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Autore: _Lullaby99_    14/08/2014    1 recensioni
Raccolta di One shot a tema variabile che vedrà i nostri eroi alle prese con vari AU ( ma anche no xD ).
La prima cosuccia che riesco a pubblicare in questo sito, non mi aspetto gran che, ma tentar non nuoce. ^.*
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Piccole vittorie scolastiche
AU: School!AU
Personaggi: Jack Frost, Rapunzel, Merida, Hiccup
Parings: Nessuno
Rating: Verde
N.A.: E rieccomi qui, alla vigilia di Ferragosto, a postare un'altra one shot. ^^ Che dire, uno School!AU ci voleva, tanto per catapultare i nostri amati quattro in un luogo che noi tutti odiamo almeno un po': LA SCUOLA. E' stato abbastanza complicato da scrivere, non tanto per i protagonisti, ma più per le comparse che ho aggiunto xD Ho fatto una specie di Casting tra i personaggi Disney e Non ed è stato ... molto molto difficile. Ma, alla fine, dovrebbe essere venuto fuori un qualcosa di leggibile, spero xD Mi sono divertita molto ad immaginarmeli a scuola a combinare pasticci e spero di divertire anche voi ^.* E adesso basta annoiarvi come di mio solito. Buona lettura! =)


 

A Jack la scuola non piaceva e questo era risaputo. Ma, quella mattina, la loro insopportabile professoressa di storia non si era trattenuta dall’assegnare tante, troppe per i suoi gusti, pagine da studiare di storia sui popoli scandinavi, i vichinghi, o, come a lui piaceva chiamarli, brutti ceffi che indossavano strani copri capi.
Quella stessa mattina avevano deciso di alleggerire la pena incontrandosi per un sano pomeriggio di studio. Hiccup aveva pensato fin da subito che non sarebbero riusciti a produrre nulla di buono in quelle ore, specialmente se fossero andati a casa di Merida, caotica e rumorosa come la ragazza che ci viveva dentro ma, alla fine, aveva accettato. 
Così, si ritrovavano tutti e quattro lì, alle ore 16,37 in punto, davanti ai loro libri di storia poggiati accuratamente sulla scrivania della padrona di casa, aperti esattamente alla pagina 157. Titolo? Breve storia dei popoli Scandinavi, peccato che quel capitolo fosse lungo almeno venti pagine. 

-    Cominciamo? – spezzò il silenzio Hiccup 

La rossa annuì, pronta a cominciare. Era certa che la professoressa Tremaine* l’avrebbe interrogata la mattina seguente dato che l’aveva puntata da tempo. 
Infatti, durante le lezioni, la professoressa non faceva altro che fissarla con i suoi spaventosi occhi verdi, ammonirla quando lanciava qualche bigliettino a Rapunzel e, la cosa peggiore, interrogarla ogni volta che le andava di mettere un brutto voto. 
Come se tutto questo non bastasse, la ragazza non si poteva permettere un altro votaccio o sua madre l’avrebbe prima fucilata, poi impedito di continuare a far parte della squadra femminile di calcio della scuola. 

-    Capitolo 1. – esordì cercando di concentrarsi il più che poteva - Per "Germani settentrionali" indichiamo convenzionalmente le popolazioni che abitavano anticamente la penisola scandinava.

-    E fin qui ci siamo. – dichiarò Jack mentre portava le braccia dietro alla nuca e poggiava i piedi sulla scrivania già troppo disordinata della padrona di casa. 

-    Metti a posto i tuoi piedacci, Overland*! – lo ammonì poi lei, spingendolo e costringendolo a destarsi dalla posizione comoda che aveva appena assunto

-    Scusami, principessina! - 

Il lentigginoso sbuffò. Con Jack e Merida andava a finire sempre così. A Rapunzel però non sembrava importare molto, continuava a disegnare dei piccoli soli sul lato destro della pagina, completamente disinteressata alla storia dei vichinghi e ai bisticci dei suoi amici.

-    Tutto bene, Punzie? – chiese così Hiccup per far focalizzare l’attenzione di tutti sulla ragazza e cessare i litigi

-    Si, certo. Solo che ... dovremmo sbrigarci. Mamma mi rivuole a casa entro le 19,00. –

-    Così presto? - domandò Merida con voce triste - Pensavo l’avessi convinta a farti restare a dormire da me... – 

-    Mi dispiace, Mer, è già molto che io sia qui in questo momento. –

Hiccup aveva da sempre pensato di avere l’esclusiva sui genitori peggiori del mondo ma di certo la mamma ultraprotettiva di Rapunzel non era da mettere a paragone con suo padre. Stoik poteva sembrare duro e autoritario ma almeno lasciava al figlio la libertà di uscire e di incontrare i suoi amici quando voleva.

-    Tua madre esagera. – sbuffò poi Jack – Non capisco, ha paura che ti divoriamo viva e lasciamo le tue ossa sotto al letto di Merida? –

I quattro risero. Era disgustoso e allo stesso tempo comico immaginare una scena simile. 

-    Io credo che abbia paura che siano i miei fratelli a mangiarla. L’ultima volta, quando è venuta a prendere Punzie a casa mia, ha fatto una faccia disgustata dopo aver visto quei tre piccoli mostriciattoli divorare un intero vassoio di pasticcini nel giro di trenta secondi! – 

Altre risate riempirono la stanza della rossa fino a quando Hiccup, guardando l’orario, non si rese conto del tempo prezioso che stavano perdendo.

-    Dobbiamo lavorare. – 

Ci teneva a studiare per bene quel capitolo. Non per aggiungere un ennesimo buon voto alla sua collezione, più che altro perché gli interessava molto il periodo in cui erano vissuti i vichinghi, forse perché in parte discendeva da questi, come suo padre teneva a specificare durante ogni singola ora della giornata in cui si trovavano, per sbaglio, nella stessa stanza. 

-    Hic, davvero non ti rendi conto che dobbiamo fare qualcosa per far cambiare idea alla madre di Punzie? – dichiarò strepitando Jack mentre si alzava dalla sedia 

-    Già, al diavolo la storia! – acconsentì Merida con altrettanta enfasi

Hiccup li guardò, sbalordito e alquanto seccato dalla scena a cui stava assistendo. 

-    Perfetto, non siete mai d’accordo su qualcosa e proprio su questo dovevate esserlo...  – rispose poi sarcasticamente

-    Allora, ecco il mio piano. –

-    Jack ... non ce n’è bisogno ... – cercò di dire Rapunzel ma fu messa a tacere dal ragazzo 

-    Allora, se Merida comincia a prendere bei voti, io la smetto di cacciarmi nei guai con i miei scherzi ai professori e Hiccup ... beh, la smette di parlare con quel suo gatto ... tua madre cambierà idea e vorrà che tu stia sempre con noi! –

-    Ehi, anche Merida parla con il suo cane Angus! – affermò il moro alzandosi anche lui dalla sedia

-    Ma per me è diverso, sono una giocatrice di calcio, nessuno mi trova strana, Hic. – 

Poi, anche la biondina si alzò in piedi, più autoritaria che mai, ed esclamò a gran voce:

-    BASTA! –

Gli altri tre abbassarono il capo rendendosi conto del loro errore. Avrebbero dovuto studiare e invece continuavano a litigare per ragioni assurde. 

-    Voi non dovete cambiare, siete perfetti così per me! E dovremmo studiare! –

-    Già, o tu cara Merida, prenderai un altro brutto voto domattina. – concluse la frase Hiccup accompagnando la rossa alla scrivania

Finito di formulare piani rivoluzionari, Jack si riposizionò sulla sua sedia, alquanto scomoda stavolta. 

-    L’hai cambiata! – urlò contro la rossa che aveva appena ricominciato a leggere il paragrafo di storia

-    Andiamo, Jack ... – sbuffò nuovamente il moro 

-    Si, l’ho cambiata, così che tu non possa stravaccarti! Sei qui per studiare! – 

-    Appunto, e non lo stiamo facendo ... –

-    Sta zitto, Hic! – gli urlarono poi contro in coro, arrabbiati

Rapunzel non riuscì a trattenere le risate. Vedere Jack e Merida punzecchiarsi mentre Hiccup cercava di fermarli era una scena così comica che si meritava un posto nella sua raccolta di disegni. 
Mentre la biondina si destreggiava tra matite e gomme per cancellare, i bisticci tra Merida e Jack stavano facendo scoppiare la testa al povero Hiccup. Ormai andavano avanti da circa un’ora, solo l’arrivo dei pasticcini preparati dalla signora Dun Broch li aveva fatti smettere per qualche minuto. 

-    Basta, vi prego! – esclamò mentre lasciava cadere il capo sul libro di storia, sfinito – Punzie, perché non li dici anche tu di smetterla?! –

Quest’ultima però continuava a disegnare, così assorta nel suo lavoro da non sentire le parole del migliore amico.

-    Punzie? – insistette

-    Eh? Ah si. – alzò lo sguardo questa, tornando alla realtà - Beh, non dico nulla perché... mi hanno ispirata! –

-    Certo, questo è un complotto per farmi diventare matto... –

Rapunzel sorrise. Le dispiaceva per Hiccup ma nella storia era stato da sempre molto portato, come lo era in tutte le materie, e se la sarebbe cavata benissimo lo stesso il giorno dopo. Per Merida e Jack non si poteva dire lo stesso, ma aveva già un’idea per sistemare le cose.

***

-    Allora, signorina Dun Broch, vuole proferire si o no? – la voce grave della professoressa Tremaine riecheggiava nella piccola classe, facendo sentire Merida ancora più triste e sola.

Era tutta colpa di Jack se si ritrovava impreparata. Rispetto alle altre volte, però, c’era una sola differenza: non aveva scampo. Un altro brutto voto sarebbe risultato fatale. 
Il capitano della squadra di calcio, Eep Croods, le stava puntando i suoi occhi verdi addosso, piuttosto irritata. Qualche giorno prima, dopo gli allenamenti, le aveva detto che aveva talento e che, se avesse avuto voti sufficienti in tutte le materie, avrebbe ottenuto un posto fisso in squadra. Per partecipare alle attività sportive infatti bisognava avere una media quantomeno mediocre, cosa che a Merida mancava sicuramente. 

-    Si, ecco ... Questi popoli vivevano ... ohm ... –

-    Ha studiato si o no? – 

Ed eccoli lì, quegli occhioni verdi terrificanti analizzarla da dentro a fuori. Merida si sentiva una specie di cavia ogni volta che succedeva, sembrava come se riuscisse a scoprire ogni più piccolo segreto nascosto nell’animo dei suoi alunni, anche quello più complicato da scovare, solo guardandoli. 

-    Io... ecco ... –

-    La signorina Dun Broch è giustificata! – la voce di Rapunzel suonò come un’ancora di salvezza alle orecchie della terrorizzata Merida

-    Davvero lo sono? – 

-    Certo! – confermò la ragazza mentre si alzava dal suo posto e si avvicinava alla cattedra dell’insegnante con un disegno in mano – Questa è la sua giustifica! – 

Poggiò il foglio sulla cattedra mentre il resto della classe la osservava attonita. Merida dubitava che quel foglietto potesse aiutarla, ma lasciò che l’amica provasse a salvare la situazione, infondo, non aveva altra scelta.

-    Cosa significa questo, signorina Corona? – domandò irritata la signora Tremaine mentre indicava il disegno della biondina

-    Ieri, io, il signor Haddock ed il signor Overland siamo stati invitati a studiare a casa della signorina Dun Broch e non è andato tutto per il meglio, come vede. – rispose cordialmente mentre alludeva al foglio di carta posato sulla cattedra

La professoressa Tremaine storse gli occhi. Merida aveva paura che potesse mettere a Rapunzel la sua prima nota di demerito e non poteva permetterlo.

-    Punz... la signorina Corona stava solo cercando di dirle che ... – provò a dire ma non le passava nulla di sensato per la testa.

Che un orso di passaggio aveva rubato i loro libri per acculturarsi? Che ... il suo cane Angus li aveva mangiati? O, cosa più credibile, che i suoi tre fratelli li avevano mangiati!
Cercò gli sguardi degli altri due amici, desiderosa di un aiuto che non tardò ad arrivare.

-    Che... che ... non abbiamo potuto studiare tutti e quattro. – continuò la frase Jack alzandosi in piedi

-    E quindi cosa volete dalla mia povera anima?! – continuò a chiedere più indignata che mai l’insegnante mentre preparava la penna a scrivere una nota di demerito sul registro 

-    Vogliamo che ... se proprio deve mettere un brutto voto a Merida, cioè volevo dire alla signorina Dun Broch, allora deve metterlo anche a noi! – concluse soddisfatto Hiccup mentre tutta la classe lo osservava sbigottita, compresi i suoi amici.

La rossa non riusciva a credere ai suoi occhi. Davvero voleva rinunciare alla sua fantastica media per aiutare lei che era una scansafatiche?
Rapunzel intanto sorrise, annuendo soddisfatta, mentre Merida pensava a quanto fossero fantastici i suoi amici. Stavano rischiando il tutto per tutto pur di salvarla.  

-    Basta, sono stanca di voi insopportabili ragazzini! – si sfogò l’insegnante mentre faceva volare la sua amata penna a sfera in preda alla frustrazione.

Hiccup si aspettava una giornata in detenzione o, peggio, qualche giorno di sospensione per tutti e quattro. La professoressa Tremaine invece si alzò dalla sedia e trasse un respiro profondo. Un Gambedipesce terrorizzato le porse la penna che poco prima le era sfuggita di mano, tremando. La Tremaine la prese e la poggiò sulla cattedra. Questo gesto fece rassicurare Merida: niente note di demerito.

-    Non metterò nessuno voto negativo, né alla signorina Dun Broch e né a voi altri. – disse con voce seria 

In un primo momento i quattro non erano riusciti a comprendere a pieno le parole della professoressa che aveva usato un tono così serio da sembrare che avesse appena impartito una punizione terribile che le loro giovani anime avrebbero dovuto scontare. Solo in seguito compresero il senso della frase meravigliosa che l’insegnate aveva pronunciato e, di rimando, esclamarono in coro un vittorioso Si. Si guadagnarono un applauso sentito da parte di tutta la classe che però venne subito arrestato dalla mano eloquente della professoressa. Nonostante la piccola vittoria, continuavano ad essere terrorizzati da quell’essere inquietante.

-    MA – si fermò per far risaltare quella parola tanto temuta da ogni alunno che si rispetti – oggi pomeriggio aiuterete i custodi a pulire TUTTE le classi della scuola, dalla prima fino all’ultima! – 

Era una punizione crudele, eppure ai quattro ragazzi sembrava meno peggio di un ennesimo brutto voto di Merida. 
Quando la Tremaine uscì dall’aula quello stesso giorno, il resto degli alunni della classe si strinse attorno a Jack, Merida, Hiccup e Rapunzel, acclamandoli per il loro coraggio. Erano riusciti a fregare, in un certo senso, la professoressa più temuta dell’istituto e Merida si era sentita così fiera dell’avere degli amici speciali come i suoi.

 


*Tremaine: Ebbene si, la matrigna di Cenerentola la vedevo troppo bene come professoressa inquietante di storia. Sarà che cercavo un personaggio che mettesse ansia ... e a me quella donna l'ha sempre messa fin da quando portavo i pannolini! ^^" xD
*Overland: Visto che ci troviamo di fronte ad una specie di Modern!AU, Jack è umano, non un guardiano, per ciò ... ecco la spiegazione xD

 

  
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