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Autore: Directioner DB1D    14/08/2014    4 recensioni
Come vedete sono tornata con una storia sognata nel bel mezzo della notte. Sarà di tipo comico - Demenziale e per chi mi conosce e sa già che sparo tante minchiate saprà che non sarà un lavoraccio farla! Spero vi piaccia.
cit. "- Buongiorno ragazzi, io sarò il vostro nuovo professore di Letteratura. Mi chiamo Niall Horan ma per voi sarò solo Prof. Horan- disse voltandosi con un sorriso di circostanza e lasciando vedere il suo nome preceduto da "prof" che mi fece sbiancare. Sono nella Merda.-
Spero di avervi incuriosito! Aspetto i vostri commenti!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3: LA SFIGA MI AVVOLGE COME 'STI CAZZO DI JEANS ADERENTI


Era una bellissima giornata di sole, il cielo era di un celeste celestiale e le nuvole apparivano come tanti batuffoli di ovatta incollati al cielo. Era la giornata più bella della mia vita. Avevo così tanta voglia di vivere in corpo che ...

NO.

Era una giornata di merda.

- Nuuuuuu! Non voglio! Non voglio andare! Aiutoooo!!- gridavo come una povera demente in mezzo alla strada, aggrappata ad un palo della luce con tutta la mia voglia di sopravvivere al tira e molla che si stava svolgendo in questi minuti sul marciapiede che portava a scuola tra me e Harry e Louis che mi stavano tirando per le gambe per farmi staccare dal mio amatissimo palo.
- Aiutatemi!! Non voglio andare a scuola!- gracchiai.
- Smettila di fare la stupida e molla la presa!- ribatteva mio fratello tirandomi per i jeans super aderenti che mi avevano fatto indossare quei cretini.
- Eddai!- gli dava man forte il moretto a cui vorrei tanto staccare la testa a morsi.
- No- ripetei ferma. Io non ci andavo a scuola conciata in quel modo! Neanche se mi avessero sommersa di Haribo!

Oh ... sicuramente voi non sapete come siamo arrivati a questa scena ... giusto? Bhé, comuni mortali, dovete sapere che questo Lunedì mattina non è stato uno dei più ecclatanti della mia vita ... se prendiamo in considerazione il detto "Il Buongiorno si vede dal mattino" quella sarebbe stata proprio una giornata di merda.

" Ero immersa nel mio sogno di orsetti Haribo quando accadde il fattaccio. Delle voci cominciarono a sussurrare in modo minaccioso vicino al mio letto e io, intenta a staccare la testa di un orsetto alla fragola non mi accorsi di nulla ... almeno finchè qualcosa non si andò a posare "delicatamente" sul mio ventre ... cos'era? Oh, niente di che ... SOLO UN CAZZO DI ADOLESCENTE DI DICIOTTO ANNI CHE SI BUTTAVA A PESO MORTO SU DI ME!
- Cazzo! Louis Decelerato Tomlinson! Ma ti sembra il modo porco unicorno con problemi di diabete! Vuoi farmi rigettare la cena del ringraziamento di tre anni fa!?- gridai isterica mentre colpivo a tempo con gli insulti la testa del mio Best Friend, un po' per la rabbia e un po' perchè ce l'avevo con lui per il pegno della scorsa sera.
- Dai che ti devi preparare per sedurre Horan!- esclamò ridendo mentre parava la mia scarica di pugni con le mani sopra la testa. Al ricordo di ciò che mi toccava fare mi venne la nausa e, sgranando gli occhi cominciai a tossire neanche avessi un attacco d'asma
- Ehm ... cof cof, non c-credo di ... eeecchu! ... Stare bene- borbottai portando una mano alla fronte con fare, più che teatrale, da foca spastica ... ma tutto valeva pur di non anadare a scuola.
- Su, muovi quel bel culetto e vai in bagno a cambiarti- sorrise Hazza tirandomi per un braccio.
Ringhia nemmeno fossi un mastino tibetano e mi alzai, curandomi personalmente di tirare un poderoso pugno in testa al Carotomane e un occhiata affumicatrice a mio fratello.
Entrai in bagno e serrai la porta dietro di me, cercai i vestiti e quando li vidi volevo sotterrarmi: jeans super aderenti neri e stracciati un po' ovunque e una maglia a miniche lunghe celeste, anch'essa aderente.
Guardai con desiderio la finestra e pensai che un salto di cinque metri con atterraggio in un rovo di spine fosse una prospettiva più allettante che indossare quella roba e andare a scuola.
- Perchè capitano tutte a me?- piagnucolai sfilandomi il pigiama con gli orsetti che facevano il girotondo tutti insieme appassionatamente per poi indossare quella specie di completo togli respiro.
- Ti dai una moss ...- non feci terminare la frase a Lou che uscì dal bagno dando un calcio alla porta che si spiaccicò sulla sua faccia, arrossandola per la botta
- Ben ti stà straditore- sbottai incrociando le braccia e afferrando una felpa dalla sedia della scrivania
- No! Quella non te la metti!- esclamò Harry levandomi la felpa tarocca della Hollister dalle mani. Lo guardai male, molto male.
- Prova ancora a togliermi qual cosa dalle mani e giuro che ti sequestro tutto il balsamo della Garnier, claro? terminai in spagnolo, arricciando la "R" come il sibilo di un serpente. ui sgranò gli occhioni e mi ridò la felpa, forse terrorizzato da proposito di non poter più curare il suo cespuglio di rovi che spacciava per capelli, ancora non capivo cosa ci trovasse Serena in quella faccia palliduccia, gli occhi a palla e, ovviamente, il covo di vespe ... Ah, all'amore non si comanda!
Scrollai le spalle indossando la felpa e voltandomi verso Louis che si stava massaggiando il naso con una smorfia di dolore.
- Finchè non finirà tutto questo TU NON TOCCHERAI NEMMENO MEZZA CAROTA, ok Lou Lou?- chiesi in tono innocente osservando con un ghigno interiore i suoi occhi allargarsi in modo spropositata
- No! Non puoi farmi questo!- gridò isterico con le mani tra i capelli
- Oh sì che posso!- ribattei sicura avviandomi verso la porta della stanza con Haz al seguito che guardò compassionevole l'amico, senza però fermarsi a consolarlo perchè sapevo che non ero dell'umore adatto. E non lo ero. Avevo solo una gran voglia di scappare in Messico e cambiare nome in Carmelita Esteban Montoja SanTiago Mojito della Rosa Ramires e indossare un paio di baffi per creare la mia azienda di Mutande assieme al mio Unicorno.
Uscimmo di casa, avviandoci tutti e tre verso scuola.
- Dai, non sarà poi così difficile- cercava di convincermi Harry
- Già, dovrai solo comportarti un po' da ... ehm ...- continuò Louis senza trovare le parole, anche se sapevo che probabilmente mi sare dovuta comportare come Susy, quella che si è fatta e rifatta la scuola fin dal primo anno.
Mi bloccai al solo pensiero.
- Nonononononono- cominciai a ripetere incrociando le braccia a "X" davanti a me - Non se ne parla! NON VOGLIO FARLO!- gridai aggrappandomi al lampione spento mentre Louis e Harry mi presero per le gambe, cominciando a tirarmi per farmi scollare"


E' andata più o meno così e ... bhé, è circa dieci minuti che siamo qui e non avevo intenzione di scollarmi, questo era ovvio anche Mary Sue.

- Ohi! Che state facendo?- chiese una voce, aprì gli occhi che avevo continuato a tenere chiusi e vidi papà Liam assieme a Zayn. Non mi soffermai molti sul dio pakistano, concentrandomi sul papino
- Papà!- piagnucolai mollando la presa e cadendo così su Lou e Haz, non ci badai e saltai in braccio a Liam - Non voglio andare a scuola!- sgranai gli occhi imitando l'espressione del gatto degli stivali ... meglio dire "cercando" perchè il risultatu mi parve più di un cavallo con le contrazioni.
- Susu, ci siamo noi con te. Tranquilla.- mi arruffò i capelli con dolcezza. Se non fosse che lo conosco da quando sono nata ci avrei fatto un pensierino ma lui è come un fratello per me e sarebbe strano innamorarsi di un fratello .. c'è ... bleah!.
 Annuì e, prendendo la sua mano ci incamminammo verso scuola, girandomi per fare la linguaccia a Lou e Haz che se stavano ancora a terra, confusi.

***

Le prime due ore le passammo io, mio fratello e Lou a fare geografia. Non accadde nulla di particolare apparte che ero nervosa come non mai al pensiero che ci fosse Horan alla terza ora.

Sospirai mentre lui entrò in classe e mi voltai verso il mio bro con fare supplichevole

- Cosa devo fare?- chiesi in cerca di un consiglio, non ho mai sedotto nessuno, figurati un professore che avrà avuto quanto? Vent'anni?

Scrollò le spalle.

- Bhò, chiedili di darti lezioni private- scossi la testa.
- No, mi sa da Fan fiction!- lo ripresi
- Allora lascia al caso o dagli una spintarella, che vuoi che ne sappia io!? Sono etero per la miseria- sbottò scocciate.
- Hai le tue cose, capito- sbuffai incrociando le braccia sul banco. Forse dovevo provare a far vedere che ero una brava alunna, o magari aiutarlo a portare la tracolla a fine lezione ... sì, così penserà che io sia una maledetta lecchina come la trota della scuola.

Non osservai la faccia scandalizzata di mio fratello cercando ancora una risposta a mie quesiti (madò che parolona) ... forse se seguivo semplicemente le lezioni senza disturbare ...

Appoggiai il mento sul pungo chiuso e cominciai ad ascoltare la lezione in modo attento e preciso ... 
- ina ... Martina? SIGNORINA STYLES!!-
- GIURO CHE NON SONO STATA IO A FINIRE LE HARIBO DI MIO FRATELLO NEL PRIMO CASSETTO DEL COMODINO A QUATTRO ANNI!- gridai alzandomi in piedi
- Avevi detto che era stato un Leprecauno del mondo di Zucchero!- esclamò offeso mio fratello guardandomi tra un misto di rabbia e offesa. 
- Vuol dire che ci credi ancora a distanza di tredici anni?- ribattei sconvolta mentre i suoi occhioni verdi si facevano umidi
- Sì ...- borbottò arrossendo ... Mi sbattei una mano in faccia ricordandomi che Haz era leggermente ... no, era SENSIBILISSIMO su certe cose.
- Signorina Styles, ha dormito bene?- mi chiese il professore alle mie spalle. Ancora turbata dalla rivelazione di mio fratello non badai molto a quella domanda e scossi la mano annoiata
- Hmm, non molto. Il banco è troppo duro, la prossima volta dev ricordarmi di protare un cuscino e un paio di tappi per le orecchie. C'era troppo rumore- risposi sovrappensiero, accorgendomi di aver fatto un errore madornale quando Horan mi sbatté fuori dalla porta tra le risate dei miei compagni

- Porca paletta incinta. Cosa ho fatto adesso?!- gridai stridula - Mi ha fatto una domanda e io ho risposto! ... Pff, certa gente non apprezza la sincerità- borbottai gonfiando le guance. Se non voleva che rispondessi bastava non fare la domanda, eh!

La campanella della ricreazione suonò dopo pochi minuti e io potei rientrare in classe per riacciuffare tutte le mie cose e prostrarmi ai piedi di mio fratello invocando il suo perdono ... spero non abbiate creduto all'ultima parte perchè l'unica cosa che ho fatto è stato dargli metà dei miei soldi per la merenda, avvertendolo di nascondere meglio le sue Haribo la prossima volta perchè il cassetto dei calzini era abbastanza scontato.
Mi diressi a passo ciondolante verso i distributori automatici vicino alla macchinetta del caffè per prendermi una merendina che valesse le poche sterline che mi erano rimaste in mano, imitando uno scimpanzé spastico per via di questi odiosi jeans che continuavano ad accortocciarmi le mutande, sapete che intendo, no? E dovevo continuare a sistemarli ogni volta ... accidenti a te, Louis!

Alle macchinette non c'era ancora nessuno, per fortuna, visto che il primo che incontravo che non mi andava a genio faceva una brutta fine ... e partivo anche avvantaggiata se commettevo un crimine! Grazie ad anni e anni di visioni di polizieschi stile NCIS, Law Order e robe del genere conoscevo 67589201837748 modi diversi di uccidere e occultare un cadavere ...

- Che cosa stà facendo Styles?- mi chiese uno dei tipi che rientravano nella lista di persone da evitare quella mattina. Solo ora notai che stavo sfregando le mani in modo inquietante, sghignazzando malefica come una povera zitella mentre fissavo con la faccia da pesce lesso una barretta di cioccolato bianco.
- Ehmm. Stavo pregustando il momento in cui quella barretta sarà mia ... ehehe- risi imbarazzata, ricordandomi che dovevo cercare di essere ... mi viene un attacco di vomito ... genti ... gen ... genti .. Non fatemelo dire, per favore!
Mi voltai e lo ritrovai a poco da me che mi fissava con i grandi e bellissimi brutti occhi azzurri come il cielo in una calda giornata d'estate e ... ma che cazzo sto dicendo? Ok, è la fame Marty, tranquilla. Ora, sbatti le ciglia e sorridi, prendi il cioccolato e scappa come se non ci fosse un domani
- ...- il biondo non rispose voltandosi verso la macchinetta del caffè, inserendo la chiavetta e indugiando nello scegliere il tipo di caffè da prendere. Respirai silenziosamente pigiando il bottone della mia adorata barretta cioccolatosa e attesi che scendesse ...

e attesi ...

... e attesi ...

... e ...
- BRUTTA STRONZA DI UNA MACCHINETTA CINESE! Dammi il mio cibo! Pretendo quella barretta di cioccolato!- ululai calciando lo stupido arnese - Dai, sù! Dammi la barretta e rimaniamo amiche, ok?- continuai con fare mieloso - Ti prego! Non sono a dieta! ... Ok, sì, ma la barretta di cioccolato la voglio lo stesso!

Stavo per ricominciare un nuovo giro di insulti verso il distributore quando il viso pallido del prof mi affiancò scrutandomi scettico prima di allungare una mano verso la mia, sporgendosi lievemente in avanti. 

Credo di essere arrossita.

Senza "credo"
.

- Forse ... prima dovresti mettere la moneta- disse mostrandomi la sterlina che mi aveva preso dalla mano. Arrossì nuovamente grattadomi la nuca.
- Bhè, sì. Lo sapevo, ovvio. Prima la moneta e poi il bottone, certo- balbettai riprendendo possesso della monetina e infilandola nella macchinetta. Horan mi pigiò il bottone e la tavoletta bianca scese. La presi e la scartai osservando con le stelline il cioccolato.

Stavo per addentarlo quando notai il prof fermo a guardarmi con un sorriso divertito sulle labbra sottili.
Abbassai lo sguardo staccando alla barretta una parte e porgendola al biondo mentre diventavo color bordeux.
- Grazie Prof. Horan- borbottai quando l'afferrò. Alzai i tacchi e mi diressi verso la mia classe per l'inizio della prossima lezione.

Presi posto accanto a Lou terminando l'ultimo pezzo della merenda, ficcai la carta gialla in tasca e sistemai il quaderno sul banco. Sentendomi osservati mi voltai verso Lou che mi fissava.
- Sei tutta rossa- osservò toccandomi una guancia. Voltai il viso verso sinistra, in modo che non mi potesse vedere
- Fa caldo- mi giustificai - C'è troppo sole oggi e ...-
- Marty, ti ricordo che è inizio Ottobre. E stà piovendo.- mi fece notare indicando una finestra da cui si vedeva chiaramente il diluvio univerale venir giù dal cielo nero.
Mugugnai qualcosa di incomprensibile pure a me ... quel giorno era davvero una giornata di merda, oh! la mia buona stella, se mai ne avvessi una, deve essere partita quella mattina per le Hawaii, lasciandomi sola con la mia sfiga da adolescente incapace ... fantastico direi.

Le ultime due ore le passai a sonnecchiare sul mio banco mentre Harry, seduto davanti a me, mi copriva rimanendo ritto sulla sedia.

Una gomitata di Louis mi fece svegliare, mugugnai una protesta massaggiandomi gli occhi socchiusi. Lui mi fece un gesto indicandomi le sue gambe. Mi sporsi e osservai il biglietto appoggiato sulle sue gambe.

"Centra il professore nuovo vero?"

lo fissai sconvolta, negando con la testa con un po' troppa enfasi per far si che mi credesse, e ciò era dimostrato da sopracciglio arcuato e dalla faccia a meme.

Scrisse velocemente qualcos'altro su un bigliettino e lo appoggiò di nuovo sulle sue gambe. Cercai di decifrare la sua scrittura a gallina zoppa strizzando gli occhi e sporgendomi di più verso il bigliettino
- Ma che cosa cazz ...-
- Signorina Styles? Mi spiega perchè stà osservando il pacco di Tomlinson?- gracchiò la prof di storia. Mi raddrizzai di colpo mentre il rossore mi colava sulle guance, spargendosi su tutta la faccia
- No! No, cioé, non lo stavo mica guardando ... mi, mieracadutalagommael'hopresa!- aggiunsi velocemente, senza prendere fiato o staccare le parole tra loro. Cercai la gomma nell?'astuccio per mostrarla e rafforzare il mio alibi ma ricordai con terrore di averla dimenticata a casa ... porca puttana.
- STYLES! LIBRETTO!- gracchiò come una gallina a cui stavano tirando il collo. Mi alzai e le portai il libretto mentre l'intera classe ridacchiava sottovoce.
Tornai al mio posto pestando i piedi e sedendomi pesantemente al mio posto.
- Cazzo. La sfiga mi avvolge come stìì cazzo di jeans!- sbottai sbattendo la testa sul banco ... non era giornata. Lo sapevo, lo sapevo a prescindere dal fatto che era Lunedìì e che ieri ho scoperto di dover sedurre il mio professore di Letteratura.


ANGOLO DELLA RICCIA AUTRICE
Ma Buongiorno, buon pomeriggio o buonasera a tutti i lettori che stanno leggendo e seguendo questa minchiata di dimensioni colossali che scrivo nei momenti di sclero totale! Questo è stato un lungo parto ma lo scritto in quasi due ore quindi va bene. Avevo così tante idee che mi son detta "Oggi aggiorno". La missione di conquistare Horan è cominciata ma non in questo capitolo dove il loro primo approccio avviene durante la ricreazione (amo la ricreazione :D ). Louis se le prende ma ehi, ha cacciato la nostra povera protagonista in mezzo i guai! ( Ma non doveva togliermi le carote! nd Louis in lacrime) Lo so, ma la prossima volta impari a fare obblighi più fattibili (Ma ero ubriaco! nd Louis) oh, bhé. C'est la vie, ragazzo mio! Comunque. Il titolo lasciatelo stare perchéè ci ho messo più tempo per trovarlo che scrivere tutto il resto. Quindi, il capitolo si incentra prevalentemente su Marty ma già dal prossimo anche l'allegra combriccola diventeràà ufficialmente parte integrante della storia. 
Prima di sparire a farmi una doccia perchè qua fa un caldo che a momenti mi sciolgo, ringrazio le meravigliose persone che hanno recensito e anche i lettori silenziosi che sono tantissimi. Anche da parte di tutto lo staff della storia e dal vice-direttore Vomitino. Spero vi piaccia anche questo capitolo e spero lo troviate divertente. Provvederò a correggere eventuali errori in seguito ma siete liberi di farmeli notare. Vi voglio bene. Baci, abbracci e ricordatevi di mettere prima la monetina nel distributore e poi pigiare il bottone ;)
Directioner DB1D <3 
  
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