Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Alys93    04/03/2016    2 recensioni
Mentre mi esaurivo nel cercare un sequel per "Al di là del Pozzo" mi è sorta spontanea una domanda. Come sarà stata la vita di Masaru e Fumiyo, prima della nascita dell'esuberante Kaori e di tutte le avventure che sono seguite? Automaticamente, ho preso il portatile ed ho iniziato a scrivere e... beh, questo è risultato. Spero che possa piacervi e che questa FanFiction possa aiutarvi a conoscere meglio questi due personaggi che sono rimasti un po' in ombra nella precedente storia, attraverso la loro infanzia ed adolescenza.
P.S. Oltre i due protagonisti, compariranno altri personaggi a loro legati, che, in qualche caso, si re-incontrano anche in "Al di là del pozzo". Inoltre, una volta tanto, nelle mie storie, i personaggi parlano in prima persona. Spero che vi piacerà
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il pozzo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti! Eh, sì.. è passato molto, MOLTO tempo dall'ultima volta, ma per chi è studentessa universitaria come me, può capire come il tempo sia volato via tra un esame e un altro...Ma non voglio annoiarvi con cose inutili, bensì lasciarvi questo nuovo capitolo del racconto e ringraziare di cuore una lettrice che mi ha spronato a non abbandonare oltre i miei racconti, nella speranza che non faccia piùpassare mesi o anni tra un aggiornamento e l'altro...
CRAMISI cara, questo capitolo è tutto per te. Grazie di non avermi abbandonato. Spero ti piaccia... e, preparati. La situazione è pronta a prendere una piega inaspettata!

 

Capitolo 16: Una vita insieme

Pov Fumiyo
Non so esattamente cosa mi svegli, strappandomi al dolce torpore in cui sono caduta, ma un mugolio contrariato si fa largo tra le mie labbra, mentre mi accoccolo meglio contro Masaru, cercando quel tepore che mi riconduca nel mondo dei sogni.
Vorrei solo sognare un altro po', godere di questo momento… ma, quando sposto appena le gambe, la leggera scossa che mi attraversa il basso ventre mi fa spalancare gli occhi.
Non è esattamente una fitta di dolore, ma qualcosa di più.. intimo.
Qualcosa che sfiora appena il dolore, perdendosi in una sensazione di calore che non avevo mai provato. Non fino a stanotte.
Senza neanche rendermene conto, scatto a sedere e le mie mani stringono convulsamente la morbida coperta sotto la quale ci siamo rannicchiati Masaru e io durante la notte.
Con il cuore in gola, mi volto per guardarlo e un'ondata di colore m'invade le guance nell'ammirare il meraviglioso uomo che mi ha scelto come sua sposa.
Il suo volto è sereno e un lieve sorriso gli incurva le labbra.
Labbra che hanno sfiorato ogni parte di me, provocandomi scosse di piacere in tutto il corpo che mi hanno indotta a offrirmi a lui senza remore.
A quel pensiero, sento il viso andarmi in fiamme e, istintivamente, le copro con le mani, lasciando scivolare la coperta.
L'aria fredda del mattino sulla pelle mi fa rabbrividire e mi sbrigo a riacciuffare la coperta, distendendomi con cautela accanto a Masaru.
Non voglio svegliarlo, non ancora. Desidero godermi questo momento accanto al mio compagno, avvolti nella pace più assoluta, prima che il mondo ci richiami alla realtà.
Muovendomi con attenzione, mi accoccolo meglio contro di lui e, probabilmente, il sonno deve avermi riavvolta nel suo manto, perché vengo svegliata da un morbido bacio, appena sopra la clavicola sinistra.
A quel lieve tocco, sento una scarica di piacere penetrarmi nelle ossa e un mugolio si fa largo tra le mie labbra.
Solo poche ore fa, Masaru ha impresso lì il suo marchio demoniaco, il segno che mi indica come sua compagna di vita...
Incapace di trattenere il rossore che sento salirmi alle guance, apro gli occhi per incrociare quelli scuri del mio sposo e un timido sorriso mi appare in volto davanti alla sua espressione.
È qualcosa di unico, che mi scuote l'anima per l'amore che esprime, il calore in cui mi avvolge…
Sono sul punto di aprire bocca e sussurrare quanto lo ami, quando le sue labbra calano sulle mie, strappandomi un gemito sorpreso.
Kami, ma come può annebbiarmi la mente in questo modo con un semplice bacio?
"Perdonami, tesoro" sussurra, allontanandosi quel che basta per guardarmi negli occhi "Ma avevo bisogno di sentirti.. per essere certo di non aver sognato tutto".
Quelle parole mi fanno sorridere e gli sfioro una guancia con la mano "Non è un sogno, Masaru. Siamo davvero insieme..", "E lo saremo per sempre" afferma deciso, coprendo la mia mano con la sua.
Avvolgendomi i fianchi con un braccio, mi stringe a sé e io sento una scossa permearmi il corpo nel percepire qualcosa di duro e caldo premermi contro il ventre.
Oh, per tutti i Kami..
Se quello che ho sentito mormorare dalle altre yashe è vero, questo.. questo significa che è decisamente attratto da me. Che.. il suo corpo desidera il mio. Non che ne dubitassi, ma questo.. oh, per gli spiriti…
"Spero di non averti causato troppo dolore, stanotte", il sussurro di Masaru è intriso di preoccupazione e quel tono mi strappa ai miei pensieri deliranti.
Per un attimo, ripenso alla fitta acuta che ho avvertito quando siamo diventati una cosa sola, ma.. forse per la mia metà demoniaca, forse per le dolci attenzioni che mi ha rivolto, quella sgradevole sensazione è durata pochissimo, sostituita da un calore inebriante che mi ha avvolto in una spirale di piacere senza fine.
"Non è stato così terribile" lo rassicuro, prendendo l'iniziativa e sfiorandogli la bocca con la mia "Sono più resistente di quanto credi, Masi-chan". "Più che altro.. spero di essere stata alla tua altezza" mormoro poi, abbassando lo sguardo in preda ai dubbi.
Le sue dita mi stringono il mento con delicatezza, convincendomi a guardarlo, e una scossa mi colpisce il cuore davanti al suo sguardo rapito.
"Nessuna potrebbe osare paragonarsi a te, mia piccola guerriera" afferma, gli occhi che scintillano come stelle oscure "Sei stata molto più che all'altezza. Credimi, questa è stata la notte più bella della mia vita".
"E spero di passarne molte altre a stringerti tra le braccia" aggiunge, facendomi sorridere quando un lieve rossore gli colora gli zigomi pronunciati.
Incapace di esprimere a parole l'immenso amore che mi riempie l'animo, gli avvolgo il collo tra le braccia, riversando tutti i miei sentimenti nel bacio più dolce che riesco a donargli, premendomi maggiormente contro il suo corpo caldo.
Quel contatto deve aver causato qualche reazione in lui, perché percepisco un ringhio vibrargli nel petto prima che si avventi sulle mie labbra, rubandomi il fiato.
Reagendo d'istinto, affondo le dita nelle sue spalle per essergli più vicina e lo vedo sorridere, per poi abbassare la testa e stuzzicarmi il collo e la gola, fino a scivolare sul marchio che mi ha imposto.
Sentire la sua bocca sulla pelle, resa maledettamente sensibile da quel segno, mi fa rabbrividire e inarco la schiena, pervasa da una fitta di piacere.
Masaru ne approfitta per sfiorarmi la pelle lungo la colonna vertebrale, per poi affondare le dita tra i miei capelli e baciarmi a lungo.
Esattamente come la scorsa notte, le sue mani sembrano tracciare sentieri di fuoco sulla mia pelle, facendomi rabbrividire senza sosta, e io mi ritrovo a invocare più volte il suo nome, gemendo ogni volta che sfiora un punto più sensibile.
Punti che lui sembra cercare con indiscussa dolcezza, ascoltando i suoni che mi sfuggono dalle labbra socchiuse.
Mi costringo a mordermi un labbro per soffocare il grido che mi ha invaso la gola quando mi sfiora il seno, tormentandomi con avidi baci e piccoli morsi, ma non posso fare a meno di inarcarmi contro di lui, in un continuo sfiorarsi che manda ogni pensiero razionale a farsi benedire.
Di colpo, il mondo sembra ruotarmi attorno e io mi ritrovo a battere più volte le palpebre, incredula nel ritrovarmi a cavalcioni sul suo stomaco, le mani poggiate sulle sue spalle per sostenermi.
Ritrovarmi in quella posizione, alla completa mercé del suo sguardo bramoso e.. sentire il segno più evidente del suo desiderio pulsare contro la base della schiena, mi fa arrossire vistosamente e cerco di scivolare nuovamente sul giaciglio, desiderosa di nascondermi sotto la coperta.
Fulminee, le mani di Masaru scattano sui miei fianchi, impedendomi di muovermi "Non fuggire, piccola. Non hai idea di che splendida visione tu sia..".
Se possibile, quelle parole mi fanno arrossire ancora di più, ma lui blocca le mie proteste poggiandomi un dito sulle labbra.
Questo non è il momento di parlare, lo capisco dal suo sguardo, e, imponendomi di bandire paura e imbarazzo dalla mia mente, lascio che una delle mie mani gli sfiori delicatamente il petto, seguendo i contorni definiti dei muscoli.
Masaru sorride, ma ciò che mi fa capire quanto apprezzi il mio tocco è l'intenso brivido che gli ha attraversato il corpo, scuotendo di riflesso anche me.
La consapevolezza di potergli donare le stesse sensazioni che mi ha rivolto questa notte mi permette di non fermarmi e, rivolgendogli un lieve sorriso, continuo ad accarezzarlo, scivolando sullo sterno e lo stomaco.
Ripeto più volte quel percorso, tracciando sentieri di piacere sul petto e la parte superiore dell'addome, finché un'ondata di coraggio mi spinge a sedermi sulle sue gambe, in modo da esplorare meglio il suo corpo scolpito.
E lo spettacolo che mi si para davanti mi secca la gola, strappandomi un basso gemito che soffoco mordendomi il labbro inferiore.
Per tutta risposta, il mio sposo sorride compiaciuto e fa leva sui muscoli della schiena per baciarmi, prima che io lo spinga delicatamente sul giaciglio.
Ora che mi ha ceduto il comando, non intendo farmelo sfuggire tanto facilmente.
Fremiti sempre più frequenti gl'increspano la pelle man mano che continuo nella mia discesa e un sorrisetto gli appare in volto quando sussurra "Se intendi continuare su questa strada.. ti consiglio di prepararti.. al contrattacco, piccola".
Resto stupita di me stessa nel percepire l'espressione maliziosa che mi incide il volto, quasi quanto dalle parole che pronuncio "Sono pronta a riceverti, Masaru. Con tutti gli onori".
Incredulo, lui spalanca gli occhi, ma ben presto un sorrisetto diabolico gli incurva le labbra e le sue mani prendono a risalire delicatamente sul mio corpo, chiudendosi a coppa sui miei seni.
A quella carezza, dolce e possessiva al tempo stesso, mi inarco contro di lui, offrendomi ai suoi occhi e alle sue mani, e mi sfugge un gemito quando i nostri bacini s'incontrano.
È una sensazione inspiegabile.. mi sento come se tutto il calore si fosse concentrato nel basso ventre, rendendolo umido e sensibilissimo, e quel contatto con il corpo teso di Masaru mi causa un intenso brivido lungo la schiena.
Quasi a eco del mio gemito, un basso ringhio mi risuona nelle orecchie e le mani del mio sposo si stringono appena sul seno, prima che scivolino sui miei fianchi e le gambe.
Un singulto sorpreso mi sfugge dalle labbra quando le sue dita si fanno largo nella mia femminilità, sfiorandomi con incredibile dolcezza, e non posso fare a meno di tremare quando prendono a sfregarsi contro il mio luogo più sensibile.
Pervasa da migliaia di brividi, mi accascio su me stessa e un nuovo rossore mi tinge il viso alla vista della sua espressione soddisfatta.
Dei, se non avessi la mente così annebbiata, lo prenderei a schiaffi. Se solo..
Masaru continua a tormentarmi in quel modo per diversi minuti, creando una spirale di piacere che cresce sempre più, fino al punto di darmi l'impressione di essere travolta da uno tsunami e mi ritrovo inconsciamente ad affondargli le dita nelle spalle, invocando il suo nome.
Quando i miei polmoni riescono nuovamente a riempirsi d'aria, lui mi rivolge il più meraviglioso dei sorrisi e si solleva appena per baciarmi, donandomi nuovi fremiti che m'increspano la pelle.
"Stavolta, non proverai alcun dolore. Te lo prometto" sussurra rassicurante, accarezzandomi il viso con la punta delle dita artigliate.
Ancora scossa dall'ondata di piacere che mi ha investita, quasi non mi rendo conto che mi ha stretto leggermente i fianchi per sollevarmi e un mugolio deliziato mi fa reclinare la testa all'indietro quando inizia a spingersi dentro il mio corpo.
Dei, non avrei mai pensato di provare una cosa simile.. unirmi a un'altra persona in modo così intenso, così meraviglioso…
Seguendo l'istinto, mi aggrappo alle sue spalle, andando incontro ad ogni sua spinta e un lieve sorriso mi appare in volto alla vista della sua espressione estasiata. I suoi occhi brillano come gaietto, attirando i miei senza via di scampo, illuminati da qualcosa di così intenso che, per un attimo, sento il cuore mancarmi un battito.
Dei, ho come l'impressione di sciogliermi sotto il suo sguardo...
Un improvviso gemito gli sfugge dalle labbra quando mi chino per baciarlo e, seguendo l'istinto, serro appena le gambe contro i suoi fianchi per permettergli di entrare ancora più a fondo nel mio corpo.
Voglio che provi le stesse deliziose sensazioni che ha donato a me, voglio riuscire a compiacerlo, ad essere alla sua altezza.. anche in questo campo.
Scacciando l'imbarazzo che mi sta invadendo, stringo la presa mentre continuo a baciarlo, incapace di saziarmi del sapore deciso della sua bocca.
È un istante, ma tanto gli basta per riprendere il controllo e ribaltare la situazione, rivolgendomi un sorriso complice quando alzo gli occhi per fissarlo.
"La mia piccola, indomita guerriera" sussurra quasi reverente, baciandomi con dolcezza.
Continuando a tenermi le mani sui fianchi, si muove con maggior decisione nel mio grembo, finché la frizione tra i nostri corpi diventa sempre più intensa, catapultandomi nuovamente in quella bolla di pura estasi e io devo mordermi un labbro per soffocare il grido di piacere che mi sgorga in gola.
Dopo poche, intense spinte, un fiotto di calore mi riempie, mentre Masaru si accascia su di me con un gemito strozzato. Esattamente come la scorsa notte, rimaniamo immobili per qualche lungo istante , godendo gli ultimi spasmi di calore che ci avvolgono e io mi beo di questi momenti, restando stretta a lui.
"Scusami, tesoro. Ti sto schiacciando" mormora Masaru, spostandosi al mio fianco e stringendomi a sé, le mani che mi accarezzano dolcemente. Un sorriso mi incurva le labbra e mi rannicchio meglio nel suo abbraccio, ma m'irrigidisco di colpo nel sentire delle voci in lontananza; voci che si dirigono indiscutibilmente verso di noi.

"Ma sei sicura che dobbiamo andare a disturbarli? Io non metterei piede da loro almeno fino a quando il sole non abbia oltrepassato il punto più alto", la voce di Izo è inconfondibile… ma con chi ce l'ha?
"Sì che dobbiamo, zuccone. È tradizione che chi ha accompagnato gli sposi alla cerimonia li conduca poi davanti alla tribù il giorno dopo le nozze" replica quella che riconosco come Akemi "Quindi piantala di lamentarti e alza il passo".
Izo borbotta qualcosa che non riesco a capire, prima di bofonchiare "E se l'interrompiamo? Insomma, non ci tengo ad affrontare un Masaru incazzato nero perché li abbiamo interrotti sul più bello!".
"Con il casino che stai facendo, dubito che li coglieremo di sorpresa" ridacchia la yasha "E poi.. non siamo mica andati a svegliarli all'alba! Sono già diverse ore che il sole è sorto".
Sentendo le guance colorirsi vistosamente all'idea che i nostri amici possano trovarci in questa situazione.. imbarazzante, lancio uno sguardo d'intesa a Masaru ed entrambi ci sbrighiamo a recuperare i vestiti, dispersi un po' ovunque nella grotta.
Un brivido mi percorre la schiena quando il mio sposo mi aiuta a chiudere il bustino e, incurante dei due demoni che stanno per raggiungerci, gli allaccio le braccia al collo per un ultimo bacio.
Sorpreso ma compiaciuto, Masaru non esita a ricambiarlo, stringendomi a lui come se volesse rendermi parte di sé.
Kami, mi sembra di vivere un sogno…
Alle nostre spalle, qualcuno si schiarisce nervosamente la voce e io sento le guance andarmi a fuoco nel vedere Izo e Akemi guardarci dal cunicolo, il primo visibilmente a disagio, la seconda con un sorriso impertinente sulle labbra.
"Scusate il disturbo, ragazzi, ma la tribù vi attende" annuncia tranquilla, rivolgendoci una maliziosa strizzata d'occhio "Prima vi levate di mezzo questa seccatura, prima tornate a quello che stavate facendo".
Io arrossisco di brutto e nascondo il viso nell'armatura di Masaru, che, per tutta risposta, replica "Grazie del consiglio, Akemi. Lo seguiremo molto volentieri".
Allibita dalla tranquillità con cui ha pronunciato quella frase, alzo gli occhi per guardarlo e lui ne approfitta per rubarmi un bacio, prima di sollevarmi tra le braccia e dirigersi a passo tranquillo verso l'antro principale.
Lanciando uno sguardo oltre le sue spalle ampie, noto che Izo si è caricato in spalla il giaciglio su cui abbiamo dormito io e Masaru, seguito da un'allegra Akemi.
Ma cosa significa questo? Dove portano il nostro letto nuziale?
La risposta mi balena improvvisa nella mente, facendomi arrossire come se avessi delle braci sulle guance, e mi ritrovo ad affondare il viso contro la spalla di mio marito.
"Ma è proprio necessario?" mugugno, incapace di giustificare una simile mancanza di rispetto per la nostra intimità. "Purtroppo sì, tesoro mio" mormora lui, anche se capisco dal suo tono che non ne è affatto contento.
"È una regola antica, ma nessuno oserà aprire bocca, o se la vedranno con me" aggiunge più deciso, rivolgendomi un sorriso rassicurante "Non preoccuparti di nulla, tesoro. Non ti lascerò un solo istante".
 
Sospirando, mi alzo dal piccolo campo dove ho raccolto alcune erbe mediche e lancio uno sguardo al freddo tramonto autunnale che rischiara il cielo.
L'inverno inizia ad allungare i suoi gelidi tentacoli sulla natura e io ho bisogno di raccogliere quante più erbe mediche possibili prima che il gelo le spazzi via.
Fortunatamente, Akemi mi ha dato una mano a riempire diversi cesti, che abbiamo messo ad essiccare in una delle tante caverne.
"Ancora impegnata con questa roba verde, Fumiyo?" mi chiede una voce alle mie spalle.
"Come sempre, Keizo-sama" replico sorridendo "È da questa roba verde che ricavo i medicamenti per la tribù".
"Grazie al cielo, non ne abbiamo avuto molto bisogno in questi anni" mormora lui, alzando lo sguardo alle nuvole "A volte, ho la sensazione che gli Dei ci stiamo concedendo un dono".
Il suo sguardo diviene più affettuoso quando aggiunge "Un dono che è iniziato quando hai sposato mio nipote. A quanto sembra, ti devo molto più che la sua felicità".
A quelle parole, sento le guance colorirsi e abbasso gli occhi sul cesto che ho in mano, ma -anche senza vederlo- posso immaginare il sorriso che gli ha incurvato la bocca.
Sono trascorsi quasi dieci anni da quando Masaru mi ha scelta come sua sposa e, alle volte, mi sveglio ancora di soprassalto, temendo che si sia trattato solo di un sogno.
E, ogni volta, Masaru mi stringe a sé, dimostrandomi quanto sia reale il nostro sentimento.
"Devo tutto a voi e a Masaru" sussurro, portando il cesto nella grotta "Senza la vostra presenza, il vostro aiuto… Ora starei vagando sola, chissà dove".
Sempre che nessun demone mi avesse fatto fuori, ovviamente.
Keizo sorride benevolo "E mio nipote sarebbe ridotto a un'ombra di se stesso. So che ci sono ancora resistenze nella tribù, ma sono davvero felice che tu sia con noi, Fumiyo".
Lusingata, sono sul punto di ringraziarlo, quando Aiko ci corre incontro, pallido come un cencio.
"Keizo-sama! Fumiyo! Dovete venire con me, subito!" rantola, sforzandosi di riprendere fiato da quella che sembra una corsa per la sopravvivenza "Baiko e la sua tribù ci stanno attaccando!".
Soffocando un'imprecazione, lascio perdere il cestino e afferro il pugnale, catapultandomi dietro i due demoni che hanno preso a correre come fulmini in direzione nord.
Ma perché quei dannati non possono lasciarci in pace?
Sono stati all'interno dei loro confini per tutti questi anni, cosa li ha spinti a muoversi così di colpo?
Sto ancora rimuginando su quegli interrogativi, quando Akemi mi affianca, il viso distorto in un'espressione feroce.
"Mi sa che quelle teste rosse hanno dimenticato la lezione che gli abbiamo inflitto" sibila, stringendo una lancia nel pugno "Mi sa che hanno bisogno di una bella ripassata!".
Rivolgendole uno sguardo d'approvazione, svolto in uno stretto sentiero che mi conduce in cima a una delle rupi più alte che si ergono sul confine.
E, come avevo immaginato, scorgo Masaru intento a fissare l'orizzonte, la katana sguainata e pronta a fare strage dei nostri nemici.
Ma non è l'arma, quanto il suo sguardo a spedirmi una cascata di brividi lungo la schiena.
Non c'è nulla di più letale dell'espressione che gli incide il volto e una parte di me è tentata di darsela a gambe, lasciandolo solo con i suoi pensieri, ma lui sceglie proprio quel momento per voltarsi e il lieve sorriso che gli stira le labbra mi rasserena.
Anche se la sua mente è concentrata sull'imminente battaglia, la sua rabbia non si rivolterebbe mai contro di me.
Ho imparato a conoscerlo sempre più in questi anni e, per quanto possieda un animo gentile, non dimentico mai chi è davvero.
Mentre quei pensieri abbandonano la mia mente, ci rivolgiamo uno sguardo e tanto basta per capire come muoverci.
Restando alle sue spalle, lo seguo lungo la china, dove sfruttiamo massi e alberi per celarci alla vista dei nostri nemici, fino a raggiungere l'epicentro dello scontro.
Senza perdere tempo, ci facciamo largo a fil di spada tra quelle teste rosse e l'odore pungente del sangue mi irrita le narici.
Spero solo che Akemi e gli altri stiano bene…
Tuttavia, i Kami sembrano essere dalla nostra parte, perché nessuno dei nostri compagni sembra ferito in modo grave.
Ci tuffiamo nella mischia con rabbia, decisi ad allontanare Baiko e i suoi dal nostro territorio e ben presto mi ritrovo con gli artigli insanguinati.
Una scossa improvvisa del terreno mi manda a terra, ma non ho il tempo di rialzarmi che una presa dolorosa mi stringe il braccio e mi ritrovo a fissare lo sguardo crudele di Baiko, l'unico occhio che mi scruta con rabbia e desiderio di vendetta.
"Tu sei la prima di una lunga lista di rompiscatole di cui voglio liberarmi, mezzo-demone" sussurra gelido, spostando la mano dal mio braccio a collo e sollevandomi da terra prima che io possa anche solo battere le palpebre "Preparati a vedere l'oblio".
Dimenandomi come tutte le mie forze, cerco di allentare la stretta che mi serra la gola e riesco a colpirlo con un calcio tra le gambe, strappandogli un gemito acuto e costringendolo a lasciare la presa.
Tuttavia, non riesco a scansarmi abbastanza velocemente per evitare il pugno che mi colpisce al ventre, incrinandomi l'armatura.
Né quelli che seguono, crudeli e dolorosi come solo i colpi di un youkai possono essere.
Quella serie di attacchi mi lascia senza fiato e fatico a restare lucida, mentre i miei polmoni si sforzano come possono d'incamerare altra aria, ma il bustino è pesantemente ammaccato e il metallo preme sotto la gabbia toracica, impedendomi di respirare.
Mentre mi accascio al suolo, sento la battaglia che infuria intorno a me, ma è come se fossi immersa nell'acqua, distesa sul fondo di un lago.
Tutto mi appare e mi arriva come sfocato, attutito dal dolore lancinante che mi ha colpito.
Ma non posso perdere i sensi adesso…

Di colpo, il viso di Masaru mi appare davanti, i lineamenti distorti dall'ansia.
È coperto di sangue, ma non sembra curarsene e io non posso che ringraziare i Kami che sia al mio fianco.
In questo momento sono un bersaglio facile per qualsiasi nemico.
"Fumiyo! Fumiyo, rispondimi! Sei ferita?" le parole del mio compagno mi arrivano attutite, quasi ovattate, ma riesco a scuotere il capo.
"Il.. il bu-bustino" boccheggio, cercando di respirare come posso "Togli.. to-toglilo!".
Grazie agli spiriti, Masaru riesce a capire qualcosa tra i miei ansiti e le sue mani scattano sui ganci, allentando la morsa metallica del bustino.
Subito cerco di respirare più a fondo, ma una tremenda fitta al ventre mi strappa un gemito e sento le braccia di Masaru si stringersi attorno a me, protettive e rassicuranti.
"Tranquilla, è tutto finito" mi sussurra, tenendomi stretta a sé mentre torniamo alla grotta "Quei dannati hanno capito che è molto meglio se restano al di là del confine".
Solo in quel momento mi rendo conto che la battaglia è finita e che la grotta si sta affollando di guerrieri, feriti in modo più o meno grave.
Decisa a non mostrarmi debole proprio ora che la tribù ha bisogno di aiuto, convinco Masaru a mettermi a terra e, dopo aver sostituito il bustino ammaccato con uno intatto, inizio a raccogliere le erbe curative per medicare tagli ed escoriazioni.
I minuti mi sembrano lunghi come ore mentre mi assicuro che tutti i membri della tribù possano riprendersi dallo scontro e mi ritrovo a lottare contro continui giramenti di testa, che diventano più intensi con il passare del tempo.
È solo grazie all'aiuto di Akemi che riesco a completare le cure e, non appena anche Izo si allontana per andare a riposare, mi porto una mano alla fronte, cercando di lenire quel dolore tremendo.
"Fumiyo, ti senti bene?" mi chiede la mia amica, lanciandomi uno sguardo preoccupato "Sei pallida come un cencio..".
"Ho solo.. bisogno di riposare" mormoro a stento, alzandomi in piedi per raggiungere il mio giaciglio e distendermi un po'.
Di colpo, il terreno sembra venirmi incontro e fatico ad accorgermi che Masaru mi ha preso al volo, impedendomi di sbattere la testa.
"Sta peggio di quanto vorrebbe mostrare" sussurra Akemi "Portala dentro, Masaru. Deve assolutamente riposare".
All'improvviso, tutto sembra oscurarsi e mi rendo appena conto di essere sul punto di perdere i sensi.
Tuttavia, l'ultimo pensiero cosciente che mi invade la mente è che qualsiasi cura -anche l'oblio- è la benvenuta, pur di far cessare il dolore sordo che mi attraversa il corpo.  

Bene, ecco fatto.. che ne dite? Secondo voi cosa succederà ora? Sono proprio curiosa di scorprire cosa pensate ^-^ Spero solo di non dovervi fare attendere a lungo prima di darvi la mia risposta. Grazie a tutti quelli che leggeranno, anche solo per scacciare un po' la noia. E grazie di nuovo a te, CRAMISI. Senza di te, probabilmente questo capitolo avrebbe atteso ancora a lungo prima di essere aggiornato

un bacione immenso a tutti, vostra Alys'93

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Alys93