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Autore: Micail    14/09/2008    5 recensioni
Eccomi qui con un nuovo esperimento. Stavolta mi cimento su Saint Seiya, speriamo possa piacervi. Per ora ho pubblicato solo un piccolo prologo, ma se piacerà porterò avanti la storia, chi sarà l'avversario? e come la prenderanno i nuovi personaggi degli addestramenti con i loro maestri? LEGGETE LEGGETE LEGGETE! COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE COMMENTATE!
Genere: Commedia, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati oramai vent'anni dalla fine della guerra sacra che ha visto vincitrice lady Saori e i suoi Saint, e per qualche motivo, estraneo alla Dea stessa una nuova schiera di cavalieri era nata cosi vicina alla precedente, tanto da spingere la Dea della Giustizia a chiedere a coloro che furono i suoi cinque più valenti guerrieri, in riposo da anni, di riprendere le armature ed addestrare personalmente le nuove leve.
A differenza del tempo in cui ella era solo una bambina, in cui suo nonno adottivo, Mistumasa Kido, girò il mondo generando personalmente i futuri santi, i nuovi santi erano ragazzi comuni in cui s'era ridestato il cosmo.
Per questo, sfruttando le immense risorse della fondazione Kido, aveva radunato presso Tokyo tutti questi nuovi guerrieri.
Era l'alba di un giorno di fine estate quando Tatsumi, sua fedele maggiordomo sin dai tempi in cui suo nonno era vivo, entrò nella stanza della donna.
“Lady Kido, i giovani cavalieri sono in sala riunioni che vi attendono...” disse l'uomo.
La donna dai capelli viola, che stava guardando fuori dalla finestra, si voltò lentamente:
“Arrivo Tatsumi, avvisa anche i sensei, dovranno presenziare anche loro...”
L'uomo fece un inchino e uscì dalla stanza in silenzio.

Nella sala riunioni un gruppetto di ragazzini attendeva chiacchierando.
Seduto a capotavola, con i piedi sul tavolo e le braccia incrociate dietro la testa, c'era un ragazzo, capelli lunghi neri come la notte e occhi verdi come degli smeraldi; alla sua destra, seduta composta , una ragazza, viso dolce occhi neri capelli biondi accoonciati con due piccoli codini posti al lato della testa.
Difronte alla ragazza c'era seduta una seconda ragazza dai lineamente tipicamente orientali, i capelli neri raccolti in uno chignon e i piccoli occhi a mandorla socchiusi.
In un angolo del tavolo seduto in silenzio solitario un ragazzo minuto con i capelli biondo platino osserva gli altri ragazzi quasi spaventato.
L'ultimo ragazzo, un ragazzo allegro e scalmanato, dai tratti tipicamente nordamericani, che invece di attendere seduto come gli altri stava curiosando in giro per la sala.
“Ma insomma... “ sbotta il ragazzo nordamericano “Quanto dobbiamo ancora aspettare? Sono già due ore che siamo qui dentro e senza neanche qualcosa da mangiare...”
La ragazza di orignini orientali lo osserva e in un inglese pressoché perfetto gli risponde:
“Attenderemo quanto loro vorranno...”

In quel momento la porta si apre ed entra Tatsumi.
“Sedete, la signorina Kido sta arrivando assieme a coloro che saranno i vostri insegnati per i prossimi cinque anni.” spiega l'uomo “Verrete mandati ai quattro angoli del mondo per addestrarvi e dimostrare d'essere degni delle armature che vi verranno affidate. Quindi vedete di essere educati.” Un mormorio di disaprovazzione s'alzo dai ragazzi.
Dalla porta socchiusa fa il suo ingresso una donna dai capelli lunghi color lilla vestita con un lungo abito bianco. Assieme a lei cinque uomin, che andarono a sedersi attorno al tavolo, esattamente di fronte ai ragazzi. La donna aprì una cartelletta e osservò i ragazzi.
“Dunque... “ inizia la donna: “sapete per quale motivo siete stati riuniti qui?” dice seria la donna osservandoli.
I ragazzi annuiscono all'unisono.
“Bene... dunque... vi presento i vostri futuri maestri: Seiya di Sagitter, Shyiru di Libra, Shun di Virgo, Ikki di Leoe ed incine Hyoga di Aquarius. Abbiate la cortesia di presentarvi.”
Tatsumi alle loro spalle li guarda torvo.
Il ragazzo dai capelli neri s'alzò, “Takeyama, Hikaru... “ dice serio andando a sedersi nuovamente.
La cinese sorride maligna:”Hien Mei, di Goro Ho.” A quelle parole Shiryu alza lo sguardo perplesso.
La ragazza bionda, con forte accento francese:”Sono Melanie Chasson, vengo dalla Franscia”
A stento Ikki si trattiene dalle risate all'accento della bionda.
Lo scalmanato nordamericano scatta in piedi battendo le mani sul tavolo: “Andrew Stiller, Los Angeles, e ho FAME!”
si ributta a sedere con le braccia conserte.
Saori guarda il giovane dai capelli biondo platino, che era ancora chiuso in se stesso:
“E tu?” chiede gentilmente.
A bassa voce il ragazzo le dice: “Sono Lars Gerd...”
“Bene... “ dice ora sorridendo ai cinque ragazzi.
“Ora il computer della Fondazione Grado sarà in grado, in base alle informazioni, di decidere dove andrete ad addestrarvi e di conseguenza chi sarà il vostro maestro...”
Una cappa di tensione calò nella stanza, Andrew stava scalpitando tenuto fermo a forza da Hien.
Il computer fece apparire i nomi dei cinque ragazzi e accanto il nome dei maestri.
“Dunque la scelta è stata fatta... “ disse divertita Saori.
“Hikaru, tu andrai al Grande Tempio di Atene con Seiya, aspirerari all'armatura di Pegaso.”
Il ragazzo giapponese, fece un cenno del capo indifferente.
“Hien Mei, a te toccherà l'Isola della Regina Nera assieme ad Ikki, spero che riuscirai a ottenere l'armatura della fenice” la ragazza esultò.
“Lars .... caro ragazzo...” disse Saori “ Tu andrai a Goro Ho con Shiryu. Le scaglie del Dragone saranno la tua meta.” il biondino non ebbe alcuna reazione particolare.
“Melanie, a te toccherà la Siberia e l'armatura del Cigno, sarai addestrata da Hyoga.”
disse rivolgendosi alla bionda che sbotto:”Ma solo io devo andare al freddo...” causando l'ilarità di Hyoga.
“In fine, Andrew, tu sarai seguito da Shun, all'isola di Andromeda. Li cercherai di dimostrare il tuo valore per ottenere l'armatura che da il nome all'isola.”
Il ragazzo saltò su:”Va bene... va bene... ora che abbiamo fatto tutto mi dai da mangiare?”
Saori sorride e fece un cenno a Tatsumi, il quale aprì un mobile nascosto nel muro e posando sul tavolo dei panini e delle bibite.
  
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