Parla Ralph

-Scusa- mi sussurra Vanellope, le accarezzo i capelli. Mi brucia la gola, maledetto Turbo. Da quando lo ho...vomit...ehm, evitiamo che mi fa schifo, mi fa male tutto, fatico anche a muovermi; cerco di non farlo notare a Van, ma tanto non ci farà caso, ormai sono un po' di minuti che mi sta stringendo, tremante. Forse è più scioccata lei di me, in effetti, è pur sempre una ragazzina, anche se spesso non ci penso. Singhiozza un paio di volte, io fisso l'orologio: sono le cinque, tra tre ore apre la sala-giochi, e domani sarà una giornata piena, l'ultima giornata prima delle vacanze.  Sciolgo l'abbraccio, lei si mette seduta sulla mia gamba, ha gli occhi rossi, un po' per il pianto e un po' per la stanchezza immagino.   -Hai dormito?- chiedo.   Scuote la testa:- Se calcoliamo che Turbo mi ha sbattuto contro un muro e sono svenuta, vale come dormita?- fa lei spazzolandosi la polvere dai vestiti. -Penso di no.- sospiro io- Ti riporto a casa, andiamo.-
- No, ti prego, io..voglio rimanere qui, tanto domani io non gareggio, c'è Candlehead al posto mio.-sussurra. Mi mordo l'interno della guancia, deve rimanere qui? Potrebbe essere pericoloso, anche a Sugar Rush lo è, ma almeno lì si rigenera, qui no. -Sei sicura?-     Annuisce convinta.   -Ok...ma vedi di..-non mi fa finire, mi salta al collo e mi stringe.    -Grazie Capoccionepuzzone- mi sussurra, ridendo.   La prendo con una mano e la porto in camera mia. -Tu dormi qui, e vedi di fare la brava, abbiamo già fatto tanto rumore con tutta questa faccenda, e dopo i Belpostiani mi cacceranno.-   Lei ride:-Non possono nemmeno se vogliono, lo sai.-       Si butta a capofitto sul mio letto:-Mi dispiace, per...-    -Essere qui?-concludo io.  -Su, non importa. Ora vedi di dormire, non ti fa bene star sveglia tanto tempo, impiastro pidocchioso.-     Lei mi fa la linguaccia e , appena faccio per uscire, mi chiede:- E tu non dormi?-      -Vado sulla poltrona, è più comoda.-    
-Ah, ok, notte Ralph- non fa in tempo a finire la frase, che si appisola. Sorrido, quella piccola peste!                        -Buona notte campionessa.-bisbiglio.




-Raaaaallllph!!!!-      -Eh,si  ma oh- è l'unica cosa sensata che riesco a formulare, Vanellope mi sta saltellando sulla pancia.   -Tra poco la sala-giochi apreeeeee!!!-    Mi passo una mano sulla faccia:-Va bene, ho capito!!-  Lei scende. - Oggi dirò di Turbo a Felix e Calhoun- affermo, mattendomi seduto.   -Perchè?- chiede tirandosi le maniche della felpa fino alla punta delle dita.     
-Se Turbo ci fa fuori, e nessuno sa che è ancora vivo, potrebbe succedere un disastro. Devono saperlo anche loro due.-  
Soprattutto loro due,saranno di sicuro le prossime vittime, lo so. Mi stiracchio e vado verso la porta, quando la apro sento un brivido attraversarmi la schiena, Candito è davanti ai miei occhi.     -Che hai?- Vanellope compare dietro la mia gamba e sussulta quando vede Candito.
-Io...so perchè Turbo è vivo.-dice.     Io e Van ci lanciamo un'occhiata, non rimane che fidarci. -Entra-dico.
Comincia a parlare:-Turbo ha rubato la mia identità, quindi...Sugar Rush era il suo gioco, e nel proprio gioco...-    -Ci si rigenera-conclude Van.         -Ha senso-affermo-Allora che dobbiamo fare?-           -Deve morire fuori da Sugar Rush, potrebbe non essere più il suo gioco, ma è meglio non rischiare, deve morire, ma da un'altra parte.-dichiara.       -Wo-Wo-Wo- comincia Vanellope - Tu come fai a sapere che è vivo?-           -IL p-punt-to è q-quest-to- balbetta- Lui mi ha contaminato, morirò presto-sussurra.-A meno che...-