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Autore: _Lola99_    16/08/2014    4 recensioni
Ci sono molti modi per raccontare una storia triste…
A volte renderla più dolce serve a raccontarla meglio.
La mia storia con il mio principe, se così lo si può definire, non è stata per niente semplice anzi piuttosto travagliata piena di sorprese, momenti belli in cui sembrava di essere su una nuvola soffice e nulla mi potesse tirare giù e momenti brutti dove la mia vita mi sembrava uno schifo.
Ma dopotutto chi non ha mai pensato anche solo un momento a questi pensieri che ho ora io?
Tutto è cominciato qualche hanno fa...
Questa dramione è ambientata al sesto anno e la prima parte è una mia revisione in stile dramione del libro che io ormai so a memoria! Spero vi piaccia!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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CAPITOLO 14: L’ultima pagina della sua vita

 

- Bhè Hermione, io vado.

Saluto con un cenno Calì mentre finisco il compito che la McGrannit ci ha assegnato.

Rimango sola, immersa completamente nel profumo della pergamena antica e nel fruscio delle pagine sfogliate. La biblioteca è il mio ambiente naturale, piena di silenzio e di piacevoli piccoli rumori; mi piace stare qui.

Faccio un respiro profondo e mi godo questa pace ricominciando a leggere il mio libro. Non riesco neanche a finire la prima frase che un rumore forte mi interrompe.

Alzo lo sguardo e vedo un Harry Potter piuttosto preoccupato con il fiatone.

- Che succede, Harry?

- Romilda Vane ha messo una pozione d’amore nei miei cioccolatini. Ron li ha mangiati  e ora è in Infermeria dopo che ha bevuto uno strano liquido in una bottiglia di Idromele.

Mi alzo di scatto e comincio a correre seguita da Harry.

Ron…

Ultimamente con il fatto che Draco è stato attaccato non l’ho visto molto.

La mattina in classe, il pomeriggio in camera ad aiutare il furetto a non perdere le lezioni, non che a lui importi qualcosa. Ora sta meglio…

Sto davvero pensando a Malfoy in questo momento?

Spalanco la porta dell’Infermeria e lo vedo.

E’ steso su uno dei letti bianchi della stanza, la faciatura gli circonda il braccio scendendo giù lungo il petto. Mi avvicino lentamente senza staccare gli occhi dal suo viso rilassato e gli prendo la mano.

Sono parecchio confusa

Quando ho saputo di Draco mi sentivo vuota, come se una parte di me si fosse staccata, ora sono solo preoccupata per un amico come se al posto di Ron ci fosse Harry o Neville o Ginny o Seamus…

- Dov’è il mio Ron-Ron?

Mi giro di scatto e vedo che non sono più sola: Silente, la McGrannit,Piton, Harry, Ginny e ora anche Lavanda sono sulla porta. Quest’ultima mi guarda scettica e una voglia sfrenata di tirarle un pugno in faccia mi sovrasta, ma resisto.

- Che ci fai tu qui?

- Si da il caso che io sia la sua…

Cosa sono per lui?

Cos’è lui per me?

- … amica

- Ma se sono settimane che non vi parlate!

- Herm… Herm… mione. Hermione…

Torno immediatamente ha guardare Ron come se avesse appena imprecato.

Lui ha reagito sentendo la mia voce?

Il rumore di alcuni singhiozzi mi risvegliano dalla trance in cui sono caduta. Mi volto e vedo Lavanda in lacrime che scappa via verso l’uscita.

- Ahh l’amore giovane. Fa molto male al cuore, ma aiuta a crescere.

Mi giro verso il preside e il suo sguardo mi trapassa. Lui sa qualcosa che io non so.

- Credo che il signor Weasley sia in buone mani.

Lo ha capito perfino il preside che sono cotta di lui… o almeno credo di esserlo…

Tutti se ne vanno. Chi con un sorriso complice, chi normalmente alzando le spalle. Appena la porta dell’infermeria si chiude mi volto verso Ron e gli prendo la mano.

E’ davvero lui che voglio al mio fianco per il resto della mia vita?

Sento una leggera pressione sul palmo della mia mano. Alzo lo sguardo e lo vedo con gli occhi aperti che mi guarda.

- Ci hai fatto prendere un bello spavento, Ron.

- Lo so. Ma dove sono tutti gli altri?

- Se ne sono appena andati.

- E tu no?

Il cuore comincia a martellarmi nel petto e mi sorprendo di me stessa. Non sta battendo forte perchè lui è contento di vedermi qui, ma perché ho paura che da un momento all’altro lui mi dica che gli piaccio e io non sprei cosa rispondere.

- Non mi sembrava giusto lasciarti qui da solo.

Brava Hermione, dagli speranza!

- Ok… Hermione ti devo dire una cosa che forse ti farà felice.

No, ti prego no.

- Mi piaci da un sacco di tempo, forse dal primo momento che ti ho vista e vorrei tanto sapere se è lo stesso per te.

Il respiro mi si blocca.

Aspetto questo momento da quando avevo 12 anni e ora che è arrivato non so che cosa rispondere.

- Ron, io…

Sospira.

- Capito.

Comincia ad annuire distogliendo lo sguardo dal mio.

- Senti Ron..

- Non c’é bisogno che tu lo dica. Sei innamorata di lui e io mi sono solo messo in ridicolo davanti a te. Se solo non ci avessi messo così tanto tempo a dirtelo...

- No. Assolutamente no.

Lui mi guarda sorpreso.

- Allora provi qualcosa per me?

Sospiro e cerco di trovare le parole giuste per non perdere un amico.

- Come dicevo io. Mi hai solo preso in giro.

Sentendo quelle parole fermo tutti i pensieri che mi girano nella testa e mi concentro sulla realtà.

- Cosa?

- Tutti i segnali che mi mandavi. Le occhiate, mi aiuti con i compiti, il tuo modo di sgridarmi…

- Il mio modo di sgridarti?

- Si e ora questo. Perché sei qui Herm?

Perché sono qui? Perché non sono andata con gli altri?

- Voglio scoprire cosa voglio.

- Herm non hai bisogno di scoprirlo. Tu lo sai già o avresti risposto subito di sì alla mia prima domanda. Hai solo paura di quello che potrebbe succedere.

Forse ha ragione.

Per una volta Ron è riuscito a capire una cosa prima di me…

Lui per me è come una seconda possibilità nel caso Draco non ricambiasse.

- Promettimi una cosa Hermione

- Cosa?

- Sii prudente e felice.

Gli sorrido e lo abbraccio sussurrandogli un lieve grazie all’orecchio.

-Va da lui.

- Ma-

- Starò bene, non ti preoccupare.

Senza perdere tempo comincio a correre verso la nostra camera… finalmente ho capito cosa voglio e ha un nome Draco.

Mentre salgo le scale inciampo e mi slogo una caviglia. Un dolore atroce mi invade, ma decido comunque di continuare a correre anche se zoppicando un pò

Apro la porta e lo vedo. Sta facendo la valigia non so per cosa, ma la sta facendo.

Ancora con il sorriso da ebete stampato in faccia mi avvicino.

Lui mi guarda con uno sguardo che mi fa rabbrividire: freddo e distaccato come quelli che mi lanciava prima che diventassimo “amici”.

- Che fai?

- Me ne vado. Il mio compito è finito.

Torna a fare la valigia ignorandomi con freddezza. Il sorriso mi muore sul volto.

- Ma l’anno non è ancora finito.

- Non importa sono venuto qui solo per quello stupido armadio e grazie  a te ho finito prima. Ora me ne torno a casa.

- Cosa? Non ha senso. Io non capisco.

- Ti ho solo usata Mezzosangue. Il mio obbiettivo era diventare tuo amico e riparare quell’oggetto.

Spalanco gli occhi incredula. Tutta una bugia? Non ci credo caro furetto.

- Quindi gli abbracci, lo starmi sempre intorno, aiutarmi e perfino la punizione sono serviti al tuo scopo?

Si gira tranquillo verso di me e ghigna.

- Sì, esatto. Perspicace la sanguesporco.

- Non ti credo

- Pensa quel che vuoi. Sono stato sincero per una volta.

- Perché me lo stai dicendo allora?

Vedo le sue pupille dilatarsi. Ha preparato bene la sua recita, ma non si aspettava questa domanda. Ho imparato a capire quando mente durante questi ultimi mesi, basta guardarlo negli occhi. Può mentire con il corpo e con la bocca… ma con gli occhi no.

- Per la gioia di vederti piangere mentre il tuo amichetto del cuore ti pugnala alle spalle.

- Non piangerò Malfoy. Dopotutto non vale la pena di piangere per una cosa che sapevi che sarebbe accaduta…

Colpito a affondato. Di nuovo una scintilla attraversa il ghiaccio dei suoi occhi.

- E questo dimostra che stai mentendo. Draco dimmi che ti succede!

- Come fai a sapere  se sto mentendo o no?

- Gli occhi

- Cosa?

- I tuoi occhi rispecchiano cosa provi. Quando sorridi, diventano più accesi. Quando sei seccato, sono più buii. Quando hai voglia di stuzzicarmi con uno dei tuoi giochetti si assottigliano e quando menti le tue pupille di dilatano.

- Che abile osservatrice, ma non sto mentendo e di certo non ti dirò cosa mi succede sperando che tu mi salva dal casino che è la mia vita, lurida mezzosangue. Sai il cespuglio che ha in testa ha bisogno di una strigliata. Forse non dovevi correre così forte…

Mi si blocca il respiro. Mi ero dimenticata perché correvo così veloce.

- Stavo correndo da te…

Un sussurro, ma nonostante questo lui lo sente. Per un attimo abbandona la maschera da duro e mi guarda come se avessi  detto una cosa strabiliante, poi scuote la testa e riprende il controllo.

Afferra la borsa convinto ed esce dalla stanza.

 

- Grazie per esserci sempre quando cado…

- Non ti preoccupare Malfoy. Esserci quando cadi per farti rialzare ormai è una mia specialità

 

Devo aiutarti a rialzarti come tu hai sempre fatto per me.

Stai mentendo

Non posso accettare questa cosa

Stai mentendo, lo so.

Mi fiondo giù dalle scale e lo vedo che attraversa il corridoio deserto con la sua borsa sulle spalle.

- Draco!

Lui si gira poi vedendo che sono io, sbuffa e continua a camminare solo più forte. Provo a corrergli dietro esasperata. Devo dargli una mano, che la voglia o no.

- Draco fermati!

- Vattene

- No, non me ne vado finché non mi avrai dato una spiegazione decente.

- Non sono affari tuoi.

Attraversa tutto il giardino. Sono sempre cinque o sei passi dietro di lui. La caviglia continua a farmi male, ma stringo i denti e continuo nonostante il dolore lancinante.

- Draco per favore. La caviglia mi fa un male cane, fermati e parliamone.

- Ne abbiamo già parlato mezzosangue.

- Draco, voglio solo aiutarti.

- Nessuno può aiutarmi!

Varchiamo il cancello e so che tra un pò si smaterilizzerà via.

- DRACO!

- Vattene…

- Draco…

Il dolore mi sta trapassando letteralmente e comincio a respirare male.

- Draco! ASCOLTAMI!

- Vattene…

- No, lo sai perfettamente che non ti lascerò stare e che se sarà necessario ti seguirò.

Si gira furioso verso di me. Ha la faccia rossa e gli occhi leggermente lucidi.

- NO! VATTENE DAISY!

A quel nome entrambi ci blocchiamo. Ha la faccia sconvolta e sembra che non respiri.

- C-come m-mi hai chiamato?

Sul volto di lui appare un sorriso malinconico quasi dolce, prima di smaterilizzarsi lasciandomi sola in balia dei miei pensieri.

Quasi del tutto assente torno in camera.

Appena apro la porta il suo profumo mi investe e una fitta al cuore mi colpisce. Proprio ora che sono sicura di quello che voglio lui se ne va chiamandomi Daisy.

Perché mi ha chiamato così?

Daisy è morta da quanto ricordo al quinto anno e …

Un lampo di genio attraversa la mia mente.

Il quaderno di Malfoy.

Presa da una furia sconosciuta comincio a rovistare tra i miei libri, ma niente.

Sto per correre in biblioteca per vedere se l’ho lasciato là quando lo vedo sul mio cuscino. In mezzo c’è un segnalibro che prima non c’era.





Salve bella gente, come va?
Qua da me diluvia.
Ma questo non centra nulla con il fatto che ora mi vorreste uccidere con tutti voi stessi per il capitolo.
Lo so, è un pò sconvolgente.
Finalmente Hermione capisce  (capire non è proprio il verbo adatto visto che Draco glielo ha praticamente urlato addosso) di essere Daisy ed è un pò sconvolta.
Come al solito finisco il capitolo con il fiato sospeso... lo so che mi vorreste uccidere, ma credetemi, vale la pena aspettare almeno il prossimo capitolo.
Detto questo, ringrazio tantissimo le persone che hanno recensito e mi scuso di nuovo per non aver risposto alle recensioni, ma torno a casa una volta alla settimana cioè il sabato e avendo il wi-fi solo qui sono costretta ad usare il mio tempo ad aggiornare e a leggere le recensioni prima di ripartire.
Non cruciatemi ve ne prego!
Ecco lo spoiler:


- Da quello che ho capito dalla lettera è andato a liberarla e si farà uccidere se ci andrà da solo e io pensavo che…

- Non possiamo aiutarlo Herm.

Mi giro e vedo Harry seduto sul divano con la testa tra le mani.

- E’ un mangiamorte. Non possiamo aiutarlo.

Spero di aavervi incuriosito
Un bacione
alla prossima
Lola

 


 
  
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