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Autore: Prinzesschen    14/09/2008    2 recensioni
Era più di un’ora che stavo li seduta su quella dannata sedia! Avevo persino preso in considerazione che tutta quella storia potesse essere stata solo uno scherzo di pessimo gusto del mio manager. Ero agli inizi di quella che a detta di molti sarebbe stata una brillante carriera. Beh, c’era solo un piccolo e per nulla trascurabile particolare da prendere in considerazione: eravamo solo la mia chitarra ed io…coppia inscindibile, senza dubbio, ma ciò non toglieva che non si poteva diventare artisti famosi se non si avevano quantomeno soddisfacenti capacità canore e senza una band. Ero li, sola, in un paese a me sconosciuto e di cui conoscevo a malapena la lingua. Sola in Germania, l’unico posto in cui non avrei mai pensato di finire.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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caaaaap

 Ciao a tutti!! Ecco il secondo capitolo, spero sia di vostro gradimento, buona lettura! (I ringraziamenti alla fine ;))

2

 

La mia stanza era pazzesca. Immensa e attrezzata. La vasca da bagno era enorme e sui bordi c’erano tutti i tipi di bagnoschiuma, di shampoo e di profumi.

Il letto a baldacchino era stupendo e i drappi di satin rosso che scendevano ai lati sembravano risplendere sulle lenzuola nere di seta.

La moquette era anche quella rossa e vellutata e i mobili di legno nero. L’armadio sembrava potesse contenere l’intero guardaroba di Angelina Jolie.

Trascinai la valigia sul letto e la aprii per poi tirare fuori tutti i vestiti e cominciare a sistemarli nell’armadio.

Mentre stavo per appendere il mio sexyssimo vestito rosso, mi accorsi che accanto al letto vi era uno stereo ultimo modello ai lati del quale troneggiavano due casse gigantesche e così tirai fuori dallo zaino uno dei miei cd preferiti e lo misi nel lettore.

La voce stupenda del cantante degli Extreme  invase la stanza e le parole di More than words cominciarono a risuonarmi nella testa.

Continuai a sistemare i vestiti rilassandomi e cercando di non pensare al casino combinato da David Jost e da Carl. Solo ripensarci mi faceva venire il mal di testa. Rivedevo il sorriso di Tom entusiasta nel vedere la mia Gibson e poi la sua espressione di puro odio dopo aver scoperto chi ero.

Faceva male pensare di aver causato tanti problemi…

Avevo letto su un giornalino di gossip che i 4 ragazzi tedeschi si conoscevano fin da piccoli. Il vocalist, Bill e il chitarrista, Tom erano gemelli omozigoti e a nove anni, ad un concorso, incontrarono il bassista, Georg e il batterista, Gustav. Da allora non si erano più divisi. Amici e colleghi che condividevano una felice e spensierata vita insieme dedicandosi a ciò che più amavano: la musica.

Mi sentivo molto fuori posto. Non potevo piombare nelle loro vite e nella loro carriera così, senza preavviso né autorizzazione. Era ingiusto.

Qualcuno bussò alla porta, distraendomi dai miei pensieri.

-Chi è?- chiesi avviandomi verso la porta.

-Sono Bill…

Mi fermai sul posto e sbarrai gli occhi.

Bill?

Voleva forse picchiarmi? Rimproverarmi la mia colpa?

Beh…per saperlo avrei dovuto aprire quella dannata porta.

Con mio grande stupore vidi che sorrideva cordiale.-Ciao!

-Ciao!- salutai alzando un sopracciglio e facendomi da parte.-Prego accomodati!

-Grazie…

Entrò e si andò a sedere sul letto, cominciando a dondolare le gambe e prendendo a guardarsi i piedi.

Mi sedetti accanto a lui che subito si voltò a guardarmi sorridente.

-Volevo porgerti le nostre scuse per…l’inconveniente di oggi pomeriggio..!- disse grattandosi la nuca imbarazzato.

-No no! Non sei tu a doverti scusare, è tutta colpa mia! Non è giusto che piombi qui così, nelle vostre vite…

-Ma non è colpa tua, sono stati David e Carl ad architettare tutto, tu non c’entri. Scusa soprattutto da parte di Tom, vedi lui…è un po’ troppo impulsivo e non riflette sulle sue azioni e sui suoi comportamenti spesso troppo rudi…

-Si è calmato?- chiesi sinceramente preoccupata.

-Beh….a dire il vero non lo vedo da oggi pomeriggio…ha preso la sua Cadillac ed è andato via. Ma tranquilla, è solo un momento…

-No che non sto tranquilla! Ha ragione su tutto!

-Senti per cortesia smettila di darti addosso così!Ti ho detto che non è colpa tua!- rispose poggiandomi teneramente una mano sul capo e scompigliandomi i capelli.

Sospirai rassegnata.

-Melanie, giusto?- chiese velocemente.

-Mel…per gli amici.- spiegai semplicemente.

-Rientro in questa categoria? Ho l’onore di chiamarti Mel?- chiese sempre sorridente.

-Certo che si Bill…

Un’espressione soddisfatta gli si dipinse sul volto e poi continuò il suo discorso.

-Devi pensare che per noi è una grande novità questo tuo arrivo nella band…dobbiamo abituarci all’idea, ma nessuno di noi ha qualcosa di personale contro di te. Anzi, mi stai già simpatica, a dirla tutta…scusa anche me per oggi, sono stato ben poco ospitale…

Lo guardai negli occhi. Era sincero. Gli occhi erano quelli di Tom e quelli di Tom erano i suoi. Erano gemelli, d’altronde, ma la cosa mi sorprese e lo sguardo astioso che Tom mi aveva rivolto quel pomeriggio riprese a riflettersi nella mia mente come su tanti specchi.

Sospirai e non risposi. Aveva ragione. Doveva essere dura per loro.

Mi fissava sorridente, cercando di alleggerire la tensione, ma lui per primo si sfregava le mani sui jeans con nervosismo.

- Stasera gli altri ed io ordiniamo la cena in camera, sei dei nostri? Vediamo un film, ci conosciamo meglio…

Sorrisi amaramente.

-Non credo sia il caso…tu sei strano, l’ho capito subito, ma gli altri che sono normali adesso mi odieranno…

-Potrei anche offendermi per questo commento!- mi riprese scherzosamente fingendosi offesissimo.

-Ma no dai! Strano in senso positivo!- dissi inclinando la testa di lato e prendendo a fissarlo con aria divertita.

-Si si certo…come no!- disse per poi far schioccare la lingua contro il palato e guardarmi con aria scettica.- Comunque nessuno ti odia…smettila di dire fesserie per favore…

-Tom si…-lo contraddissi abbassando con aria colpevole lo sguardo.

-No che non ti odia! Deve soltanto accettare l’idea, tutto qui.

Mi fissava con aria innocente, le mani piene di anelli giunte sotto il mento.-Ti prego!

Capì che non avrei  mai potuto dire no a quel ragazzo…se mai davvero fossi diventata una di loro e avessi cominciato a conviverci,  l’avrei adorato. Ma tanto l’adoravo già.

Feci una smorfia e lo guardai molto male. Ero convinta che sapeva benissimo come gli altri si sentissero sotto il suo sguardo da cucciolo e stava cercando di incantarmi.

-Bill…non è il caso…

-Fai decidere a me se non è il caso, visto che sono io che ti ho invitata…

Sbuffai lievemente senza riuscire ad impedire ad un sorriso di comparire sul mio volto.

-D’accordo d’accordo! Che stanza e a che ora?- mi informai rassegnata.

Lui cominciò a ballare sul letto sballottando la testa di qua e di là.

-Che bello che bello! La cara e adorabile nuova chitarrista viene a mangiare con noi! Che bello!- sembrava un bimbo di 4 anni in preda ad un attacco di euforia. Risi sotto i baffi e lui mi prese le mani facendomi ballare insieme a lui.

-Mel! Mel!- continuava a ripetere.

-Bill Bill smettila!- cercai di fermarlo.- Sembriamo due esaltati!

-Stanza 214, ovvero la mia, tra…-si fermò sorridendo radioso e guardò l’orologio.-Un’ora!

-A dopo allora!- risposi sorridente.

Si alzò e si diresse verso la porta.

Quando fu già nel corridoio si voltò e mi sorrise teneramente.

-Sono felice che tu abbia accettato…

Storsi la bocca in una buffa espressione scettica.

-Avevo intuito…non credo che balli e salti come un canguro anche quando una cosa ti scoccia eh? Fila va, prima che cambi idea!

Si mise sull’attenti e mi voltò le spalle per poi allontanarsi.

Richiusi la porta, confusa e felice.

Era stato così facile entrare in confidenza con quella strana istrice punk!

Era strano si. Esaltato forse. Ma pur sempre adorabile!

Beeeeeeeeene! Che ne pensate? Anonimo capitolo di transizione lo so, ma mi serve perchè non possono esserci in continuazione colpi di scena se no io stessa che scrivo rischio l'infarto no? Beh spazio ai ringraziamenti:

billa483: Gemi, buon compleanno!!! Sei maggiorenne tesoro!! Quando ti pigli la patente prendi la macchina e vieni giù da me ok?! Comunque grazie, mi fa piacere che la mia storia ti piaccia, il parere della mia gemellina adorata è il più importante! Eeeeeeee....sappiamo bene come è Tom e non sarà facile ottenere delle scuse da lui ma...chi lo sa? Beh lo scoprirai nei prossimi capitoli hihi! Un bacio amore tvtttttttttttttttb

dolce81: Hey! E' una vita che non ci sentiamo! Che bello che segui anche questa mia storia!! Mi fa troppo piacere perchè sai bene quanto ti stimo! E ancora più piacere mi fa sapere che ti piace! Beh ci ho tenuto a precisare che i Tokio sono innanzitutto degli artisti e che la loro commercializzazione non dipende da loro, ma dalla casa discografica che da le autorizzazioni e da tutte quelle sanguisughe di giornalisti e simili che sfruttano la loro immagine per riempirsi le tasche. Mi fa piacere che noti progressi nel mio modo di scrivere e spero che per quanto possa essere transitorio e non molto significativo ti piaccia anche questo capitolo! Baci e fammi sapere!

ElisaRoyalRock: Salve! Che bello, è sempre stato anche un mio sogno, in quanto chitarrista, fare parte dei Tokio! E infatti ho deciso, dandomi un altro nome, di mettere nero su bianco questo mio irrealizzabile sogno! Sono contenta di averti incuriosita e lusingata dai tuoi complimenti. Che ne pensi di questo capitolo? Fammi sapere ;) baci. PS possibile che tu faccia parte di un fanclub che porta un nome in qualche modo simile al tuo nick e che ha scritto al giornale Rockteen?

Bene, fatti i ringraziamenti vi saluto e vi auguro una buona serata!
  
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