Loneliness.
~ Yellow Rose ~
~ Yellow Rose ~
Solitudine.
Tutto è nuovamente fermo, silenzioso, quasi vuoto.
È davvero una maledizione, che mi attira?
L'album da disegni è così spoglio e scuro intorno a me.
Garry, Ib, dove siete? Vi nascondete, volete lasciarmi indietro?
Non posso, non posso accettarlo. E non lo permetterò.
Mi hanno abbandonato e meritano una punizione per questo.
La spatola laccata brilla tra le mie mani inconsistenti e il viso è illuminato da una strana luce sinistra. Tra le viuzze pastello il freddo colpisce ancora le mie finte e fasulle gote biancastre. Ricordo mentre mi accingevo a tenere con parsimonia e cura quella scialba rosa gialla, quella peccaminosa yellow rose, quella differenza sostanziale tra me e il mondo di fuori, bello e luminoso, chiaro e divertente, dolce e vivo. Perché non posso farne parte, nemmeno per un secondo, un attimo sfuggente? Voglio capire cosa significa avere dei legami in un luogo che ti vuole bene, in un luogo che ti appartiene davvero. Se il destino ha deciso di farmi soffrire in solitudine, mi ribellerò, ora e sempre. Perchè ho tutta l'eternità davanti, perché sono stata creata e abbandonata al tempo infinito. I miei occhi non conosceranno mai la morte e mi è stato concesso il permesso di fare qualunque gesto. Il tutto e il niente si equivalgono.
Ma ora, solo una cosa è certa.
Mary esige vendetta.
Contro Ib, contro Garry, contro Guertena.
Contro la sua stessa natura.