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Autore: DioMagoPrescelto99    16/08/2014    4 recensioni
Vedrete i nostri amati Hiccup, Merida, Jack e Punzie in tante situazione diverse tra amore, odio, tristezza e felicità dove riusciranno a rimanere se stessi nonostante le avversità.
[ Parings: Mericcup; Jackunzel ]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo:   Il Mio Piccolo Miracolo 
AU:   Nessuno
Personaggi:   Rapunzel, Jack Frost, Merida, Hiccup
Parings:   Jackunzel e Mericcup
Rating:   Verde


-    Jack ho parlato con il medico, ha detto che non posso avere figli - , confessò una triste Rapunzel, appena rientrata a casa, al suo marito dalla pelle chiara e capelli color ghiaccio.
Rapunzel era triste, aveva sempre sognato di avere un bambino, un figlio a cui insegnare tutto ciò che conosceva, fargli amare la cultura e le varie arti e coccolarlo a più non posso. Ma lei non poteva avere figli, la sua sterilità aveva fatto svanire per sempre il suo più grande sogno dopo quello che aveva appena realizzato, fuggire dalla torre in cui era rinchiusa e trovare l’amore della sua vita.
-    Mi dispiace tanto Punzie, so quanto avresti voluto avere un bambino. Questa è la situazione, dobbiamo adattarci. Magari potremmo adottare un bambino - , propose Jack cercando di sollevare la ragazza dalla tristezza che provava.
-    No Jack, io voglio un bambino tutto mio - , disse quasi gridando per poi iniziare a singhiozzare. Jack l’abbracciò per consolarla, fu inutile, ma lui voleva vederla stare bene, non poteva sopportare di guardarla in quello stato.
-    Jack è tardi vai a lavoro - , esordì Rapunzel ricomponendosi,
-    Oggi non vado a lavoro resto con te a farti compagnia - , affermò Jack posando la sua mano sulla spalla di Rapunzel.
-    No, non preoccuparti per me, sto bene, vai a lavoro - , impose Punzie afferrando la giacca da lavoro di suo marito per poi porgergliela.
-    Sei sicura?  - , 
-    Sì, sicurissima - , esclamò scortandolo verso la porta per aprirla e farlo uscire,
-    Allora ci vediamo a pranzo - , 
-    Si, ciao - , concluse Rapunzel chiudendosi la porta alle spalle.
Passò solo qualche secondo dal chiudersi della porta che la bionda dai chilometrici capelli riscoppiò a piangere. Poggiò le sue mani agli occhi per coprire gli occhi colmi di lacrime, i singhiozzi si facevano sentire. Poi corse il più veloce possibile, salì in camera matrimoniale e si sdraiò sul letto, poi afferrò il cuscino bagnandolo di lacrime alternate con gridi soffocati.


-    Ehi Rapunzel ma sei incinta? - , domandò una sua cara amica di infanzia dai capelli ricci e rossi,
-    No, Merida, sto ingrassando, non posso aspettare un bambino, sono sterile - , confessò tristemente alla rossa che rattristì all’istante,
-    Mi dispiace - , disse quasi sentendosi in colpa,
-    Sono passati già cinque mesi da quando l’ho saputo, e ancora mi rattristisco - , gli occhi della bionda erano diventati gonfi e colmi di lacrime pronte ad uscire.
Merida non voleva vedere la sua amica in quelle condizioni, doveva cambiare discorso.
-    Beh mio marito ora è un meccanico - , esclamò per cambiare discorso,
-    Chi Hiccup? - , chiese Rapunzel asciugandosi gli occhi per non far calare le lacrime,
-    Si lui, sta facendo carriera, è bravo - , rispose elogiando il suo amato Hiccup.
-    Si io l’ho sempre saputo. Hic è sempre stato bravo in ciò, ha un talento naturale - , 
-    E tuo marito che fa nella vita? - , chiese Merida contenta di aver distratto la sua amica dalla tristezza del non poter avere figli. Sa quanto ci teneva ad avere un bambino, lo diceva sempre.
-    Mio marito lavora in una agenzia che costruisce giocattoli - , rispose quasi ridendo. Rideva perché era il lavoro giusto per Jack, a lui sono sempre piaciute queste cose.
-    Si il lavoro perfetto per lui - , esclamò la rossa scatenando una piccola risatina. Pensavano a quando erano piccole e a quando Jack faceva scherzi di ogni tipo a tutti.
-    Si ed è bravo. È arrivato alle più alte cariche di quell’agenzia - .
-    Ma tu e Hiccup … beh … avete pensato di avere figli? - , chiese Punzie un po’ imbarazzata,
-    Beh, no, è ancora presto, cioè ci diamo da fare ma non succede niente. Tu e Jack ci avete provato? - , domandò sperando che la sua amica non si rimetta a lacrimare.
-    Si, ma niente, non è mai successo niente - .
-    E il ciclo ce l’hai? - , domandò la rossa,
-    No, ma perché il medico mi ha dato delle medicine che lo ritardano - , disse mostrando il medicinale alla sua amica,
-    Beata te - , disse scatenando un’altra risatina fra le due.
“Drin Drin” la suoneria di un telefono risuonava per tutto il soggiorno della casa di Merida.
-    Il mio non è - , annunciò la rossa,
-    Infatti è il mio, aspetta che adesso rispondo - , disse la bionda mettendosi a rovistare nella borsa che aveva al suo fianco.
-    Pronto? - , 
-    Cosa mamma NO! - , esclamò con un tocco di dolore e un grido quasi soffocato.
Aveva ricevuto una brutta notizia, sua madre era in ospedale ed era grave. I suoi occhi nuovamente si  riempirono di lacrime pronte ad uscire per bagnare quel viso innocente.


-    Mamma! Che le è successo? - , domandò Rapunzel a suo padre appena entrò nella stanza dove sua madre era ricoverata. Vederla sdraiata sul lettino con una flebo al fianco collegata al braccio, fece scendere quelle lacrime che si erano create a casa di Merida e che si era trascinata nei suoi occhioni verdi per tutto il tragitto per arrivare in ospedale.
-    È malata Rapunzel - , dichiarò il padre abbassando il capo in segno di un immenso dolore,
-    Cos’ha? - , domandò la bionda avvicinandosi al lettino per afferrare la mano della madre e starle accanto.
-    Ha un cancro. Un cancro al cervello - , dichiarò  il padre con occhi lucidi pieni di lacrime. Voleva trattenersi dal piangere ma chi riesce a farlo in momenti del genere?
-    Cosa? O mamma perché? - , Rapunzel avvicinò il suo viso piangente al braccio della madre bagnandolo di lacrime.
-    Hanno detto che le resta poco da vivere. Potrebbe morire da un momento all’altro - , il padre disse questa frase facendo scendere sul suo volto distrutto le lacrime trattenute di un marito che sta per perdere sua moglie.
La frase del padre era come una fitta al cuore per Punzie. Aveva conosciuto da poco sua madre, la conosce solo da quando è fuggita da quella maledetta torre ed ora doveva vederla morire. Voleva averci passato più tempo insieme, in un certo senso si sentiva in colpa. Iniziava a pensare che se fosse scesa prima da quella torre l’avrebbe conosciuta prima e avrebbe potuto passare più tempo con lei. Ma non si può fare più niente, ormai è successo, il passato non può cambiare.
-    Punzie! - , gridò una voce maschile, una voce che Rapunzel conosceva benissimo. Era il suo amico Hiccup.
-    Hiccup perché? Perché sta succedendo? Perché mia madre? - , domandò la bionda in lacrime pur sapendo che il suo amico non poteva rispondere a ciò che aveva chiesto.
Hiccup non disse nient’altro, si avvicinò alla sua amica piangente abbracciandola per consolarla. Poi anche Merida entrò nella stanza precipitandosi ad abbracciare la sua amica distrutta dall’accaduto.
-    Punzie mi dispiace tanto - , affermò Jack appena entrò nella stanza per poi andare ad abbracciare sua moglie accovacciata vicino il lettino.
-    Non è ancora detta l’ultima - , esclamò Rapunzel sollevandosi e facendo staccare i suoi amici da quell’abbraccio di gruppo
-    Cosa vuoi fare piccola mia? - , domandò il padre alzandosi dalla sedia in cui era seduto,
-    Adesso vedrete - , disse la bionda facendo segno di allontanarsi. La ragazza afferrò i suoi chilometrici capelli e li mise intorno alla testa della madre. Poi cantò:

Fiore, dammi ascolto 
Se risplenderai 
Con i tuoi poteri 
Tu mi proteggerai 
Con la tua magia 
Tu mi aiuterai 
E non dirmi che 
Per me è tardi ormai 
E' tardi ormai
I capelli brillavano di una luce fortissima. Appena finì la canzone del fiore disciolse i capelli per vedere l’effetto.
-    Rapunzel? - , domandò  la madre quasi sussurrando,
-    Si madre? - ,
-    Il potere del fiore non può fare niente per il tumore al cervello. Mi dispiace - , le rivelò in lacrime. Non voleva perdere la figlia che aveva da poco ritrovato.
La frase della madre distrusse quell’aria di speranza che si era creata nella stanza. Tutti credevano che grazie ai capelli magici di Punzie tutto si sarebbe risolto, ma invece no.
-    Per quel poco che ti ho conosciuta sei stata e sei la figlia migliore del mondo. Realizza sempre i tuoi sogni, vivili, amali e avverali. Ti voglio tanto bene piccola mia e sappi che io resterò sempre al tuo fianco anche se non puoi vedermi - , disse la madre come se sapesse che da un momento all’altro dovesse morire. La frase della madre fece nuovamente piangere Rapunzel ormai rassegnata. 
-    O mio caro marito … - , Disse chiamando il padre di Punzie che si avvicinò al lettino per sentire sua moglie, - … non lasciare che la mia morte ti distrugga, ricordati che io ti amo tanto e ti amerò per sempre.
Una macchina collegata al filo della madre segnalava un lungo tratto verde. Il battito del cuore si era fermato. Il “Bip” della macchina risuonava in tutta la stanza. Punzie emise un urlo di frustrazione. Ma poi successe qualcosa. Rapunzel ebbe un forte dolore alla pancia, si ripiegava in due dal dolore.


-    Rapunzel, come stai? - , le chiese suo padre,
-    Dove sono? - , domandò la ragazza,
-    sei una stanza di ospedale, ti sei sentita male. Tra poco viene il dottore che ci dice cosa hai - , le rispose il padre.
-    E mamma? - , domandò,
sia Jack che il padre alla domanda rattristirono facendo piangere Punzie.
-    Allora, devo darle una notizia buona e una cattiva - , disse il dottore entrando nella stanza senza notare l’atmosfera triste che si era creata.
-    La cattiva è che uno dei due gemelli è morto. Ma la buona è che l’altro è sopravvissuto - , esclamò il medico attirando l’attenzione dei presenti.
-    Cosa io sono incinta? - , chiese,
il dottore annuì,
-    Ma non è possibile io sono sterile - , dichiarò la ragazza,
-    Si ma  in alcuni casi è possibile e lei era incinta di due gemelli di cui uno è morto - , 
Rapunzel era felice ma allo stesso tempo triste, avrebbe avuto il suo bambino ma ne ha perso uno e sua madre.
-    Non sapeva che era incinta? - , domandò il dottore,
-    No - , 
-    Bene lei è in dolce attesa da cinque mesi - , annunciò lasciando tutti sorpresi ed esaltati della notizia.

4 mesi dopo
-    Il parto è andato bene la bambina è sana. Ora puoi entrare - , disse il padre a Jack che era nella sala d’aspetto.
L’albino subito si precipitò nella sala da parto per vedere la sua bambina e l’amore della sua vita.
-    Ehi jack vedi quanto è bella . Ha i tuoi occhi - , per qualche secondo la bambina tra le braccia della giovane madre aprì i suoi dolci occhietti mostrando il loro blu mare identici a quelli del padre.
In questo periodo Rapunzel ne aveva passate tante ma ora era felice aveva realizzare il suo sogno. Poi stremata sussurrò:
-    Il mio piccolo miracolo - , 


N.A.: Bene rieccomi, finalmente ho superato la mia timidezza ( non ancora del tutto ). Ho voluto pubblicare questa storia perchè mi sembrava carina, ma non sta a me a giudicare. Aspetto una recensione ( spero di riceverla ) alla prossima ...
  
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