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Autore: Julietds    15/08/2014    0 recensioni
[Ispirato a The True Lives of the Fabulous Killjoys, non segue la trama del fumetto]
Il vento soffiava tra gli alberi secchi e contro il terreno, alzando un poco di polvere da quel suolo morto. Un rumore. Il ragazzo mise mano alla sua pistola. Scrutava l'orizzonte in cerca di un qualche segno… niente. Poco dopo si sentì una sgommata provenire dall'autostrada e fu quello il momento in cui finalmente si poté rilassare; sorrise guardando in direzione dell'unica forma di vita lì presente oltre a lui, tolse gli occhiali e si avvicinò.
– Novità?
– Ti davamo per morto, Party Poison.
–…probabilmente anche loro. – rispose il giovane puntando il dito verso le profondità del deserto.

*** 2019, California. I Killjoys sono gli ultimi ribelli rimasti in città che hanno la possibilità di sconfiggere la Better Living Industries, un'organizzazione che assicura a tutti una vita priva di pericoli ma anche di felicità. Gerard, fuorilegge dal passato enigmatico e dal temperamento burrascoso, è particolarmente attaccato a Frank, da cui però è tenuto lontano dal fratello. Riusciranno Party Poison e la sua banda a sconfiggere Korse e i suoi umanoidi e salvare The Girl e il mondo dal loro triste destino?
Genere: Azione, Song-fic, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 “42 gradi nel cielo, ma i piedipiatti non vogliono cedere. Siete qui insieme a me: Dr. Death Defying. 
Io sarò il vostro chirurgo, il vostro supervisore, il vostro elicottero, pomperò forte i suoni squartatori per tenervi vivi.
Un fallimento del sistema per le masse, antimateria per il piano generale.
Più fragoroso del revolver di Dio e due volte più scintillante.
Questo è per tutti voi, rock’n’rollers. Tutti voi, temerari e fuggitivi su ruote.”


Gerard spense la radio di colpo.
– Qualcuno non è di buon umore stamattina – commentò Ray, seduto di fianco al guidatore, con un ghigno in volto.
– Sta zitto. – lo riprese Mikey. – Allora.. dopo quella roccia svolta a sinistra.
– Me lo ricordo ancora dove si trova la pompa di benzina – rispose Gerard acido.
Frank se ne stava seduto in silenzio nel posto dietro a Gerard; ogni tanto gli lanciava un'occhiata attraverso lo specchietto cercando di non farsi notare, ma Mikey lo teneva particolarmente sott'occhio quella mattina.
Con una sgommata l'auto arrivò finalmente alla loro base.
Il ragazzo dai capelli rossi era stanco, anche se si era svegliato da poche ore aveva dovuto aggiornarsi sui piani dei Killjoys, rimettersi in pari con il lavoro in casa, riferire a Mikey che aveva combinato in quelle settimane lontano da casa e non farsi notare ogni volta che cercava di controllare come stesse Frank; era stanco anche se era solo mattina, e ora anche parecchio scocciato: aveva veramente dovuto percorrere quei maledetti tredici kilometri da casa alla base solo per trovarsi davanti una ragazzina priva di importanza e a lui sconosciuta?

Mikey gli spiegò che era l'unica sopravvissuta di un accampamento di ribelli una volta stanziati a Destroya, ora distrutta dalla BLI. Quell'insulsa ragazzetta era stata soprannominata “Speranza nel futuro” perché era qualcosa tipo l'ultima speranza esistente di sconfiggere Korse e i suoi. E perché mai poi?
Nessuno si era degnato di aprir bocca a quel punto.
Gerard era furioso. Stanco, sporco e furioso. Le settimane che aveva passato solo con sé erano state le più serene degli ultimi dieci anni e già da parecchio tempo stava pensando di lasciare i Killjoys e correre da solo; lo avrebbe fatto se non fosse stato che per lui erano come fratelli… eccetto Mikey. Ma in effetti, lui era suo fratello di sangue.

Ray era un buon amico, sincero, che tentava sempre di tenere a bada suo fratello e farlo ragionare e un sacco di volte era stato un buon confidente. Mikey era un testardo, voleva comandare ma l'unica vera autorità che aveva era in assenza di Gerard; in fondo però, anche lui riconosceva suo fratello come il leader della banda, quello che aveva dato il via alla resistenza e aveva dato vita al fronte dei ribelli.
E poi c'era Frank. Beh, Frank era un suo amico… le cose con lui si erano complicate poco tempo prima che Gerard se ne andasse. Una volta era parte del popolo, di quelli che sottostavano al grigio regime della Better Living Industries ma quando un giorno, casualmente, sentì parlare di Gerard e i suoi rimase come scosso. Non riusciva più a dormire la notte. Che ci fosse veramente un'alternativa a quella vita insulsa?
I fratelli Way a quei tempi giravano per il paese cercando di non dare troppo nell'occhio ma allo stesso tempo di reclutare ribelli. Chi fosse stato veramente interessato, avrebbe saputo riconoscerli; e Frank lo fece. Peccato per lui che Gerard pensasse fosse troppo giovane e mingherlino per far parte dei Killjoys.
– Ma ho venticinque anni! – insistette il ragazzo.
– Appunto, solo venticinque. Devi averne minimo trenta. Torna quando ti sarai fatto le ossa e ne riparliamo… – disse Gerard prima di riprendere a discutere con altri paesani più vecchi ed evidentemente più interessanti.
– Trenta, uh? Ma se non ne hai nemmeno tu trenta. Dai, mettetemi alla prova – continuò Frank tirandolo per la giacca mentre Ray cercava di convincerlo a tornare a casa. “Fosse per me… ma è lui che prende le decisioni” ripeteva alzando le spalle.
Ad un certo punto il rosso fu così scocciato da quel ragazzo che non stava zitto un attimo e gli fondeva il cervello, che si girò verso di lui e esclamò seccamente: – Bene! Vediamo che sa fare Frank!

Due giorni dopo era parte integrante della banda. Gerard lo aveva sottoposto a chissà prova impossibile sperando così di scollarselo ma il ragazzo aveva finito per fargli una buona impressione. Inizialmente il ragazzino gli stava continuamente addosso e cercava di impressionarlo con prove di coraggio e sforzi pseudo inutili, ma con il tempo il più grande iniziò ad istruirlo sapendo di essere un modello per lui.
“Non è che ti stai affezionando, Gee?” gli chiedeva ogni giorno più spesso suo fratello. “Ma che dici, Mik! Ti ha proprio dato di volta il cervello” rispondeva sempre più saltuariamente lui, mentre si affezionava giorno dopo giorno sempre maggiormente al piccolo del gruppo.

Ultimamente avevano avuto a che fare molto spesso con i draculoidi sterminatori guidati da Korse, un nuovo capo ai piani bassi della BLI che pareva avesse avuto l'incarico di liberarsi dei Killjoys direttamente dai capi della società. In uno scontro a fuoco Frank era stato ferito alla gamba così Gerard era corso in suo soccorso..infrangendo la prima legge dei Killjoys: ognuno per sé, la causa per tutti. L'unico e principale loro scopo, la famosa causa per cui combattevano, era semplicemente sconfiggere la BLI e abolire il suo regime dittatoriale. Nessun sentimento doveva frapporsi tra loro e la causa in questo piano, inizialmente brillantemente progettato dalla loro guida, Dr. Death Defying, a cui poi aveva dato manforte lo spirito acceso di Gerard. Non che ci fosse qualcosa di male, ma se non fossero stati concentrati al massimo sull'obiettivo sarebbero stati facilmente ricattabili e i Killjoys non si sarebbero dovuti arrendere di fronte a nulla. In ogni caso Gerard salvò Frank rischiando la sua stessa vita e la cosa non piacque a Dr. Death Defying che passò il comando a suo fratello Mikey, incaricandolo di tenere d'occhio il rosso e chiedendo a Gerard di scegliere tra i suoi sentimenti e la causa.
Il ragazzo si arrovellò inutilmente per dodici giorni vagando nel deserto, nel quale era scappato per chiarirsi le idee; tornare indietro e fingere che il ragazzino gli fosse indifferente o arrendersi al male e ai suoi sentimenti? Dopo le prime due settimane iniziò ad abituarsi a quella vita spartana e si costruì un rifugio in cui abbandonò per un periodo la vita da fuorilegge. La Better Living Industries sapeva, ma lo lasciarono a condurre una vita tranquilla nel suo piccolo e fragile nascondiglio. Ogni tanto sentiva alla radio il richiamo del DJ a guida della banda e seguiva gli inseguimenti tra Korse e i suoi vecchi compagni, leggermente a malincuore, però non poteva fare a meno di pensare a quando stesse bene in quel posto, lontano dalle preoccupazioni e dall'inseguimento di un sogno – forse ormai anche irraggiungibile – che aveva seguito in gioventù. Potrei portare Frank qui con me, potremmo iniziare una nuova vita.. su questo fantasticava il ragazzo ogni giorno. Ma più i giorni e le settimane passavano, più Gerard, nonostante la sua abitazione fosse lontana dalla città, sentiva di avere il fetore di quella felicità controllata intorno a sé. Quella non era felicità, era sicurezza da morte certa, ma non era affatto felicità. E non resistette a lungo in quelle condizioni mentali. Inutile dire cosa scelse  alla fine.

Gerard si voltò. Frank gli sorrise.
– Dai vieni ragazzina, salta in macchina – la incoraggiò il ragazzo dai capelli rossi dandole una pacca sulla spalla; la bambina prese il suo stereo malconcio dal quale mai si separava e si sedette sul sedile posteriore.
So già che presto, molto presto, me ne pentirò.




Piccolo flashback per spiegare un pezzetto del passato della banda.
All'inizio volevo fosse un capitolo pieno di azione ma poi le parole sono uscite dalle mie dita una dopo l'altra come un fiume in piena e..ecco la storia recente o meno dei Killjoys.
Gerard che sceglie la causa..riuscirà a mantenere la sua promessa e mantenersi lontano da Frank? O tornerà nel deserto e si arrenderà definitivamente alla vita offerta dalla BLI?
Opp- okay, lo scoprirete presto, basta ipotesi. INSOMMA, NON SO NEMMENO IO DOVE VOGLIO ANDARE A PARARE
Cioè vagamente, diciamo che nella mia visione della storia ci sarà qualche stravolgimento tra qui e i compimenti dei piani dei povero Gerard.
Che finirà con i nervi a pezzi?
Gee: "Perchè, non lo sono già?"
Mik: "No, tu sei una babysitter, ricordatelo."
*un Frank ignaro di tutto si aggira nella mia testa insieme al povero Gerard*
Okay, la smetto con i miei deliri serali.
RECENSITE SE NO FACCIO MORIRE TUTTI I PERSONAGGI E LA FINIAMO QUA. E soprattutto aggiungete alle seguite se vi interessa sapere come finirà tra i due.

Gracias a todos quellis que leggerannos,
Juliet.



   
 
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