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Autore: Alys93    16/08/2014    1 recensioni
Mentre mi esaurivo nel cercare un sequel per "Al di là del Pozzo" mi è sorta spontanea una domanda. Come sarà stata la vita di Masaru e Fumiyo, prima della nascita dell'esuberante Kaori e di tutte le avventure che sono seguite? Automaticamente, ho preso il portatile ed ho iniziato a scrivere e... beh, questo è risultato. Spero che possa piacervi e che questa FanFiction possa aiutarvi a conoscere meglio questi due personaggi che sono rimasti un po' in ombra nella precedente storia, attraverso la loro infanzia ed adolescenza.
P.S. Oltre i due protagonisti, compariranno altri personaggi a loro legati, che, in qualche caso, si re-incontrano anche in "Al di là del pozzo". Inoltre, una volta tanto, nelle mie storie, i personaggi parlano in prima persona. Spero che vi piacerà
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il pozzo'
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Ed eccomi di nuovo qui!! no, ragazzi, non non sono morta, ma solo più impegnata di quanto vorrei... e questo mi ha rallentata, purtroppo. Ma non temete, non vi libererete mai della sottoscritta, non prima che abbia concluso le storie almeno ;-) ora vi lascio al nuovo capitolo, sperando che vi piaccia e... *diventa color papavero* beh, mi direte voi. Buona lettura!


Capitolo 15: Finalmente mia

Pov Masaru
Grida di gioia e battute maliziose fanno da cornice a questo momento, mentre stringo a me la mia sposa.
La tribù, i mie amici, i miei cari.. esultano tutti assieme a me e poco importa che qualcuno ci lanci occhiatacce disgustate.
Non m'importa di niente, se non della donna che stringo tra le braccia.
Quando finalmente mi allontano da quelle labbra rosee e tentatrici, Fumiyo mi rivolge un sorriso colmo di gioia.
È valsa la pena soffrire per tutto questo tempo pur di vedere quest'espressione sul suo viso, di scorgere quella scintilla di speranza nei suoi occhi.
Lentamente, ci voltiamo verso mio nonno, che sorride benevolo, augurandoci tutta la felicità di questo mondo mentre la tribù continua a gioire attorno a noi.
La loro iniziale sorpresa per la mia decisione ha ceduto il passo alla comprensione e alla complicità.
Molti di loro hanno imparato ad apprezzare Fumiyo e non riesco a trattenere un'espressione divertita quando un gruppo di yashe -capeggiato da Akemi- ci raggiunge di corsa, assordandoci di congratulazioni e auguri di buona sorte.
Perfino i cuccioli cercando di farsi largo nella calca, ebbri della stessa gioia degli adulti.
Akemi, che ha preparato un banchetto in nostro onore, sembra quasi un generale, mentre dirige tutti nei loro compiti.
Ancora rossa per l'emozione, Fumiyo si copre la bocca per trattenere una risatina e io non posso che imitarla nel vedere Izo trottare solerte agli ordini della yasha.
Chissà che non si decida anche lui a fare il grande passo e sistemarsi…
"È tutto così bello che quasi non mi sembra vero.." sussurra improvvisamente Fumiyo, stringendomi una mano come per paura di vedermi svanire "Ti prego, Masaru.. dimmi che non sto sognando".
Sorridendo, la stringo a me e le prendo il viso in una mano "Puoi stare tranquilla, piccola. Sei perfettamente sveglia e tutto questo è reale. Il nostro sogno è diventato realtà".
Attorno a noi, gli altri festeggiano allegri e, sforzandoci di rispettare almeno questa tradizione, ci imponiamo di ascoltare le battute e i motteggi rivoltici dai miei compagni.
Nonostante senta una gran voglia di suonar loro qualche cazzotto e farli tacere -a ogni battuta, Fumiyo sembra sempre più imbarazzata-, mi limito a sorridere e rivolgere loro solo qualche occhiataccia di ammonimento.
Ancora poco e potrò restare solo con mia moglie, dimostrandole la profondità dei sentimenti che nutro nei suoi confronti.
Al pensiero di quello che ci aspetta, sento il corpo tendersi in preda una piacevole scossa e stringo la mano di Fumiyo nel tentativo di rasserenarla.
Lei mi rivolge uno sguardo grato e riesce di nuovo a sorridere, quando alcuni cuccioli vengono a chiederle un fiore della sua corona.
La sua espressione mentre sistema un bocciolo tra i capelli scuri di una bambina minaccia di sciogliermi e la mia mente si ritrova proiettata un futuro in cui lei possa ripetere simili gesti con i nostri figli.
So che lei potrà darmi una famiglia, quella che ho desiderato fin da quando ero poco più di un cucciolo, e quel pensiero mi fa saltare un battito.
Kami, sarebbe meraviglioso…

Dopo aver donato l'ultimo fiore, Fumiyo mi rivolge un sorriso colmo d'amore, prima di appoggiarsi alla mia spalla, ma Akemi e le altre ragazze si avvicinano di colpo "Fumiyo, vieni con noi. C'è la parte finale della cerimonia da preparare".
"Cosa devo fare?" chiede lei, rivolgendomi uno sguardo confuso, al quale rispondo con un sorriso malizioso "Lo vedrai, tesoro".
Un silenzio carico di attesa cala sulla tribù mentre ci spostiamo all'esterno e tutte le yashe fanno campanello attorno a Fumiyo, consigliandole di essere più rapida del vento.
Mia moglie continua a fissarle con aria confusa, chiedendosi cosa debba fare adesso, e io capisco che non ha mai assistito a un matrimonio nella nostra tribù.
Un sorriso comprensivo mi appare in volto; credendo di non meritare un po' di felicità, non riusciva ad assistere a quella altrui.
Ma ora non sei più sola, amore mio sussurro, quasi non ascoltando i consigli dei miei amici su quello che si sta preparando Passerò il resto della vita a renderti felice, te lo giuro.
Dopo qualche istante, Fumiyo sgrana gli occhi, allontanando lo sguardo da Akemi per rivolgerlo a me.
Le ragazze devono averle spiegato il modo in cui noi demoni concludiamo sempre queste cerimonie e fatico a trattenere una risata alla vista della sua espressione incredula.
A un cenno di mio nonno, la tribù si divide in due ali e Fumiyo viene fatta allontanare di una cinquantina di passi.
"Devi correre più veloce che puoi" le raccomanda Hana, a voce così bassa che mi tocca leggerle le labbra per capire cosa stia dicendo "Più tempo impiegherà Masaru a prenderti, maggior considerazione avrai agli occhi degli altri".
La mia compagna mi guarda per un'ultima volta, prima di voltarsi verso mio nonno; sarà lui a dare il via a questa piccola, divertente prova.
Lo vedo rivolgermi uno sguardo divertito, augurandomi tacitamente "Buona fortuna", prima di lanciare un lungo ululato al cielo rossastro.
Fumiyo non perdere tempo e scatta come una lepre, correndo fulminea verso la macchia di alberi davanti a noi.
Dalla scintilla che le brilla negli occhi verdi, capisco che ha tutte le intenzioni di darmi del filo da torcere e un sorriso complice mi spunta sulle labbra.
Non mi sarei aspettato niente di meno da parte sua. Dopo trenta secondi -scanditi dai piedi degli altri demoni, che battono ritmicamente contro il suolo-, parto a mia volta, determinato a godermi fino in fondo quella piccola sfida.
Fumiyo è rapida come il vento e conosce diversi trucchi per depistare gli inseguitori, ma non ha idea di quanto sia determinato a prenderla.
I rami e gli arbusti mi sferzano viso e gambe, ma non mi fermo, se non per accertarmi di seguire la pista giusta.
Quella piccola guerriera sa bene come camuffare il proprio odore, ma io sono diventato maledettamente sensibile a quella fragranza delicata perché mi possa ingannare con qualche trucco.
Le bacche odorose schiacchiate su un lato del sentiero non bastano a coprire il suo profumo, né il ruscello che ha attraversato può cancellarlo del tutto.
Non per me.
Tuttavia, devo riconoscere che ha una notevole velocità.. e una buona resistenza, per essere una hanyou.
Nonostante sia concentrato al massimo per raggiungerla, mi accorgo che il sole sta lentamente calando oltre le colline e le prime stelle punteggiano il cielo sempre più scuro.
Quella piccola canaglia sa come far impazzire gli inseguitori… ma io la prenderò, costi quel che costi.
Con il naso e le orecchie pronti a captare qualsiasi segnale della sua presenza, lancio uno sguardo a metà tra l'incredulo e l'orgoglioso a Izo, che -come molti altri- segue a distanza l'inseguimento per accertarsi che tutto si svolga secondo le regole.
"Ti sta facendo penare, eh?" mi apostrofa, strappandomi una risata divertita "Ma ne vale decisamente la pena, amico mio! Vale eccome!".
Lui scuote la testa, prima di svanire nuovamente nel sottobosco, e io torno a concentrarmi sul mio obiettivo. Non può essere andata tanto lontano…
Di colpo, mi sembra di avvertire con maggior chiarezza l'odore della mia compagna e un sorriso predatorio mi incurva le labbra, mentre mi acquatto dietro alcuni cespugli.
Fumiyo è a meno di dieci metri da me, ne sono certo.
Facendomi silenziosamente largo tra le fronde, mi avvicino fino a scorgere i bordi di un laghetto nascosto nella boscaglia.
E lì, sulla sponda illuminata dalla luna, la mia preda si è fermata a prendere fiato, certa che io sia ancora troppo lontano per percepirla.
Acquattandomi sugli arti come se fossi nella mia forma animale, mi avvicino di un paio di metri, prima di spiccare un balzo "Ti ho presa!".
Nel ritrovarsi a terra, bloccata dal mio corpo, Fumiyo si lascia sfuggire un grido sorpreso, ma il sollievo le rilassa i tratti del viso quando si rende conto di essere tra le mie braccia.
"Ammettilo, non sono una preda facile da catturare" mi stuzzica, poggiandomi le mani sulle spalle in modo da vedermi il volto.
"Non ho mai affermato il contrario, piccola" replicò divertito, abbassandomi per assaggiare la dolcezza delle sue labbra.
Kami, ci potrei morire sulla sua bocca...
Avvertendo la presenza degli altri membri della tribù nelle vicinanze, mi rimetto in piedi e aiuto Fumiyo a fare lo stesso, prima di caricarmela in spalla come un sacco.
Lei protesta con foga nel ritrovarsi a testa in giù, ma io non la mollo. Non sono mica matto!
Di colpo, attorno a noi esplodono grida di giubilo e molti dei miei compagni mi rifilano pacche sulla spalla libera, congratulandosi con me per "l'ottima caccia".
Fumiyo sembra non gradire la posizione, perché inizia a prendermi a pugni sulla schiena, agitandosi nell'ordinarmi di rimetterla giù.
Hana ci raggiunge di corsa al fianco del suo compagno e, dopo avermi rivolto un sorriso, si sposta per incrociare gli occhi di Fumiyo.
"Sei stata grande! Molti ti avevano data per catturata già dopo dieci minuti, ma tu hai resistito per oltre due ore! Ma come hai fatto?" esclama, mentre Soske rotea gli occhi, ridendo divertito del suo entusiasmo.
"Ti ha dato filo da torcere, eh Masaru?" commenta, rivolgendomi uno sguardo complice "Ammetto che, all'inizio, mi hai colto di sorpresa, ma.. ti faccio i miei migliori auguri. Credo di aver iniziato a vedere cosa ti ha spinto a scegliere Fumiyo".
Un sorriso grato è tutto ciò che riesco a rivolgergli, prima che Fumiyo riprenda ad agitarsi "Hai intenzioni di mettermi giù, prima o poi? Non sono un salame, Masaru!".
Una risata mi scuote il petto e stringo appena la presa sulle sue gambe slanciate "Mi dispiace, tesoro, ma dovrai restare così ancora per un po'..".
Senza darle il tempo di replicare, inizio a correre verso la grotta, dove il grosso della tribù ci attende per le ultime congratulazioni.
L'aria fredda mi sferza il viso, ma quasi non la sento e mi ritrovo a lanciare un grido colmo di gioia al cielo punteggiato di stelle.
Ben presto, raggiungo mio nonno e la tribù, che esulta in segno di approvazione nel vedermi con Fumiyo imprigionata tra le mie braccia.
"Direi che la cerimonia è conclusa" afferma mio nonno, facendo segno agli altri di aprirci la strada "È ora che gli sposi si ritirino".
Tra risatine e ovazioni, permetto a mia moglie di tornare con i piedi per terra e, stringendole una mano, la guido attraverso numerosi cunicoli in cerca della grotta che, d'ora in poi, sarà nostra.
Trovarla non è difficile; Akemi si è premurata di lasciarci una candida scia di petali come traccia e un sorriso m'incurva le labbra alla vista del confortevole giaciglio che riempie l'ampio rifugio.
Fiori e bastoncini d'incenso profumano l'aria, dando all'ambiente un qualcosa di magico e rilassante.
Dovrò ricordarmi di ringraziarla… più tardi.
Adesso ho tutte le intenzioni di dedicarmi a mia moglie, di tenerla stretta a me e dimostrarle tutto l'amore che provo nei suoi confronti.
Sentendo il cuore battermi con maggior forza contro le costole, mi volto verso Fumiyo e mi ritrovo ad aggrottare la fronte nel vederla pallida come un fantasma.
I suoi occhi saettano di continuo tra me e la grotta, animati da una scintilla di timore.
Teme forse che le faccia del male? Che violi la sua purezza senza mostrare alcun rispetto.. o peggio?
Prendendole il viso tra le mani, la convinco a guardarmi "Fumiyo.. qualcosa non va? Ho fatto qualcosa di sbagliato?".
Lei arrossisce di brutto e si affretta a scuotere la testa in senso di diniego "No.. non è colpa tua, Masaru. Sono io che… che non so.. come comportarmi".
Per quanto mi sembri impossibile, il rossore alle guance aumenta ancora quando ammette a fatica "Non ho la minima idea.. di cosa devo fare. Non so come.. come assolvere questo mio dovere di moglie".
"Kami, mi sento così stupida!" mugugna, coprendosi il viso con le mani "Non volevo deluderti, mi dispiace così tanto..". 
Deciso a mettere fine a quello sproloquio senza senso, le poggio un dito sulle labbra "Non mi hai affatto deluso, piccola. Ma come ti vengono in mente certe idee?".
Capisco il suo imbarazzo, ma non sono assolutamente deluso; anzi, sono lusingato che mi abbia confidato i suoi timori, perché so come spazzarli via.
Significa che ha fiducia in me, che sa di potersi affidare a me senza alcuna paura.
Un sorriso compiaciuto mi incurva le labbra quando alza lo sguardo, mostrandomi i suoi dubbi; dubbi che io intendo demolire uno per uno.
Teme così tanto di non essere alla mia altezza che qualsiasi errore le sembra più grave di quanto sia realmente.. e non si rende conto che io l'amo proprio per quello che è.
Per la sua dolcezza, per la sua timidezza, per il suo essere fiera e determinata…  
Non voglio che lei si senta inferiore, o sbagliata nei miei confronti. Per nessun motivo.
E intendo dimostrarglielo. Questa notte e per tutto il resto della nostra esistenza.

Incapace di trattenere ancora il desiderio che nutro per lei, abbasso la testa per baciarla, mettendo a tacere le sue domande in quel dolce assaporarsi, esplorarsi...
Lentamente, le cingo la vita con un braccio e l'attiro a me, guidandola nel nostro rifugio, lontano da sguardi indiscreti.
Percepisco il suo nervosismo aumentare quando i suoi piedi sfiorano il giaciglio e, per quanto non desideri altro che distenderla sulla morbida stuoia e amarla tutta la notte, m'impongo di mantenere la calma.
Fumiyo ha bisogno di essere rassicurata, di entrare un passo alla volta in quel mondo di passione dove voglio condurla.
Insinuando una mano tra le lunghe ciocche color mogano, le inclino il capo, approfondendo il bacio e un mormorio colmo d'apprezzamento mi riverbera nella gola.
Kami, è meraviglioso baciarla, assaporare il suo gusto unico e inebriante. Non potrei mai stancarmene…
Le mani di Fumiyo si muovono timidamente sul mio viso, sfiorando ogni mio tratto con la delicatezza di una piuma, e un brivido mi percorre la schiena a quel morbido tocco.
È incredibile come quelle lievi carezze riescano a provocarmi sensazioni così intense, così.. inebrianti.
Ho bisogno di sentirla più vicina che mai, di diventare tutt'uno con lei.. in modo che una parte di me le entri nell'anima, restandole sempre accanto.
Stringendola a me, mi avvicino alla parete retrostante fino a poggiarvi la schiena e un sorriso rassicurante m'incurva le labbra alla vista del delicato rossore che ha invaso le guance di Fumiyo.
Dei, è così bella.. fragile, eppure indomita.
Fiera e ribelle, eppure dolce e comprensiva.
Anche se vivessi mille anni, dubito che potrei mai trovare una donna che le possa anche solo assomigliare.
Accarezzandole il volto, mi avvicino fino a sfiorarle nuovamente le labbra, ma, dopo un rapido quanto delizioso assaggio, inizio a mordicchiarle il mento e il collo, scivolando giù fino alla gola delicata.
Un leggero gemito mi arriva alle orecchie e non posso fare a meno di sorridere contro la sua pelle, mentre continuo a stuzzicarla con dolcezza. Con la mano libera, scivolo senza sosta sul suo viso, lungo la nuca e la schiena, che accarezzo lentamente.
Soffocando il suo gemito in un bacio, le avvolgo i fianchi con un braccio, lasciando che l'altra mano vaghi fino alle gambe, che mi porto attorno alle anche.
Quel movimento ci avvicina in modo più intimo e la sento trasalire contro di me nel percepire tutto il mio desiderio premuto contro il fulcro della sua femminilità.
Sollevo lo sguardo fino a incrociare i suoi occhi e una scossa mi invade il corpo alla vista della scintilla di desiderio che vi brilla, appena celata da un velo di timore.
È chiaro che non le sono indifferente e quello sguardo, unito al battito aritmico del suo cuore, è un vero balsamo per il mio ego maschile.
Affamato di lei, del suo sapore morbido e inebriante, mi tuffo sulle sue labbra, scivolando lentamente lungo la gola fino a sfiorare l'orlo del bustino metallico e la morbida pelle celata al di sotto.
Lasciandosi sfuggire un mugolio soffocato, Fumiyo intreccia le dita tra i miei capelli, inarcando la schiena quasi per offrirsi ai miei baci.
Come avevo sospettato fin dal primo bacio che le ho rubato, sotto quella facciata tranquilla si nasconde una donna appassionata, desiderosa e di amare ed essere amata.
E solo i Kami sanno quanto io l'adori, quanto sia importante per me…
La mia vita non avrebbe più senso se non ci fosse lei al mio fianco.
"Sei splendida.." sussurro roco, continuando a mordicchiarle delicatamente la gola, mentre una delle mie mani si fa audacemente strada lungo la gamba, scivolando sotto il gonnellino di pelliccia.
Un sussulto la scuote con forza nello stesso momento in cui percepisco un intenso calore sprigionarsi dal suo fulcro più intimo.
Compiaciuto, alzo il viso per guardarla, ma lei tiene lo sguardo basso e il rossore che le ha invaso le guance mi convince a non bucare questa bolla di pace con le parole.
Baciandola con una passione che non avrei mai creduto di provare, la stringo a me nell'avvicinarmi al giaciglio, sul quale la depongo con delicatezza.
La sento tremare nella mia stretta e, sostenendomi su un braccio, mi allontano quel che basta per fissarla negli occhi.
"Non farò niente che tu non vorrai, piccola" le assicuro, sfiorandole il viso nel tentativo di rasserenarla "Non voglio che tu abbia paura di me. Se vuoi che mi fermi..".
Trattenermi sarà una vera e propria tortura, soprattutto ora che ho avuto un assaggio più ampio della sua dolcezza, ma, se me lo chiederà, accetterò la sua scelta. "No.." sussurra Fumiyo, poggiandomi una mano sulla bocca "Non.. non voglio rovinare questo momento solo perché ho paura... di non essere adatta a te".
"Non voglio permettere ai miei dubbi.. di impedirmi di essere tua, anima e corpo", la sua voce ormai è un soffio appena percettibile, ma non riesco a trattenere un sorriso nel sentirle.
"Non c'è nessuna che possa paragonarsi a te, mia piccola guerriera" affermo convinto, scostandole i capelli dal volto "Sei perfetta così come sei.. e io non potrei chiedere di più che averti al mio fianco".
Una scossa sembra colpirmi con forza alla vista dei suoi occhi umidi di lacrime, ma, prima che possa chiederle il motivo, lei mi avvolge il collo tra le braccia, mozzandomi il fiato con il bacio più dolce che io possa immaginare.
Soffocando il ruggito che mi romba nel petto, ricambio quel bacio con foga e dolcezza, sfiorandole i contorni delle labbra con la punta della lingua, invitandola a dischiuderle.
Il suo gemito mi permette di esplorare quella dolce cavità e mi beo dei suoi mugolii, dei respiri spezzati che le invadono la gola mentre le mie mani percorrono il suo corpo morbido.
Desideroso di svelare la figura sinuosa che si cela sotto quegli abiti fastidiosi, le stringo le mani sui fianchi e la porto su di me, sorridendo davanti alla sua espressione imbarazzata.
Fumiyo resta immobile per qualche stante, le mani poggiate sul mio petto per sostenersi, prima che inizi ad accarezzarmi le spalle, indugiando sempre più spesso lungo i bordi dell'armatura.
"I legacci sono.. sul fianco" mormoro, sollevando il capo per baciarla ancora e ancora.
Nonostante le scariche di piacere che mi attraversano a ogni carezza, avverto distintamente le sue dita impacciate cercare i legacci di cuoio che tengono chiusa l'armatura e un sorriso m'incurva le labbra quando i nodi si sciolgono.
Sorriso che si allarga alla vista del suo sguardo colmo d'ammirazione; Kami, se continua  a guardarmi in questo modo..!
Allontanandola appena il tempo sufficiente a liberarmi di quell'affare, infilo una mano tra le ciocche color mogano, attirandola in un nuovo bacio, mentre l'altra vaga lungo la sua schiena, cercando i ganci che tengono chiusa questa gabbia infernale in cui è avvolta.
Quasi mi sfugge un ringhio di possesso quando, finalmente, riesco ad allentare il bustino e lo apro con voluta lentezza, liberandola da quella costrizione come una farfalla si libera dal suo bozzolo.
Quando mi allontano dalla sua bocca tentatrice per guardarla, sento il fiato mozzarsi bruscamente e il sangue prende a rombarmi con forza nelle vene, assordandomi.
Mi ritrovo ad ammirare la sua pelle nivea, in parte ancora celata da una larga striscia di stoffa, e sento il desiderio raggiungere un nuovo picco.
"Per gli spiriti, quanto sei bella…" rantolo, attirandola a me per baciarla, scivolando lentamente lungo l'elegante curva del collo e della spalla, per poi scendere sulla parte visibile del seno.
Essendo per metà umana, Fumiyo ha la pelle più delicata rispetto alle yashe pure e quella stoffa protegge le zone più sensibili dallo sfregamento dell'armatura. Mia moglie è un piccolo genio.
Un singulto a metà tra il piacere e la sorpresa le invade la gola quando mi alzo a sedere e la stringo possessivamente contro il petto, sfiorandole la schiena per tutta la sua lunghezza, e quasi mi sento morire nel sentirla sospirare il mio nome.
Kami, che darei per poter sentire quel suono ogni giorno, in ogni momento…
Incapace di trattenermi, insinuo una mano sotto il gonnellino, accarezzandole la gamba fino alla curva soda dei glutei e l'attiro con più forza contro di me, permettendole di percepire tutto il mio desiderio, strappandole un singulto.
Dei, non so quanto resisterò ancora..
Nonostante l'inesperienza e l'inevitabile imbarazzo, Fumiyo non distoglie gli occhi dai miei e le sue mani sul petto e l'addome mi causano migliaia di brividi in tutto il corpo.
Dovunque si posino, quelle dita delicate tracciano scie di fuoco sulla mia pelle e ogni tocco riduce sempre più il mio già labile autocontrollo.
Sussurrando parole di apprezzamento contro il suo collo, insinuo le dita sotto la striscia di tessuto e sciolgo il nodo che la regge, sorridendo nel sentirla rabbrividire nella mia stretta.
Un basso ringhio mi vibra nella gola quando affondo il viso nella sua pelle morbida, inspirando a pieni polmoni il suo profumo, e quel suono si fa più intenso nel sentire le sue mani tra i miei capelli, mentre tirano alcune ciocche in preda ai brividi.
Tenendole una mano aperta sulla schiena, lascio che l'altra le percorra le morbide curve, riempiendomi il palmo di quelle squisite rotondità.
È delizioso ascoltare i suoi gemiti, percepire i fremiti che le increspano la pelle quando inizio a stuzzicarle un capezzolo tra le dita..
Ben presto, abbasso la testa per seguire quello stesso percorso con le labbra e rischio seriamente di perdere il controllo e venire come un ragazzino imberbe nel sentirla mugolare il mio nome in un ansito che rivela quanto piacere le stia donando.
E il lieve ondeggiare delle sue anche contro le mie non aiuta di certo, dato che tormenta il membro teso e sensibile.
Deciso a farle raggiungere l'apice del piacere prima di renderla mia, continuo a mordicchiare e succhiare dolcemente le punte sensibili dei seni fino a renderle turgide e doloranti.
Solo a quel punto, mi sollevo sulle ginocchia per distenderla sul giaciglio e continuare la mia esplorazione.
Con il petto che si solleva al ritmo affrettato del suo respiro, Fumiyo intreccia con più fermezza le dita dietro la mia nuca, attirandomi in un bacio che mi lascia senza fiato.
I suoi occhi, lucidi e brillanti come stelle, non lasciano i miei neanche per un istante, strappandomi un sorriso prima che abbassi di nuovo il capo per baciare ogni centimetro di pelle.
Seguendo l'intensificarsi dei suoi gemiti, scivolo lentamente sul seno soffice e il ventre, mentre cerco i laccetti che reggono il gonnellino.
Finalmente, anche quell'ultimo ostacolo svanisce e io mi sollevo sulle braccia per poter ammirare la mia sposa in tutto il suo splendore.
Neanche una dea può paragonarsi a lei sussurro a fatica, ammirando ogni più piccolo dettaglio del suo corpo.
È assolutamente meravigliosa, delicata e preziosa come il cristallo più puro.
Trattengo a fatica un verso animale nell'accorgermi del prezioso nettare che inumidisce la sua femminilità e, attento a non ferirla con gli artigli, prendo a strofinare le nocche contro il piccolo rigonfiamento sensibile nascosto tra i petali umidi.
Respirando sempre più rapidamente, Fumiyo si aggrappa alle mie spalle in preda ai brividi, per poi inarcare la schiena con un grido quando l'onda del piacere la travolge con forza.
Guardandola negli occhi, sorrido nel vederla arrossire quando mi porto alla bocca le dita bagnate di lei e un gemito mi riempie il petto nell'assaporare quel nettare così dolce.
A quel punto, so di non potermi più trattenere e, liberatomi a mia volta degli ultimi indumenti, mi posiziono tra le sue gambe candide, soffocando con un bacio l'inevitabile singhiozzo che le scuote il petto quando infrango la barriera della sua purezza.
Ho cercato di essere il più delicato possibile, ma so che per lei non è piacevole come lo è per me; almeno, non all'inizio.
Spingendomi dolcemente nel suo grembo, in quel piccolo, dolce canale che mi avvolge nel suo calore, la bacio con tutta la passione che ho dentro, sfiorandole gli occhi, le guance, le labbra.. scivolando poi sul collo e la gola, fino a stuzzicare la pelle sensibile del seno.
Lentamente, la sento sciogliersi sotto le mie carezze e un sussurro appassionato mi sfugge dalla gola quando le sue mani prendono a sfiorarmi con dolcezza, il suo corpo in perfetta sincronia con il mio.
"Finalmente.. finalmente sei mia, Fumiyo", sono queste le ultime parole che riesco a pronunciare, prima che il piacere mi offuschi la mente, lasciando intatto solo l'istinto più ancestrale.
I miei fianchi continuano a muoversi implacabili, scariche di puro godimento mi scuotono il corpo, e mi ritrovo a soffocare un grido contro il suo collo niveo quando Fumiyo mi segue sulla vetta del piacere, proprio mentre le mie zanne le incidono sulla pelle il marchio indelebile del mio amore.

 

Ecco... non so bene cosa sia uscito fuori, ma spero.. di non aver scritto cretinate ecco. *////* è la prima volta che descrivo una scena simile, quindi non so se va bene o meno.. Me le lo direte voi. spero di poter aggiornare presto. incrociate le dita per me :-* al prossimo aggiornamento! Bacioni enormi,
vostra
Alys'93

   
 
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