C'era tutto il ricordo dell'opprimente desiderio che aveva provato, di sentirsi chiamare dalla voce di Kaname in quelle parole, e lui ripeté il suo nome con la stessa, accesa intensità di allora, con il corpo fiorito di Villetta ancora spinto contro il suo, lasciando che ogni incertezza, ogni cambiamento e ogni ritrovata serenità si mescolassero assieme al combaciare esatto dei loro corpi.
[Ohgi Kaname/Villetta Nu]