore mio!

- Andiamo Luca.

- Luca! Cercherò di avvisarti la prossima volta che mio marito si allontana.

- Grazie infinite, signora!

 

- Bambina mia, sei contenta,vero? Hai sentito la sua voce, vero?

- Uhmm..

- Celeste, CELESTE! DOTTORE, DOTTORE VENGA PRESTO!

 

 

 

 

Salve a tutti! Ecco il secondo capitolo, lo so è triste ma spero che vi piaccia. Ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo ma non hanno recensito , ho visto che siete tanti, grazie di cuore. Ed ora un ringraziamento a chi ha recensito:

 

BLU REI: Grazie mille e non solo per la recensione ma anche perché senza il tuo aiuto non sarei mai riuscita a pubblicare da sola.

Celestellina:  grazie! Sono contenta che ti sia piaciuto il primo capitolo spero che ti piaccia anche questo. Sono felice che ti piaccia la scelta del nome,piace molto anche a me.

Miss milky: Mi ha fatto molto piacere trovare un nome che non conoscevo tra le recensioni. Ti ringrazio molto e spero che leggerai e apprezzerai il secondo capitolo.

 

 

bacio e chiudo

ciao popolo!

 

 

  
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