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Autore: Sariel    13/09/2008    22 recensioni
La situazione - il fiume, le luci della città riflesse, il silenzio intorno a loro - la mise in imbarazzo. Era abituata alla presenza di Robert, ma solo sul set. Finché si trattava di recitare una parte andava bene. Ma lì era diverso.
Si voltò verso di lui, che le rivolse un sorriso.
[Kristen Stewart/Robert Pattinson]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rating: Verde.
Tipologia: One-Shot, con probabile seguito[ci sto già lavorando su].
Conteggio parole: 1445.
Avvertimenti: Real Person Fiction.
Genere: Generale, Romantico.
Disclaimer:  Q
uesta storia è frutto della mia fantasia. Non conosco i due personaggi e, ovviamente, non appartengono a me. E blablabla.
Credits: (*)frasi dal trailer di Twilight.
Note dell'Autore: okay, ci siamo. Idea malsana di metà settembre, nata dalla richiesta di kucchi a cui, ovviamente, dedico la fiction. La coppia mi piace, oddio non mi sono informata se nella realtà stanno veramente insieme e sinceramente non è che io lo voglia sapere, ma…bè sarebbe carino. E non lo dico perché li vedo come se fossero Ed e Bella, sia chiaro. Sono Rob e Kris. Semplicemente.

Il film è stato girato per la maggior parte nell’Oregon, proprio sotto lo stato di Washington, precisamente a Portland. Perciò la fiction è ambientata lì. Eh, sì, il primo pezzo descrive la scena del trailer x°D
Questa è la mia primissima RPF, quindi abbiate pietà.
Ringraziamenti: vorrei ringraziare la Lau[anfimissi] che, oltre ad averla letta in anteprima, è stata fondamentale per la realizzazione di questa fiction <3 Grazie mille tesoro.    

 your lips taste like soy sauce

one night in Portland.
 ERA ABITUATA ALLA PRESENZA DI ROBERT, MA SOLO SU SET.
FINCHE’ SI TRATTAVA DI RECITARE ANDAVA BENE.
MA LI’ ERA DIVERSO.
 
La ragazza fece un passo in avanti, lentamente, e si sistemò i capelli sulle spalle, facendo però cadere qualche ciocca in avanti. Dietro di lei stava lui, immobile, e la fissava.
Nella foresta che li circondava, talmente fitta da lasciar passare soltanto pochi raggi del sole pallido che tramontava sopra di loro, regnava il silenzio totale.
La ragazza rimase ferma, con lo sguardo fisso davanti a sé. Si schiarì leggermente la voce e si strinse nella felpa azzurra.
- So cosa sei.- disse infine, rompendo il silenzio. - Sei incredibilmente forte e veloce. La tua pelle è bianca e fredda come il ghiaccio(*).- aggiunse, con voce tremante.
Il ragazzo dietro di lei si avvicinò di un passo, facendo scricchiolare le foglie secche sotto i suoi piedi. Socchiuse leggermente gli occhi.
- Hai paura?(*)- domandò, piano.
Sulla scena scese di nuovo il silenzio.
- E…stop!- urlò la donna bionda di fronte a loro, scendendo dal ramo spezzato- aveva rinunciato alla sua sedia di regista in un posto come quello- su cui si era seduta per raggiungerli, con un ampio sorriso stampato sulle labbra.
- Questa era perfetta ragazzi.- esclamò, quasi sprizzando gioia, e una piccola nuvola d’aria condensata le uscì dalla bocca.
- Per oggi siamo a posto.- vociò alle persone dietro di sé, che si affrettarono per sistemare gli strumenti per le riprese.
- Cath, ne sei sicura?- chiese la ragazza, guardando dietro le spalle della regista.
- Sì Kristen, si sta facendo tardi.- 
- Ma possiamo finire la scena.- disse il ragazzo, che poi si rivolse a Kris. - O no?-
Kristen annuì.
- No, Robert. Comincia anche a fare freddo.- replicò Catherine, stringendosi forte nella giacca. - Continueremo domani pomeriggio.-
Fece cenno loro di seguirla e i tre si avviarono verso il punto in cui fino a poco prima era seduta Catherine. Una donna diede a Kristen e a Robert due giacconi pesanti, che indossarono immediatamente.
Si incamminarono verso il confine della foresta, dove un pulmino li aspettava per portarli verso il campo delle roulotte, dove alloggiavano durante le riprese. Dalla strada, che circondava il perimetro del bosco, si aveva una vista eccezionale su Portland, ai loro piedi.
Kristen e Robert si sedettero dietro a Catherine e continuarono a parlare con lei.
- Questa sera è libera.- annunciò, cogliendoli leggermente di sorpresa, considerando il fatto che non erano avanti con le riprese. - Ma coprifuoco a mezzanotte.- li avvertì, con un dito puntato su di loro.
- E io che pensavo di poter fare baldoria fino a domani mattina.- disse Robert, fingendosi deluso, senza però trattenere un sorriso.
- Tranquilla Cath, non faremo tardi.- la rassicurò Kristen, lasciandosi scappare una risata.
 
×××

 
Fissava annoiata la figura riflessa nello specchio leggermente appannato di fronte a sé.
Sbuffò, prima di togliersi le lenti a contatto. In un batter d’occhio le sue iridi cambiarono, da un caldo color cioccolato ad un fantastico verde smeraldo.
Si diede una rinfrescata, si tolse il trucco e si sistemò i capelli. Provò a lasciarli liberi, portandoseli in avanti ma alla fine optò per una coda alta. Si infilò due forcine, per catturare due ciocche ribelli, e finì di prepararsi passandosi una leggera scia di lucidalabbra alla ciliegia sulle labbra e uno sottile strato di fard sulle guance.
Aprì l’armadio e tirò fuori un paio di jeans scuri, i suoi preferiti, ormai rovinati parzialmente dal tempo. Li abbinò ad una maglia blu e completò il tutto con un paio di All Star di pezza nere.
Soddisfatta del risultato si incamminò verso la porta, dopo aver indossato il suo pesante giaccone, e uscì dalla roulotte.
Si bloccò, alla vista della figura davanti a sé, appoggiata con la schiena ad un albero.
- Rob?-
- Hey.- si limitò a dire, osservandola mentre scendeva i gradini della roulotte.
Kristen gli rivolse un cenno in risposta. - Hey.- rispose, con voce leggermente roca.
- Che ci fai qui?- chiese, rivolgendogli uno sguardo incuriosito.
Robert si strinse nelle spalle, affondando le mani nei jeans mentre si avvicinava.
- Serata libera.- rispose semplicemente. - Ti va di venire con me in città?-
Alzò un sopracciglio. - Ehm, va bene.- riuscì a dire, sforzandosi di tenere la voce chiara. -Dobbiamo tornare prima di mezzanotte però.- aggiunse.
Le labbra di Robert si incresparono in un ghigno. - Ti porterò indietro prima che l’incantesimo si spezzi, Cinderella.
Kristen scosse la testa, alzando gli occhi al cielo.
- Andiamo, dai.- disse infine, dirigendosi verso la macchina lasciata a disposizione dalla produzione.
- Ah, mettiti questo.- Rob la bloccò per un braccio e le infilò in testa un cappellino da baseball. - Meglio non farsi riconoscere.- sussurrò, sorridendo, prima di andare a sedersi sul sedile del passeggero.
Kris rise in risposta e salì in macchina. Una volta inserita la chiave nel quadro, il silenzio li accompagnò. Non parlarono molto durante il viaggio, alquanto breve, e fu solo quando cominciarono a vedere le prime luce di Portland che Robert decise di rompere il silenzio.
- Sto morendo di fame.- sussurrò Kristen, con una smorfia.
- Cinese?- chiese, voltandosi verso di lei.
Kris si limitò ad annuire e a guardare la strada, prima di svoltare nella 4th Ave, dove iniziava il quartiere cinese di Portland.
- Bè, abbiamo l’imbarazzo della scelta.- commentò, osservando i ristoranti che li circondavano.
- Possiamo andare lì.- Rob indicò un’enorme insegna al neon di fronte a loro, che sembrava gridare il nome del locale, Imperial China.
Scesero dalla macchina ed entrarono. Kristen guardò disgustata il pavimento che, a contatto con le sue scarpe, sentiva appiccicoso.
- Prendiamo e usciamo. Non ho voglia di mangiare dentro.- sussurrò a denti stretti, fissando Rob quasi sconvolta.
Il ragazzo le sorrise per poi avvicinarsi alla cassa.
- Mangiate qui o portate via?- chiese gentilmente la donna, con forte accento cinese.
- Portiamo via.- le rispose Kristen, forse un po’ troppo velocemente.
Robert soffocò una risata e lei lo fulminò con lo sguardo.
- Sai, Kris.- cominciò Robert, addentando un involtino primavera mentre uscivano dal locale. - Non credevo fossi così schizzinosa.-
- Odio le cose viscide e tutto quello che si può attaccare alle scarpe.- replicò, con una smorfia.
Lui rise. - Dai, vieni.- la prese per mano e la trascinò.
- Ehi, aspetta.- tentò di protestare Kris, tentando di non far cadere il contenuto del sacchetto di carta stretto nella sua mano destra. - Dove andiamo?
- Stà a vedere.-
Camminarono per tutta la 4th Ave, per poi svoltare verso lo Burnside Bridge.
- Wow.- sussurrò stupita Kristen, non appena arrivarono di fronte al fiume Willamette.
Si incamminarono verso le panchine che costeggiavano la riva e si sedettero. Le luci della città si riflettevano nelle acque del fiume che scorreva piano e indisturbato di fronte a loro.
L’area intorno a loro era deserta e, per questo, Kristen decise di togliersi il cappello che Rob le aveva messo.
Kristen si guardò intorno. La situazione - il fiume, le luci della città riflesse, il silenzio intorno a loro - la mise in imbarazzo. Era abituata alla presenza di Robert, ma solo sul set. Finché si trattava di recitare una parte andava bene. Ma lì era diverso.
Si voltò verso di lui, che le rivolse un sorriso.
- Vuoi assaggiare?- chiese Robert, indicando il contenitore con gli spaghetti di riso conditi con la salsa di soia che stava mangiando.
Kristen scosse la testa. - Non mi piace la salsa di soia.- disse, stringendosi nelle spalle.
Afferrò con le bacchette il suo pollo al curry.
- Vuoi assaggiare?- chiese, allungando il pezzettino di pollo verso di lui.
- .- sussurrò, ma non si mosse verso quello che lei gli stava offrendo. Si piegò lievemente verso di lei, sorridendo.
Kristen corrugò la fronte. - Non lo vuoi?- domandò, leggermente offesa. - Guarda che se no-
Le sue parole vennero interrotte dalle sue labbra. Kristen rimase immobile un attimo, colta di sorpresa dal gesto improvviso.
Robert si allontanò di qualche centimetro da lei, fissandola dritta negli occhi.
Si leccò piano le labbra e sorrise.
- Buono.- sussurrò.
Sentì le guance avvampare, e tentò di calmarsi.
Rimasero fermi, a pochi centimetri, finché Robert non si fece di nuovo avanti.
Appoggiò piano le labbra alle sue. Allungò una mano verso il suo collo scoperto, stringendola piano a sé. Kristen socchiuse le labbra, permettendogli di approfondire il bacio.
Il sapore pungente della salsa di soia le diede leggermente fastidio ma in quel momento non le importò. Ricambiò il bacio inaspettato, scacciando via lo stupore iniziale. 
Fu ancora lui ad allontanarsi per primo, sempre col sorriso sulle labbra. In lontanza riecheggiò il suono di una campana. 
- E’ ora di tornare, Cinderella.- sussurrò lui infine, prendendola per mano e trascinandola ancora via con sé.
 
 
Note finali: ripeto, tutto quello che leggete sopra è inventato, frutto della mia fantasia. A Rob e Kris piace il cinese? Mah, chi può dirlo. La sua reazione al cinese? Bè l’ho avuta io la prima volta che ho messo piede in un ristorante come quello. Il pavimento era appiccicoso.
Hanno una macchina a disposizione? Non lo so, penso di sì però. Sono mai andati fuori insieme? Chi lo sa, spero di sì.
E blablabla.
  
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