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Autore: Berry Depp    14/08/2014    2 recensioni
"È così che funziona, pensi alla morosa, alla casa, eccetera, e sei morto. Quindi dammi retta, mister, pensa solo a ciò che vuoi veramente: farla finita con quei bastardi che stanno nascosti là dietro come conigli eunuchi, così puoi tornare a casuccia. Semplice, non trovi?"
Quella che prima era una semplice rivolta a Shamar si è trasformata in una vera e propria guerra mondiale su Mobius. Tutti voglio aggiudicarsi lo Smeraldo Gigante per poter conquistare l'intero pianeta. Un tempo un po' indeterminato, visto che ci sono ancora le carrozze, ma le armi sono all'avanguardia.
Qualcosa venutami in mente oggi pomeriggio e che ho subito sviluppato, la considero più una sfida contro me stessa, per mettermi alla prova, credo sarà la cosa più grande che abbia fatto finora, con i suoi (non calcolati, solo immaginati) 30 capitoli. Spetterà a voi dire cosa ne pensate ;)
[Sonic x Amy] [Silver x Blaze] [Shadow x Maria] [Knuckles x Rouge] [Vector x Vanilla] [Jet x Wave]
Genere: Comico, Guerra, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Quella mattina faceva più freddo del solito, nonostante la primavera fosse ormai agli sgoccioli. Mar si svegliò prima di Manic, con cui aveva dormito sotto le stesse coperte, e si diresse nel tendone dove suo fratello era stato portato dopo essere stato curato.
Era seduto sul suo letto con le spalle poggiate al muro e sfogliava un libro tascabile.
  -Ciao, Kemo- lo apostrofò lei a bassa voce per non svegliare il resto degli infortunati.
Lui alzò lo sguardo dal suo libro a fatica, interessato al continuo, e quando la vide sorrise.
  -Mar- mormorò.
  -Come ti senti?
  -Beh, vediamo. Un robot mi ha seguito per tutto il bosco mentre tenevo Torelay imbraccio, un razzo mi è esploso quasi addosso, ho scottature di terzo grado sul collo e sulle spalle e la mia felpa preferita è andata distrutta. Bene, grazie per l’interessamento.
Mar sorrise e gli getto le braccia al collo, stringendolo in un abbraccio spaccaossa.
  -Mar! Mar, brucio!- si lamentò lui.
  -Oh, scusa, hai ragione. Senti, Kem, ora devo andare, ma tornerò appena posso, va bene?
Avevano troppe cosa da dirsi. Perché lui e Torelay erano arrivati fin lì, come mai i due fratelli non erano riusciti a contattarsi telepaticamente come sempre...
Il riccio annuì, ormai persosi nel labirinto di parole del suo libro, e Mar poté andare all’appuntamento.
 
Tutti i componenti del terzo squadrone, compresi Tails e Charmy, si ritrovarono in una trincea abbandonata, per parlare sul da farsi.
  -Bene- iniziò Sonic, le braccia ancora ingessate – Qual è il piano?
Mar aprì la bocca per parlare, ma Manic la precedette: -Ho sentito Bass the Hedgefox e Mighty the Armadillo parlare tra di loro. A quanto pare anche Mighty è uno degli scagnozzi di Mephiles, perché dicevano che a Spagonia stanno molti di loro, di suoi uomini, sotto le falsi vesti di medici pronti a somministrare il liquido X- disse, con voce ferma e fredda –Il nostro compito, per ora, è scoprire ciò che possiamo riguardo i loro piani, come agiscono, di cosa si occupano e soprattutto come funziona il liquido X.
  -E come vuoi che ci riusciamo?- chiese Knuckles con le braccia conserte, lo sguardo serio fisso su di lui. 
  -Questo sarà il lavoro di Tails e Charmy. Dovranno infiltrarsi come sempre nel campo di Spagonia e scoprire quanto più possibile, riportandoci ogni particolare.
Silver si fece avanti. Aveva grosse occhiaie sotto gli occhi, ferite ancora non del tutto cicatrizzate su tutto il corpo e quando una folata di vento lo colpiva tremava come una foglia, stringendosi nel suo maglione azzurro.
  -Di solito proprio i soldati sono coloro che sanno meno- commentò l’argentato –Come pensi che i bambini possano scoprire qualcosa da loro?
  -Le voci girano, Silv- parlò Sonic al posto di Manic –E poi ci saranno spie di Mephiles anche lì da loro. Se ambisce a diventare un dittatore o che so io, ne avrà messe anche sotto i letti, se non nascoste nei bagni pubblici. In amore e in guerra tutto è lecito.
Manic annuì convinto.
  -Quindi, per prima cosa agiremo così- disse –Charmy e Tails si infiltreranno in trincea nemica cercando di carpire informazioni. Quando sapremo quello che ci serve potremo pensare a come comportarci.
  -Dovremo dire a Vector della nostra missione?- chiese Tails per Charmy, che sembrava abbastanza preoccupato, anche se cercava di non darlo a vedere.
  -Meglio di no- rispose Mar –Meno sa, più noi abbiamo libertà di azione. Potrebbe mettersi a fare domande e magari vorrà impedirci di agire raccontando tutto ai governi del mondo eccetera. Si creerebbe solo più casino e Mephiles potrebbe sfuggirci accorgendosi della confusione.
Il resto della squadrone annuì, consapevole del fatto che la riccia avesse ragione. Si salutarono e Manic disse a Tails e Charmy di farsi vedere lì quel pomeriggio, per iniziare la missione.
A dire la verità tutta quella storia preoccupava i bambini, che cercavano di non sembrare spaventati per convincere gli adulti che potevano farcela, ma non potevano di certo mentire a loro stessi.
  -Non devi preoccuparti, Charmy- lo rassicurò Tails quando si furono allontanati –Il nostro compito è solo quello di fare le spie.
  -Non so, Tails...- borbottò l’ape sconsolata –Ho come un cattivo presentimento...
 
Ora che Kem poteva finalmente alzarsi dal suo letto, posò il libro appena finito sul comodino e andò a cercare Torelay. Non l’aveva più vista da quando era svenuto e sperava che quando l’avevano portato in infermeria avessero trovato pure lei. Uscì dal piccolo tendone mezzo vuoto con indosso solo i pantaloni marroni e si diresse al resto dei tendoni. Dopo aver sbirciato in alcuni di questi, trovò finalmente la sua amica. Dormicchiava con un’espressione serena in volto e questo lo rassicurò. Si avvicinò piano per non svegliarla e rimase a guardarla per un po’. Quando avrebbe rivisto sua sorella le avrebbe spiegato perché erano là: la casa di Kem era stata distrutta durante un bombardamento mentre lui era a casa di Torelay e una volta tornato e scoperta la tragedia, decise di andare a cercare sua sorella e la sua amica aveva deciso di accompagnarlo. Non aveva idea del perché non riuscisse a sentire Mar telepaticamente come spesso succedeva, per questo non l’aveva trovata subito come invece sarebbe successo se avesse potuto chiederglielo direttamente. Sapeva che c’era qualcosa che non andava, ultimamente, lo sentiva. Ma ora non gli sembrava il momento di pensarci, anche perché Torelay aveva cominciato ad aprire gli occhi e a sorridergli debolmente.
 
Dal campo nemico si vedevano innalzarsi al cielo densi fumi grigi che, rovinando il paesaggio ancor più di quanto non lo fosse già, rendevano l’atmosfera più pesante.
L’aria puzzava di fumo e il sole non sembrava voler tramontare nonostante fossero le cinque e mezza di un fresco pomeriggio d’autunno.
Tutti i componenti del terzo squadrone, tranne Vector, erano riuniti ad aspettare il momento giusto per mandare nelle trincee di Spagonia Charmy e Tails.
  -Siete proprio sicuri di volerli mandare senza dire niente a nessuno?- Chiese Silver, che durante la giornata era stato in infermeria per le ultime cure. Stava già meglio –Se dovesse accadere qualcosa, come potremmo spiegare che Tails e Charmy non sono...- ma venne interrotto da Shadow che, più cupo del solito, lo precedette: -Tu vedi di non buttarcela, la sfiga.
  -Ragazzi, siete pronti?- chiese Sonic ai due bambini. Questi annuirono poco convinti, anche loro temevano che potesse succedere qualcosa come diceva Silver. Allora Sonic si inginocchiò e mise una mano sulla spalla di ciascuno –Ascoltate. Siete due ragazzini molto coraggiosi, avete già fatto cose del genere milioni, se non miliardi di volte, sapete cosa dovete fare, sapete riuscire a non farvi vedere, siete veloci e intelligenti. Non può succedervi nulla, chiaro?
Allora Tails e Charmy annuirono un tantino più convinti e Sonic sorrise, per quanto la tristezza che gli pervadeva ancora il cuore dopo l’accaduto del giorno prima glielo permettesse.
  -Bravi- disse –Ora state pronti, Mar vi teletrasporterà direttamente sul posto.
Il volpino e l’ape si stavano dirigendo verso Mar, che li aspettava in un angolo di trincea, quando Sonic fermò Tails per la spalla e lo fece tornare indietro.
  -Cosa c’è, ancora, capitano?- chiese il volpino.
  -Ti voglio bene, Tails- disse il blu a bassa voce –Vedrai che ci riuscite. In ogni caso Mar è sempre pronta ad aprire un portale per farvi tornare indietro. Tornerete indietro, non devi preoccuparti. E ti porterò a casa con me. Te lo prometto.
La volpe sorrise leggermente ed annuì, per poi abbracciare Sonic che lo strinse tra le braccia ancora ingessate.
  -Pronti, avventurieri?- chiese Mar mettendo le mani davanti a sé. Quando i bambini annuirono, allargò le braccia con un colpo secco e il portale verdeazzurro si aprì.
  -Andiamo!- esclamò Tails, che entrò nel portale seguito da Charmy.
 

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Cabina del Capitano:
Ma shalve (?), come va, tutto bene? Io per niente, proprio oggi pomeriggio mi sono svegliata dopo un pisolino con la febbre e quindi la notte di Ferragosto me la passo a casuccia invece di fare il bagno di mezzanotte in piscina con tutti i miei amici :'(
Se ci sono errori nel capitolo chiedo venia, ma il mal di testa non mi permette di leggere troppo, già è qualcosa che sto pubblicando, stando davanti al computer. A proposito, visto che ce l'ho fatta? Era da un po' che ero ferma a questo capitolo perchè non mi veniva proprio di continuarlo, ma proprio stamattina mi sono svegliata (alle 11 ù-ù) e ho cominciato a scrivere. Spero sia decente quanto basta. 
Fatevi sentire, mi raccomando!
Don't touch the cinnamon!
BD
  
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