“Niente non sono affari tuoi,ora fammi uscire da qui!”aveva raccolto tutto il coraggio che aveva per non piangere e gli aveva risposto così.
“Certo che sono affari miei Kirino!”
“E perché ti dovrebbe interessare così tanto?!”ecco aveva commesso l'ennesimo sbaglio. Stava litigando con il suo unico amico e se sarebbe finita male allora addio anche a lui.
“Quante volte ancora te lo dovrò ripetere? Io non sono quel nessuno,a me sta a cuore ciò che succede alle persone,soprattutto ad i miei amici e vorrei tanto sapere il motivo che ti ha spinto a capire che questa è l'unico modo per risolvere le cose.”aveva subito cambiato tono di voce il moro,ora era dolce e comprensiva,e questo rassicurava Kirino.
“...Sono un fallimento totale. Secondo te perché tutti si prendono gioco di me?! É colpa del mio aspetto,di questi stupidi capelli,di questi stupidi lineamenti e di questo stupido corpo. Nessuno mi ama per quello che sono veramente, nessuno lo capisci?!”mentre parlava era scivolato contro la parete del muro,fino ad arrivare a terra e aveva incominciato a piangere. Non era riuscito a trattenersi oltre.
Era la seconda volta che si mostrava debole davanti ai suoi occhi.
“...se non fossi mai....mai nato...tutto questo non sarebbe mai...accaduto...se non fossi mai esistito non avrei sofferto così tanto e la gente sarebbe stata bene senza me...”aveva la voce interrotta dai singhiozzi,con il capo chinato, osservava il suo braccio ancora scoperto.
“Qui è incisa la mia intera vita,qui-”ma fu interrotto da Shindou che si era chinato verso di lui ed ora lo stava abbracciando.
“No,non è vero...il tuo viso,i tuoi lineamenti,tu,è tutto perfetto. Se non fossi mai nato ora non conoscerei la persona stupenda che sei e che sei unico proprio per quello che sei. E ti sbagli perché una persona c'è e ti ama per davvero”Kirino aveva ricambiato l'abbraccio piangendo sulla spalla di Shindou.
“N-non...è vero,non....non c'è nessuno...”Shindou sorrise.
“Si invece,senti Ranmaru...”il moro aveva sciolto l'abbraccio ed ora guardava negli occhi Kirino.
“....so che ci conosciamo da poco,ma io non ci posso fare niente. Da quando ho incontrato il tuo sguardo per la prima volta qualcosa è scattato in me. Ho cercato in tutti i modi di avvicinarmi sempre di più a te e in queste settimane credo di esserci riuscito. Ho poi capito che c'era qualcosa che non andava,ed oggi ho confermato quello che temevo. Non ti devi preoccupare non dirò niente a nessuno, e né tanto meno ti criticherò per quello che fai,ma sappi che devi sapere una cosa non riesco più a tenerlo dentro...”il rosa aveva ascoltato tutto in rigoroso silenzio senza mai distogliere lo sguardo dagli occhi del moro. Ora però,il suo cuore batteva all'impazzata e quello di Shindou non scherzava affatto.
“...ti amo...non c'è una parola che può descrivere l'amore che provo per te,l'amore stesso è troppo insignificante per descrivere il sentimento che provo per te” Kirino era rimasto paralizzato,sentiva dentro di se una strana sensazione,che da tempo aveva dimenticato.
Era la felicità.
Già quel sentimento così oscuro per lui,che non aveva più significato, ora ne aveva acquisito.
I suoi pensieri furono interrotti da un qualcosa di caldo sulle proprie labbra,erano quelle di shindou che lo stavano baciando. Era il suo primo bacio.
Shindou non sapeva il motivo che lo aveva spinto a compiere quel gesto,ne aveva solo un disperato bisogno. Aveva a lungo desiderato quelle labbra,ed ora le aveva ottenute,erano morbide,come le aveva sempre immaginate sulle sue.
Continuarono a baciarsi fin quando non ebbero più ossigeno e si staccarono. Era stato un dolce e casto bacio,uno di quelli semplici ma che sono meravigliosi.
Si fissarono per qualche istante,poi Kirino prese parola.
“Anch'io Takuto”e sorrise.
Si abbracciarono di nuovo e Kirino lo strinse a se fortissimo quasi come se avesse paura di perderlo.
Rimasero così tutta la serata e Ranmaru gli raccontò tutto ciò che aveva passato,dalla perdita dei genitori,al fatto che nessuno si era voluto prendere cura di lui,del bullismo,di come era arrivato a tagliarsi e di quando aveva tentato più volte il suicidio.
Takuto lo rassicurò,gli disse più e più volte che lo amava e gli lasciò piccoli baci sulle sulle cicatrici di Kirino ed egli per la prima volta si sentì amato per davvero.
Finalmente aveva trovato qualcuno che lo amava,qualcuno che lo facesse sentire felice con se stesso.
Ma sarebbe durata?
======Il mio angolinoooo=====
Pensavate che la fic sarebbe finita così? Beh vi sbagliate succederanno tante altre cose,ma non vi anticipo niente sono cattiva ahahah
No okay,la finisco ci vediamo nel prossimo capitolo byeee!!! *alza la manina e saluta *
Anto2000