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Autore: TwoLittleDeathbats    15/08/2014    2 recensioni
"Carpe Diem". Cogliere l'attimo, è quello che hanno sempre imparato a fare Alexandra e Alexia, sorelle e migliori amiche, con un unico sogno: rinascere, cambiare vita. Fuggire da quella realtà che era ormai diventata così stretta e insopportabile, una realtà fatta di drammi familiari, violenza, droga e sofferenza.
"Tu mi hai cambiata, mi hai fatto capire che non esistono solo l’alcool e la droga a questo mondo, che ci sono molte persone al mio fianco che a me tengono. Credo di essermi innamorata di te, del tuo sguardo, del tuo bellissimo sorriso e delle tue fossette. Del tuo fisico mozzafiato, del tuo essere così affettuoso e sexy allo stesso tempo. Sei una delle persone migliori che io conosca e per questo ti ringrazio" - Tratto dal capitolo 7
Questa è la nostra prima fanfiction, speriamo vi piaccia! Ricordatevi di farci sapere cosa ne pensate nelle recensioni, ciao belli :3
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Johnny Christ, Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Cap. 20: “Miles away from those I love”

 

Alexandra’s pov

Mi sveglio dolorante in un letto che non è il mio e soprattutto vicino ad un uomo che decisamente non è il mio! Non ricordo molto della serata ma, a giudicare dalla forte emicrania che mi ha svegliato e che non sembra aver intenzione di abbandonare le mie povere tempie, deduco di aver bevuto un po’ troppo. Un leggero dolore al polso mi porta a spostare l’attenzione su quello che sembra essere un livido violaceo e orrendamente grande.
“Merda!” dico sussurrando per non svegliare Brian.“Hey buongiorno. Come ti senti?”
“Starei meglio se solo sapessi come cazzo mi sono fatta questo livido e se questo fottuto mal di testa mi lasciasse un po’ di tregua!” ribatto innervosita.
Mi giro verso di lui e noto come la sua espressione sia diventata fredda, quasi spaventata.
“Alex” mi dice deglutendo “Tu veramente non ti ricordi nulla della serata vero?”
Oh no, non posso averlo fatto.
“Brian. Che cos’ho fatto?” dico con un filo di voce, disgustata talmente da me stessa che non ho nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia.
“Stai tranquilla. Non piangere, non è successo nulla tra di noi se è questo che ti preoccupa. Ieri hai picchiato Johnny e siccome eri ubriaca ti ho strattonato via da lui ed è in quel momento che devo averti lasciato quel livido. Scusami tanto” mi dice con un tono non molto convincente ma che riesce tuttavia a tranquillizzarmi un pochino.
“Ne sei sicuro?”
“Sicurissimo. Dai, adesso vestiti così andiamo a vedere se gli altri sono già in piedi” risponde abbozzando un sorriso dolce.
“Ma..come ci sono finita io qui?” domando imbarazzata.
“Dopo aver vomitato sei svenuta quindi ti ho portato qui”
Mi alzo a fatica e racimolo le mie cose, poi, dopo essermi rivestita, andiamo insieme nel salone dove tutti stanno dormendo nei posti più impensabili. Guardo Matt mentre dorme sul divano e tiro un sospiro di sollievo, per un attimo ho pensato che fosse tutto finito, che come sempre fossi riuscita a rovinare ogni cosa bella della mia vita.
“Cominciamo a sistemare dai, così quando si svegliano trovano tutto in ordine e voi potete tranquillamente partire per l’Italia” Me ne ero completamente dimenticata! Il volo è alle quattro di questo pomeriggio e non ho nemmeno avuto modo di stare un po’ da sola con Matt. In meno di un’ora riusciamo a sistemare tutto il salone così torniamo in camera e ci sdraiamo sul letto, aspettando che gli altri si sveglino.
“Ah parlando di ieri sera, hai ridotto male Christ!”
“Ne sono felice. Quel bastardo se lo merita” ribatto acida.
“Ma ha tradito veramente Lexi? Io non ci credo”
“Mia sorella ha trovato le mutande di Lacey in camera di Johnny e poi l’ha vista uscire dal suo bagno”
“Sei sicura che sia successo qualcosa tra quei due?” mi domanda con un tono strano.
“Brian. È successo e lui ne pagherà le conseguenze”
Qualcuno bussa alla porta così Brian si alza e fa entrare Matt.
“Ma buongiorno principino” gli dico ironicamente.
“Mi sento la testa scoppiare. Avete pulito tutto voi?” domanda avvicinandosi al letto e sedendosi in parte a me.
“Già. Ci hai dato da fare con l’alcool eh?”
“Giuro che non berrò più in vita mia. Come cazzo te lo sei fatto quel livido?!”
“Ah..ieri sera, come dire..devo aver picchiato Johnny mentre ero ubriaca e probabilmente me lo sono fatta cadendo” dico cercando di non mettere in mezzo Brian che mi guarda con aria sollevata e mima con le labbra un ‘grazie’.
“Ce la vedremo noi con lui. Ci dovrà delle spiegazioni, voi pensate a godervi queste due settimane con i vostri parenti in Italia”
“Non vedo l’ora di rivedere tutti i miei amici e i miei zii”
“E i tuoi genitori? Non me ne hai mai parlato però avrei piacere di conoscerli”
“Vedremo” rispondo cercando di mascherare con un sorriso il mio rancore e la mia tristezza nel sentire quelle parole.
“Andiamo a svegliare gli altri?” domanda Brian cercando di distrarre entrambi da questa discussione.
Ci alziamo e andiamo a svegliare ‘gentilmente’ tutte le spugnette dormienti ammassate in sala. Mentre sveglio mia sorella noto Johnny in un angolo: ha il labbro graffiato e alcuni ematomi scuri sul volto. Devo essere stata un po’ cattiva ieri sera ma non riesco a sentirmi in colpa, anzi provo una sensazione quasi positiva nel vederlo dolorante e segnato.
Ci scambiamo uno sguardo che subito lui cerca di evitare con aria pentita, piccolo verme.
Sono ormai le due del pomeriggio quando giungiamo in aeroporto. Mi accendo una Marlboro per scacciare la tensione che ormai mi perseguita da quando ho chiuso l’ultima delle mie valigie..dopo un anno torneremo in Italia, in quel paese che non ho mai sentito come casa e che mai lo sarà. Quando manca poco all’imbarco, comincio a salutare tutti e mia sorella fa lo stesso, evitando ogni possibile contatto con Johnny che se ne sta muto in disparte. “Mi raccomando, fa buon viaggio e, se ti dovessi ricordare anche una singola cosa di quanto successo ieri sera, non esitare a chiamarmi” mi dice Brian con un sorriso malizioso che mi preoccupa assai. “Va bene e tu non andare con troppe ragazze, mi raccomando!”
Si avvicina Matt e mi stringe tra le sue braccia tatuate, mi mancherà in queste due settimane. Sarà terribile svegliarsi la mattina sapendo di non poterlo vedere, abbracciare, di non poterci fare l’amore. Due maledettissime settimane in cui non passerà giorno senza che io pensi al fatto che potrei perderlo. Gli lascio un ultimo, dolce bacio e poi mi dirigo con mia sorella verso il nostro aereo. “Ciao ragazzi! Buone vacanze” Urlo da lontano agitando le braccia. Arrivederci America, arrivederci California, arrivederci Huntington Beach. A presto.

Johnny’s pov

Sono passati alcuni giorni da quando è salita sul quell’aereo senza nemmeno rivolgermi la parola e l’unica cosa a cui riesco a pensare è quanto mi manca, a quanti chilometri ci dividano. E la cosa peggiore è che io non ho fatto nulla! Maledetto Brian e la sua voglia di sesso, ho dovuto incassare tutti quei maledetti pugni da Alex senza poterle dire niente, ho perso l’amore della mia vita per parare il didietro per l’ennesima volta ad una persona che non se lo merita. Tutto per una scopata con Lacey, tutto per dimenticarsi della fidanzata del suo migliore amico. Perché l’ho fatto?
“Johnny, possiamo parlare?” sento una voce alle mie spalle così mi giro con l’intento di tirargli un pugno.
“Che cazzo vuoi Brian? Te lo dico chiaro e tondo, io non voglio parlare con te. Ti abbiamo sempre perdonato ogni stronzata e ci abbiamo sempre rimesso noi, quando ti deciderai a mettere la testa apposto?”
“Johnny, lo so, sono stato un menefreghista. Scusami”
“Non voglio le tue scuse. Voglio Alexia lo capisci?! E non tornerà mai da me. Vaffanculo!”
“Ci parlo io con Alexia. Tornerà da te, te lo prometto”
“Devi parlare prima con Alexandra, mi ha picchiato a causa tua e non credere che non abbia fatto male. Scusati con lei, hai mentito a tutti come sempre. Ma lei non se lo merita, ci tiene veramente a te.
Sento che compone un numero sul cellulare e, sedendosi sul divano, attiva il vivavoce.
“La sto chiamando. Ora sentirai anche tu cos’avrà da dire”
“Brian? Hey, come stai?” la sua voce allegra e calorosa suona così distante attraverso il microfono del cellulare di Gates.
“Alex, devo parlarti. E so che ti arrabbierai ma per favore, ascoltami”
“Hai fatto una delle tue solite stupidaggini? Ma tranquillo ormai ci sono abituata! Comunque volevo parlarti della festa”
“No Alex, ascoltami. Quello che è successo tra Johnny e Lexi è tutta colpa mia. Lui non ha fatto nulla, Lacey è venuta a letto con me. Ti prego perdonami, scusa se ti ho mentito”
Alex non risponde, posso immaginare come si senta.
“Alex? Pronto? Cazzo! Ha riattaccato!” urla sconvolto.
“Devo provare a richiamarla. Non posso perderla per una cosa simile”
“Brian. Te lo meriti, non puoi sempre aspettarti che tutti ti comprendano e ti perdonino, ad ogni cosa c’è un limite” rispondo calmo mentre lui continua a trafficare con il cellulare. Finalmente dopo alcuni tentativi Alex risponde al cellulare.
“Hai finito di chiamarmi?! Guarda che torno in California solo per ficcarti il cellulare nell’unico posto rimasto vergine del tuo fottuto corpo!” urla come se volesse ammazzarlo.
“Alex per favore ascoltami”
“No, ascoltami tu. Ho rovinato i rapporti con Johnny a causa tua, mia sorella è distrutta a causa tua, tutti i tuoi amici hanno sempre dovuto rimetterci a causa tua. Brian devi finirla”
“Alex, lo so. Scusami, ti prego” la implora con le lacrime agli occhi. È una delle poche volte che lo vedo soffrire cosi' ma non riesco a provare compassione, non provo proprio nulla.
“Torna a scopare con le tue amichette. E per la cronaca, non azzardarti a far parola con nessuno di quello che è successo alla festa o giuro che ti castro! Vaffanculo” dice, concludendo la chiamata.
Brian lancia il telefono a terra e con la testa tra le mani comincia a piangere, per quanto voglia odiarlo non ci riesco, è mio amico e ha bisogno di aiuto. E io di risposte.
“Brian. Adesso calmati, sul serio come ti aspettavi che finisse? Hai mentito a tutti e hai rovinato delle amicizie e delle relazioni per una stupida scopata con una ragazza qualunque”
“Lo so, lo so Johnny. Mi sento uno schifo” risponde con la voce strozzata dal pianto.
“Alex ci tiene veramente a te, vedrai che prima o poi chiarirete. Anche se non te lo meriti, lei non è capace di starti lontano”
“Ma dovrebbe. Io non sono quello di cui ha bisogno, la faccio solo soffrire”
“Come la sera della festa?” domando con la speranza che si decida a parlare.
“Johnny. Promettimi che non ne farai parola con nessuno”
“Sai che su di me puoi contare, purtroppo”
“Dopo che te ne sei andato in bagno, l’ho portata in camera e siccome ero ubriaco l’ho spinta dentro, chiudendo la porta”
“Brian che cazzo hai fatto?!”
“Poi la ho presa per i fianchi e l’ho fatta appoggiare al muro e ho cominciato a baciarle il collo”
“Brian dimmi che non è successo quello che penso”
“Io non riuscivo a controllarmi, con lei non riesco proprio. Però mi ha allontanato e se n’è tornata in sala. Non è successo altro, fortunatamente lei non era così
ubriaca”

Senza nemmeno pensarci, gli tiro un pugno in pieno viso e lui lo incassa senza dire nulla.
“Ma tu sai solo rovinare le relazioni?!” gli urlo mentre lui si asciuga le lacrime.
“Matt non deve saperlo. L’ho forzata io a farlo, lei non voleva”
“Le cose si fanno in due Brian! Comunque no, non dirò nulla a Matt. In fondo non è successo niente e non ho intenzione di portare alla rovina una storia come la loro, non potrei sopportare di vederli fare la stessa fine mia e di Alexia”
“Tutto sempre e solo per colpa mia”
“Quando lo capirai che stai rovinando te stesso Brian?!”
“Probabilmente mai”
Mi alzo e mi dirigo verso l’uscita, varco la soglia di casa e, senza girarmi, gli sbatto la porta in faccia. In questo momento vorrei solamente ammazzarlo, preferisco starmene per i fatti miei ed evitare ulteriori litigi.

Alexia’s pov

Le nostre vecchie abitudini cominciano a farsi risentire, infatti, come avremmo fatto 365 giorni fa in un tipico sabato pomeriggio, io e Alex siamo concentrate nell’ennesima partita a guitar hero della giornata. E presto, la sottoscritta incasserà l’ennesima sconfitta.
“Ah, sì cazzo! Kiss my ass” mi urla esultando felice con ancora la chitarra in grembo.
Mi accascio sul divano, pronta a ribattere quando un suono un po’ troppo familiare mi interrompe.
Time is going by, so much faster than I” sento le prime note di una canzone dei Nickleback provenire dal cellulare di mia sorella. Qualcuno non resiste a starle lontano o sbaglio?
“Brian? Hey, come stai?” sento la voce di Alexandra farsi più tenera.
“Ah, dovevo immaginarlo!” dico sarcasticamente mentre lei lascia il soggiorno per andare a coricarsi in camera.
Passano dieci minuti prima che si decida a venire fuori dalla nostra stanza alquanto irritata.
“Ehm..è successo qualcosa?” le chiedo supponendo che Brian abbia combinato l’ennesima delle sue innumerevoli cazzate.
“Sì.. Brian non ha perso occasione per dimostrarsi un perfetto coglione” mi risponde rifiutando per la terza volta una chiamata che suppongo sia di Gates, appunto.
Time is going by..” di nuovo quella fastidiosa suoneria.
Mi volto verso Alexandra che è intenta a giocare con le frange di un cuscino.
“Hai intenzione di rispondere?”
“Sì, se non lo faccio temo che continuerà a chiamarmi per tutto il resto del nostro soggiorno qui” mi dice, prima di sfiorare il suo touch screen e portarsi il cellulare vicino all’orecchio.
Mi alzo per lasciare loro un po’ di privacy e mi corico in cucina con l’intenzione di divorarmi una scatoletta di gelato alla vaniglia.
Il gelato mi stimola solamente a riflettere, e riflettere non è di certo ciò di cui ho bisogno dopo aver subito un tradimento dall’unico ragazzo che abbia mai amato veramente in tutta la mia vita. Metto via il gelato e inizio a giocare a flappy bird quando qualcuno interrompe la mia partita.
“Brian stavo battendo il record su flappy bird, spero per te che sia importante o ti raggiungo a nuoto solamente per sfigurarti quel viso che tanto adori” gli dico scherzando.
“È più che importante Lexi. Si tratta di Johnny”
“Brian, capisco perfettamente che tu sia suo amico e non voglia vederlo giù di morale ma l’ultima cosa di cui ho bisogno in questo momento sono delle scuse che non stanno né in cielo né in terra” gli dico cercando di fargli pena.
“Sono stato io a fare sesso con Lacey cazzo!” mi risponde frustrato.
“È ammirevole il fatto che cerchi di difendere il tuo amico ma mi dispiace tantissimo, non ti credo. E poi, tu non faresti mai sesso con Lacey. Cioè l’hai vista? Penso tu preferisca un‘altro genere di donna” gli rispondo cercando di sdrammatizzare il discorso.
“Hai ragione, ma sai come sono fatto! E adesso, se tu non vuoi credermi, almeno fammi parlare con tua sorella!” mi urla dall’altro capo del telefono facendomi sentire in colpa.
“Brian, lasciala in pace. Non merita di soffrire per colpa di uno come te” gli dico alludendo a quanto sia stronzo e poco sentimentale.
“Ti supplico!”
“Assolutamente no, non se ne parla. Piantala di fare il cane bastonato!”
“Senti Lexi, sono fin troppo lontano dalla persona che amo più di me stesso, almeno lascia che le parli!”
“Oh cazzo!” urlo, lasciandomi cadere sulla sedia.
Alexandra fa capolino dalla porta con una faccia a dir poco sconvolta e mi domanda cosa sia successo. Forse ho urlato un po’ troppo forte.
“Ti richiamo appena posso” dico prima di riattaccare.
Lei si siede su una sedia di fronte a me e, un po’ più tranquilla, mi chiede “Chi era? Qual è la grande notizia?”
“Era..ehm..Zacky. Mi ha detto che..ehm..probabilmente Pinkly avrà sei cuccioli” le dico liberando un sospiro di sollievo appena la vedo applaudire eccitata.
Quella è stata l’ultima volta che ci siamo rivolte la parola prima di coricarci sotto le coperte e abbandonarci ad un sonno risanatore. Sono in dormiveglia da circa cinque minuti se non erro, quando il mio cellulare sprigiona una luce che illumina tutta la stanza, svegliandomi. Guardo il display nel tentativo di capire a chi staccare la testa e vedo un messaggio, di Brian.
Non dirle niente, ti scongiuro.
Prendo il mio lumia tra le mani e lo fisso per un po’ prima di riuscire ad abituarmi alla sua luce accecante e scrivere un messaggio di risposta.
Se mi scrivi un’altra volta alle quattro di mattina ti stacco un orecchio a morsi. Comunque non preoccuparti, Alexandra crede che Pinkly sia incinta.


Hello! Eccoci tornate dopo due settimane di assenza! Scusateci tanto c.c Allora avremmo una domandina per voi e speriamo che qualche buon'anima ci risponda: vi piacerebbe se pubblicassimo un capitolo ogni tre-quattro giorni o e' meglio se continuiamo a pubblicarne uno a settimana? Perche' a noi sembra pochetto uno alla settimana e.e Quindi per favore fateci sapere cosa ne pensate, vi vogliamo tanto bene. A presto :3 Ah comunque lo sappiamo che probabilmente odierete Brian ma poi lo amerete fidatevi, e' un cucciolo :3
 

   
 
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