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Autore: ma_rya76    15/08/2014    0 recensioni
[Artisti musicali, attori e doppiatori]
Il giovane.Yamashita Tomohisa ultimo erede di una famiglia giapponese dove seguire le orme degli avi è questione di onore viene mandato a Londra in una delle più prestigiose scuole per maggiordomi. All'esame si classifica con il massimo dei voti. Ora è il momento di tornare e cercare lavoro ma quando fa il colloquio scopre che cercano una cameriera. Disperato perchè non vuole assolutamente ammettere l'errore di essere tornato in patri senza permesso della famiglia si inventerà qualcosa per ottenere ad ogni costo quel lavoro,ma non tiene conto di un particolare che gli causerà diverse difficoltà. È così che ha inizio l'avventura del giovane chiamato anche Yamapy il cui volto del cantante/attore giapponese con medesimo nome mi ha ispirata. Spero di avervi incuriosito abbastanza e che seguirete insieme a me le avventure del nostro mancato maggiordomo
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Il vecchio maggiordomo sospira e scuote la testa rammaricato, da le direttive per la notte al personale e poi si rivolge a Yamapi,che intanto era rimasto fermo in un angolo,senza sapere bene cosa fare. -"Anche se non le è stata presentata, la prego di prendersi buona cura della nostra signora." Con quelle parole si congeda e il ragazzo sempre più sconcertato dalla strana situazione va a rinchiudersi in camera sua. "Domani sarà una giornata pesante" pensa,poi gli viene in mente la giovane padrona. "Poveretta sembrava un esiliata." Stanco della lunga giornata,poco dopo si mette a letto e prova a dormire, ma non passa neppure mezz'ora e riapre gli occhi di scatto. Si mette a sedere in mezzo al letto e tende l'orecchio. E si, ha sentito bene, è stato svegliato dal triste e disperato pianto della sua padrona. È indeciso se andare a disturbare e chiedere se stia bene o lasciarla sfogare. Ma si ricorda delle parole del suo superiore. "si prenda buona cura" così decide di agire. Decide di andare in cucina a preparare del latte al cioccolato, quello è sempre un toccasana per quando si è giù. Almeno a lui faceva quell'effetto. Poggia la tazza su un vassoio e ci mette vicino anche qualche biscotto,poi risale le scale e va a bussare alla porta dell'infelice ragazza. -" My lady sta bene?" Chiede...nella stanza cala il silenzio,così continua. "Non voglio disturbarla, ma dopo il lungo viaggio ho pensato avrebbe gradito un buon bicchiere di latte caldo...ho anche i biscotti." Aggiunge incerto. Ancora non riceve risposta,sta di nuovo per parlare,quando la porta si spalanca. "Entra!" Si sente dire. Chiede permesso e avanza nella grande stanza, la luce bassa impedisce di vedere bene, ma comunque si intuisce che è veramente uno spazio immenso. La signorina ancora vestita come quando è arrivata, ma scalza, è tornata a raggomitolarsi sulla poltrona dove stava un attimo prima. Lui/lei si avvicina con il vassoio in mano e con fare sicuro le porge la grande tazza. "Lo dovrebbe bere mentre è ancora caldo." Dice gentilmente. -"Tu sei?" Chiede la ragazza alzando lo sguardo e afferrando la tazza. -"Yamashita Tomohisa per servirla, my lady!" La giovane donna accenna un lieve sorriso. -"Spero per te,che tu abbia messo cacao a sufficienza." -"Naturalmente! " risponde lui/lei con mezzo inchino. Lei sorseggia il suo latte e Yamapi attende in silenzio. -"Quindi tu saresti la mia babysitter?" -"Prego?" Chiede confuso il ragazzo. -"Non ti hanno assegnato a me con il compito di riportare tutto quello che faccio e dico ai superiori e riparare ai miei errori?" Chiede ancora lei. -"Con tutto il rispetto, veramente immaginavo che sarei diventata la dama di compagnia di qualche anziana donnina." Risponde Yamapi. Una risata scoppia nella stanza. -"Ma davvero?" Chiede lei poco convinta. -"È così my...." la mano alzata di lei lo zittisce. -"Va bene, se è veramente come dici,segui poche regole e potrai avere la mia fiducia....Per prima cosa non ti permettere di dire a Rupert che mi hai sentita piangere. Ne a lui, ne a nessun altro di qui. Secondo,segui le mie direttive, quello che faccio o ti chiedo di fare deve restare una cosa tra me e te. Infine, la cosa più importante, abolisci quel my lady, almeno quando siamo sole non voglio che mi chiami in quel modo,lo detesto!" -"Come vuole che la chiami?" Chiede. -"Mi chiamo Elisabeth Gaya, tu chiamami solo Gaya,era il nome di mia madre." Spiega lei. -"Come dice? Dovrei chiamarla per nome, senza alcun onorifico? Mi dispiace ma potrei essere licenziata per questo." Dive contrariato Yamapi. -"Ti comunico, che anche se altri ti hanno assunta, sono l'unica che può licenziati,dato che sarai la mia persona di fiducia." Lo guarda storto. "O dobbiamo evitate di iniziare questo rapporto lavorativo?" Chiede ancora. -"Ho capito!" Esclama abbassando umilmente il capo. -"Ho capito?" -"Come desidera Gaya-sama. ...così potrebbe andare?" Chiede incerto. Lei sorride. -"Un'altra cosa...spero che il tuo latte e cacao sia sempre così delizioso." -"Come lei desidera!" La signora,più rilassata finisce di bere il latte e mangia anche qualche biscotto. -"Ora puoi anche andare." Congeda Yamapi e sta per salire sul letto. -"Dove crede di andare in quel modo?" Chiede lui. -"A dormire!" Risponde lei sorpresa. -"Non se ne parla proprio, non può coricarsi senza prima essersi struccata." La rimprovera, poi la spinge in bagno e la costringe a togliere il trucco, infine le da la buonanotte e ritorna in camera sua. "Aaaah...finalmente posso dormire...che strana ragazza." Pensa prima di chiudere gli occhi.
  
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